LAURASIA
GONDWANA
L'apertura dell'Oceano Tetide avvenne 235 milioni di anni fa, tra il Permiano
ed il Triassico inferiore e portò alla separazione tra il Laurasia ed il
Gondwana.
Rappresentazione della Terra
all'inizio del Triassico
(250 -200 milioni anni fa)
Sono visibili:
• la presenza della
Pangea,
che
comprendeva
la
maggior parte delle
masse continentali
odierne
• l'oceano
Tetide
suddiviso, a sua
volta in:
* in Neotetide =
con crosta oceanica
in espansione
* in Paleotetide =
originatasi
nel
Palezoico e ora in
fase di chiusura.
Ecco un dettaglio del golfo della Tetide evidenziando la placca di
Adria, che si trovava a contatto con l'Europa e l'Asia.
L' Italia, o meglio ciò che diverrà il nostro territorio, si trovava
tra Adria ed Eurasia, sommersa da un mare basso, contornato da
basse piane costiere che erano periodicamente invase dalle
maree.
In questa immagine si possono scorgere i profili della Sicilia, e
del blocco Sardo-Corso evidenziati in verde. La Sicilia è di
fatto in pieno territorio africano mentre la Corsica e Sardegna
sono di pertinenza europea.
Le uniche zone emerse erano una piccola parte della Toscana e
la Sardegna che si trovava sul continente europeo, per il resto
scogliere ed atolli corallini.
Un mare basso e caldo è l'ideale per la fauna tropicale.
Nella Tetide quindi cominciarono a depositarsi i sedimenti (parti dure quali gusci, scheletri
ed esoscheletri calcarei) degli organismi marini (coralli, alghe calcaree, molluschi, per
citarne alcuni) che dettero origine a calcari e dolomie a cui si aggiunsero altri tipi di rocce
sedimentarie quali i gessi( a seguito dell' intensa evaporazione) e le arenarie (ovvero i
materiali portati dai fiumi che dal continente finivano in mare).
Le Dolomiti sono il risultato più evidente di questi fenomeni.
Se con la macchina del tempo ci
trasferissimo
nell'Italia
di
quell'epoca, troveremmo appunto
un mare tropicale costellato da
bassi fondali , dalle acque calde
e pulite, dal quale emergevano
isole e scogliere coralline,
mentre in lontananza vedremmo
le terre emerse.
Sulle scogliere, a poca profondità,
prosperavano spugne, alghe calcaree
e coralli e cioè:
1. organismi
costruttori,
che
proteggono il loro corpo molle con
un
esoscheletro
fatto
di
carbonato di calcio;
2. organismi che vivono in simbiosi
con un' alga fotosensibile per cui
tendono
a
vivere
a
poca
profondità, a non più di 30 - 40
metri, per sfruttare il più
possibile la luce del sole .
Durante il Giurassico medio, 180-160 milioni di anni fa, si apre l'Oceano Atlantico e di
conseguenza Africa ed Europa cominciano a separarsi.
Tra Adria ed Europa nasce un nuovo oceano: l'Oceano Ligure-Piemontese,
che sarà il teatro della catena Alpina e Appenninica.
L'Oceano Ligure Piemontese è un mare molto più profondo rispetto alla Tetide ( 1000 – 2000 m. di
profondità) .
Difatti si tratta di una grande depressione dovuta alla lacerazione della crosta oceanica da cui
risalgono magmi incandescenti che allontanano la piattaforma Africana da quella Europea.
Questo mare in espansione cominciò a ricoprire parte delle terre che fino ad allora erano emerse.
Sono evidenziate in verde le regioni della penisola Italiana all' epoca sommerse dal mare.
Nonostante il mare giurassico
avesse inghiottito parte delle terre
emerse fino ad allora, qualcosa dell'
Italia restò all'asciutto.
Lo dimostrano le impronte fossili
lasciati
dai
dinosauri,
rettili
terrestri che di certo non potevano
attraversare l'oceano a nuoto.
Il Trentino (Lavini di Marco), la
Puglia
(Altamura),
La
Spezia
(comune di Lerici) e ora anche la
Val Maira (Gardetta) sono i luoghi
italiani
ove
furono
ritrovati
impronte di Sauropodi, Ceratopsidi,
Iguanodonti, Anchilosauri, e vari
tetrapodi.
Le rocce che si formarono in quest' epoca furono di tipologia del tutto nuova, cioè rocce
ignee le quali, formandosi in ambiente oceanico a seguito della frattura della crosta
(movimenti distensivi), prendono il nome di ofioliti. Questo nome è dovuto al loro aspetto,
un verde screziato che pare ricordare la pelle dei serpenti: gli ofidi.
Le rocce Ofiolitiche sono le Peridotiti, i Basalti, i Gabbri, le Serpentiniti, tutte di origine
vulcanica. Su di esse si sono adagiati i sedimenti dell'oceano e quindi si sono formati i le
Argille, i Calcari e i Diaspri.
A partire dal Cretaceo (140-66 m.a.) l'Europa e l'Africa cominciarono a
mutare direzione ed ad avvicinarsi.
Tutto quello che era frapposto tra i 2 continenti venne schiacciato, parte
finì in profondità e parte venne sollevato sulle piattaforme continentali.
Questo decretò la scomparsa dell' Oceano Ligure-Piemontese e la nascita
della catena Alpina.
La collisione della placca di Adria con il continente europeo chiuse la Tetide
nella regione centrale del Mediterraneo, dando origine alla catena montuosa
delle Alpi.
Riassunto: LA NASCITA DELL
ALPI.
Le Alpi altro non sono che il
risultato dello scontro tra i 2
continenti,
Africa
ed
Eurasia,
e durante tale
collisione,
i
materiali
interposti,
compreso
il
fondale oceanico, vennero
ribaltati prima sul continente
europeo e poi su quello
africano.
Si ebbe cioè quella che viene
definita col termine di
OROGENESI.
1. Le Alpi si formarono dunque come risultato della collisione tra la placca
africana e la placca europea, evento in cui si chiuse la Tetide.
2. Durante l’Oligocene e il Miocene enormi sforzi tettonici iniziarono a
premere sui sedimenti marini della Tetide, spingendoli contro la placca
euroasiatica.
Tale pressione creò grandi pieghe, faglie, falde e
sovrascorrimenti, formando quindi le attuali Alpi.
3. All'interno della nostra catena alpina è quindi possibile ritrovare porzioni
del vecchio basamento cristallino, che costituiscono il substrato dei
depositi marini.
http://www.youtube.com/watch?v=5yT4_u5iWz8
Per approfondire:
1. Durante la fase di chiusura
dell'Oceano Ligure-Piemontese i
materiali della crosta oceanica
vennero spinti a parecchi chilometri
di profondità sotto la litosfera
oceanica.
2. Qui le temperature e le pressioni a
cui furono sottoposti trasformarono
le ofioliti in rocce metamorfiche.
3. In
seguito,
continuando
ad
avvicinarsi il continente europeo a
quello africano, i materiali interposti
vennero sollevati ed anche parte
delle rocce metamorfiche a grandi
profondità tornarono in superficie.
4. Il peso della neonata catena
alpina riuscì a flettere la
crosta terrestre, il risultato
fu un mare alle spalle delle
montagne ( Bacino Terziario
Piemontese), che avanzò da
Nord-Est verso Sud-Ovest e
ricoprì quella che oggi è la
Pianura Padana.
5. Tale mare era decisamente più
basso
rispetto
all'Oceano
giurassico, e creò piccoli golfi
e baie che in Liguria lambivano
le zone di Sassello, Stella
Santa Giustina e Celle Ligure.
6. In queste regioni i è possibili
trovare i fossili marini di
questo ambiente.
Tra l'Oligocene superiore e il Miocene inferiore, circa 24 m.a., la Corsica e la
Sardegna, facendo perno sul golfo di Genova, ruotarono in senso antiorario e si
distaccarono dall' Europa per portarsi verso la posizione attuale.
Questo fenomeno provocò uno sprofondamento dei territori a ovest del blocco
Sardo-Corso, e la conseguente formazione del Bacino Balearico e del Mar
Ligure.
Inoltre questo evento ebbe una conseguenza importantissima sulla geografia
Italiana: la rotazione compresse e accumulò i materiali verso est, di fatto
causando un'altra orogenesi, cioè causò la nascita degli Appennini.
NB:
Ci vorrà ancora del tempo, ma non molto, prima dell' apertura del Mar Tirreno e si otterrà così
il compimento del definitivo assetto geologico del nostro paese.
Sulle rocce sono ancora visibili i segni lasciati dallo scontro tra le zolle
continentali che hanno causato l’orogenesi.
Si tratta delle pieghe, cioè di strati di rocce sedimentarie, che in origine
sono state depositati orizzontalmente sul fondo del mare e disposti uno sopra
l'altro; successivamente essi sono stati sollevati e piegati.
In questa immagine sono riportati le Alpi e gli Appennini, come sono oggi.
1. La Tetide si e ritirata ed è diventata il Mar Mediterraneo;
2. dell' Oceano Ligure Piemontese non rimane traccia se non
nelle rocce che formano parte del territorio Italiano;
3. Anche il Bacino Terziario Piemontese è scomparso,al suo posto
la Pianura Padana;
4. Restano pero le Alpi e gli Appennini a perenne ricordo di
questa storia.
http://www.youtube.com/watch?v=ngV66m00UvU&feature=related
http://www.youtube.com/user/scienzafacile?blend=21&ob=5#p/u/3/5yT4
_u5iWz8
http://www.youtube.com/watch?v=jMCLndO2K2A
http://www.youtube.com/watch?v=0_-IRSTZ9dg
http://www.youtube.com/watch?v=MtTBmatDiyQ&feature=fvsr