REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessorato Regionale Turismo Comunicazioni e Trasporti Servizio di valutazione e controllo strategico ********* SISTEMA DI VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ DEI DIRIGENTI DEGLI UFFICI DI DIRETTA COLLABORAZIONE ALL’OPERA DELL’ASSESSORE ************ 1. PREMESSA Il presente sistema è finalizzato alla valutazione dell’attività posta in essere dai dirigenti preposti agli Uffici di diretta collaborazione all’opera dell’Assessore, nonché dei dirigenti addetti ai medesimi Uffici. I predetti Uffici, seppur sottoposti alle esclusive e dirette dipendenze dell’Assessore costituiscono, non di meno, strutture dell’Amministrazione e conseguentemente agli stessi vanno applicati i principi generali in materia di controlli interni e, per ciò che ci riguarda, in materia di valutazione. La citata valutazione, in ottemperanza alle disposizioni dettate dall’articolo 5 del d.leg.vo 30 luglio 1999, n. 286, introdotto nell’ordinamento regionale dall’articolo 4 della legge regionale 10 dicembre 2001, n.20, nonché a quelle di cui all’articolo 34 del contratto collettivo di lavoro dell’Area della dirigenza, recepito con D.P.Reg. 22 giugno 2001, n. 10, è finalizzata alla verifica del grado di realizzazione degli obiettivi assegnati ai Dirigenti (performance operativa), nonché alla verifica dei comportamenti connessi allo sviluppo delle risorse professionali, umane e organizzative (comportamento organizzativo ). Ad una valutazione positiva dell’attività espletata è connesso il riconoscimento della retribuzione di risultato contrattualmente fissata nella misura del 30 per cento della relativa “retribuzione di posizione”. Il “Sistema di valutazione”, predisposto dallo scrivente “Servizio” e nel presente documento illustrato, pur ispirandosi agli indirizzi definiti dal Presidente della Regione con atto prot. n. 155 del 30 settembre 2002, tiene conto delle peculiarità che contraddistinguono l’attività che gli Uffici di diretta collaborazione all’opera dell’Assessore sono chiamati ad espletare e risponde, in ogni caso, ai principi cui deve ispirarsi ciascun modello di valutazione e precisamente: a) individuazione di performance e comportamenti valutabili; b) trasparenza del sistema di valutazione; c) partecipazione del soggetto valutato al processo di valutazione; d) utilizzo di dati, meccanismi e strumenti di rilevazione ”oggettivi”, tali da impedire qualsiasi discrezionalità nella misurazione del grado di raggiungimento degli obiettivi; 2. PROGRAMMA DI LAVORO ANNUALE Condizione necessaria all’applicazione del sistema di valutazione è l’adozione di apposito “Programma di lavoro annuale” che riassuma tutte le informazioni caratterizzanti le attività per l’anno di riferimento ed indichi, in particolare, gli specifici obiettivi operativi assegnati a ciascun dirigente con i relativi indicatori di misurazione e l’indicazione del valore attribuito. Per ciascuno dirigente andrà predisposta ed allegata al predetto programma di lavoro apposita scheda riepilogativa articolata in due sezioni delle quali la prima destinata alla “programmazione” e la seconda destinata alla “rilevazione dei risultati conseguiti”.(Allegato A). Il ”Programma di lavoro annuale” adottato dall’Assessore, su proposta dei Dirigenti preposti ai suoi Uffici di diretta collaborazione, elaborata con la partecipazione e condivisione dei dirigenti a ciascuno di essi sottoposti, sarà articolato in tre sezioni ognuna delle quali costituirà il quadro programmatico di ciascuno dei tre Uffici di diretta collaborazione. 2 3. MODALITA’ DI VALUTAZIONE Il sistema prevede che la valutazione delle performance realizzate sia dai Dirigenti preposti agli Uffici di diretta collaborazione che da quelli addetti ai medesimi Uffici, consenta il conseguimento di un: PUNTEGGIO MASSIMO DISPONIBILE DI PUNTI 100 così ripartito: Performance operativa Comportamento organizzativo PUNTI 40 PUNTI 60 3.a PERFORMANCE OPERATIVA Il sistema prevede che la valutazione delle performance operative realizzate consenta il conseguimento di un punteggio massimo pari a 40. Tale punteggio andrà ripartito, in sede di predisposizione e conseguente adozione del “Programma di lavoro annuale”, sui singoli obiettivi operativi assegnati a ciascun dirigente, desumibili dal relativo contratto di lavoro individuale, in base al rispettivo peso ponderato che viene loro attribuito. Relativamente alle modalità di misurazione e agli indicatori individuati all’interno delle schede allegate al “Programma di lavoro 3 annuale”, è indispensabile che la previsione risulti quanto più possibile puntuale. La misurazione dei risultati sarà collegata a tre fasce di valutazione (ALTA, MEDIA, BASSA), con attribuzione di un peso pari rispettivamente a 1 ; 0,7 e 0,5. A seconda del livello di valutazione raggiunto (alto-medio-basso) il valore conseguito da ciascun obiettivo operativo sarà dato dal seguente prodotto: (valutazione conseguita x valore obiettivo) Di conseguenza il punteggio complessivo conseguito dal Dirigente, con riferimento alla “performance operativa”, sarà dato dalla somma di tutti i valori conseguiti da ciascun obiettivo operativo assegnato. Per le valutazioni di che trattasi al dirigente valutato è attribuito l’onere di illustrare in apposita relazione, da produrre entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, oltre all’attività complessivamente svolta, i risultati raggiunti per ciascuno degli obiettivi operativi allo stesso assegnati. 3.b COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO Il punteggio massimo conseguibile, punti 60, è stato ripartito nei seguenti tre profili valutativi: - Profilo A “ Capacità di Analisi e Programmazione” - Profilo B “ Capacità di Relazione e Coordinamento” - Profilo C “ Capacità di Gestione e Realizzazione” p. 20 p. 20 p. 20 La misurazione dei risultati sarà collegata a tre fasce di valutazione (ALTA, MEDIA, BASSA), con attribuzione di un peso pari rispettivamente a 1 ; 0,7 e 0,5. I risultati conseguiti dal Dirigente, per ciascuno dei tre profili sopra specificati, saranno rilevati mediante la compilazione, da parte del Servizio di valutazione e controllo strategico, di apposite schede, sulla 4 base di un’indagine condotta su tre tipologie di soggetti che, a diverso titolo, interagiscono con il Dirigente e precisamente: a) l’Assessore b) il Capo di Gabinetto e) il dirigente preposto all’ufficio di diretta collaborazione o sua articolazione presso cui opera il dirigente da valutare E’ opportuno precisare che questo modello, valido per la valutazione di tutte le tipologie di dirigenti che operano all’interno degli uffici di diretta collaborazione ( preposti agli uffici, preposti alle articolazioni e addetti), prevede, a seconda dei casi, la partecipazione al processo valutativo del soggetto o dei soggetti indicati a fianco di ciascuna delle predette tipologie, secondo la seguente tabella: TIPOLOGIA DIRIGENTE SOGGETTI COINVOLTI NELLA VALUTAZIONE Capo di Gabinetto Dirigente preposto Segreteria Tecnica Dirigente addetto Ufficio Gabinetto Dirigente addetto Segreteria Tecnica Segretario Particolare Dirigente addetto Segreteria Particolare Dirigente/i preposti al S.V.C.S. Dirigente componente S.V.C.S. Assessore Assessore – Capo di Gabinetto Assessore – Capo di Gabinetto Assessore-Capo di Gabinetto-Capo Segr.Tecnica Assessore Assessore – Segretario Particolare Assessore Assessore – Dirigente/i e/o estranei, preposti S.V.C.S. Le citate “schede” (All. B) sono articolate, per ciascuno dei tre profili di valutazione presi in considerazione, in una serie di elementi con riferimento ai quali il Servizio di valutazione e controllo strategico, sulla scorta delle indicazioni assunte nel corso delle indagini prima accennate, esprimerà un giudizio sintetico, mediante l’attribuzione a ciascuna di essa di un punteggio da 1 a 5, secondo il seguente criterio: 5 Punti : 5 OTTIMO 4 BUONO 3 PIU’ CHE SUFFICIENTE 2 SUFFICIENTE 1 INSUFFICIENTE L’attribuzione del punteggio conseguito dal Dirigente in ciascuno dei tre profili valutativi sarà effettuata attraverso l’applicazione dell’allegato “Modello di valutazione del comportamento organizzativo del Dirigente” ( All. C ) dove: a) il punteggio totale di ogni singolo profilo valutativo sarà dato dalla somma delle medie dei punteggi attribuiti a ciascun elemento; b) il punteggio totale di ogni singolo profilo valutativo sarà rapportato ad una delle tre fasce di valutazione (ALTA-MEDIA-BASSA) secondo le modalità descritte nel modello medesimo, cui si rinvia; c) il punteggio finale conseguito da ciascun profilo sarà dato dal prodotto fra il valore della fascia di valutazione attribuito ed il punteggio massimo attribuibile al relativo profilo valutativo. 4. VALUTAZIONE FINALE La valutazione finale dell’attività posta in essere dal Dirigente sotto il profilo operativo e delle capacità organizzative, sarà espressa, pertanto, dalla somma del punteggio dallo stesso conseguito con riferimento ai citati profili e rilevati attraverso il “Sistema di Valutazione” con il presente documento descritto. 6 La valutazione finale compete all’Assessore che, per la valutazione del Capo di Gabinetto e del Segretario Particolare si avvarrà del supporto del “Servizio di Valutazione e Controllo Strategico”. Spetta, in ogni caso, ai Dirigenti preposti agli Uffici di diretta collaborazione la valutazione di prima istanza dei dirigenti inquadrati nei suddetti uffici. La valutazione “de qua”, sarà ritenuta conclusa positivamente ove raggiunga un punteggio complessivo minimo di punti 75, di cui almeno 27 punti di performance operative e 48 punti di comportamento organizzativo. 5. FORMALIZZAZIONE DEGLI ESITI DELLA VALUTAZIONE Il processo di valutazione finale va definito entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello cui riferisce la valutazione. La comunicazione degli esiti della valutazione è effettuata attraverso un colloquio finale tra il responsabile della valutazione ed il soggetto valutato. La documentazione inerente la valutazione è inserita nel fascicolo personale del valutato. ********** Per quanto non espressamente previsto dal presente sistema di valutazione dovrà farsi riferimento all’Atto di indirizzo del Presidente della Regione ed in particolare al punto tre dello stesso, riguardante le “Possibilità di cause giustificative del mancato raggiungimento di un obiettivo prestabilito”. Il descritto sistema di valutazione potrà essere successivamente modificato e/o integrato. Palermo, 7