I NANO BIOMATERIALI La scienza dei materiali si concentra sullo studio di materiali innovativi, ovvero materiali progettati su misura per far fronte a un’esigenza specifica. Essi vengono funzionalizzati attraverso modifiche sia chimiche che fisiche e resi idonei ad assolvere la loro funzione. E’ possibile, ad esempio, modificare un materiale ceramico conferendogli caratteristiche plastiche per renderlo malleabile. Un esempio del carattere composito della scienza dei materiali è rappresentato dai biomateriali, oggi impiegati sempre più frequentemente fino addirittura alla sostituzione di organi fondamentali (cuore artificiale…) La problematica nella progettazione dei biomateriali è la necessità di fare fronte alle diverse condizioni cui i biomateriali dovranno sottostare. La biomeccanica studia le sollecitazioni esterne ed i meccanismi con cui queste si trasferiscono e si distribuiscono nelle articolazioni. Le proprietà meccaniche non sono sempre sufficienti all’utilizzazione di un biomateriale, ci sono infatti altri fattori che devono essere presi in considerazione. Ogni biomateriale viene confezionato grazie a materiali scelti in base alla funzione che esso dovrà avere, per questo si utilizzano i materiali compositi, che sono cioè costituiti da due o più materiali di natura diversa, in modo da impartire al composito proprietà diverse da quelle dei due costituenti. Sono progettati anche materiali biodegradabili, progettati in modo da assolvere la propria funzione e permettere la ricrescita dei tessuti naturali che lo sostituiranno. Ciò a cui si mira è alla realizzazione di materiali progettati per far fronte a specifiche esigenze applicative.