Modelli dell’acquisizione
linguistica 1
Maddalena de Carlo
1
L’ipotesi
COMPORTAMENTISTA
2
Skinner (1904-1990)
Universita’ Minnesota, Indiana, Harvard
L’oggetto di studio della piscologia è ciò che è
osservabile;
Uso di criteri sperimentali e oggettivi;
Studi del fisiologo russo Pavlov sul
comportamento animale (1849-1936) e
dello psicologo americano Watson (18781958).
The Behaviour of Organisms 1938
Science and Human Behaviour 1953
Verbal behaviour 1957
About Behaviorism 1974
3
1957
Maddalena de Carlo
4
Skinner
Meccanismo di base dei processi di
apprendimento:
• Stimolo (dall’ambiente fisico, da un
interlocutore, da un’esigenza interna)
• risposta
• rinforzo
• Associazione fra questi tre momenti
5
Skinner
• Condizionamento operante (operant
conditioning)
• Il rinforzo positivo o negativo ad uno stimolo è
più importante dello stimolo stesso ai fini
dell’apprendimento – risposta condizionata
• La lingua è uno dei comportamenti umani: si
acquisisce attraverso una serie di abitudini
secondo un meccanismo stimolo-risposta
6
Apprendimento linguistico
• Anche l’apprendimento di una L2 segue gli
stessi principi: far acquisire automatismi nuovi
(muscolari e neurologici) in modo che senza
ricorrere alla riflessione il soggetto possa
“naturalmente” produrre frasi corrette.
• IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI
• IL RUOLO DELLE ROUTINE E DELLE RISPOSTE
ESTESE
7
Ipotesi innatista
Grammatica Universale di Chomsky (1928)
A review of B. F. Skinner’s «Verbal Behavior», (1959)
Critica all’impostazione comportamentista di
Skinner
Maddalena de Carlo
8
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Syntactic Structures, London: Mouton, 1957.
Current Issues in Linguistic Theory, The Hague: Mouton, 1964.
Aspects of the Theory of Syntax, Cambridge: M.I.T. Press, 1965.
Cartesian Linguistics: A Chapter in the History of Rationalist Thought, New
York: Harper and Row, 1966.
Language and Mind, New York: Harcourt, Brace & World, 1968.
The Sound Pattern of English (with Morris Halle), New York: Harper & Row,
1968.
Problems of Knowledge and Freedom, New York: Pantheon Books, 1971.
Studies on Semantics in Generative Grammar, The Hague: Mouton, 1972.
Topics in the Theory of Generative Grammar, Paris: Mouton, 1972.
Maddalena de Carlo
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La facoltà di linguaggio
• caratteristica dell'agire umano, e del linguaggio in particolare, è proprio di
sottrarsi a meccanismi di associazione e di stimolo e risposta.
• Non è tipico che delle frasi vengano ripetute (come nelle formule di
saluto); al contrario, tipico è che ogni frase sia nuova. Una frase viene
usata e capita non in quanto essa sia stata già incontrata e memorizzata
prima, ma se se ne possiede internamente la grammatica, cioè appunto il
sistema astratto delle regole che specificano tutte e solo le frasi di una
lingua.
• Questo dispositivo dev'essere di una complessità tale che non è possibile
che venga elaborato partendo da zero, dal bambino, sulla base del
materiale linguistico inevitabilmente difettivo con cui viene a contatto
(l'esecuzione, per il suo carattere non solo finito, ma anche accidentale e
di solito accidentato non può essere pienamente rappresentativa della
competenza) – POVERTÀ DELLO STIMOLO
• Questo apparato dev'essere in gran parte ereditario e universale,
• Nel 1966, Chomsky rinnovò le sue critiche a
queste concezioni comportamentiste affermando
che “il linguaggio non può essere una struttura
basata sull’abitudine (habit structure), a
differenza da quanto affermato da Skinner, la
ripetizione di frasi fisse è una rarità nel
comportamento linguistico, il comportamento
linguistico normalmente osservabile presenta
innovazioni, formazione di nuove frasi, creatività”.
Maddalena de Carlo
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COMPETENCE E PERFORMANCE
• La competenza linguistica corrisponde alla
facoltà di produrre e comprendere un
numero infinito di frasi (presupposto della
creatività) e di distinguere le frasi
grammaticali o ben formate da quelle che
non lo sono (presupposto della
grammaticalità).
• Performance (esecuzione) Ciò che il parlante
effettivamente dice in rapporto agli
enunciati potenzialmente infiniti
IL LAD
• L’apparato linguistico universale (LAD –
language acquisition device) è descrivibile
da una grammatica generativa, fatta da
un numero finito di regole generative
(struttura profonda) che originano tutte
le strutture sintattiche grammaticali della
lingua (regole di trasformazione)
(struttura superficiale).
MODULO COGNITIVO
un elaboratore mentale costituito da un
numero fisso di principi che regolano
universalmente il meccanismo del linguaggio,
e da una serie di parametri che, programmati
in senso binario su determinati valori, sono
alla base della diversità delle lingue.
La grammatica universale
• La GU può essere definita come l’insieme delle conoscenze innate
che consentono agli esseri umani di parlare e comprendere una
lingua.
• La GU è realizzata fisicamente in alcune aree del cervello e può in
questo senso essere assimilata a un “organo mentale”: come il
cuore ha la funzione di pompare il sangue o i polmoni la funzione di
ri-ossigenarlo, analogamente certe parti del cervello sono dedicate
alla funzione linguistica.
• Si parla tuttavia di organo mentale (invece che cerebrale) in quanto
le proprietà della grammatica sono descritte a un livello astratto,
indipendente dalla loro base materiale, né saremmo in grado,
almeno per ora, di descriverle direttamente in termini
neurofisiologici
Principi e parametri
• Principi: Proprietà comuni alle lingue del
mondo
• Parametri : insieme di proprietà specifiche alle
singole lingue
principi
• Queste regole, dette principi, specificano
caratteristiche della struttura linguistica molto
astratte e generali; per esempio, il principio del
movimento stabilisce che un sintagma può essere
spostato da una posizione a un’altra nella frase
così da dar luogo a frasi passive, interrogative ecc.
Il fenomeno del movimento è attestato in tutte le
lingue, nel senso che, ad es., in qualsiasi lingua la
formazione delle frasi interrogative viene attuata
tramite lo spostamento di uno o più costituenti.
dipendenza dalla struttura
• Un altro principio è quello della dipendenza dalla
struttura, in base al quale non è l’ordine seriale delle
parole che compongono una frase a determinarne la
struttura grammaticale, bensì il ruolo che ciascun
costituente svolge o, ciò che è lo stesso, le relazioni che
i costituenti hanno l’uno con l’altro.
• In altri termini parlare una lingua non è affastellare
parole una dietro l’altra ma produrre strutture
linguistiche, alberi sintattici, per quanto questo sia
oscurato dalla forma superficiale delle enunciazioni,
che sembra suggerire una sequenza lineare.
parametri
• Un esempio di parametro è quello del
soggetto nullo: ci sono lingue in cui è possibile
omettere il soggetto, come l’italiano, e lingue
in cui il soggetto deve essere tassativamente
espresso, come l’inglese.
Ordine dei costituenti
• l’ordine dei costituenti di una frase (in inglese)
è soggetto-verbo-oggetto (anziché soggettooggetto-verbo o verbo-soggetto-oggetto).
• I parametri possono dipendere l’uno dall’altro:
per es., se in una lingua l’ordine dei costituenti
è verbo-soggetto-oggetto allora gli aggettivi
seguiranno i nomi anziché precederli.
Maddalena de Carlo
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Pochi parametri tante lingue?
• I generativisti hanno risposto a questo rilievo con
due considerazioni:
• 1) supponendo che i parametri siano a due valori
(interruttori a due posizioni), sono comunque
sufficienti 14 parametri per avere 8192
grammatiche diverse (due elevato al numero dei
parametri); ma, soprattutto,
• 2) differenze anche minime nei valori dei
parametri hanno conseguenze ramificate,
determinando così differenze di rilievo.
parametro del soggetto nullo
• la possibilità di invertire liberamente il
soggetto
• cfr. "È arrivato Gianni", da contrastare con
*"Arrived John”
parametro del soggetto nullo
•
•
•
•
(1) a. Parlo (it.)
b. Hablo (sp.)
c. *Speak (ingl.)
d. *Parle (fr.).
•
•
•
(2) a. *Egli piove (it.)
b. *El llueve (sp.)
c. It is raining (ingl.)
d. Il pleut (fr.)
•
•
•
•
(3) a. *Un uomo è arrivato che conosco bene
b. *Un hombre ha llegado que conozco bien (sp.)
c. A man came whom I know very well (ingl.)
d. Un homme est arrivé que je connais très bien (fr.)
• Dato il modello di "principi e parametri", emerge
di conseguenza anche una nuova concezione
dell'acquisizione linguistica.
• Essa consisterebbe non più nella scelta tra un
numero potenzialmente infinito di grammatiche
possibili, bensì nel fissare i parametri: sulla base
dell’esperienza linguistica cui è esposto, il
bambino seleziona, tra i possibili valori di
variazione, quello compatibile con questa
esperienza.
Grammatica a struttura sintagmatica
• una grammatica che voglia rendere conto
dell’aspetto creativo del linguaggio: deve
essere in grado di generare tutte le possibili
frasi di una lingua e, nel contempo,
permettere di distinguere le frasi grammaticali
da quelle non grammaticali.
LA STRUTTURA AD ALBERO
F
SN
ART
IL
SV
N
RAGAZZO
V
BEVE
SN
ART IL
N LATTE
Ambiguità
• L’istituzione di un livello sintagmatico
consente di risolvere casi di ambiguità
strutturale; infatti, due enunciati possono
avere la stessa struttura lineare, ma differire
rispetto alla struttura sintagmatica e questa
differenza si riflette profondamente sul piano
semantico.
Enunciati ambigui e sinonimici
• The boy is eager to please
• The boy is easy to please
• It is easy to please the boy
• *It is eager to please the boy
• The boy chased the dog
• The dog was chased by the boy
Brown & Fraser (1963)
• Strategie nei bambini che conducono all’induzione di “regole di
costruzione del linguaggio”. Essi hanno notato in particolare
l’apparizione di errori sistematici nella produzione di bambini,
errori non spiegabili in termini di imitazione del linguaggio adulto
• Questo punto di vista è improntato su un’analisi cognitiva della
risoluzione di problemi o dell’acquisizione di concetti: dato un
certo tipo materiale (il linguaggio in questo caso) che presenti nello
stesso tempo una grande variabilità e certe regolarità, l’attività
mentale del soggetto che vi è confrontato consiste nell’individuare
le regolarità e le condizioni di variabilità.
• Questa attività non procede a caso: è guidata dalle strutture
cognitive del soggetto.
Ipotesi costruttivista
• La conoscenza è il prodotto di una costruzione
attiva da parte del soggetto
• è collegata strettamente alla situazione
concreta in cui avviene l’apprendimento
• nasce dalla collaborazione sociale e dalla
comunicazione interpersonale
Maddalena de Carlo
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• Ruolo dell’ambiente linguistico: Importanza della
relazione adulto-bambino
• Ricorrenza di segnali in momenti significativi
• Variabilità degli effetti sullo sviluppo linguistico
dovute agli aspetti socioculturali, personali e alle
caratteristiche della lingua
• Differenze legate al livello socioeconomico (Hart e
Risley, 1995): i bambini di famiglie di livello
socioeconomico medio/alto vocabolari più ampi e
maggiori abilità grammaticali
Maddalena de Carlo
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Come ci si rivolge ai bambini(baby talk
o motherese)
Aspetti paralinguistici: tono di voce più alto,
contorni prosodici accentuati
• Aspetti lessicali: vezzeggiativi, diminutivi,
onomatopee, semplificazioni, termini concreti,
ridondanza lessicale
• Aspetti sintattici: enunciati brevi e ben costruiti,
complessità crescente
• Il “linguaggio diretto al bambino” facilita
l’organizzazione dei fonemi e la segmentazione
del discorso
Maddalena de Carlo
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Input adulto che favorisce
l’acquisizione del linguaggio
• Sintonizzazione su focus d’attenzione del
bambino
• Contingenza semantica
• Denominazione contingente
• Espansione degli elementi verbali prodotti dal
bambino
Maddalena de Carlo
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Ruolo dei formati
• “Formati”: sequenze di azione e attenzione condivisa prodotte da adulto e
bambino nei giochi sociali e nelle routine caratterizzate da
• -relazioni univoche di forma linguistica-funzione
• -regole culturalmente definite
• Nel gioco sociale e nelle routine bambino e adulto costruiscono e
condividono significati che possono fornire i referenti di segnali
comunicativi sempre più avanzati
• Il bambino passa da essere semplice spettatore ad attore (esegue azioni e
produce espressioni linguistiche o gestuali che accompagnano, anticipano
o completano le azioni)
• All’interno di questi formati la capacità del bambino di partecipare
attivamente e quella della madre di fornire supporto adeguato influenzano
il ritmo di acquisizione delle prime parole
Maddalena de Carlo
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La lettura congiunta
• Focus d’azione e attenzione condivisa sulle immagini
del libro
• Le competenze comunicative e linguistiche del
bambino sono sollecitate dalle attività di
denominazione e successivamente di predicazione
• La frequenza e la precocità di inizio della lettura
congiunta correlano positivamente con lo sviluppo
linguistico e con l’emergenza di abilità di letto-scrittura
Maddalena de Carlo
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Principi operativi di Slobin (1973)
• Nel suo processo di acquisizione linguistica, il bambino
è guidato da principi nella costituzione di ipotesi
provvisorie sul sistema linguistico e sulla sua
produzione.
• Si concentra su quelle parti di enunciato che sono
interpretabili al suo livello di competenza e presta
un’attenzione selettiva alla produzione degli adulti:
• Presta maggiore attenzione alla fine delle parole
• Cerca i marcatori che indicano con chiarezza le
distinzioni semantiche sottostanti
• Evita le eccezioni
• Cerca le modificazioni sistematiche
Maddalena de Carlo
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