Uno sguardo al prossimo
futuro
1 Workshop Atlas RPC
Roma1 26/3/2015
R. Santonico
Come è nata l’idea di questo workshop
• E’ nata, inizialmente, dall’esigenza di garantire un crescente supporto
all’elettronica di Trigger-DAQ, senza la quale il sistema RPC di fatto non
esisterebbe
• Successivamente, dopo alcune discussioni iniziali, il workshop si è
configurato come un incontro di tutti i gruppi che si occupano del trigger
nel barrel di Atlas, finalizzato a rafforzare una collaborazione che, ora più
che mai, appare indispensabile
• Per il futuro propongo di considerare questo workshop come una riunione
periodica della collaborazione «Atlas RPC», che si ripeta con cadenza
annuale o anche semestrale quando la situazione lo richieda
• La sede può essere scelta, di volta in volta, tra tutti i gruppi della
collaborazione
Cosa va migliorato nel «sistema RPC» rispetto
al primo run di presa dati
• Organizzazione del lavoro
• Una più capillare organizzazione permette di superare più facilmente le
difficoltà incontrate in passato
• Forza numerica della Collaborazione
• La nostra collaborazione è sempre stata sotto-dimensionata rispetto al ruolo
che ricopre e va pertanto rafforzata.
• Gestione dei dati RPC
• Nel primo run di presa dati il nostro ruolo si è limitato, sia pure con alcune
lodevoli eccezioni, all’acquisizione e alla validazione dei dati
• Un passo in più, sulla gestione dei dati, ci darebbe a mio avviso, una forza ben
maggiore di quella che abbiamo adesso
Cosa vogliamo in futuro
• Una gestione congiunta tra esperti hardware e software per la gestione dei
dati
• Una ragionevole dose di ambizione, da parte di tutta la collaborazione RPC,
a sfruttare al meglio e in modo diretto, il potenziale di scoperta del sistema
che tutti insieme abbiamo costruito e continueremo a costruire. Sarà
possibile?
• Upgrade del sistema.
• E’ essenziale se vogliamo contare in futuro su un rivelatore di trigger altamente
competitivo. Il progetto già approvato delle BIS7-8, mi piace considerarlo come la
prima parte di un progetto BI completo, che richiederà un grande sforzo per
ottenerne l’approvazione
• Un argomento a favore è che il costo del rivelatore sarebbe una frazione modesta del
costo già approvato della nuova elettronica di trigger e del sistema di potenza
Run 2
• Un run cruciale per il grande potenziale di scoperta, grazie al raggiungimento della
massima energia di LHC. Quello che non riusciremo a vedere nei prossimi 3 anni
richiederà (se esiste) anni di statistica alla massima luminosità
• Al lavoro di presa dati e di analisi si dovrà affiancare, nelle rare settimane di accesso alla
caverna di Atlas, un rilevante investimento di energie per il mantenimento dell’apparato.
In quelle poche settimane dovremo mettere in campo un numero sufficiente di fisici e
tecnici per lavorare in parallelo su vari fronti
• Una nota di ottimismo: stiamo mettendo a punto un metodo che ci permetterebbe (il
condizionale è ancora d’obbligo) di mettere i sicurezza gli attacchi del gas. Se riusciremo a
convalidare definitivamente questo metodo potremo, con una serie di interventi
sistematici, mettere in sicurezza l’intero sistema di circolazione del gas. Il lavoro di
manutenzione sarebbe, in tal caso, sostanzialmente ridimensionato.
Conclusioni
• Un workshop della collaborazione «Atlas RPC», con cadenza annuale,
sarà un aiuto importante a garantire il pieno supporto a un’attività
tutta italiana quale è il trigger nella regione del barrel
• Un sostanziale up-grade, come l’estensione del rivelatore alla regione
BI, è essenziale a garantire che il trigger RPC resti altamente
competitivo
• Il run2 offre un potenziale di scoperta che va colto creando, nella
nostra collaborazione, una forte sinergia tra esperti di rivelatore ed
esperti di analisi dati