PROTOCOLLO di INTESA L’anno duemilacinque (2005) il giorno 21 (ventuno) del mese di ottobre, in Sciacca. TRA L’ISTITUTO NAZIONALE GEOFISICA E VULCANOLOGIA, Sezione di Catania (INGV) , con sede legale in Catania in Piazza Roma n° 2, rappresentato ai fini di questo atto dal dr. GIANNI LANZAFAME; La LEGA NAVALE ITALIANA, Sezione di Sciacca, con sede legale in questa Via Consiglio n° 1, rappresentata dal Presidente pro tempore avv. GASPARE FALAUTANO; al fine di regolamentare e rendere più organici e funzionali, consolidandoli, i rapporti di proficua collaborazione già instauratisi da tempo, sono addivenuti nella comune valutazione di formalizzarli attraverso uno strumento operativo individuato in un “Protocollo di intesa” che disciplinerà pertanto tutte le iniziative future in tutti quei settori nei quali i due Enti esplicheranno il loro rapporto di collaborazione. E tutto ciò PREMETTENDOSI CHE: la Sezione della Lega Navale Italiana di Sciacca, attraverso la speciale Commissione interna guidata dal componente del Consiglio Direttivo dott. Domenico Macaluso, ha svolto a far data dagli anni 2000 una intensa attività scientifica e promozionale che, sinotticamente, si può così riassumere: 1. in collaborazione con l’Ordine Regionale dei Geologi, sono state effettuate delle missioni ricognitive sul Banco di Graham, l’edificio vulcanico oggi sommerso che nel 1831 era affiorato per eruzione, manifestandosi come isola Ferdinandea. Nel corso di queste missioni, è stata notata una discrepanza tra dati batimetrici riportati nella cartografia dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana e quelli effettivamente rilevati dai sommozzatori; 2. in seguito a questo riscontro, si sono attivati dei provvedimenti volti a verificare se questi parametri erano dovuti a semplici imprecisioni di dati o a probabile riemersine del vulcano, evento che avrebbe comportato potenziali rischi per la popolazione costiera; 1 3. sono state anche sollevate questioni di Diritto Internazionale, amplificate non solo dai media italiani, ma anche internazionali, per via di diritti accampati dalla Gran Bretagna, che alla notizia di probabile riemersione del vulcano, rivendicava sovranità acquisita nel 1831; 4. in seguito ad un evento sismico registrato nel Canale di Sicilia il 5 marzo del 2003, si è verificato un significativo spiaggiamento di pomici, recuperate dal dr. Macaluso ed inviate dallo stesso alla dr. Sonia Calvari dall’INGV di Catania, che dopo averle fatte analizzare, ha giustificato la deposizione delle pomici, quale effetto del crollo di un edificio vulcanico sconosciuto sito nel Canale di Sicilia, collasso strutturale dovuto al terremoto che ha avuto magnitudo di 3,2 Richter; 5. il dr. Macaluso, effettuando un lavoro di ricerca bibliografica su eruzioni sottomarine nei secoli passati, ha trovato testimonianza di fenomeni vulcanici nel Canale di Sicilia, analoghi alla nascita dell’isola Ferdinandea, testimonianze riportate da Giorgio Gemmellaro e soprattutto da Giuseppe Mercalli; 6. consapevoli del rischio sismico e vulcanico per le coste sud-occidentali della Sicilia, la Sezione di Sciacca della Lega Navale Italiana preparava un progetto di studio e sorveglianza dell’attività vulcanica nel Canale di Sicilia, progetto che il presidente Gaspare Falautano consegnava il 16 agosto 2003 al Capo Dipartimento della Protezione Civile, dr. Guido Bertolaso, che si attivava a rendere operativo il progetto; 7. il referente scientifico del gruppo, veniva individuato nel dr. Gianni Lanzafame, dirigente dell’INGV di Catania. Tutto ciò premesso e nello intento di fissare quanto acclarato nelle premesse si statuisce: Articolo 1 L’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia effettuerà: a) lo studio ed il monitoraggio dell’attività vulcanica del bordo settentrionale del Canale di Sicilia; b) dalle indagini effettuate sui basalti e sulle pomici ed eventualmente sui gas, scaturirà la possibilità di contribuire a chiarire la complessa evoluzione delle componenti geologiche che hanno agito e che ancora agiscono su questo importante settore del limite Europa-Africa; c) il personale INGV – Lega Navale, potrà effettuare sia operazioni programmate, che su allarme e rappresenterà un affidabile e versatile strumento di protezione civile, fornendo fondamentali e tempestivi elementi in relazione ai problemi connessi con il rischio vulcanico nel Canale di Sicilia. 2 Articolo 2 La Sezione della Lega Navale di Sciacca: a) metterà a disposizione del costituendo Gruppo, la propria sede e le ricche dotazioni di cui è fornita; i locali della Lega Navale, accoglierebbero la centrale operativa del Gruppo, che verrebbe in tal modo ad essere già dotata di terminale telefono-fax ed informatico, ma soprattutto di personale con funzioni di segreteria. La sede di Sciacca, risulta inoltre dotata di presidi audio visivi e di sala conferenza, fruibile dal Gruppo; b) in aggiunta, come è recentemente avvenuto su richiesta dell’Istituto Idrografico della Marina, potrebbe accogliere varie strumentazioni (terminali, antenne, ecc.), necessarie alla monitorizzazione automatica del Canale di Sicilia; c) il Nucleo Operativo Subacqueo della Lega Navale, che ha già fornito un prezioso ausilio di uomini e mezzi, in occasione di tutte le missioni sul banco di Graham, rappresenterà il braccio operativo degli scienziati dell’INGV di Catania e sarà coordinato dal dr. Domenico Macaluso. Articolo 3 Si farà affidamento sulla Guardia Costiera, che con il supporto di mezzi e soprattutto con la professionalità del personale operante a bordo di tali mezzi, offrirebbe al gruppo di ricerca, garanzie di sicurezza e sostegno logistico. Di non secondaria importanza è la possibilità di utilizzare la consueta attività di pattugliamento nel Canale di Sicilia, per ricercare e segnalare eventuali indizi di attività vulcanica in mare (emissione di gas, riscaldamento delle acque, moria di pesci, concentrazioni di pomici, ecc.), possibilità questa che rappresenterebbe un fondamentale ausilio all’attività di sorveglianza e di allarme. Il Dirigente Responsabile INGV di Catania Dr. Gianni Lanzafame Il Presidente della Lega Navale Italiana Sez. di Sciacca Avv. Gaspare Falautano 3