OLTRE LO «SPECIALE» Le eccellenze possono far parte dei Bisogni Educativi Speciali? E gli alunni e studenti definiti nella norma? Riflessioni inclusive attorno ad un concetto che fa discutere ROBERTO MEDEGHINI - Pedagogista Gruppo di Ricerca Inclusione e Disability Studies (GRIDS) gridsitaly. net [email protected] Linguaggio, attenzione, modi di apprendere, nuove conoscenze…, alunni di diversa nazionalità…, alunni dotati… Alunni e studenti con Bisogni Educativi Speciali Crisi dei concetti di: OMOGENEITA’ METODO Roberto Medeghini – Mantova 2013 1. Omogeneità vs Differenze Spartiacque culturale e teorico della didattica 2. COME SI INTERPRETANO LE DIFFERENZE? Un diverso modo di leggere le differenze rappresenta un altro spartiacque culturale e teorico della didattica Roberto Medeghini - Mantova 2013 Prima lettura normalità/deficit NORMA abilità/inabilità ABILISMO Relazione causale norma-deficit-bisogno Riferimento al non funzionamento Problema «interno» alle persone Roberto Medeghini – Mantova 2013 DISTURBO, DIFFICOLTÁ, DISABILITÁ DIFFICOLTÁ L’espressione difficoltà di apprendimento viene utilizzata per indicare una forma non grave (quindi che non soddisfa i criteri clinici per il Disturbo) di ritardo sul piano dell'apprendimento. Un riferimento va alle aree dello svantaggio linguistico-culturale dei BES DISTURBO. Il termine inglese “learning disabilities” è stato tradotto in italiano, dopo un’indagine tra clinici e ricercatori italiani del settore, nel termine “Disturbo”. Si riferisce ad una condizione neurobiologica complessa di origine costituzionale in assenza di disturbi neurologici, cognitivi, sensoriali e relazionali importanti e primari e in presenza di normali opportunità scolastiche. Riferimento legislativo legga 170/2010. DISABILITÁ Disabilità: per persone con disabilità si intendono coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intelletuali o sensoriali Riferimento legislativo legge 104 1992 Roberto Medeghini - Mantova 2013 Altri alunni Svantaggio Socio-culturale Linguistico su base culturale Disagio psicologico Disagio sociale D I S A B I L I T Á DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI FUNZION. COGNITIVO LIMITE DSA ADHD Deficit linguaggio, abilità non verbali, Coordinazione motoria Insegnante BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA PROSPETTIVA INTEGRATIVA Roberto Medeghini - Mantova 2013 Eccellenze, bisogni educativi speciali, deficit, normalità rappresentano quindi il vocabolario che si costruisce attorno a dati normativi e che, se assunto, impedisce alla scuola di entrare nella relazione insegnamento-apprendimento in quanto sposta il problema sul singolo alunno e studente Roberto Medeghini - Mantova 2013 Ricadute sulle culture implicite dell’insegnamento IMPLICITI RICADUTE Norma Omogeneità formativa, adattamento, compensazione Idea di abilismo Autonomia Differenze come distanza da… Rappresentazione deficitaria Neutralità dei contesti e degli attori Delega allo «specialismo» Roberto Medeghini - Mantova 2013 Seconda lettura L’apprendimento e la partecipazione di tutti LE BARRIERE ALLA PARTECIPAZIONE E ALL’APPRENDIMENTO La domanda rilevante è: « Quali sono le barriere che impediscono la partecipazione e l’apprendimento?» Spostamento dalla centralità del deficit agli ostacoli costruiti dai contesti istituzionali e sociali (Rifer Inclusione e Disability Studies) Roberto Medeghini – Mantova 2013 Insegnante-Alunni-Contesto classe Insegnante I N T E R A Z I O N I Alunno alunni PROSPETTIVA INCLUSIVA Roberto Medeghini - Mantova 2013 Punti di partenza BISOGNI ED. SPECIALI INCLUSIONE Quanto è autonomo? Quali condizioni gli permettono di essere autonomo? Qual è la Quale organizzazione e difficoltà che crea metodologie maggiori ostacolano la problemi nel partecipazione e lavoro di classe? l’apprendimento? Roberto Medeghini - Mantova 2013 Descrizione A Descrizione B Di fronte a situazioni che presentano margini di incertezza o richiedono investimento nello sforzo tende ad evitare o a dare una risposta immediata senza un adeguato controllo. Nelle situazioni nuove riesce a dare risposte adeguate se vengono fornite informazioni sulla struttura del compito, sulle richieste e gli aiuti che gli verranno offerti. Il processo di elaborazione viene favorito dalla presentazione di informazioni chiare, non ridondanti e dalla possibilità Sono presenti difficoltà nella di avere un tempo di analisi non troppo comprensione di spiegazioni e breve e ridotto. consegne di tipo sequenziale, con struttura sintattica complessa e con la L’elaborazione viene favorita dall’utilizzo di sequenze visive, presenza di vari contenuti rappresentative del contenuto o da parole informativi. chiave abbinate ad una rappresentazione. L’elaborazione viene inoltre favorita dal controllo della velocità e della quantità di informazioni da proporre. Roberto Medeghini - Mantova 2013 Uno sfondo per l’inclusione Neutralità dei contesti/ Ruolo causale Deficit e Diagnosi certificativa / Potenziale e Diagnosi orientativa Adattamento-Autonomia / Ecodipendenza Standardizzazione del PDP/Strumento per il diritto allo studio Roberto Medeghini –Mantova 2013 L’IMPATTO DEL METODO Roberto Medeghini – Mantova 2013 Roberto Medeghini - Mantova 2013 15 La diagnosi come certificazione di deficit La dipendenza fra diagnosi-certificazione e azione di aiuto è una chiara contraddizione pedagogica. Infatti se da una parte risulta tutelante per un gruppo di studenti, paradossalmente può essere utilizzata dall’organizzazione scolastica per limitare i processi e i percorsi di aiuto, tutelando così la propria organizzazione. Dalla diagnosi certificativa alla diagnosi orientativa Dalla delega allo specialismo all’analisi dei processi Roberto Medeghini - Mantova 2013 L’adattamento e l’autonomia La neutralità dei contesti rafforza l’implicito dell’autonomia nella sua relazione con l’adattamento. Parametri, definiti culturalmente fondamentali per la definizione di un corretto e adeguato funzionamento delle persone. …ma quale autonomia? Roberto Medeghini - Mantova 2013 L’autonomia di un alunno, di uno studente si sviluppa attorno alla possibilità di poter scegliere e fare uso dei migliori mediatori e supporti possibili per tradurre le risorse in vettori di capacità e partecipazione. non è in primo piano l’autonomia dell’insegnante, ma la qualità delle relazioni fra i sistemi che sono in apprendimento (insegnante, insegnanti, alunno, alunni) Roberto Medeghini - Mantova 2013 Dal «mancante» al «potenziale» Rapporto fra Potenziale, Contesti e Modificabilità: attraverso l’interazione nei contesti si evidenziano abilità che non sono evidenti nel repertorio della persona. Spazio potenziale (L. Vygotskij) Roberto Medeghini - Mantova 2013 CONTESTI Difficoltà del compito Facilitazione Potenziata C O N T E S T i Facilitazione Spazio potenziale Zona di sviluppo prossimale Abilità acquisite Competenze Abilità, Competenze adatt. A.Calvani, 2009 CONTESTI Roberto Medeghini - Mantova 2013 C O N T E S T i I MEDIATORI Contestuale: organizzazione tempi e spazi, attività cooperative, tutoraggio, presenza di strumenti (registratore, lavagna luminosa, schede, computer…). Didattico operativo: concettuale, sequenziale, procedurale, metacognitivo, organizzativo con canale verbale , visivo, verbale/visivo, concreto operativo. Socio-relazionale: emotività e tentativi di riuscita, percezione di competenza, responsabilità, autovalutazione, ruolo nel gruppo classe. Roberto Medeghini - Mantova 2013 L’educazione e la didattica inclusiva non si interrogano su come integrare in un contesto già dato: propongono, invece, di modificare epistemologie e culture educative in grado di sostenere il cambiamento di sistemi, organizzazioni e pratiche di insegnamento in modo da farle corrispondere alle differenze di tutti i bambini, alunni e studenti. Dall’adattamento degli studenti al cambiamento richiesto all’istituzione e all’analisi delle barriere alla partecipazione e all’apprendimento di tutti. Roberto Medeghini - Mantova 2013 Vocabolario minimo Da… A… Omogeneità Differenze Uguaglianza delle opportunità Pluralizzazione delle opportunità e delle condizioni Relazione Deficit/Bisogni Relazione Potenziale/Capacità Adattamento Interazioni Autonomia Legami / Aiuti e Mediatori Sostegno “Sostegni” distribuiti Specialismo Competenza professionale diffusa Roberto Medeghini - Mantova 2013 Insegnante-studente- studenti Insegnante-Alunni-Contesto classe Insegnante I N T E R A Z I O N I Alunno Natura del compito e processi cognitivi richiesti qualità delle relazioni e del clima di classe Roberto Medeghini , Mantova 2013 GLI AIUTI E IL GRUPPO “… Gli insegnanti hanno riferito di un difficile rapporto di L. con la scuola: si è sempre opposto a che la classe venisse a conoscenza della sua particolare situazione e si erano venute a creare spiacevoli situazioni di conflittualità con i compagni di classe i quali lo consideravano non capace… Adesso, quando si cammina tra i banchi della classe e si controlla lo svolgimento delle attività, non appena ci si avvicina a L, il ragazzo si agita, si ritrae fisicamente tra le spalle, quasi a nascondersi, si guarda attorno preoccupato a controllare che cosa dicono i compagni…”. ( professore, 2^ scuola secondaria 1° grado) Roberto Medeghini, Mantova 2013 IL CLIMA DI CLASSE Lo studente, gli studenti, l’insegnante costituiscono la classe scolastica non tanto perché aderiscono progressivamente alle regole, ma perché le risignificano, ricostruendole, attraverso continue interazioni in funzione di un miglior e più avanzato equilibrio; così la classe non è una organizzazione burocratica, ma la risultante di progressivi equilibri raggiunti attraverso processi di negoziazione Il ruolo degli insegnanti risulta decisivo per la costruzione di un clima di classe positivo dove l’atto dell’apprendere e il suo rischio può trovare condizioni favorevoli se si innesca su trame sociali di classe che offrono risposte ai bisogni di sicurezza, di appartenenza, di stima, di autostima Acquistano quindi importanza la cultura dei coetanei, lo svolgersi della vita sotterranea della classe, la strutturazione del gruppo e dei posizionamenti, il ruolo delle attribuzioni sociali, il senso di competenza e di appartenenza. Roberto Medeghini- Mantova 2013 Aspetto emotivo e autoefficacia Percezione di competenza, autovalutazione, ruolo nel gruppo classe. Positive Attenzione orientata verso strategie alternative con le quali si fa fronte all’insuccesso Esperienze Negative Attenzione orientata alla passività L’insuccesso viene attribuito a proprietà negative interne come la mancanza di ABILITÁ GENERALI ( non capisco, non sono intelligente): si definisce il processo di percdezione di scarsa efficacia e di autosvalutazione che conducono verso aspettative di nuovi insuccessi, al blocco motivazionale e alla passività. Roberto Medeghini - Mantova 2013 APPRENDIMENTO E PARTECIPAZIONE DI TUTTI Alunni e studenti con disabilità (104/92 Alunni e Studenti con Disturbi evolutivi specifici: DSA, ADHD, Non verbale, disturbo del linguaggio Alunni e studenti Funzionamento cognitivo al limite Diagnosi certificativa e funzionale Diagnosi Disturbo non temporaneo Condizione non temporanea Azioni dispensative e compensative Curricolo normale Azioni dispensative e compensative Curricolo normale Stesura del PEI/PEP Potenziamento e sviluppo Stesura PdP Potenziamento e sviluppo Stesura PdP Potenziamento e sviluppo 104/92 e aggiornamenti 170/2010 Linee guida 2011 Direttive sui BES 27 dicembre 2012 Circolare 6 marzo 2013 Diagnosi certificativa e funzionale Azioni di compensazione Curricolo semplificato o differenziato (sc.sec. 2° grado) Riferimento ad una figura specializzata (ins. sostegno) Profilo Dinamico funzionale Roberto Medeghini, Mantova 2013 … Svantaggio sociale Difficoltà linguistiche su basi culturali Disagio Psicologico Disagio sociale Area definita «nella norma» Area definita «eccellenze» Osservazione scolastica Osservazione scolastica Condizione transitoria o meno In relazione alle richieste e al contesto In relazione alle richieste e al contesto Azioni dispensative e compensative Curricolo normale Azioni di supporto Didattico e/o relazionale Curricolo normale Azioni di supporto Didattico e/o relazionale Curricolo normale Stesura PdP limitato nel tempo con possibilità di un’estensione temporale Potenziamento e sviluppo Progettazione di interventi organizzativi e didattici per potenziamento e sviluppo Progettazione di interventi organizzativi e didattici per potenziamento e sviluppo Legge 53 Legge 53 Segnalazione (cond. Sociale) Valutazione scolastica o con relazione Direttive sui BES 27 dicembre 2012 Circolare 6 marzo 2013 Roberto Medeghini, Mantova 2013 … La sfida attuale di un insegnamento non è solo quella di imparare a fare sempre meglio le stesse cose, ma, soprattutto, a pensarle e a farle diversamente. Roberto Medeghini – Mantova 2013 Bibliografia Bateson G. (1984), Mente e natura, Milano: Adelphi. Ghidoni E., Valenti A., et al (2012). La gestione della dislessia nelle scuole italiane. Dislessia vol. 9, n. 2, pp.188.202, Trento: Edizioni Erickson. Medeghini R. (2006), Dalla qualità dell’integrazione all’inclusione. Brescia: Vannini Editrice Medeghini R et al. (2009), L’inclusione scolastica. Processi e strumenti di autoanalisi per la qualità inclusiva. Brescia: Vannini Editrice Medeghini R. (2011), L’inclusione nella prospettiva ecologica delle relazioni. In Medeghini R. Fornasa W.( a cura di). L’educazione inclusiva. Culture e pratiche nei contesti educativi e scolastici: una prospettiva psicopedagogica. Milano : Angeli Editore. Medeghini R. et al (2013), Disability Studies. Trento: Erickson Morin E. (1999), La testa ben fatta, Raffaello Cortina Editore, Milano Pennac D. (2008), Diario di scuola, Milano: Feltrinelli Vadalà G., Medeghini R., D’Alessio S., Une analyse critique du processus d’intégration scolaire en Italie, in AA.VV., Pratiques inclusives et savoir scolaire, Presses Universitaires de Nancy, stampa prevista per marzo 2013 Vygotsk L. (1992), Pensiero e linguaggio, Bari: Laterza. Roberto Medeghini - Mantova 2013