EUTANASIA - Istituto San Giuseppe Lugo

L’UOMO INTERPRETE
DEL BENE E DEL MALE
Avete mai pensato a come potrebbe essere la
vostra vita senza il telefono o l’orologio?
Proviamo a riflettere sui tanti oggetti che ci
circondano, la cui esistenza spesso diamo per
scontata.
Preparate la colazione con la caffettiera, e scaldate il pane nel
tostapane. Arrivate a scuola con l’automobile dei vostri
genitori, controllate sempre l’orologio perché non vedete l’ora
che finisca la lezione. Appena finito di mangiare scrivete ai
vostri amici con il cellulare e guardate la televisione..
Controllate i vostri appunti scaricando il file sul computer. La
vostra mamma vi lava i panni che sporcate nella lavatrice e
quando sparecchiate inserite tutto nella lavastoviglie.
INVENZIONE
BENE
MALE
Cellulare
Comunicazione
Radiazioni
Farmaci
Cure
Effetti collaterali
Trapianto di organi
Salvare vite
Traffico di organi
Ingegneria genetica
Piante resistenti/farmaci
(insulina)
OGM
Motore a scoppio
Mezzi di trasporto
Effetto serra
Televisione
Portare informazioni
Dipendenza e a volte
disinformazione
Dinamite
Miniere
Guerre
Fissione/fusione
nucleare
Energia pulita
Bombe
Gli scienziati devono
porsi il problema
dell'uso che verrà
fatto delle loro
scoperte?
Devono proseguire i
loro studi e i loro
esperimenti, anche se
avvertono il pericolo
di un uso sbagliato del
progresso scientifico?
NON è colpa della scienza se poi si fa un uso
sbagliato delle scoperte che vengono fatte.
Noi siamo liberi di usare scoperte e invenzioni
come vogliamo!
Prima della sua morte, Alfred , preso dai
sensi di colpa nel vedere che nelle guerre
venivano usati i suoi esplosivi, e sentendosi
responsabile di tutte quelle morti, decise di
devolvere tutti i benefici dei suoi Brevetti,
nel premiare i maggiori Scienziati, che, con
le loro Invenzioni e Scoperte, avevano
contribuito a migliorare la vita, dando vita
così al famoso Premio Nobel.
“Non ho idea – disse Einstein – di quali armi
serviranno per combattere la terza Guerra
Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi
bastoni e con le pietre”. E’ lo stesso Einstein
che con le sue scoperte e ricerche aveva
concorso alla realizzazione dell’ordigno più
devastante e diabolico della storia
dell’umanità: la bomba atomica. Einstein
aveva pensato al nucleare per produrre
energia.
La parola aborto deriva
dal latino abortus,
vocabolo composto dal
participio passato del
verbo orior, "nascere" e
dalla particella negativa
ab-, quindi letteralmente
"morire nel nascere"
L'aborto è l'interruzione prematura di una gravidanza.
Questa può avvenire per cause naturali (aborto
spontaneo) o essere provocata artificialmente (aborto
provocato o interruzione volontaria della gravidanza).
In Italia si indica con tale termine l'interruzione della
gravidanza in cui il feto non abbia raggiunto un peso minimo
di 500 grammi all'atto dell'espulsione o estrazione dal corpo
della donna, oppure, se il peso non è conosciuto, che non
abbia raggiunto la 22ª settimana di gestazione o in
alternativa l'altezza di 25 cm.
L'Interruzione volontaria di gravidanza (IVG) o aborto provocato
consiste nell'interruzione dello sviluppo dell'embrione o del feto e
nella sua rimozione dall'utero della gestante. Può essere provocato
per via chirurgica o chimica.
Può essere motivata da ragioni di ordine medico, come la presenza
di gravi malformazioni al feto, di pericolo per la salute della
madre, nel caso in cui il feto sia frutto di una violenza carnale ai
danni della madre o per altri motivi indipendenti dalla condizione
di salute della madre o del feto: come la condizione economica,
familiare o sociale.
In alcuni contesti, specialmente in Asia e Africa,
viene praticato l'aborto selettivo a scapito di
embrioni e feti di sesso femminile. Le cause del
fenomeno sono ragioni di carattere economico,
socio-culturali, o la politica del figlio unico nel caso
cinese.
Alcuni paesi in cui il fenomeno è particolarmente
diffuso adottano politiche per tentare di limitarlo,
come aiuti economici a chi ha figlie femmine (India) o
divieto di effettuare esami per determinare il sesso del
nascituro a scopo selettivo (Cina).
La prima fase introdotta nel 1979 fu attuata con
una legge che vietava alle donne di avere più di
un figlio. Questa politica avrebbe portato a un
dimezzamento della popolazione nell'arco della
vita media di una generazione di individui.
La legge fu poi modificata negli anni novanta
con l'introduzione di sole sanzioni pecuniarie.
La metodologia maggiormente diffusa avviene in anestesia parziale
della durata dell'intervento (circa 5 minuti). Consiste nello
svuotamento dell'utero attraverso l'aspirazione strumentale
dell'embrione o del feto.
Il passaggio da embrione
a feto nella specie umana
avviene intorno al 60º-70º
giorno dal concepimento.
L'induzione farmacologica dell'aborto è l'ultimo metodo di
interruzione di gravidanza introdotto nella medicina, è chimico.
La pillola RU 486 è legale in tutti i paesi dell'UE, tranne Portogallo e
Irlanda.
C29H35NO2
Prima del 1978, l'interruzione volontaria di gravidanza (IVG), in
qualsiasi sua forma, era considerata dal codice penale italiano un
reato (art. 545 e segg. cod. pen., abrogati nel 1978).
La legge italiana sulla IVG è la Legge 22 maggio 1978, n.194
(generalmente citata come "la 194") con la quale sono venuti a
cadere i reati previsti.
La 194 consente alla donna, nei casi previsti dalla legge di poter
ricorrere alla IVG in una struttura pubblica, nei primi 90 giorni di
gestazione; tra il quarto e quinto mese è possibile ricorrere alla
IVG solo per motivi di natura terapeutica (ordine medico di
pericolo di salute).
alla donna che accusi circostanze per le quali la prosecuzione
della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un
serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al
suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o
familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o
a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito. (art.4)
• Chi vorrebbe rendere illegale la
IVG, o quantomeno sottoporre la
sua applicabilità a vincoli
estremamente stringenti.
• Questo fronte si è autodefinito
pro life, "a favore della vita",
ovvero esplicitamente
antiabortista.
• Vi appartengono in generale tutti
coloro che ritengono che
l'embrione umano, fin dal
concepimento, dovrebbe godere
dello stesso diritto alla vita
dell'essere umano dopo la
nascita, nonché la maggior parte
delle confessioni religiose.
• Chi sostiene che la IVG dovrebbe
essere lecita e legalizzata,
demandando alla valutazione
soggettiva della donna, e solo ad
essa, la scelta in merito.
• Questi vengono talvolta definiti
pro choice, "a favore della scelta",
o abortisti.
• Aderiscono tutti coloro che non
ritengono di poter giudicare
astrattamente motivazioni così
personali, coloro che privilegiano
la libertà di scelta, coloro che non
ritengono che un embrione sia già
un essere umano compiuto, coloro
che lo ritengono un modo efficace
di ridurre o sconfiggere la piaga
degli aborti clandestini.
L'obiezione di coscienza è il rifiuto di ottemperare a
un dovere imposto dall'ordinamento giuridico, da
parte di chi ritiene gli effetti che deriverebbero
dall'ottemperanza contrari alle proprie convinzioni
ideologiche, morali o religiose.
L'eutanasia - letteralmente buona morte (dal greco εὐθανασία,
composta da εὔ-, bene e θάνατος, morte) è il procurare
intenzionalmente e nel suo interesse la morte di un individuo la
cui qualità della vita sia permanentemente compromessa da una
malattia, menomazione o condizione psichica.
L'eutanasia in Italia è
assimilabile all'omicidio
volontario. In caso di consenso
del malato si configura la
fattispecie prevista dall'art.
579 c.p. (Omicidio del
consenziente), punito con
reclusione da 6 a 15 anni.

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l'eutanasia è attiva diretta quando il decesso è provocato
tramite la somministrazione di farmaci che inducono la morte
(per esempio sostanze tossiche).
l'eutanasia è attiva indiretta quando l'impiego di mezzi per
alleviare la sofferenza (per esempio: l'uso di morfina) causa,
come effetto secondario, la diminuzione di tempi di vita.
l'eutanasia è passiva quando provocata dall'interruzione o
l'omissione di un trattamento medico necessario alla
sopravvivenza dell’individuo.
l'eutanasia è detta volontaria quando segue la richiesta
esplicita del soggetto, espressa essendo in grado di intendere e
di volere oppure mediante il cosiddetto testamento biologico.
Un testamento biologico è l'espressione della volontà da parte di una
persona fornita in condizioni di lucidità mentale, in merito alle terapie
che intende o non intende accettare nell'eventualità in cui dovesse
trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di
acconsentire o non acconsentire alle cure proposte per malattie o
lesioni irreversibili o invalidanti.
PRO EUTANASIA
• Libera scelta: la scelta è un
fondamentale principio democratico.
• Qualità della vita: il dolore e la
sofferenza che si sperimentano
durante
una
malattia
possono
risultare incomprensibili, anche se
viene messa in atto una terapia
contro il dolore. Per questo la società
civile non dovrebbe forzare nessuno a
sopportare questa condizione.
• Dignità: la convinzione profonda di
sentirsi senza alcuna possibilità di
recuperare ciò che rende la vita
degna di essere vissuta, ed anzi di
dover pesare sui propri cari sempre
di più e per tempi lunghissimi,
rendendo pure a loro difficile
condurre la loro stessa vita come
prima.
CONTRO EUTANASIA
• Giuramento di Ippocrate: ogni
medico deve giurare su questo che
esclude esplicitamente l'eutanasia.
• Morale: l'eutanasia è un tipo di
omicidio e l'eutanasia volontaria un
tipo di suicidio.
• Piena consapevolezza: l'eutanasia
può essere considerata "volontaria"
soltanto
se
il
paziente
è
competente per poter prendere la
decisione relativa. In alcuni casi,
tale competenza cognitiva può
essere difficile da determinare.
• Necessità: se c'è qualche ragione
per credere che la causa della
malattia di un paziente possa essere
presto
risolvibile
una
scelta
potrebbe
essere
quella
di
sperimentare nuovi trattamenti, o
dedicarsi a cure.
C’è chi si pone in
una posizione
contraria sia
all’eutanasia che
all’uso di cure
forzate e ripetute. Il
loro slogan è “né
accanimento né
eutanasia”.
La Chiesa cattolica è contraria ad ogni forma
d'eutanasia mentre incoraggia il ricorso alle
cure palliative e ritiene moralmente
accettabile l'uso di analgesici, per trattare il
dolore, anche qualora comportino − come
effetto secondario e non desiderato −
l'accorciamento della vita del paziente.
CURE PALLIATIVE:
si occupano in maniera attiva
e totale dei pazienti colpiti
da una malattia che non
risponde più a trattamenti
specifici e la cui diretta
evoluzione è la morte.
Lo scopo delle cure
palliative è il
raggiungimento della
miglior qualità di
vita possibile per i
pazienti e le loro
famiglie.
Non esistendo ancora in Italia una legge specifica sul testamento
biologico, la formalizzazione per un cittadino italiano della propria
espressione di volontà riguardo ai trattamenti sanitari che desidera
accettare o rifiutare può variare da caso a caso, anche perché il
testatore scrive cosa pensa in quel momento.
L’Italia ha firmato (ma non ancora ratificato) nel 2001 la
Convenzione di Oviedo sui diritti umani e la che stabilisce che «i
desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento
medico da parte di un paziente che, al momento dell'intervento, non
è in grado di esprimere la sua volontà saranno tenuti in
considerazione».
L’Italia non avendo ancora ratificato non fa parte della Convenzione
di Oviedo.
Elena Moroni
Uno dei casi che senza dubbio fece più scalpore in
Italia fu quello di un ingegnere di Monza, Ezio
Forzatti, che il 21 giugno 1998 si introdusse nel
reparto di terapia intensiva dove la moglie Elena
Moroni, di 46 anni, si trovava ricoverata in coma
irreversibile a seguito di un edema cerebrale. Egli
aveva con sé una pistola scarica, che usò per
minacciare il personale di servizio e tenerlo a
distanza mentre staccava il respiratore che teneva in
vita la moglie e, una volta accertatane la morte, si
lasciò arrestare dagli agenti di polizia nel frattempo
sopraggiunti.
Processato, Forzatti fu condannato a sei anni e sei
mesi di reclusione.
Giovanni Nuvoli
È stato un attivista e arbitro di calcio italiano.
Rimase sei anni malato di sclerosi laterale
amiotrofica ed è stato un attivista per il
riconoscimento del diritto di opporsi all'accanimento
terapeutico.
Quando era ormai completamente paralizzato,
chiese più volte ai medici che gli staccassero il
respiratore artificiale che lo manteneva in vita. Il
medico anestesista Tommaso Ciacca, che il 10 luglio
2007 stava per eseguire le sue volontà, fu bloccato
dall'intervento dei carabinieri di Alghero e della
procura di Sassari. A seguito di ciò, il 16 luglio 2007
Giovanni Nuvoli iniziò uno sciopero della sete e della
fame che lo portò alla morte il 23 luglio 2007.