APPARATO CIRCOLATORIO

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APPARATO
CIRCOLATORIO
Rosalba Fazio - Lucio Troise
APPARATO CIRCOLATORIO
L’apparato circolatorio ha
molte funzioni:
Porta l’ossigeno ai tessuti e
ne allontana l’anidride
carbonica
Porta le sostanze alimentari
a tutte le cellule
Convoglia le sostanze di
rifiuto ai reni
Diffonde gli ormoni in tutto il
corpo
Distribuisce il calore creato
nelle cellule a tutto il corpo
APPARATO CIRCOLATORIO
Nell’uomo la circolazione è
chiusa, il sangue circola
sempre all’interno di un
sistema di tubi (arterie,
capillari e vene) spinto
dalle contrazioni del cuore
che funziona da pompa..
Le arterie
Portano il sangue dal
cuore ai capillari distribuiti
in tutto l’organismo, hanno
pareti spesse ed elastiche
che sopportano la forte
spinta data dal
APPARATO CIRCOLATORIO
cuore
Il rivestimento interno (endotelio) è circondato da tessuto connettivo e
muscolare.
Partendo dall’esterno le pareti delle arterie sono composte dalle seguenti
strutture:
rivestimento esterno
strato elastico
rivestimento mediano
strato basale
membrana basale
endotelio
APPARATO CIRCOLATORIO
Le arterie si allontanano dal
cuore, si diramano e si
trasformano in arteriole.
Le arteriole sono composte da:
rivestimento esterno
strato elastico con fibre
muscolari lisce
membrana basale
endotelio
I capillari
Sono vasi microscopici a
livello dei quali avvengono
gli scambi di molecole tra
sangue e tessuti.
APPARATO CIRCOLATORIO
I capillari sono privi di elementi
connettivi e muscolari perché
sono costituiti solo da piatte
cellule endoteliali.
La loro struttura è la seguente:
membrana basale
endotelio
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Questa viene facilmente
attraversata da ossigeno,
anidride carbonica, acqua,
glucosio, aminoacidi e da altre
piccole molecole.
I capillari presenti nel nostro
corpo sono alcuni miliardi, ma in
ogni istante meno di un decimo è
interessato alla circolazione
sanguigna.
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La maggior parte dei vasi
capillari viene inattivata da
qualche arteriola che
cortocircuita il flusso
sanguigno (anastomosi).
Piccoli sfinteri, posti all’inizio
di una rete capillare,
aprendosi e chiudendosi
regolano il flusso sanguigno
di quel tratto di tessuto.
Quando un organo inizia a
lavorare, sono bloccati i
cortocircuiti, gli sfinteri si
aprono e tutta la rete
capillare si attiva.
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Dopo un pasto abbondante i capillari intorno al tubo digerente
si riempiono di sangue, se si compie uno sforzo fisico
vengono attivati i capillari dei muscoli che, riempiendosi di
sangue lo fanno mancare all’intestino, ciò può causare
un’indigestione.
Un effetto visibile
della circolazione
capillare si ha
quando, per effetto
dell’alta temperatura
o per una forte
emozione, si
attivano i capillari del
viso producendo
rossore
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Le vene
Il sangue proveniente dai capillari si raccoglie nelle vene
che lo riportano al cuore.
Le vene hanno pareti più sottili di quelle delle arterie e sono
provviste di valvole che impediscono il riflusso del sangue.
Le vene sono percorse
da una corrente più
lenta e quindi hanno
un lume più ampio di
quello delle arterie
corrispondenti.
Le loro pareti sono più
sottili, sono infatti
composte da:
rivestimento esterno
rivestimento mediano
membrana basale
endotelio
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Negli arti molte vene scorrono in superficie
e sono visibili sotto la pelle; le arterie
invece sono più profonde.
Lo scorrimento del sangue dal basso verso
l’alto, nelle vene, è problematico, il sangue
tenderebbe a refluire verso il basso; le
vene sono provviste di valvole “a nido di
rondine”che ne impedisce il reflusso:
Il flusso del sangue verso l’alto è aiutato
dall’attività dei muscoli che circondano le
vene.
Ci si stanca di meno quando si cammina
che stando fermi in piedi.
La posizione immobile ed eretta provoca
gonfiore ai piedi e, alla lunga si può avere
il collasso delle valvole (vene varicose).
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Il cuore
È un organo muscoloso costituito da due
metà non direttamente comunicanti: la
metà destra è percorsa da sangue non
ossigenato, la metà sinistra da sangue
ossigenato.
La muscolatura cardiaca (miocardio) è
striata ma involontaria.
Il muscolo cardiaco segue un ritmo di
contrazioni comandato da un sistema di fibre
nervose interno (pacemaker) che, in media,
permette al cuore di battere 75 colpi al
minuto.
Nei bambini il ritmo cardiaco è più veloce in
quanto sono piccoli ed hanno un
metabolismo più elevato.
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Il cuore è formato da quattro cavità:
due atri o orecchiette
due ventricoli
Ogni atrio sovrasta un ventricolo e
comunica con esso tramite delle
valvole.
Mediante movimenti di contrazione
(sistole) e di dilatazione (diastole) il
cuore pompa il sangue,
alternativamente nei polmoni
(piccola circolazione) e nel resto del
corpo (grande circolazione).
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Il sangue
Il 45% del volume del sangue è occupato da cellule (globuli rossi, globuli
bianchi e piastrine); il resto è un liquido trasparente (plasma).
In un uomo vi sono circa 5 litri di sangue.
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I globuli rossi (eritrociti)
Sono cellule che hanno perso il nucleo ed i mitocondri, hanno
un diametro di circa 7 micron (millesimi di millimetro) e
contengono molecole di emoglobina, proteina capace di
legarsi a molecole di ossigeno.
Vi sono circa 5 milioni di
globuli rossi per mm3 di
sangue.
Dopo 3 o 4 mesi di vita, i
globuli rossi sono distrutti
dalla milza.
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I globuli bianchi (leucociti)
Si trovano per la maggior parte nel liquido
interstiziale (liquido tra le cellule), nel
sangue ne troviamo circa 6000 per mm3.
Sono cellule provviste di nucleo e
difendono l’organismo dai microrganismi
patogeni.
Si dividono in:
granulociti o polinucleati
Questi leucociti si dividono, a loro volta, a
seconda della colorazione del nucleo, in
granulociti eosinofili
granulociti basofili
granulociti neutrofili
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Questi ultimi hanno la capacità di
espandersi in ogni direzione, di
spostarsi su qualunque supporto
solido e di deformarsi. Per questa
capacità sono in grado di infiltrarsi
fra le cellule che formano la parete
stessa dei vasi e passare quindi dal
circolo ai tessuti; questo processo è
favorito dalla presenza nei tessuti di
prodotti batterici o di costituenti del
siero che esercitano su queste
sentinelle una vera e propria azione
di richiamo.
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I corpi estranei sono
rapidamente ingeriti e distrutti.
Meno note sono le funzioni dei
granulociti eosinofili e basofili,
anche se si stanno
accumulando dimostrazioni del
ruolo degli eosinofili nelle
risposte di tipo immunitario
(antigene-anticorpo) e sul loro
aumento in caso di allergia, che
sarebbe a favore di una tale
azione.
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linfociti
Sono i veri guardiani delle nostre difese immunitarie,
nascono anche dal tessuto linfoide sparso in tutto
l’organismo e di cui i linfonodi,la milza ed il timo
rappresentano gli elementi più significativi. Gli organi
centrali linfoidi sono il timo ed il midollo osseo.
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Il timo è un organo retro-sternale, compare nell’embrione di otto settimane e
persiste fino alla pubertà, dopo la quale va incontro ad una involuzione più o
meno completa.
I linfociti prodotti dal timo (linfociti T) migrano verso le tonsille, la milza, le
linfoghiandole,
le placche di Peyer
(nell’intestino), l’appendice
cecale, ecc., tutti organi che
nell’età adulta suppliscono
l’involuzione del timo stesso.
I linfociti T svolgono un
controllo sulla sintesi di
anticorpi ed hanno una
azione diretta nella difesa
dell’organismo.
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Il midollo osseo produce un
altro tipo di linfociti, chiamati
linfociti B, responsabili della
sintesi degli anticorpi.
monociti
I monociti hanno la capacità di
inglobare dentro di se, cioè di
fagocitare, i corpi estranei, per
questo motivo sono anche detti
macrofagi.
Svolgono anche un ruolo
importante nell’iniziare la
risposta immunitaria verso
l’antigene fagocitato.
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FOMULA LEUCOCITARIA E NUMERO ASSOLUTO DI
LEUCOCITI IN UN ADULTO NORMALE
Tipo di leucociti
Formula (%)
Numero assoluto
(per mm3)
Polinucleati
neutrofili
45 – 70
1800 – 7000
Polinucleati
eosinofili
1-3
50 – 300
Polinucleati basofili
0 – 0,5
10 – 50
Linfociti
20 – 40
1500 – 4000
Monociti
3–7
100 - 700
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Le piastrine
Sono frammenti di cellule giganti che vivono nel midollo
osseo.
Misurano 2 micron (millesimi di millimetro) e sono circa
300.000 per mm3 di sangue.
Sono importanti per il processo di
coagulazione.
Tutti gli elementi del sangue
derivano da un unico tipo di
cellula (cellula capostipite) che
si trova nel midollo osseo ma
anche nel fegato e nella milza.
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La circolazione
Il centro
dell’apparato
circolatorio è il
cuore, rappresenta
l’organo propulsore
di tutta la
circolazione
attraverso i vasi
arteriosi, che da
esso partono, ed i
vasi venosi, che ad
esso arrivano.
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A fare da raccordo tra le arterie e le vene
vi è un grandissimo numero di capillari che
permettono gli scambi tra il sangue e le
cellule.
Le arterie e le vene, man mano che si
allontanano dal cuore, si ramificano,
aumentano di numero e diminuisce il loro
calibro, si trasformano in capillari,
piccolissimi e numerosissimi.
Nei capillari il sangue circola con un flusso
continuo.
Solo una piccola quota di capillari, a
seguito di stimoli nervosi, umorali e
farmacologici, è aperta alla circolazione.
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Se fossero tutti aperti contemporaneamente, la circolazione si arresterebbe ed
il sangue non potrebbe rifluire verso il cuore.
La circolazione sanguigna si svolge in due sistemi differenti:
Circolazione generale o grande circolo
Il sangue, dal ventricolo sinistro, affluisce nell’aorta, si distribuisce in tutto l’organismo
e ritorna al cuore, nell’atrio destro, tramite le vene cave.
Circolazione polmonare o piccolo circolo
Dal ventricolo destro, tramite l’arteria polmonare, il sangue si dirige verso i polmoni per
ossigenarsi e torna all’atrio sinistro del cuore attraverso le vene polmonari.
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Tra i due sistemi non vi è mescolanza, la circolazione si svolge in
modo che, il sangue arterioso, espulso dal ventricolo sinistro
nell’arteria aorta, raggiunga, attraverso le sue diramazioni tutti gli
organi ed i tessuti, dove distribuisce ossigeno e materiale nutritivo nel
letto capillare,
caricandosi di
anidride carbonica
e di scorie
cataboliche, per
refluire nei
capillari venosi e
successivamente in
vene sempre più
grandi che sboccano
nell’atrio destro del
cuore.
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Il sangue, al livello dei capillari, asporta anche quelle sostanze
fabbricate dalle cellule (enzimi, ormoni, etc.) che devono essere
distribuite in tutto l’organismo.
Il sangue refluo dall’intestino trasporta le sostanze ingerite al
fegato, dove sono elaborate, e da questo a tutti gli organi.
Attraverso gli organi emuntori (reni, parte dell’intestino, fegato ed
altre ghiandole) sono eliminate le scorie metaboliche residue,
prodotte dall’attività cellulare, che sono scaricate all’esterno
tramite le urine, le feci, etc.
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Attraverso la valvola atrio-ventricolare il sangue passa nel
ventricolo destro e da questo è spinto, attraverso l’arteria
polmonare, nei due polmoni.
Nei capillari polmonari avviene il contatto con l’aria inspirata,
l’anidride carbonica è eliminata ed il sangue, ricco di ossigeno,
è convogliato attraverso le vene polmonari all’atrio sinistro del
cuore.
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Sistema arterioso:
Dalla base del ventricolo sinistro
parte il più grosso vaso
sanguigno di tutto l’organismo,
l’arteria aorta.
L’aorta si dirige verso l’alto, forma
un arco, detto arco aortico, poi
discende fino alla quarta vertebra
lombare dove si dirama nelle due
arterie iliache.
Dalla parte iniziale dell’arco
aortico prendono origine le
arterie coronarie che irrorano il
cuore.
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Dalla parte superiore dell’arco partono tre arterie.
Dalla parte destra parte il tronco arterioso brachio-cefalico, questo dopo
25-30 mm si divide in due arterie
- la carotide comune (irrora la testa)
- la succlavia destra (irrora il braccio)
Dalla parte sinistra partono:
•la carotide comune (irrora la
testa)
•la succlavia sinistra (irrora il
braccio)
•Le carotidi salgono verso il collo
e all’altezza della tiroide si
diramano incarotide esterna che
irrora il collo, la faccia e le pareti
craniche
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carotide interna che irrora la parte anteriore dell’encefalo, il
globo oculare e l’orbita La carotide esterna emette dei rami che
irrorano:
- la tiroide
- la faringe
- la lingua
- la faccia (palato,
ghiandola sottomascellare,
bocca, guance e naso)
l’occipite ( regine laterale del
collo e nuca)
l’orecchio ( padiglione
dell’orecchio e regioni vicine)
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Alla fine si divide in:
arteria temporale superficiale che irrora la parte
laterale della faccia, la fronte, la regione temporoparietale del capo
arteria mascellare interna che irrora l’orecchio interno,
la parte laterale delle meningi, il muscolo temporale, la
mandibola, i denti, la parte laterale della faccia, il
palato, la mascella, la parte inferiore dell’orbita e la
ghiandola lacrimale e la cavità della fossa nasale
La carotide interna emette dei rami che irrorano:
- l’orecchio interno
- il globo oculare ed i suoi annessi
- la ghiandola lacrimale
- le parti superiori delle cavità nasali
- le palpebre
- la fronte
- la radice del naso
- la parte anteriore delle meningi
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I rami terminali della carotide
interna si riuniscono con quelli
provenienti dalle vertebre
(posteriori) e formano il poligono
arterioso del Willis da cui
partono dei rami ascendenti che
vanno ad irrorare il cervello:
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Tale disposizione è importante
perché permette che arrivi sangue a
tutto il cervello anche quando sia
interrotto un ramo di quelli che
formano il poligono.
L’arteria succlavia scorre sotto la
clavicola, poi nel cavo ascellare
(prende il nome di arteria ascellare) e
nel braccio (prende il nome di arteria
brachiale od omerale).
All’altezza del cavo del gomito si divide
in due rami:
- radiale (più esterna arriva fino al
polso)
- cubitale (più interna e profonda
arriva fino al palmo della mano)
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I rami principali della succlavia sono:
la vertebrale (irrora la parte cervicale del midollo spinale, la parte
posteriore dell’encefalo _ bulbo, ponte, cervelletto, lobi occipitali_
e le meningi)
la mammaria interna
(irrora gli spazi
intercostali, il
diaframma e la parte
media e
anteriore del torace)
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Altri rami irrorano:
muscoli del collo
la tiroide
la trachea
la laringe
i muscoli della nuca
la regione della spalla
la parte laterale del
torace
il braccio
l’avambraccio
la mano
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Le arterie che si diramano dopo l’arco aortico sono:
Dall’aorta toracica:
arterie intercostali
bronchiali
arteria del pericardio
esofagea
arteria del mediastino
Dall’aorta addominale:
arterie diaframmatiche
arterie della parte posteriore dell’addome
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l’arteria celiaca (irrora lo stomaco,
il pancreas, il fegato, la cistifellea e
la milza)
le due arterie mesenteriche
(irrorano l’intestino tenue e crasso
fino al retto)
le surrenali (irrorano le ghiandole
surreni)
le renali (irrorano i reni
permettendo anche la funzione
urinaria)
le genitali (spermatiche per l’uomo
e ovariche per la donna)
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Al termine l’aorta si divide in due arterie
iliache principali, ciascuna di esse si divide in
un ramo iliaco interno che irrora:
la vescica
il retto
la prostata
l’utero
la regione posteriore del bacino
la regione lombare
la regione sacrale
i glutei
la regione posteriore superiore della coscia
il perineo
i genitali esterni
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E un ramo iliaco esterno che irrora la gamba fino
alla punta del piede, si divide in:
iliaca esterna (fino all’inguine)
femorale (fino al ginocchio)
poplitea (nel cavo del ginocchio)
due arterie tibiali (anteriore e posteriore)
Nell’interno dell’addome l’arteria iliaca esterna
irrora il piccolo bacino e le pareti.
Tutte le diramazioni delle arterie si suddividono
in rami sempre più piccoli fino alle arteriole da
cui nascono i capillari, che si distribuiscono ai
tessuti e continuano con i capillari venosi.
Sistema venoso:
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I capillari si riuniscono in capillari
sempre più grandi fino a dar luogo alle
vene che, si affiancano alle rispettive
arterie e ne ripetono il nome.
Le arterie di piccolo e medio calibro
sono affiancate da due vene, le grandi
da una sola vena.
Le vene hanno una caratteristica, che è
invece rara nelle arterie, è quella di
comunicare tra di loro con rami
anastomotici che formano una rete.
Vi è inoltre un sistema di vene
superficiali, che non segue il decorso
delle arterie, per facilitare il ritorno del
sangue verso il cuore:
Nelle vene degli arti inferiori vi è il
sistema delle vene safene che sbocca
nell’arteria femorale all’altezza
dell’inguine.
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Negli arti superiori c’è il sistema
della vena cefalica (parte dal
pollice per arrivare all’ascella),
della vena cubitale
dell’avambracci
o e della vena
mediana, che si
riuniscono per
formare la vena
basilica che
sbocca in una
vena omerale.
APPARATO CIRCOLATORIO
Le vene sono fornite di valvole,
poste a varia distanza ( 4-8-12
cm), formate da una doppia
plica dell’endotelio, a forma di
nido di rondine, in modo da
impedire il riflusso verso il basso
e per frazionare la colonna
liquida.
Il sangue venoso proveniente
dall’interno del cranio e dalle
parti esterne del capo si riversa
nel sistema delle vene
giugulari, interne ed esterne.
APPARATO CIRCOLATORIO
Queste vene, proseguendo verso il basso, si riuniscono con le
vene ascellari per formare le vene anonime o brachio-cefaliche.
Le vene anonime destra e sinistra si riuniscono per formare la
vena cava superiore che sbocca nell’atrio destro del cuore.
APPARATO CIRCOLATORIO
Nella vena cava superiore sbocca anche la grande vena azigos che
raccoglie tutto il sangue della parete toracica destra e sinistra.
Le vene degli arti inferiori convogliano il sangue nelle vene iliache
comuni che vanno a sboccare nella vena cava inferiore che va a
sboccare nell’atrio destro del cuore.
APPARATO CIRCOLATORIO
Alla vena cava inferiore confluiscono le vene:
- genitali
- renali
- surrenali
- i rami diaframmatici
- i rami lombari
APPARATO CIRCOLATORIO
Il sangue proveniente dall’addome (stomaco, intestino tenue,
intestino crasso, pancreas e milza) confluisce in tre grosse
vene:
- splenica
- mesenterica superiore
- mesenterica inferiore
APPARATO CIRCOLATORIO
Queste vene si riuniscono per formare la vena porta che penetra nel
fegato.
Tutto il sangue proveniente dall’intestino, quindi, si riversa nel fegato.
Nel fegato la vena porta si suddivide in una rete di capillari che
circonda le cellule epatiche, che trasformeranno ed elaboreranno le
sostanze perché siano distribuite in tutto l’organismo.
Questo è il solo caso in cui
una rete di capillari venosi
proviene dalla suddivisione di
una vena invece che da
capillari arteriosi.
Le vene sopraepatiche
provenienti dal fegato si
riversano nella vena cava
inferiore poco al di sotto del
diaframma.
APPARATO CIRCOLATORIO
Circolazione polmonare:
Al contrario della grande circolazione prima
descritta, in questa, definita piccola
circolazione, le arterie portano sangue venoso,
non ossigenato, le vene sangue arterioso,
ossigenato.
Il sistema è costituito dall’arteria polmonare,
che parte dal ventricolo destro del cuore per
dividersi, dopo 5 centimetri, in due rami destinati
ai due polmoni.
Ogni arteria si suddivide in piccoli capillari che circondano gli alveoli
polmonari ed effettuano gli scambi gassosi, il sangue viene ossigenato e
prosegue il percorso nei capillari venosi che confluiscono in grosse vene
polmonari, due per lato, che vanno a sboccare nell’atrio sinistro del cuore.
APPARATO CIRCOLATORIO
Riassumendo:
Il sangue venoso, proveniente da
tutte le parti del corpo, viene
convogliato dalla vena cava
nell’atrio destro del cuore. Ci
sono in realtà due vene cave, una
discendente che porta al cuore il
sangue proveniente dalla testa e
dalle braccia, ed una ascendente
che riporta al cuore il sangue
proveniente da tutto il resto del
corpo.
APPARATO CIRCOLATORIO
L’atrio destro, una volta riempito, si
contrae, spingendo il contenuto nel
ventricolo destro del cuore.
Il passaggio si effettua tramite la
valvola atrioventricolare che
impedisce il reflusso verso l’atrio.
Subito dopo anche il ventricolo destro
si contrae spingendo il sangue nelle
arterie polmonari, chiamate così
perché portano il sangue ai polmoni.
Queste arterie portano sangue non ossigenato.
Nei polmoni il sangue entra in un sistema di capillari dove
cede il proprio carico di anidride carbonica e si arricchisce di
ossigeno.
APPARATO CIRCOLATORIO
Il sangue fa quindi ritorno al
cuore percorrendo le vene
polmonari.
Queste vene, al contrario
di tutte le altre portano
sangue ossigenato
Il sangue portato dalle vene
polmonari arriva all’atrio
sinistro del cuore.
Il tratto cuore-polmonicuore è breve e viene
indicato come piccola
circolazione.
APPARATO CIRCOLATORIO
Dall’atrio sinistro il sangue scende
nel sottostante ventricolo attraverso
una valvola atrioventricolare che
impedisce il reflusso verso l’atrio.
Il ventricolo sinistro ha delle pareti
molto spesse e muscolose perché
deve imprimere al sangue la spinta
necessaria per farlo circolare nel
resto del corpo.
L’uscita del sangue dal cuore viene effettuata tramite delle
valvole dette valvole semilunari che assicurano la
direzione del flusso sanguigno.
Se ascoltiamo il rumore del battito cardiaco udiamo la
contrazione cardiaca e la chiusura delle valvole.
APPARATO CIRCOLATORIO
La circolazione cuore- tessuti corporeicuore è detta grande circolazione.
Inizia con l’arteria aorta e, con una
velocità di circa 7 km/h (2 metri al
secondo), la velocità ben presto
diminuisce, insieme alla pressione, in
quanto si fa sentire l’attrito ed i calibri
delle arterie diminuiscono fino a
trasformarsi in capillari.
Al livello dei capillari avvengono gli
scambi gassosi e nutritivi con le
cellule di tessuti, poi il sangue, portato
dalle vene, torna al cuore, nell’atrio
destro.
APPARATO CIRCOLATORIO
SISTEMA LINFATICO
A livello dei capillari, dove si
trova sotto una certa pressione,
il sangue trasuda del liquido che
va a costituire il liquido
interstiziale (liquido che bagna e
circonda le cellule).
Questo liquido viene riassorbito
quasi tutto dai capillari venosi, una
piccola percentuale non viene
recuperata e, alla lunga, potrebbe
accumularsi sul posto provocando
fastidiosi rigonfiamenti (edemi).
APPARATO CIRCOLATORIO
Il liquido in eccesso è raccolto ed incanalato
in alcuni capillari appartenenti ad un sistema
di vasi collegato a quello sanguigno ma
differente (il sistema linfatico).
I capillari del sistema linfatico sono addetti al
recupero e al drenaggio dei liquidi trasudati dal
sistema circolatorio principale.
Il liquido che circola all’interno di questi capillari
prende il nome di linfa.
La linfa è molto simile, come composizione, al
liquido interstiziale; scorre lungo i capillari che si
originano in tutti i distretti dell’organismo e
confluisce in vasi più grandi che riversano il
liquido nelle vene che portano il sangue al cuore.
La linfa non contiene globuli rossi ma
solo globuli bianchi,
in particolare linfociti.
APPARATO CIRCOLATORIO
Circolazione linfatica
Il sistema linfatico è
unidirezionale: il flusso va
esclusivamente dalla perifera
dell’organismo verso il centro.
Il flusso è molto lento perché non
riceve la spinta del cuore, ma
solamente quella dei movimenti
del corpo e dei suoi organi interni.
I vasi linfatici non contengono un
liquido sotto pressione, quindi le
loro pareti sono molto sottili.
Benché formino una fitta rete di
vasi che pervade il nostro corpo
sono difficilmente individuabili.
APPARATO CIRCOLATORIO
I capillari linfatici si originano a fondo
cieco tra le cellule dei tessuti, si
riuniscono in vasi linfatici sempre più
grandi fino a confluire in vasi, come il
dotto toracico e la grande vena
linfatica, che vanno a sboccare nella
circolazione venosa.
I capillari linfatici sono muniti di valvole
a nido di rondine, come le vene, ma
molto più frequenti (da 2 a 15 mm) che
facilitano il deflusso della linfa verso
l’alto.
I vasi linfatici confluiscono nelle
linfoghiandole (linfonodi), disseminate
in varie zone dell’organismo, dove la
linfa viene filtrata e depurata e dove
sono trattenuti gli eventuali batteri che
vengono distrutti.
APPARATO CIRCOLATORIO
Il processo di reazione
infiammatoria di difesa
produce la tumefazione
delle linfoghiandole nei
processi infettivi
periferici.
In alcune zone
dell’organismo le
linfoghiandole sono
presenti in una certa
quantità formando delle
vere e proprie stazioni
linfatiche.
APPARATO CIRCOLATORIO
Le principali stazioni linfatiche del
corpo si trovano al livello dell’inguine
per gli arti inferiori, alle ascelle per gli
arti superiori e la regione mammaria,
ai lati del collo per il capo, lungo tutto
il percorso dell’aorta, sulla colonna
vertebrale, lungo le arterie profonde
dell’addome, lungo gli ilii polmonari
e la trachea.
Tutte le stazioni linfatiche sono
collegate fra loro e, da ogni
linfoghiandola fuoriesce un vaso
linfatico efferente che giunge alla
prossima stazione.
APPARATO CIRCOLATORIO
Tutti i vasi linfatici degli arti
inferiori e dell’addome
confluiscono a formare il dotto
toracico, che sale nel torace
costeggiando l’aorta, raccoglie i
vasi linfatici della parte sinistra
del corpo, sopra il diaframma
(torace, arto superiore, capo), e
si versa nel sistema venoso
nella zona dove si uniscono la
giugulare interna e la succlavia
sinistra.
APPARATO CIRCOLATORIO
I vasi linfatici della porzione destra
del corpo confluiscono nella
grande vena linfatica che si versa
nella giunzione delle vene di destra.
I vasi linfatici dell’addome
convogliano i lipidi assorbiti
dall’intestino mentre i glucidi, i
protidi ed i sali minerali percorrono
il sistema venoso.
Il sistema linfatico, quindi, ha la
funzione di drenare il liquido
interstiziale e riportarlo in
circolo, nel sistema sanguigno.
Contenuti
A cura di
Rosalba Fazio
Grafica
Lucio Troise
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