4.Verso ecologia caring didattica

Verso un’ecologia di caring:
una prospettiva multidimensionale
Marco Ingrosso
Università di Ferrara
Passi della narrazione
a.
La prospettiva storica: da dove viene la
cura e dove va?
b.
La metamorfosi della cura:
dalla monodimensionalità
alla multidimensionalità
c.
L’ecologia di caring: un sistema dinamico
Parte A
La prospettiva storica:
da dove viene la cura e dove va?
Alle sorgenti della cura
I processi di cura costituiscono una
dimensione fondamentale della vita umana
in ogni epoca per:
• Incompiutezza alla nascita (cura materna)
• Lungo periodo evolutivo (cura educativa)
• Mantenimento quotidiano del benessere (autocura)
• Malattia, disabilità, malessere (cura
infermieristica, terapeutica, riabilitativa, …)
• Vecchiaia e decadimento (cura assistenziale,
palliativa, …)
Modi sociali di preservare la cura:
nelle società antiche
Le relazioni primarie, familiari, parentali,
comunitarie
 La sacralizzazione e la fondazione
mitica
 I mediatori del sacro
 L’invenzione del medico (del
benessere)
 La cura di sé

Modi sociali di preservare la cura:
nelle società di mezzo
Le relazioni primarie, familiari, parentali,
vicinali
 La fondazione cosmogologica
 La salvezza dell’anima
 Le res naturae e la cura del corpo
 La fraternità ospitale

Modi sociali di preservare la cura:
nelle società umanistiche e moderne





I diritti umani e l’intervento pubblico
(fondazione etica e politica della cura)
La cura medica (fondazione scientifica della
cura)
La professionalizzazione della cura (medica,
sanitaria, socio-assistenziale)
La cura materno-familiare (primaria e
residuale)
La cura religiosa (trascendente e residuale)
Dal moderno al post-moderno:
crisi e nuovi processi

La crisi etica della cura nello spazio personale e nello
spazio pubblico
 La destrutturazione dell’intervento pubblico
 La soggettività attiva (fra consumo e cittadinanza
competente)
 La cura medica (fra scienza e professione: crisi
integrazione? crisi relazionale?)
 La nuova professionalizzazione sanitaria (uscita dalla
dominanza medica?)
 La cura materno-familiare (depotenziamento e nuove
reti informali e formali: ass. domiciliare)
 L’associazionismo della salute (la cura fraterna)
 La cura spirituale (immanente e personalizzata)
Verso delle “società della salute”?
“Nelle società moderne la visione della
salute cambia: sempre più la salute è
concepita come una risorsa per gli
individui e per la società, un bene coprodotto e una responsabilità condivisa
da innumerevoli settori e attori sociali.
Kickbusch I. e Maag D., 2007
Parte B
La metamorfosi della cura:
dalla monodimensionalità
alla multidimensionalità
La metamorfosi della cura
nelle “società della salute”
Dalla monodimensionalità (specializzazione
frammentata) alla multidimensionalità
(competenze cooperanti):
1.
2.
3.
4.
5.
6.
idee generative
obiettivi e contenuti
forme e campi
modi e qualità
relazioni sociali
organizzazione e cooperazione
Idee sorgenti
Fedi, credenze, convinzioni condivise che
possono permettere alla Cura di tornare
ad abitare nella parte più profonda della
soggettività e insieme divenire criterio
morale diffuso e praticato della vita
sociale e dell’etica pubblica
«Dove nasce una nuova etica della Cura?»
Obiettivi e contenuti
«attività e pratiche che incontrano i bisogni di un’altra
persona» (Bubeck, 1995)
 «insieme di preoccupazioni e di attività riferite al benessere
di una o più persone» «un aspetto iscritto in molteplici
attività – educazione, assistenza, terapia, anche
insegnamento – e consiste nell’agire […] non per il o sul
soggetto interlocutore, ma con lui […] verso un obiettivo di
benessere condiviso» (Colombo et al 2004).


Obiettivo: restituire il soggetto alla vita attiva
contrastando e minimizzando malattie e disabilità,
ma anche perseguire il miglior benessere possibile e
la tutela della dignità e autonomia relativa residua
del soggetto
«Quale obiettivo condiviso?»
Forme e campi
Tipologie informali e professionali del:

Self-care (auto-aiuto, cura di sé, coping)

Care/caring (assistere, prendersi cura, accudire,
educare)

Cure (progettare e attuare una terapia, stimolare un
cambiamento, riportare ad un equilibrio)
+ cura fraterna/volontaria (terzo tipo/settore)
+ cura educativa (educare alla cura le nuove generazioni)
+ la cura degli animali e degli altri esseri viventi, cura
dell’ambiente naturale e urbanizzato, cura delle relazioni
sociali
«Come valorizzare le forme di cura più “deboli”?»
Modi e qualità intrinseche
Emozioni di colui che si prende cura: attenzione
personale, sollecitudine affettuosa, empatia, ascolto
verso l’altro
[ambivalenza: insofferenza, controllo, narcisismo, …]
o
o
Emozioni di colui che riceve cura:
riconoscenza, gratitudine, affidamento
[ambivalenza: insofferenza, controllo, sfiducia, …]
Fra “coinvolgimento e distacco” (Elias, 1983):
«Quali affetti nelle professioni di cura?»
Relazioni sociali



La cura, prima ancora che un agire, è un
entrare in contatto con l’altro, spesso un
toccare delicatamente il suo corpo (cura di
chi è conosciuto, è caro)
È ascolto della sua parola, del suo disagio,
del suo desiderio di benessere o di essere
liberato dal malessere e dal dolore (cura
come risposta/responsabilità)
La cura spesso si muove in modo
asimmetrico per portare aiuto, ma essa
richiede presto un riequilibrio, un gioco di
scambio fraterno, in cui anche chi cura ha un
ritorno (cura come reciprocità)
«Quale relazione stabilisco con colui di cui mi curo?»
Organizzazione e cooperazione
La cura come bene relazionale e comune
fondante della convivenza
Organizzazioni: Pubbliche; No-profit; Profit?
La cura come un processo interagente di
coordinamento fra varie forme, tecniche
e saperi di cura: il sistema delle cure,
l’ecologia di caring
«Quale coordinamento fra forme di cura
nelle diverse organizzazioni?»
Parte C
L’ecologia di caring:
un sistema dinamico
Ecologia di Caring Domiciliare
Caring
Care
(reti familiari)
(professionale)
Self Care
Voluntary
Help
Cure
(professionale)
Sistema delle cure
Una specifica combinazione
di soggetti e modi di cura
Curato + Famiglia +
Servizio sociale + Servizi sanitari
=
Self-care + Caring + Care + Cure
Ecologia di caring (I)
Processi autosostenuti che rigenerano
continuamente la possibilità di curare
chi è all’interno del sistema

Sistema che si autosostiene: ha le risorse e
competenze necessarie; è coeso e coordinato

Sistema che si rigenera: Produce motivazioni,
affetti, benessere sociale e organizzativo, è
riflessivo, rinnova le competenze
Ecologia di caring (II)
Processi autosostenuti che rigenerano continuamente la
possibilità di curare chi è all’interno del sistema

Potenzialità e effettività della cura: produce
benessere multidimensionale (corporeo,
securitario, psicologico, sociale, comunicativo,
organizzativo, terapeutico, riabilitativo, globale)

Ruolo del curato/autocurante: è “interno” al
sistema, che agisce con lui e non solo per lui
(affetti, self-care, dignità e autonomia, …)
Quale cura informale?
Chi cura?

Self-care: cittadino (sfera politica), paziente (sfera
sanitaria), cliente/consumatore (sfera mercantile),
utente (sfera amministrativa), persona (sfera
soggettiva), gruppo di self-help (peer care) …

Family care/caring: familiare, care giver,
leader, assistente familiare (badante), reti di
prossimità, associazionismo pazienti e/o familiari

Voluntary/Community care: associazionismo
di volontariato; dei consumatori; di advocacy; di
vicinanza e appartenenza
Quale qualifica?

Soggetto Informato: conosce le informazioni
necessarie

Empowered: ha attraversato un processo di
empowerment, può farsi valere

Attivo: che si è attivato sulla scena pubblica, in
modo associato

Esperto: ha esperienza su ciò che lo riguarda

Competente: ha sviluppato competenze e abilità,
possiede health literacy, sa muoversi nell’ambiente
sanitario, è riflessivo
Agire sulle Competenze
A. Competenza di base, tecnica, sociale Literacy: conoscenze sul corpo, le patologie, le
tecniche, i servizi (sapere)
B. Competenza di processo: trovare le
informazioni, comunicare e negoziare con i
servizi-operatori, progettare l’azione
necessaria, gestire le risorse, saper prendersi
cura (saper fare)
C. Competenza critica e personale: scelte
personali, valori, capacità critica, autonomia,
progetto di benessere e “vita buona” (essere)
Associazioni dei pazienti
«Le associazioni dei malati sono portatrici di
istanze di conoscenza e informazione da
parte dei malati e dei loro familiari che non
accettano supinamente le diagnosi e le
terapie e desiderano essere coinvolti nelle
decisioni terapeutiche, conoscere gli effetti
collaterali delle diverse cure e condividere
con il personale medico decisioni che li
riguardano direttamente.» (Leonini, 2004)
L’utente attivo: un investimento
Molte esperienze di self-help e associazionismo di
malati costituiscono un importante ambito di
diffusione di informazione sanitaria, di formazione
personale, di sostegno, di sviluppo di competenze e
capacità critiche, di comunicazione sociale
Esse costituiscono un settore di investimento
e di crescita di una cultura del cittadino attivo,
partecipe e competente che può aprire una nuova
fase di rapporti fra cure professionali e caring
informale attivo
Come cambiano i rapporti fra
utente attivo
e sistema sanitario?


Da fiduciarietà a co-responsabilizzazione

Da diritto d’accesso a autonomia+competenza

Da scelta di consumo a sviluppo di opportunità

Da dirigismo a supporto ai percorsi

Da informazione a comunicazione
Da risorse limitate a buon uso di risorse personali
e collettive
Bibliografia
Colombo G., Cocever E., Bianchi L. (2004), Il lavoro di cura. Come si impara, come si
insegna, Carocci, Roma.
Elias N. (1983), Coinvolgimento e distacco. Saggi di sociologia della conoscenza, Il Mulino,
Bologna, 1988.
Ingrosso M. (2008a), Lo scenario dei paradigmi di cura. Questioni aperte e nuove prospettive,
in Animazione sociale, XXXVIII, 1.
- (2008b), La cura fra il dire e il fare: ostacoli e potenzialità di un’ecologia di caring, in M.
Ingrosso, a cura, La salute comunicata. Ricerche e valutazioni nei media e nei servizi
sanitari, Angeli, Milano.
- (2010), Alle sorgenti della cura. Ricerca di idee guida per le società della salute, in La
società degli individui, 38, 2.
- (2011), Le sei facce della cura: una prospettiva multidimensionale e “fraterna”, in
Animazione sociale, 11.
, in Educazione sanitaria e Promozione della salute, XXXIV, 4.
Kickbusch I., Maag D. (2007), Lo sviluppo della Health Literacy nelle moderne società della
salute, in M. Ingrosso, a cura, “Fra reti e relazioni: percorsi nella comunicazione della salute”,
in Salute e Società, 1.
Manghi S. (2005), Apprendere attraverso l’altro. La sfida relazionale ai saperi della cura, in
Animazione Sociale, XXXV, 12.
Nussbaum M. C. (2006), Le nuove frontiere della giustizia. Disabilità, nazionalità,
appartenenza di specie, Il Mulino, Bologna, 2007.
Ruddick S. (1989), Il pensiero materno, Red Edizioni, Como, 1993.
Tronto J.C. (1993), Confini morali. Un argomento politico per l’etica della cura, Diabasis,
Reggio Emilia, 2006.
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una prospettiva multidimensionale
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