Confronto fra una cellula procariotica ed una eucariotica Le cellule Procariotiche posseggono un unico cromosoma circolare Il genoma di E.coli è formato quasi interamente da geni Le cellule Eucariotiche contengono più cromosomi lineari La grandezza del genoma è correlata alla complessità dell’organismo EUCARIOTI PROCARIOTI Comparazione della densità genica in cromosomi di differenti organismi La grandezza del genoma varia nei differenti organismi Sono necessari un numero molto elevato di geni per dirigere la formazione di organismi sempre più complessi MA Il numero dei geni codificati all’interno di un tratto di DNA della stessa lunghezza diminuisce con l’aumentare della complessità dell’organismo DENSITÀ GENICA = QUANTITÀ DI GENI CONTENUTI IN UNA MEGABASE DI DNA GENOMICO I virus utilizzano anche entrambi i filamenti per codificare geni che a volte si sovrappongono I GENI RAPPRESENTANO UNA PICCOLA PORZIONE DEL DNA CROMOSOMICO EUCARIOTICO 2 FATTORI : AUMENTO DELLE DIMENSIONI DEI GENI Sequenze regolative Introni Sequenze regolative = regioni di DNA utilizzate per dirigere e regolare la trascrizione Introni = regioni non codificanti intersperse all’interno delle sequenze codificanti AUMENTO DELLA QUANTITÀ DI DNA TRA I GENI sequenze intergeniche Pseudogeni Sequenze altamente ripetute e DNA microsatellitare MECCANISMO DELLO SPLICING DELL’RNA Solotanto il 5% del DNA di un gene rappresenta la parte codificante della proteina I procarioti non hanno introni Gli eucarioti più semplici sono caratterizzati da una bassa quantità di introni Gli pseudogeni provengono dall’integrazione di prodotti retrotrascritti da mRNA Trascrittasi inversa Enzima virale che copia RNA in DNA (cDNA) Dopo infezione virale il cDNA può essere integrato nel genoma della cellula ospite Queste copie non possono essere espresse in quanto mancano delle sequenze regolative CI VOGLIONO GRANDI QUANTITÀ DI DNA PER CODIFICARE TUTTA L’INFORMAZIONE IL DNA DEVE ESSERE COMPATTATO Ogni cellula dell’uomo contiene circa 2 metri di DNA il nucleo misura circa 5-8 40 Km di filo in una palla da tennis Proteine specializzate che imballano il DNA ripiegandolo in una serie di anse e avvolgimenti che lo dispongono in una struttura ordinata I CROMOSOMI Packaging of DNA into the Nucleus Il DNA eucariotico è impacchettato in cromosomi Ogni cromosoma è costituito da un’unica lunga molecola di DNA lineare associata a proteine Il complesso DNA- proteine prende il nome di CROMATINA (khroma =colore) L’organizzazione dei cromosomi In una cellula eucariotica, quasi tutto il DNA è compattato nella cromatina, sia per consentire un ripiegamento organizzato della lunga molecola del DNA sia per consentire alla cellula di controllare l’espressione dei geni. Si possono distinguere due tipi di cromatina: Eucromatina, che consiste di DNA che viene espresso Eterocromatina, che consiste di regioni di DNA per la maggior parte trascrizionalmente inattive. Sembra che svolga ruoli strutturali. Ci sono tre livelli di organizzazione della cromatina: 1) nucleosoma – (dà alla cromatina un aspetto di collana di perle) 2) fibra di cromatina da 30 nm 3) cromosoma Struttura dei cromosomi eucariotici: Nucleosomi Un nucleosoma è l’unità di compattamento fondamentale della cromatina ed è costituito da DNA e proteine istoniche. E’ presente nel nucleo cellulare degli eucarioti. I nucleosomi visti al microscopio elettronico e danno alla cromatina un aspetto di collana di perle. COLLANA DI PERLE Il nucleosoma è composto di un CORE di otto proteine istoniche intorno al quale si avvolge il DNA Il DNA che prende direttamente contatto con le proteine è definito DNA core (perle) Il DNA fra ciascun nucleosoma è definito DNA linker (il filo della collana) DNA core circa 147 bp (invariabile) DNA linker 20-60 bp (variabile) LE PROTEINE ISTONICHE Le proteine della cromatina sono costituita per l’80-90 % da ISTONI. Gli istoni nella struttura del core assumono una struttura discoidale che si assembla soltanto in presenza di DNA Gli istoni sono piccole proteine basiche che legano il DNA. Hanno una proporzione molto alta di a.a.carichi positivamente (lisina e arginina) e sono molto conservate. UNA STRUTTURA CROMATINICA CONTENENTE ISTONI, È UNA CARATTERISTICA UNICA DEGLI EUCARIOTI LE PROTEINE ISTONICHE Histone-fold regione altamente conservata formata da tre regioni alpha-elica separate da due tratti a struttura non definita Coda Estensione all’N Terminale della proteina regione a struttura non definita che sporge all’esterno del nucleosoma Le code N-terminali non sono richieste per l’associazione con il DNA Trattamento con tripsina idrolizza le code lasciando inalterata la struttura del core Sono sito di frequenti modificazioni (fosforilazione, acetilazione e metilazione) che possono influire sul ruolo funzionale del nucleosoma PROTEINE CROMOSOMICHE NON ISTONICHE. Le proteine NON-ISTONICHE sono tutte le altre proteine associate al DNA, Al contrario degli istoni, le proteine non-istoniche differiscono notevolmente in numero e tipo, tra un tipo cellulare e un altro entro un organismo, in momenti diversi nello stesso tipo cellulare e tra organismi diversi. Queste includono un’ampia varietà di proteine, come polimerasi e altri enzimi nucleari, recettori degli ormoni e varie proteine regolatrici. E’ possibile osservare, su gel bidimensionali, circa 1000 differenti proteine non istoniche in una tipica cellula eucariotica. IL NUCLEOSOMA I NUCLEOSOMI SONO I MATTONI DEL CROMOSOMA UNITA’ BASE DELLA STRUTTURA CROMATINICA Mediante assemblaggio in nucleosomi il DNA viene compattato di 6 volte (primo stadio di compattamento) Il nucleosoma consiste di due giri interi di DNA (~ 80 coppie di nucleotidi per giro) avvolti intorno al nucleo ottamerico di proteine, più il DNA di unione adiacente La microscopia elettronica dimostra che il complesso DNA-proteine appare sotto forma di fibra dal diametro di 10 nm. La parte proteica del nucleosoma è costituita da due molecole per ognuno dei quattro istoni, H2A, H2B, H3 and H4 (ottamero di istoni). La fibra consiste in una stringa ininterrotta di nucleosomi. L’istone H1 lega il DNA linker ASSEMBLAGGIO DEL NUCLEOSOMA L’assemblaggio del nucleosoma consiste nella associazione ordinata dei complessi proteici istonici con il DNA. Inizia con la formazione del tetramero 2xH4+2xH3 Il tetramero si lega al DNA ds tetramero + DNA ds reclutano due dimeri di H2A+H2B INTERAZIONE TRA ISTONI E DNA E’ INDIPENDENTE DALLA SEQUENZA L’interazione tra DNA e core istonico è mediata da circa 140 legami a idrogeno (una tipica interazione DNA-proteina ne coinvolge circa 20). Quasi tutti i legami si istaurano con gli atomi di ossigeno dei legami fosfodiesterici vicini al solco minore, solo 7 legami vengono formati tra le proteine e le basi attraverso il solco maggiore (assenza di specificità). La natura basica degli istoni maschera le cariche negative dei fosfati, permettendone un avvicinamento fisico, determinato dalla curvatura del DNA, altrimenti impossibile. Tra gli istoni e lo scheletro zuccherofosfato del DNA si instaurano interazioni ioniche o legami idrogeno STRUTTURE DI ORDINE SUPERIORE L’istone H1 interagisce con il DNA linker producendo una maggiore adesione del DNA all’ottamero istonico (ulteriore protezione di 20 bp all’azione della nucleasi), ma lega anche una regione mediana dei 147 bp associati all’ottamero istonico. Il legame di H1 aumenta il compattamento del DNA sul nucleosoma, -H1 +H1 LA FIBRA DA 30 nm L’ISTONE H1 MEDIA LA FORMAZIONE DELLA FIBRA DA 30 NM Nella cellula vivente, la cromatina si trova in uno stato più altamente condensato: la fibra cromatinica da 30 nm. Questa fibra mostra una struttura spiralizzata con circa 6 nucleosomi per ogni giro. Ciò corrisponde a un quoziente di compattamento di ~ 40. La formazione di questo tipo di fibra richiede la presenza dell’istone H1. 2 modelli alternativi i) modello a soleneoide Una superelica di 6nucleosomi x giro ii) modello a zig-zag Nucleosomi disposti a zig zag (DNA linker + lungo) LE CODE ISTONICHE CONTRIBUISCONO ALLA FORMAZIONE DELLA FIBRA DA 30 NM Le code N-terminali degli istoni contribuiscono alla formazione della fibra da 30 nm mediando interazioni (legami a idrogeno) tra nucleosomi adiacenti. Istoni del core privi di code non sono in grado di formare fibre da 30 nm. STRUTTURE DI ORDINE SUPERIORE DELLA CROMATINA L’impaccamento della cromatina Nucleosomi (6 volte; 1 m 16 cm) fibre da 30 nm (40 volte; 1 m 2.5 cm) ancora molto lontano dall’ impaccamento necessario (pari a 10.000-100.000 volte) per contenere il DNA nel nucleo. organizzazione del cromosoma eucariotico: la compattezza del DNA del cromosoma eucariotico è dovuta ad avvolgimenti successivi che si sovrappongono ad avvolgimenti già presenti Il modello strutturale più accreditato realizza questo compattamento attraverso la formazione di anse (40-90 kbp) bloccate alla base da una struttura proteica Scaffold nucleare. topoisomerasi II proteine SMC (structural maintenance of chromosome) sono componenti essenziali dello scaffold nucleare Distesa in tutta la sua lunghezza la molecola raggiunge la dimensione di 1mm, cioè circa mille volte la lunghezza del batterio. Il Genoma procariotico anche se non è organizzato in cromosomi, mostra strutture compatte che occupano circa 1/3 del volume della cellula NUCLEOIDE Tutti i batteri posseggono una regione, relativamente trasparente, in cui è addensato il materiale cromosomale, denominato “nucleoide” (cromosoma batterico o corpo cromatico). Nucleoide Il nucleoide è la struttura in cui è localizzata l’informazione genetica delle cellule procariotiche È costituito da un’unica molecola di DNA doppia elica con peso molecolare di circa 2109 e forma circolare, priva di rivestimenti proteici istone like. Nel nucleoide sono presenti molecole di RNA, RNA polimerasi, topoisomerasi e proteine di natura basica La forma del nucleoide potrrebbe essere il risultato di un’equilibrio tra DNA e proteine che tendono a compattare il DNA Il nucleoide può essere isolato sotto forma di un complesso di cui l’80% è DNA (negli eucarioti il DNA è solo il 50%) Che ruolo hanno le proteine associate al nucleoide ??? STRUTTURALE ???? Sono state isolate numerose proteine che legano il DNA ma nessuna di queste ha un’evidente ruolo strutturale INFATTI Non mostrano forte affinità con il DNA Non sono in quantità sufficienti x legare tutto il genoma Mutazioni nel loro gene non provocano interruzioni nella struttura del nucleosoma Mutazioni nel loro gene non provocano perdita delle funzioni associate alla sopravvivenza del genoma Sono ridondanti ciascuna può sostituire le altre Sarebbe necessaria una delezione del gene di tutte per interferire seriamente sulla struttura del nucleoide QUINDI ???? E’ evidente il ruolo di queste proteine nella stabilizzazione del nucleosoma ma non un ruolo strutturale CHE RUOLO HA L’RNA ????? TUTTE LE ANALISI SVOLTE FINORA NON HA DATO UNA RISPOSTA L’ RNA nascente è associato al nucleoide ma non è indispensabile per la stabilizzazione MA Il trattamento con RNasi provoca una destabilizzazione della struttura dei nucleoidi Analisi per microscopia a fluorescenza dei nucleoidi. Le cellule sono state colorati con DAPI che legandosi preferenzialmente al DNA appare in fluorescenza BLU e con INSULINA (giallo verde) che non penetra nello spazio occupato dal nucleoide nel citoplasma Organizzazione del cromosoma batterico ad anse Il cromosoma potrebbe essere organizzato in domini topologicamante indipendenti , superavvolti negativamente. Analizzando il numero di tagli necessari per rilassare completamente il DNA è stato possibile valutare la quantità di topodomini presenti in E.coli (100). Tenendo conto che il cromosoma di E.coli è di 4.600 kb la taglia media dei domini è valutata di circa 50 kb LA STRUTTURA AD ANSE DEL CROMOSOMA BATTERICO Il DNA è probabilmente organizzato in anse ad alta superelicità (vi sarebbero circa 50 anse per cromosoma). Ogni ansa sarebbe stabilizzata da una molecola di RNA. Un taglio nell’RNA rilassa l’ansa ma non modifica la superelicità. Un taglio a singola elica nel DNA rilassa la superelica e lascia intera l’ansa. Organizzazione del nucleoide batterico: le principali proteine associate al nucleoide C-domain (DNA binding) adapted from Ussery et al., 2001 N-domain (protein oligomerization Nucleoid proteins are homo- or heterodimers La proteina MukB una proteina SMC like La proteina MukB è una proteina SMC like ( Structural Maintanance of chromosome) presente in molti batteri. In assenza della proteina MukB i batteri diventano termosensibili e a temperatura permissiva hanno una crescita ridottissima :si osserva una decondensazione del DNA ed una perdita del nucleoide ad alta frequenza. La proteina MukB svolge un ruolo importante anche nella segregazione dei cromosomi in seguito a divisione cellulare. La perdita di MukB e della proteina del nucleoide HU è letale per la cellula. La proteina MukB una proteina SMC like La proteina Muk B come molte proteine della famiglia SMC ,è costituita da due domini globulari N- e C- terminali (teste) separati da 2 regione coiled-coil intervallate da una terza regione globulare che costituisce una cerniera flessibile. Le proteine MuKB sono omodimeri ed hanno nelle regioni C- e Nterminali dei domini ATPasici conservati. La proteina MukB una proteina SMC like Nella forma chiusa la proteina scorre sul DNA ed è in grado di indurne il ripiegamento. La proteina MukB potrebbe legare il DNA in due punti interagendo con i domini testa e poi grazie alla flessibilità della regione cerniera provocarne il ripiegamento e la condensazione La proteina HU Caratteristiche • proteina basica • molto abbondante 30000 copie/cellula • la più abbondante tra le proteine del nucleoide •nessuna sequenza consenso di legame al DNA Eterodimero Funzioni • compatta il DNA in strutture nucleosoma-simili • induce curvatura nel DNA • riconosce il DNA curvo HU lega il DNA e lo ripiega Superavvolgimento mediato da HU. I dimeri di HU si legano in vitro a distanza di circa 9 bp. Il legame di HU ogni 9 bp prevede interazioni con i dimeri adiacenti con formazione di una struttura solenoidale che si avvolge in senso sinistrorso. Ciascun avvolgimento toroidale avverrebbe intorno a 6 dimeri di HU La proteina IHF Integration Host factor Caratteristiche • proteina basica • 5-10 volte meno abbondante di HU • abbondante in fase stazionaria •debole specificità di sequenza per il legame al DNA (YAANNNNTTGATW) Eterodimero •Forte ruolo strutturale; curvando il DNA fino a 140°C permette a siti di DNA distanti di trovarsi ravvicinati favorendo cosi sia processi di trascrizione che di regolazione La curvatura mediata da IHF può facilitare il legame di altre Proteine con siti di DNA anche molto distanti tra loro. Le anse di DNA risulterebbero ancorate alla membrana durante il processo di trascrizione/traduzione/tra-slocazione di proteine di membrana osservazioni immunocitochimche mediante l'uso di anticorpi antitopoisomerasi I e antiRNApolimerasi, indicano che entrambi gli antigeni mappano alla superficie del nucleoide Virus Il virus è una piccola particella che può infettare altri organismi. Parassita obbligato intracellulari, cioè può riprodursi solamente infettando una cellula ospite poiché non possiede un macchinario cellulare per la riproduzione. Il termine virus in genere si riferisce a quelle particelle che infettano eucarioti (pluricellulari e unicellulari) il termine batteriofago o fago è usato per descrivere quelle particelle che infettano le cellule procariotiche. I genomi virali possono essere fatti sia di DNA che di RNA. L’acido nucleico è circondato da un rivestimento che consiste di proteine o proteine e lipidi. Un genoma virale codifica non solo le proteine di rivestimento ma anche gli enzimi necessari per la replicazione dell’acido nucleico virale durante il ciclo infettivo. I virus utilizzano il macchinario metabolico della cellula ospite per replicarsi. CICLO LITICO batteriofago T4 CICLO LISOGENICO