Enti produttori di statistiche ufficiali Enti istituzionali Enti pubblici/titolari di servizio pubblico Società private Strutture scientifiche Enti istituzionali 1. 2. Raccolgono, elaborano e gestiscono informazioni statistiche in base a norme di legge. Motivazioni: Di natura conoscitiva Per poter esercitare le funzioni di controllo delle decisioni e dell’erogazione di alcuni servizi pubblici ISTAT e altri uffici del Sistan (sistema statistico nazionale) Organi dell’Amministrazione centrale (Ministeri, Dipartimenti, aziende autonome) Enti territoriali (Comuni, Province, Regioni) Enti pubblici (Camere di commercio etc.) Enti pubblici/titolari di servizio pubblico Organismi pubblici che svolgono funzioni economiche fornendo servizi a livello nazionale Producono informazioni statistiche conseguenti all’attuazione delle funzioni svolte e al controllo sugli utenti Inail Inps Siae Rai Coni Enea Iss (Ist. Sup. sanità) Ferrovie Poste …etc. Società/organismi privati Associazioni Consorzi Organizzazioni sindacali Uffici studi Strutture scientifiche Fonti “anomale” in quanto utilizzano, rielaborandole, informazioni già disponibili L’informazione viene prodotta nell’ambito di un’attività di ricerca Cnr Censis Università Fondazioni Istituti di ricerca Il Sistan: una rete di istituzioni Il Sistema statistico nazionale (Sistan) è la rete di soggetti pubblici e privati che fornisce l'informazione statistica ufficiale. Fanno parte del Sistan: l’Istat; gli enti e organismi pubblici d'informazione statistica (Isae, Inea, Isfol); gli uffici di statistica delle amministrazioni dello Stato e di altri enti pubblici, degli Uffici territoriali del Governo, delle Regioni e Province autonome, delle Province, delle Camere di commercio, dei Comuni, singoli o associati, delle aziende sanitarie locali, nonché gli uffici di statistica dei soggetti privati che svolgono funzioni di interesse pubblico. Tutti questi uffici, pur rimanendo incardinati nelle rispettive amministrazioni di appartenenza, sono uniti dalla comune funzione di fornire al Paese l'informazione statistica ufficiale. Perché il Sistan 1. Le norme Il Sistan è stato istituito con il decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322, emanato in attuazione della delega contenuta nell'articolo 24 della legge 400/88, che ha dettato i principi ed i criteri direttivi per la riforma della statistica pubblica. Il decreto ha avviato una gestione radicalmente diversa dell'attività statistica nazionale, aumentando le capacità di risposta alle esigenze informative del Paese, e, al tempo stesso, riducendo le ridondanze causate principalmente dalla mancanza di coordinamento fra i diversi produttori. L'Istituto nazionale di statistica svolge un ruolo di indirizzo, coordinamento, promozione e assistenza tecnica delle attività statistiche degli enti ed uffici facenti parte del Sistema statistico Con l’istituzione del Sistan, l’Istat viene a perdere la posizione di monopolio statistico che le era attribuito dalla legge del 1929, che sanciva il principio della centralità dell’informazione statistica Il DLgs 322/89 stabilisce i principi fondamentali alla base della raccolta, elaborazione e accesso ai dati statistici Obbligo di fornire i dati statistici e mantenimento del segreto d’ufficio degli addetti Tutela del segreto statistico Uso dei dati consentito solo a fini statistici Diffusione solo in forma aggregata e senza poter trarre riferimenti individuali Diffusione dei dati individuali solo se anonimi e in forma campionaria Perché il Sistan 2. I principi Obiettivo primario del Sistan è quello di fornire al Paese e agli organismi internazionali una informazione statistica ufficiale che soddisfi i seguenti principi: affidabilità, imparzialità, pertinenza, tempestività, tutela della riservatezza, trasparenza, minimo carico sui rispondenti, efficienza. Comstat e Commissione di garanzia sull’informazione statistica Il governo del Sistan è affidato all'Istat, che si avvale del Comitato di indirizzo e coordinamento dell'informazione statistica (Comstat): si tratta di un organo collegiale, presieduto dal Presidente dell'Istat e costituito dagli esponenti delle Amministrazioni e degli enti che compongono il sistema, dal direttore generale dell'Istat e da due professori in materie statistiche, economiche ed affini. Il Comstat emana direttive e atti d'indirizzo nei confronti degli uffici di statistica del Sistan e delibera, su proposta del Presidente dell'Istat, il Programma statistico nazionale (Psn). La vigilanza sulle attività del Sistan è affidata alla Commissione per la garanzia dell'informazione statistica che è un organo esterno, autonomo e indipendente. In particolare, la Commissione vigila su: imparzialità e completezza dell'informazione statistica; qualità delle metodologie; conformità delle rilevazioni alle direttive degli organismi internazionali e comunitari. La Commissione, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, è composta da sei professori ordinari o direttori di Istituti di statistica o di ricerca statistica non facenti parte del Sistan e da tre alti dirigenti di enti e amministrazioni pubbliche non preposti ad uffici facenti parte del Sistan. Il Programma statistico nazionale (PSN) Il cuore della produzione è rappresentato dal Programma statistico nazionale (Psn) che raccoglie circa mille progetti realizzati ogni anno. La programmazione dell'attività statistica di interesse pubblico affidata al Sistan avviene attraverso il Psn che ha valenza triennale ed è aggiornato ogni anno. Il Psn individua le rilevazioni, le elaborazioni e gli studi progettuali che uffici, enti ed organismi del Sistan sono chiamati a realizzare per soddisfare il fabbisogno informativo del Paese. Di grande importanza nella definizione del Programma è l'armonizzazione con i programmi di altri organismi internazionali, specialmente con quello dell'Unione Europea. Il Psn è il risultato di una articolata procedura, che garantisce l'autonomia scientifica delle rilevazioni, la partecipazione di tutti i soggetti responsabili della produzione di statistiche pubbliche, la tutela della privacy di cittadini e imprese. L’elemento “territorio” Le statistiche ufficiali, tradizionalmente, hanno come unità d’analisi il territorio e non l’individuo: sezioni elettorali o censuarie, comuni, province, regioni, nazioni. Anche se all’origine la rilevazione è stata raccolta su individui, il dato è disponibile solo a livello aggregato; questo totale deriva da un conteggio sugli individui di un collettivo, cui segue una normalizzazione basata sulla pop. totale del collettivo, al fine di annullare le diff. d’ampiezza dei collettivi e poterli confrontare Nel caso delle stat. ufficiali il collettivo è costituito da un territorio (n. di biglietti di cinema venduti nel 2004 a Milano/pop. residente a Milano nel 2004 Rapporto statistico confrontabile) Comuni – province – regioni … confini amministrativi che spesso non corrispondono alla realtà sociale ed economica (es. aree metropolitane, diversità dimensioni, diversa numerosità a parità di dimensioni) Ridefinizione confini territoriali enti locali Mancata corrispondenza tra confini delle u.t. quando le fonti sono di organismi diversi (es. u.o. diocesi, ASL) N.B. sopra e sotto il livello comunale: sezioni elettorali, sezioni di censimento. Sopra il livello regionale: ripartizione