Diapositiva 1 - Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

Corso di Formazione in Sicurezza Urbana
Anno Accademico 2007-2008
LA COSTRUZIONE SOCIALE
DELLA REALTA’
Docente: dott.ssa Silvia Zoboli
[email protected]
Due esempi di RITUALE:
Il rituale dell’interazione
L’uso del rituale nella sfera politica
… i rituali…
Che cos’è un rituale?
Un meccanismo sociale finalizzato a produrre idee e
significati condivisi.
Il contenuto del rituale è arbitrario, ma è cruciale che
esso sia condiviso.
E’ infatti basato sulla forza emozionale comune che si
crea quando più persone si riuniscono condividendo
uno stesso focus di attenzione e simboli di
appartenenza.
… i rituali…
Definizione di rituale
Comportamento simbolico ripetitivo e socialmente
standardizzato.
Caratteristiche del rituale
•
•
•
•
•
ripetitività e simbolizzazione attraverso tempi e luoghi
senso di continuità
strumento contro l’indeterminatezza del mondo
connette l’individuo alla società
drammatizza e suscita emozione
Due esempi di RITUALE:

Il rituale dell’interazione
L’uso del rituale nella sfera politica
… il rituale dell’interazione…
Anche l’interazione faccia a faccia tra individui si
configura come un rituale.
L’interazione è una situazione di compresenza tra due
o più persone, all’interno della quale gli attori possono
negoziare (inter-agire) e improvvisare, ma entro una
serie non infinita e non casuale (= ordinata) di
possibilità
… il rituale dell’interazione…
Il rituale dell’interazione
prevede tre elementi:
(secondo
Goffman)
•
almeno due persone fisicamente presenti
•
che focalizzano l’attenzione sullo stesso oggetto o
azione
•
che condividono uno stato d’animo o emozione
… il rituale dell’interazione…
Durante l’interazione ognuno presenta e rivendica una
immagine di sé, una linea.
Questa immagine è definita faccia
Essa consiste in un “sistema” di comportamenti che
viene riconosciuto socialmente. La faccia corrisponde ad
una “linea di condotta” che gli altri riterranno assunta in
modo durevole.
… la faccia…
Il fatto di essere in grado di conservare la propria faccia
è un aspetto essenziale per la tranquillità nella vita
sociale.
Ci permette di agire “come se” conoscessimo gli altri e
fossimo da essi conosciuti.
… la faccia…
Quando gli altri si comportano in maniera differente dal
previsto, il cambiamento crea sconcerto e indignazione:
ci sentiamo traditi, perché le nostre aspettative sono
state violate.
Se la scoperta di un errore nel sistema di valutazione
della faccia di un attore sociale è collettiva allora si parla
di scandalo.
Studiando le modalità di perdita e conservazione della
faccia si può capire molto della cultura di un società.
… la faccia…
La faccia è una sorta di “precondizione” per poter essere
in società, ed è una precondizione continuamente
soggetta a giudizio.
La legittimità di una faccia dipende dai fatti passati e
implica considerazioni su quelli futuri.
… la faccia…
Ecco perché l’interazione con gli altri provoca reazioni
emotive che ci portano a mettere in campo azioni di
“attaccamento” e di difesa della nostra faccia.
Queste azioni sono note come dignità e compostezza,
il cosiddetto savoir-faire sociale.
Chi dimostra di essere poco abile in tale attività (troppo
aggressivo o troppo defilato) corre il rischio di essere
incompreso e scarsamente valorizzato socialmente.
… le regole del gioco di faccia…
L’accettazione da parte degli altri della faccia da noi
proposta è un rituale che dimostra che noi siamo ritenuti
degni di fiducia da parte degli altri (e della società).
Nella società individualistiche le regole che presiedono al
rituale della accettazione della faccia sono:
•
diritto di essere trattati per come ci si presenta
•
dovere di far corrispondere faccia e realtà del
comportamento
•
diritto ad una sfera di intimità
… le regole del gioco di faccia…
Quando c’è un contrasto nell’interpretazione della faccia
di un attore sociale, si mettono in atto strategie per
consentire all’attore stesso di salvarsi la faccia.
Le strategie tipiche sono tre:
La sfida – Si richiama l’attenzione dell’attore
sulla sua condotta negativa e si chiede che
l’offesa venga riparata
• L’offerta – Si offrono vie d’uscita (minimizzare
l’accaduto, ricondurlo ad un contesto scherzoso…)
•
La risposta – Accettazione o rifiuto dell’offerta da
parte dell’attore.
•
… le regole del gioco di faccia…
Un’altra strategia messa in atto per evitare di perdere la
faccia è il cosiddetto processo di elusione.
Esso consiste nell’evitare tutte le interazioni che possono
comportare un pericolo per l’immagine di qualcuno.
Alcuni esempi di manovre elusive:
• Evitare gli argomenti che possono contraddire la
condotta scelta
• Parlare delle proprie capacità con modestia o con
ironia
• Neutralizzare
preventivamente
le
mosse
potenzialmente aggressive
… le regole del gioco di faccia…
Due aspetti sono cruciali nell’iterazione sociale:
la deferenza, ossia lo strumento simbolico
attraverso il quale l’attore sociale comunica il
proprio apprezzamento nei confronti dell’altro (o
di ciò che l’altro rappresenta)
•
il contegno, ossia lo strumento simbolico
attraverso il quale l’attore sociale dimostra agli
altri di possedere determinate qualità
•
… deferenza e contegno…
La deferenza si dimostra anche con il rispetto delle
aspettative di intimità e/o distanza dalla sfera di intimità
dell’altro: nella nostra società le regole della distanza
sono molte e molto rigide.
Solitamente più cresce lo status sociale e più
aumenta la distanza da tenere nei confronti
dell’altro
•
Un’indebita invasione della
equivale ad una squalificazione
•
sfera
di
intimità
… deferenza e contegno…
L’accesso alla sfera intima
dell’altro può giustificarsi solo
con relazioni di familiarità
oppure per esigenze tecniche
(asimmetria)
… deferenza e contegno…
Deferenza e contegno, nella
intrecciano costantemente.
Comportandomi
deferenza
•
con
realtà
contegno
concreta,
si
guadagno
La mancanza di deferenza da parte di altri non
giustifica l’abbandono del proprio contegno
•
Ciò che è deferente in una società può non
rispettare le regole del contegno in un’altra
•
… deferenza e contegno…
La violazione di una regola o aspettativa di
comportamento offende e scredita entrambi i partner e
si configura come una vera e propria profanazione
rituale.
… il rituale dell’interazione…
In conclusione, non parliamo di…
… maschere… (Pirandello)
Non andiamo alla ricerca del…
… “vero io”… (Freud)
… ma cerchiamo di scoprire l’insieme di facce,
di strategie comunicative adottate dall’attore sociale per
raggiungere i propri scopi (Goffman)
Due esempi di RITUALE:
Il rituale dell’interazione
 L’uso del rituale nella sfera politica
… il rituale nella sfera politica…
Il rituale costituisce ovunque parte della vita
politica moderna.
Le sue principali funzioni sono:
consentire il mantenimento o la conquista
del potere
•
dare visibilità alle forze politiche e
consentire agli individui di identificarsi con
esse
• aiutare la comprensione di ciò che accade
nel mondo
•
… il rituale nella sfera politica…
La realtà politica è in gran parte elaborata
attraverso strumenti simbolici: il simbolismo non è
una dimensione residuale, ma costituisce la
politica.
Attraverso il simbolismo possiamo riconoscere i
potenti ed i deboli, i governanti e i rivoluzionari…
Chi detiene il potere ha la capacità di manipolare i
simboli per far prevalere la propria costruzione
della realtà.
… il rituale nella sfera politica…
Per la percezione della realtà, che risulta essere
necessariamente selettiva, noi ci avvaliamo di
schemi interpretativi.
Essi consentono:
di indirizzare l’attenzione sulle informazioni
importanti, ignorando quelle conflittuali
•
di piegare le percezioni verso la forma più
adatta
•
… il rituale nella sfera politica…
Il rituale struttura le nostre percezioni, ne incanala
l’interpretazione, ha la capacità di farci credere
che l’ordine così prodotto sia naturale, e non
costruito.
Pur avendo un carattere artificiale talvolta
evidente è in grado di scatenare energia emotiva.
Il
suo
carattere
drammatico
particolarmente acritico.
lo
rende
… il rituale nella sfera politica…
A volte i rituali sono frutto di interessi politici
volti ad evidenziare alcuni aspetti della realtà
(mistificandoli) e a farci ignorare altri aspetti.
Esistono vari tipi di rituali politici:
•
diplomatici
•
per generare opinioni politiche
•
contro i nemici pubblici (mafia, narcotrafficanti…)
finalizzati al cambiamento di rotta politica (es.
movimento per i diritti civili)
•
… il rituale nella sfera politica…
Un esempio: i riti di Bitburg
Necessità di un rito di assoluzione per i crimini
della Seconda Guerra Mondiale e per alimentare
un’alleanza politica.
Il tentativo di rilettura degli eventi si scontra con
un simbolismo troppo potente.
Anche la modifica del rito, attuata per ridurre il
costo politico, non ottiene l’effetto sperato.
… il rituale nella sfera politica…
Anche le convinzioni politiche si formano grazie ai
riti, attraverso l’uso ripetitivo di un insieme
limitato di simboli efficaci.
Le idee politiche, infatti, non vengono quasi mai
costruite analizzando criticamente proposte
politiche contrastanti.
Al contrario, le concezioni politiche più radicate
non sono quasi mai sottoposte alla discussione e
all’esame critico.
… il rituale nella sfera politica…
Infatti, se le nostre convinzioni politiche fossero
fondate solo su argomentazioni razionali, noi
saremmo costretti a modificare le nostre posizioni
ogni volta che ci scontrassimo con un interlocutore
più abile o più preparato di noi.
L’esame critico delle convinzioni politiche risulta
talvolta addirittura destabilizzante e viene pertanto
evitato.
… il rituale nella sfera politica…
Anche il mutamento di concezione politica viene
spesso guidato dai riti e dalla modifica del contesto
simbolico.
L’utilizzo dei rituali politici aumenta la spinta al
conformismo: la partecipazione a riti condivisi e
fortemente emozionali fa sì che si tendano ad evitare
i comportamenti che rendono estranei al gruppo.
Si tende ad evitare la dissonanza cognitiva
… il rituale nella sfera politica…
Si ha dissonanza cognitiva quando:
le nostre convinzioni si contrappongono a
quelle di individui socialmente importanti
•
non abbiamo “prove” per sostenere la validità
delle nostre credenze
•
Il modo più efficace di evitare la dissonanza
cognitiva è quello di uniformare le proprie
convinzioni ai propri comportamenti.
… il rituale nella sfera politica…
I riti politici incoraggiano certe interpretazioni del
mondo grazie alle potenti emozioni che riescono
ad innescare.
Attraverso l’utilizzo di efficaci stimoli sensori,
infatti, concentrano l’attenzione degli attori sociali
su un numero limitato di simboli che fanno sì che
il resto del mondo venga dimenticato.
… il rituale nella sfera politica…
Il rito efficace crea uno stato emotivo che rende il
messaggio incontestabile perché viene strutturato
in modo tale da essere inerente alla natura delle
cose, ossia da essere considerato “naturale”.
Questo viene sfruttato a fini politici perché
l’intensità emotiva del rituale rispecchia il livello di
dipendenza degli individui verso la società.