12 - I blog di Unica

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EFFETTI DELLE
IMPOSTE
ECONOMIA POLITICA 2016-2017
LEZIONE 12
Smith
CRITERI DI RIPARTIZIONE DEL
CARICO FISCALE
Come deve essere distribuito l’onere delle
imposte tra i contribuenti?
Se possibile individuare il beneficiario
• oneri a carico diretto dell'utente
Se non è possibile l'attribuzione dei benefici
• finanziamento generale attraverso imposte
Principio del beneficio
Principio della capacità contributiva
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PRINCIPIO DEL BENEFICIO
Riconducibile alle teorie dello scambio volontario
Esiste un rapporto di scambio (o controprestazione) fra ciò che
il cittadino paga allo Stato e ciò che riceve in termini di beni e
servizi
È esclusa ogni finalità di tipo redistributivo
Equità nello scambio - l’imposta deve essere fissata sulla base
del prezzo di mercato
Giustizia riferita alla supremazia dei diritti individuali rispetto
alla sovranità statale (gli individui hanno diritto di disporre
liberamente dei propri guadagni)
Difficoltà applicative:
• Free riding, beni meritori, esternalità positive
• Utilizzo di indicatori
• Progressività dell’imposta legata alla elasticità della domanda del
servizio pubblico rispetto al reddito e rispetto al prezzo
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Smith
LA CAPACITÀ
CONTRIBUTIVA
«Tutti i sudditi di ogni Stato devono contribuire al
mantenimento del governo in proporzione, la più esatta
possibile, alla loro rispettiva capacità, cioè in proporzione
al reddito di cui godono per effetto della protezione dello
Stato. La spesa del governo rappresenta per i cittadini
ciò che sono le spese di amministrazione per i
comproprietari di una grande fortuna. Essi sono infatti
obbligati a contribuire in ragione del rispettivo interesse a
questa fortuna. E conformandosi a questa massima, o
violandola, che si introduce ciò che io chiamo
l'eguaglianza o la disuguaglianza nell'imposizione»
[Smith 1776, trad. it. 1973, 814J.
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Scopo delle imposte non è solo quello di finanziare la produzione
pubblica di beni e servizi ma anche quella di finanziare l’attività
redistributiva dello Stato
Tre assunti
Equità orizzontale
• Individui con uguale capacità contributiva devono pagare la stessa imposta – principio
di non discriminazione (sesso, età, religione, etc.)
Equità verticale
• Individui con maggiore capacità contributiva devono pagare più imposte (non richiede
necessariamente un imposta progressiva)
Equità fiscale
• Non ribaltamento delle posizioni ante prelievo (aliquota marginale non superiore
all’unità) – assenza di re-ranking
La ripartizione dell’onere di imposta deve essere tale da rendere il
sacrificio di utilità (rinuncia a parte del proprio reddito), uguale per
tutti
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Ipotesi:
1) La misura della capacità contributiva è l’utilità
del reddito, misurata cardinalmente
2) Il reddito prima dell’imposta è dato
3) Gli individui hanno le stesse preferenze
(uguale funzione di utilità, cardinale rispetto al
reddito)
4) L’utilità marginale del reddito decresce al
crescere del reddito
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I DIVERSI “UGUALI
SACRIFICI”
l'espressione uguaglianza dei sacrifici è passibile di
interpretazioni divergenti e, soprattutto, le possibili
interpretazioni e le diverse ipotesi sull'andamento della curva
dell'utilità del reddito portano a scelte di politica tributaria
profondamente diverse.
Il principio dell'uguale sacrificio può essere infatti inteso come:
• Uguale sacrificio assoluto
• Uguale sacrificio proporzionale.
• Uguale sacrificio marginale.
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UGUALE SACRIFICIO ASSOLUTO
Deve essere uguagliata, in valore assoluto, la perdita di utilità
sopportata dai due contribuenti a seguito dell’introduzione dell’imposta
La struttura delle aliquote dipenderà dall’elasticità dell’utilità marginale al variare
del reddito:
e>1
Imposta progressiva
e=1
Imposta proporzionale
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e<1
Imposta regressiva
UGUALE SACRIFICIO
PROPORZIONALE
si entra nell'area della progressività non appena si abbandona
l'ipotesi di costanza dell'utilità marginale del reddito.
ha il pregio di lasciare invariata, in termini di utilità, la posizione
relativa dei diversi contribuenti.
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UGUALE SACRIFICIO MARGINALE
(SACRIFICIO MINIMO COLLETTIVO)
si vuole minimizzare il sacrificio totale connesso
all'applicazione dell'imposta a contribuenti con utilità
marginale del reddito decrescente;
Posta un'unica curva dell'utilità marginale del reddito
valida per tutti i componenti della collettività, l'uguale
sacrificio marginale comporterebbe la progressiva
ugualizzazione dei redditi, fino a raggiungere il livello di
gettito necessario per finanziare la spesa pubblica
esogenamente data;
forma estrema di ugualitarismo che si scontrerebbe
immediatamente, con problemi di disincentivo
all'intraprendenza individuale.
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LIMITI DEL PRINCIPIO DEL
SACRIFICIO
Il reddito pre-imposta può cambiare
Gli individui non hanno uguali preferenze
L’utilità non è misurabile (non è possibile stabilire confronti
interpersonali di utilità)
Non ci sono argomentazioni a favore dell’uno o dell’altro (non è
possibile stabilire confronti tra i sacrifici)
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EFFETTI ECONOMICI DELLE IMPOSTE:
LA TEORIA DELL’INCIDENZA
Possono essere distinti alcuni importanti concetti per la teoria
dell’imposta:
Ripartizione formale o giuridica del carico tributario sui contribuenti
• l’individuazione dei soggetti passivi – incidenza legale
Percussione: concretizzazione della fase di ripartizione
•
incidenza economica
Effetti dei tributi (che determinano la ripartizione effettiva) si
sostanziano in una serie di comportamenti che si può articolare in:
•
•
•
•
•
Rimozione
Traslazione (in avanti e all’indietro)
Elusione
Erosione
Evasione
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RIMOZIONE
Individua una variazione nei comportamenti degli individui a
seguito dell’introduzione dell’imposta al fine di recuperare una
posizione di ottimo
• Lavorare di meno
• Risparmiare di più
• ……
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TRASLAZIONE
Comportamenti che trasferiscono di fatto l’onere d’imposta ad
un altro soggetto (modifica dei prezzi).
• Se il soggetto si trova a valle del processo produttivo sarà una
traslazione in avanti
• Se il soggetto si trova a monte del processo produttivo sarà una
traslazione all’indietro
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ELUSIONE (TAX
PLANNING)
Tentativo da parte del contribuente di usare vie lecite per
evitare di essere sottoposto al carico fiscale
Utilizza strumenti giuridici che il legislatore aveva pensato per
altre finalità (in effetti utilizza le inefficienze della macchina
amministrativa)
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EROSIONE
Fenomeno che porta alla riduzione del gettito fiscale a causa di
un disegno consapevole del sistema fiscale realizzato dal
legislatore
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EVASIONE
Comportamenti illeciti di occultamento parziale o totale della
base imponibile.
Si differenzia rispetto all’elusione rispetto al tema dell’illegalità
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L’INCIDENZA DELLE IMPOSTE NEI
MODELLI DI EQUILIBRIO PARZIALE
Poiché le imposte producono variazioni nei prezzi relativi è
necessario capire le modalità di determinazione dei prezzi
Considereremo modelli di equilibrio parziale: considerano
unicamente il mercato nel quale viene imposto il tributo,
ignorando gli effetti su altri mercati.
È estremamente appropriato quando il mercato dei beni
soggetto a imposta è relativamente ridotto rispetto
all’economia nel suo insieme.
Il modello di riferimento è quello di domanda e offerta in
concorrenza perfetta
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MODELLI DI EQUILIBRIO PARZIALE:
LE IMPOSTE SPECIFICHE SUL CONSUMO IN
CONCORRENZA
Le imposte specifiche
sono pari a un
ammontare fisso su ogni
unità di bene venduto
Ipotizziamo la
concorrenza perfetta. Il
punto di equilibrio
iniziale è (Q0, P0)
• Ipotizziamo che in questo mercato venga introdotta un’imposta
specifica di u euro al litro ai consumatori.
– Elemento fondamentale: in presenza di un’imposta, il prezzo pagato dai consumatori differisce
dal prezzo ricevuto dai produttori.
– In precedenza si usava l’analisi della domanda e dell’offerta per determinare un unico prezzo
di mercato; adesso ci sono due prezzi diversi, uno per i produttori e uno per i consumatori.
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MODIFICA DELLA CURVA DI
DOMANDA
Qual è l’impatto
dell’imposta sulla curva di
domanda?
• Considerate il punto a. Pa
è il massimo prezzo che i
consumatori sono disposti
a pagare per Qa.
• La disponibilità a pagare
dei consumatori NON
cambia a seguito
dell’introduzione
dell’imposta. Cambia però
la curva di domanda come
viene percepita dai
produttori.
I produttori percepiscono di poter
ricevere soltanto (Pa–u) se offrono la
quantità Qa. Cioè i produttori
percepiscono che la curva di domanda
si sposta verso il basso, al punto b
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MODIFICA DELLA CURVA DI DOMANDA
(CONT.)
Ripetendo questo
procedimento per ogni
punto lungo la curva di
domanda, si ottiene una
nuova curva di domanda D’c
Questa nuova curva di
domanda, è quella che
interessa ai produttori
perché mostra quanto
possono ricevere per ogni
unità venduta.
L’equilibrio adesso consiste di una nuova quantità e di una coppia di prezzi (uno
pagato dai consumatori, l’altro ricevuto dai produttori).
– Il prezzo dei produttori (Pn) si determina all’intersezione della nuova curva di domanda
e della vecchia curva di offerta. (prezzo al netto dell’imposta)
– Il prezzo pagato dai consumatori è Pg = Pn + u. (prezzo al lordo dell’imposta)
– La quantità Q1 si ottiene come Dc(Pg) o Oc(Pn).
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IL GETTITO FISCALE
Il prezzo ottenuto dai
produttori corrisponde
al prezzo ottenuto per
litro venduto e
diminuisce da P0 a Pn
Il prezzo pagato dai
consumatori aumenta da
P0 a Pg, un aumento che
(in questo caso) è
inferiore al valore
nominale dell’imposta, u.
Il gettito fiscale è pari a uQ1, cioè all’area kfhn
L’incidenza economica dell’imposta è divisa tra i consumatori e i
produttori
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ESERCIZIO
il mercato dello champagne è caratterizzato dalle seguenti
curve di offerta e di domanda:
QS  20  2 P
QD  100  2 P
A seguito dell’introduzione di un’imposta specifica sui
consumatori, in misura di 8 euro all’unità, calcolare:
-prezzi e quantità di equilibrio
-incidenza legale
-incidenza economica
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L’introduzione dell’imposta specifica crea
un divario tra il prezzo pagato dai
consumatori e quello ricevuto dai
produttori. Prima dell’imposta, possiamo
riscrivere il sistema di equazioni come:
QS  20  2 PS
QD  100  2 PD
PS  PD
Risolvendo il sistema otteniamo
PS=PD = 20 e Q = 60.
Dopo l’introduzione dell’imposta i produttori ricevono, per
ogni confezione, 8 euro in meno del prezzo pagato dai
consumatori. Quindi:
PS  PD   D
PS  PD  8
Risolvendo il sistema dopo l’introduzione dell’imposta, otteniamo:
QS  QD  20  2 PD  8  100  2 PD
PD  24, PS  16, Q  52
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In questo caso l’incidenza legale cade al 100% sui consumatori,
ma l’incidenza economica è ripartita in uguale misura tra
produttori e consumatori:
PD - P0
t
24 euro - 20 euro
=
= 0.5 = 50%
8 euro
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IMPOSTE SUI PRODUTTORI E SUI
CONSUMATORI A CONFRONTO
Se l’imposta fosse
introdotta dal lato
dell’offerta, la curva di
offerta come percepita
dai consumatori
traslerebbe verso l’alto
di un ammontare pari
all’imposta.
I consumatori percepiscono che è
diventato più costoso per le imprese
fornire una data quantità del bene.
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IMPOSTE SUI PRODUTTORI E SUI
CONSUMATORI A CONFRONTO
Il prezzo ottenuto dai
produttori corrisponde
al prezzo ottenuto per
litro venduto e
diminuisce da P0 a P’n
Il prezzo pagato dai
consumatori aumenta da
P0 a P’g, un aumento che
(in questo caso) è
inferiore al valore
nominale dell’imposta, u.
L’incidenza di un’imposta specifica è indipendente dal fatto che gravi
formalmente sui consumatori o sui produttori.
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Effetti sul benessere:
Surplus dei produt t ori (da p∗ EF a pS DF ): − p∗ ED
Surplus dei consumatori (da AEp∗ ad ABpD ): − pD
EntE
rateIMPOSTE
del set t ore pubblico: pD BDpS ;
SURPLUS
Perdit a secca: BED .
S′
Diminuzione della quantità
domandata;
Effetti sul benessere:
Surplus dei produttori
(da p∗EF a pSDF): −p∗EDpS;
Surplus dei consumatori
(da AEp∗ ad ABpD ): −pD BEp∗;
Entrate del settore pubblico:
pD BDpS ;
p
A
S
B
pD
E
C
p∗
pS
D
D
F
Perdita secca: BED.
Esempio: Accise sulle sigarette
QD
Q
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IMPOSTE SUI PRODUTTORI E SUI
CONSUMATORI A CONFRONTO
(CONT.)
Chiaramente, queste equazioni sono identiche fra loro. In
equilibrio si troveranno la stessa quantità e gli stessi prezzi.
Implicazione: L’incidenza legale di un’imposta non ci dice
nulla circa l’incidenza economica dell’imposta stessa.
Si definisce cuneo fiscale la differenza tra il prezzo pagato
dai consumatori e quello ricevuto dai produttori.
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INCIDENZA DI UN’IMPOSTA
SPECIFICA ED ELASTICITÀ
L’incidenza di un’imposta specifica dipende dalle elasticità della
domanda e dell’offerta.
A parità di altre condizioni, quanto più elastica è la curva di domanda,
tanto minore è l’imposta che grava sui consumatori.
• L’elasticità fornisce una misura della capacità di un agente economico
di “sfuggire” all’imposta.
• Quanto più elastica è la domanda, tanto più facile è per i consumatori
passare ad altri prodotti quando il prezzo aumenta. I produttori devono
quindi sopportare una maggiore quota dell’imposta.
A parità di altre condizioni quanto più è elastica la curva di offerta
tanto minore sarà l’imposta che grava sui produttori
La perdita netta di benessere è tanto minore quanto minore è:
l’elasticità della domanda al prezzo; l’elasticità dell’offerta rispetto al
prezzo.
Un’imposta su un bene la cui curva di offerta è perfettamente rigida
non genera alcuna perdita secca.
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CURVA DI OFFERTA ANELASTICA
• il prezzo pagato dai consumatori non cambia dopo
l’introduzione dell’imposta.
• I produttori sopportano l’intero onere
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CURVA DI OFFERTA PERFETTAMENTE
ELASTICA
• il prezzo che i consumatori pagano aumenta in
misura esattamente uguale all’aumentare
dell’imposta.
• Il prezzo ricevuto dai produttori non cambia
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