CICLO CELLULARE Periodo che intercorre fra l’origine di una cellula da una precedente divisione ed il momento in cui questa, a sua volta, si divide 1 CICLO CELLULARE 2 MITOSI Profase Consta di varie fasi: - Profase - Prometafase - Metafase - Anafase Prometafase Metafase - Telofase Anafase Telofase 3 Citodieresi CICLO CELLULARE • Protein chinasi presenti nella cellula in forma inattiva • Proteine attivanti a vita breve = cicline FASE M PCK + ciclina = CdK Degradazione della ciclina Ciclina B/A + CdK1 MPFCiclina B + CdK2 * Sintesi della ciclina Ciclina B * Degradazione della ciclina Ciclina A + CdK2 Ciclina D + CdK4-6 Ciclina E + CdK2 Innesca la duplicazione del DNA FASE S Sintesi della ciclina 4 FASI DELLO SVILUPPO Zigote segmentazione Blastula pluricellulare gastrulazione gastrula endoderma ectoderma mesoderma 5 SVILUPPO EMBRIONALE a) crescita b) determinazione memoria cellulare morfologico c) differenziamento istologico biochimico d) morfogenesi Determinazione e differenziamento sono regolati da molecole: 1) differenziamento indipendente 2) differenziamento dipendente o induzione 6 Cellula germinale Cellula uovo DROSOFILA Stadio plurinucleato Formazione delle membrane cellulari Blastoderma sinciziale 7 DROSOFILA 8 RNA di BICOID RNA di OSKAR RNA di TORSOLIKE Materni BICOID NANOS Proteina tronco REGIONE ANTERIORE REGIONE POSTERIORE Gap Geni della segmentazione Suddivisione dell’embrione in vari abbozzi di segmenti Controllano alcune strutture all’interno di ciascun segmento Pair-rule Diretti responsabili della formazione dei tessuti REGIONE delle ESTREMITA’ Segment polarity Determinano gli organi caratteristici di ciascun segmento Realisator Omeotici 9 GENI HOM di DROSOPHILA GENI HOX D UMANI Controllano la morfogenesi di estesi segmenti del corpo embrionale Sono contrassegnati da una sequenza di DNA definito “homeobox” Fattore di trascrizione ESPRESSIONE GENICA DNA 10 SVILUPPO EMBRIONALE a) crescita b) differenziamento c) morfogenesi insieme dei processi che realizzano il progetto d) determinazione spaziale progetto architettonico 11 SVILUPPO EMBRIONALE Fattori non genetici coinvolti - Condizioni ambientali delle proteine delle cellule - Processi della morfogenesi dei tessuti degli organi dell’intero organismo degli organuli subcellulari Costruzione del corpo durante lo sviluppo embrionale 12 POPOLAZIONI CELLULARI 1) in espansione Capacità proliferativa conservata per tutta la vita 2) stabili Cellule altamente differenziate Cellule ghiandolari, alcuni epiteli, cellule cartilaginee, osteoblasti, fibrocellule muscolari lisce Cellule nervose e fibre del cristallino 3) rinnovabili Globuli rossi, cellule superficiali dell’epidermide e spermatozoi Cellule con vita limitata Presenza di cellule staminali 13 CELLULA STAMINALE Cellula progenitrice in grado di autoperpetuarsi e di dare origine ad una progenie differenziata Caratteristiche: a) capacità di sopravvivenza per lunghi periodi in fase di quiescenza b) capacità di automantenimento tramite replicazione c) capacità di dare origine a progenie differenziate UNIPOTENTE Determinazione= o PLURIPOTENTE Fenomeno per cui una cellula progenitrice indifferenziata limita le proprie opzioni differenziative, pur senza esprimere ancora le caratteristiche fenotipiche proprie della cellula differenziata cui darà origine fattori ambientali Cellula staminale determinata trascrizione di geni codificanti per particolari fattori trascrizionali Discendenza cellulare Trascrizione dei geni differenziativi 14 ESPRESSIONE DEL FENOTIPO DIFFERENZIATO APOPTOSI: Cellule normali unite da giunzioni Mezzo fisiologico per controllare la crescita di una popolazione. Richiede energia priming Perdita di microvilli e giunzioni NECROSI: Risultato diretto di uno stimolo dannoso alla cellula Cambiamenti nucleari Corpi apoptotici Fagocitosi Corpi apoptotici Frammentazione 15 CELLULA E’ in grado di riconoscere ed interagire: 1) con altre cellule mediante: transitorio contatto tra molecole di superficie Calcio dipendenti molecole di adesione Calcio indipendenti caderine selectine N-CAM PECAM1 giunzioni intercellulari 2) con molecole della matrice extracellulare integrine 16 CADERINE Ne sono state identificate una trentina, suddivise in 4 sottoclassi: Proteine di collegamento (catenine) (desmoplachina, placoglobina) caderina E CITOSCHELETRO (MF) (FI) - E (epiteliale) - P (placentare) caderina desmosomica - N (nervosa) - caderine desmosomiche Zonula adhaerens desmosoma 17 SEGNALI EXTRACELLULARI Svolgono un ruolo fondamentale nel determinare i comportamenti delle cellule in un organismo pluricellulare Cellula segnale: Cellula che invia il messaggio Cellula bersaglio: Cellula che riceve il messaggio Ligando: Molecola segnale idrofiliche idrofobiche interagiscono con recettori di superficie interagiscono con recettori intracellulari Regolano l’espressine di specifici geni Recettore: Proteina capace di riconoscere una specifica molecola segnale Molecola segnale + Recettore Risposta della cellula bersaglio al18segnale MOLECOLE SEGNALE Ormone peptidico Ormone steroide Attivazione Recettore di membrana Recettore modificato Enzima di membrana G-protein proteinchinasi Fattore di trascrizione cAMP Recettore Recettore modificato Subunità catalitica della PKA Promotore CELLULA BERSAGLIO trascrizionegene 2 Promotore trascrizione mRNA2 gene 1 mRNA1 NUCLEO fosforilazione attivazione PROTEINA 1 PROTEINA 2 prodotto substrato 19 RISPOSTA 1 RISPOSTA 2 RISPOSTA 3 RECETTORI Recettore a 7 domini transmembrana molecola segnale Sono classificabili in: G-protein • a 7 domini trasmembrana accoppiati a G protein Produzione secondo messaggero • annessi a canali ionici Recettore annessi a canali ionici • ad attività enzimatica intrinseca molecola segnale Sito di legame per molecola segnale Apertura di un canale ionico recettore Canale chiuso Interazione recettoremolecola segnale molecola segnale G-protein GDP Canale aperto GDP GTP Dissociazione della G-protein chiusura di un canale ionico GTP cAMP Recettore ad attività enzimatica intrinseca molecola segnale proteina citoplasmatica proteina citoplasmatica fosforilata Catena di fosforilazione a cascata 20