Rivelatori Resistive Plate Chamber per l’esperimento ATLAS al collisore LHC del CERN di Ginevra. Il rivelatore di particelle denominato Resistive Plate Chamber (RPC) è stato ideato nei laboratori INFN di Roma dal Professore R. Santonico. È un rivelatore relativamente economico, realizzabile in grandi dimensioni e molto veloce nella risposta, tali caratteristiche lo rendono particolarmente idoneo per essere impiegato in esperimenti quali ATLAS al CERN di Ginevra ed ARGO-YBJ a YanBaJing. Gli RPC sono dei rivelatori a gas, infatti sfruttano il fenomeno della ionizzazione di una miscela gas indotta dal passaggio di una particella ionizzante. Inoltre, la presenza di un intenso campo elettrico esterno permette la moltiplicazione a valanga della carica primaria, allo scopo di produrre un segnale misurabile. Tale segnale, opportunamente elaborato da una catena di dispositivi elettronici, permette di identificare la posizione di passaggio della particella ed il tempo di arrivo della stessa. Gli RPC sono realizzati con tecnologia tutta italiana. Essi sono costituiti da un due piani di bakelite, spessi 2 mm ed estesi circa 3-4 m2, affacciati ad una distanza di circa 2 mm, realizzando così un volume ermetico, contenente la miscela di gas, mediante incollaggio di profili plastici in PCV. Il campo elettrico è generato all’interno applicando un elevato valore di tensione elettrica allo strato di vernice grafitata posta esternamente agli elettrodi di bachelite. La rivelazione del segnale elettrico indotto dalla scarica elettrica dovuta al passaggio di una particella è rivelato attraverso pannelli di strisce di rame. I rivelatori RPC sono impiegati nella costruzione dello spettrometro di particelle muoniche dell’esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. ATLAS è un esperimento di fisica delle particelle finalizzato allo scoperta dei costituenti fondamentali della materia e delle leggi che governano le loro interazioni. ATLAS ricostruisce l’identità, la traiettoria e l’energia delle centinaia di particelle che si originano dalle collisioni frontali tra due fasci di protoni accelerati ognuno alla fantastica energia di 7 mila miliardi di Volts dal nuovo acceleratore di particelle Large Hadron Collider (LHC) che entrerà in funzione nel 2007 al CERN. ATLAS è un grande apparato, 20 m per 40 m, con una struttura a cipolla, dove ogni singolo strato è costituito da un sottorivelatore specializzato nella ricostruzione di un tipo specifico di particelle (adroni, elettroni, fotoni e muoni) . Nella parte più esterna è presente un rivelatore di muoni (le uniche particelle interagenti in grado di attraversare gli strati più interni di ATLAS) che ricostruisce traiettoria, energia e tempo d’arrivo delle particelle muoniche (spettrometro muonico). In particolare, I rivelatori RPC (che coprono una superficie di circa 3600 m2) sono specializzati nella determinazione del tempo d’arrivo e dell’energia dei muoni al fine di selezionare interazioni protoni-protoni contenenti eventi interessati. Infatti, tra le migliaia di migliaia d’interazioni protoneprotone che avvengono in ATLAS in un secondo solo un centinaio hanno le caratteristiche tali da poter contenere fenomeni nuovi, quali la creazione di nuove particelle finora mai osservate. La sezione INFN di Lecce, in collaborazione con università ed enti di ricerca di tutto il mondo, è coinvolta nella costruzione dell’esperimento e dei programmi di controllo ed analisi dati. In particolare è responsabile dell’assemblaggio dei rivelatori RPC per ATLAS sottoponendoli dopo la costruzione ad una serie accurata di certificazioni di buon funzionamento ricostruendo in sede le traiettorie delle particelle muoniche presenti nei raggi cosmici prima dell’installazione nell’esperimento a Ginevra. Inoltre, il gruppo è incaricato del software di ricostruzione delle particelle muoniche dello spettrometro di muoni di ATLAS.