Esercitazione_7
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A.A. 2003-2004
Istituzioni di Economia - Corso Serale
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Esercitazione_7
Esercitazione n° 7 (28/11/2003)
Capitoli del libro trattati:
10 - Esternalità
11 - Beni pubblici e risorse comuni
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10 – Esternalità:
Rappresentano l’effetto dell’azione di un
soggetto economico sul benessere di altri
soggetti non coinvolti.
Possono essere sia negative che positive.
Riguardano sia la produzione che il consumo.
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Esternalità nella produzione:
Vi è una differenza tra i costi sociali e i costi privati
effettivamente sostenuti dai produttori. Le curve di offerta
dei produttori non sono rappresentative degli effettivi costi
sostenuti dalla società nel suo complesso.
Esternalità nel consumo:
Vi è una differenza tra il valore sociale di un dato consumo e
il valore privato attribuito dai consumatori allo stesso. Le
curve di domanda dei consumatori non sono rappresentative
dell’effettivo valore per la società nel suo complesso.
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Una esternalità negativa nella produzione (ad esempio
costi per inquinamento non pagati dai produttori) porta
ad un eccesso di quantità prodotta e scambiata rispetto
al livello socialmente ottimo. (Vero/Falso)
Vero
Se non vengono considerati i Px
costi dell’inquinamento la
quantità offerta è superiore a
quella socialmente ottima.
All’equilibrio di mercato
S costo
Costo per
inquinamento
sociale
S costo
privato
Ps
Pp
QP > QS
D
la quantità è superiore a quella
socialmente ottima
Qs
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Qp
Qx
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Caso pratico:
Sono state trovate tracce di sostanza tossiche nell’acqua potabile della
città di NY. Un’azienda della città scarica i rifiuti tossici in un fosso di sua
proprietà.
il danno sociale stimato, arrecato dall’azienda, è di $ 6.5 milioni.
Ipotesi per risolvere il problema:
a. non fare nulla e convivere con il problema;
b. Costruire un impianto di filtraggio e depurazione nel punto di emissione
dei rifiuti tossici, con una riduzione del 50% degli inquinanti.
c. Dotare di impianti di filtraggio e depurazione anche gli impianti centrali
dell’acquedotto cittadino, riducendo del 50% l’inquinamento residuo;
d. Intervenire in modo capillare dotando anche ogni punto di distribuzione
intermedio dell’acquedotto di opportuni sistemi di filtrazione, in tal modo si
elimina totalmente l’inquinamento residuo.
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Le diverse opzioni presentano costi e benefici
sociali differenti, descritti nella seguente tabella.
Opzioni
a
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Costi Totali Benefici Totali
0
0
b
1 mil di $
4 mil di $
c
2 mil di $
5,5 mil di $
d
5 mil di $
6,5 mil di $
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Per poter scegliere la soluzione ottima
socialmente bisogna considerare:
MC = i costi marginali che deve sostenere la
società per un livello addizionale di intervento per
combattere l’inquinamento.
MB = i benefici sociali marginali che porta ogni
nuovo intervento addizionale.
Beneficio marginale = differenza tra MB e MC
Beneficio netto = differenza tra beneficio totale
e costo totale.
Compilare una tabella calcolando: MC, MB,
beneficio marginale e beneficio netto.
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Opzioni
Costo
totale
Beneficio MC
totale
MB
Beneficio
marginale
Beneficio
netto
a
0
0
_
_
_
0
b
1 mil
4 mil
1 mil
4 mil
3 mil
3 mil
c
2 mil
5,5 mil
1 mil
1,5 mil
O,5 mil
3,5 mil
d
5 mil
6,5 mil
3 mil
1 mil
-2 mil
1,5 mil
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Visti i dati della tabella precedente indicare quale, tra le opzioni
disponibili, rappresenta il livello ottimo di intervento anti
inquinamento.
Ogni livello di intervento addizionale presenta costi e benefici
marginali che vanno ad incrementare costi e benefici totali e quindi
determinano il livello di beneficio netto.
Fintanto che un intervento addizionale presenta MB > MC si avrà
un incremento del beneficio netto e quindi andrebbe realizzato.
Il livello ottimo di intervento è quello che garantisce il maggior
beneficio netto per la società.
Tutti gli interventi fino al livello c presentano MB >MC e
incrementi di beneficio netto, nel passaggio al livello d si hanno
MC >MB e decremento del beneficio netto, la soluzione ottimale
dunque è raggiungere il livello di intervento anti inquinamento
indicato dalla lettera c.
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Problema n° 8 pag. 179
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Il fiume pulito ha due impianti inquinanti sulle sue rive: la Impianti industriali
SpA e la Prodotti Chimici Creativi, che scaricano ognuna annualmente 100
tonnellate di liquami nelle sue acque. Il costo per ridurre l’emissione di liquami
per la Impianti Industriali è di 10 € a tonnellata, mentre per la Prodotti Chimici
Creativi è di 100 € a tonnellata. Il governo locale desidera ridurre il livello di
inquinamento da 200 a 50 tonnellate di liquami all’anno.
a)
Se il governo conoscesse i costi di entrambe le aziende, quale provvedimento
prenderebbe per raggiungere il proprio obiettivo? Quale sarebbe il costo
per ogni azienda? Quale sarebbe il costo totale?
b)
Di solito il governo non conosce i costi delle imprese. Se volesse comunque
raggiungere il proprio obiettivo imponendo riduzioni uniformi alle due
imprese, calcolate il costo che ogni impresa dovrebbe sostenere e il costo
totale.
c)
Mettete a confronto i costi connessi con la riduzione dell’inquinamento nel
caso (a) e nel caso (b). Se il governo non conosce i costi delle imprese, c’è
ancora modo con il quale può ottenere una riduzione dell’inquinamento a 50
tonnellate di liquami all’anno al costo totale calcolato per il caso (a)?
Motivate la vostra risposta.
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a)
Sei il governo conoscesse i costi di entrambe le aziende, quale
provvedimento prenderebbe per raggiungere il proprio obiettivo? Quale
sarebbe il costo per ogni azienda? Quale sarebbe il costo totale?
Se il governo conoscesse i costi, tenterebbe di imporre la riduzione prima
all’impresa per cui la riduzione dell’inquinamento è meno costosa e poi all’altra.
Pertanto, chiederebbe alla Impianti Industriali di ridurre l’intero inquinamento,
con un costo di 100 x 10 € = 1.000 €, e alla Prodotti Chimici Creativi di ridurre
l’inquinamento a 50 tonnellate, con un costo di (100 – 50) x 100 € = 5.000 €. Il
costo totale di 6.000 € è quello minimo per ridurre l’inquinamento a 50
tonnellate.
b)
Di solito il governo non conosce i costi delle imprese. Se volesse comunque
raggiungere il proprio obiettivo imponendo riduzioni uniformi alle due
imprese, calcolate il costo che ogni impresa dovrebbe sostenere e il costo
totale.
Se ogni impresa dovesse ridurre il proprio livello di inquinamento a 25 tonnellate,
la Impianti Industriali avrebbe un costo di 10 € x 75 tonnellate = 750 € e la
Prodotti Chimici Creativi un costo di 100 € x 75 tonnellate = 7.500 €. Il costo
totale è di 8.250 €.
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c)
Mettete a confronto i costi connessi con la riduzione dell’inquinamento nel
caso (a) e nel caso (b). Se il governo non conosce i costi delle imprese, c’è
ancora modo con il quale può ottenere una riduzione dell’inquinamento a 50
tonnellate di liquami all’anno al costo totale calcolato per il caso (a)?
Motivate la vostra risposta.
L’alternativa (a) costa 6.000 €, quella (b) 8.250 e pertanto la (a) è di gran lunga
più favorevole. Tuttavia, presuppone che il governo conosca i costi delle imprese,
ipotesi assolutamente irrealistica.
Tuttavia, anche non conoscendo i costi, il governo potrebbe ottenere il risultato
in (a) emettendo permessi di inquinamento negoziabili per un ammontare di 50
tonnellate. Il valore che la Impianti Industriali dà a un permesso di una
tonnellata è uguale al suo costo di riduzione dell’inquinamento (10 €) mentre il
valore dato dalla Prodotti Chimici Creativi è di 100 €. Pertanto, il libero mercato
dei diritti di inquinamento permetterà alla Prodotti Chimici Creativi di
accaparrarsi tutti i diritti a un prezzo uguale (leggermente superiore) al valore
che i diritti hanno per la Impianti Industriali. Alla fine la impianti industriali
riduce a 0 il suo inquinamento (non possiede diritti di inquinamento) mentre la
Prodotti Chimici Creativi riduce l’inquinamento a 50 ton. grazie ai diritti. La
spesa totale delle imprese è uguale a quella del caso (a).
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Problema n° 9 pag. 179
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La fig. 10.5 mostra che per ogni data curva di domanda del
diritto di inquinare, il governo può raggiungere il medesimo
risultato fissando il prezzo attraverso una tassa pigoviana o
fissando la quantità con permessi di inquinamento
negoziabili. Ipotizziamo che venga introdotta una nuova
tecnologia che permette di diminuire i costi del controllo
dell’inquinamento.
a) Ricorrendo ad un grafico simile a quello della figura 10.5,
illustrate l’effetto di questa innovazione sulla domanda per
il diritto di inquinamento.
b) Quale effetto si riscontrerà sul prezzo e sulla quantità di
inquinamento in entrambe le soluzioni? Motivare la risposta.
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Tassa pigoviana
Permessi di inquinamento
prezzo
prezzo
P1
domanda diritti
inquinamento
domanda diritti
inquinamento
P2
D1
D1
D2
Q2 Q1
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quantità
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D2
Q1
quantità
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a) Una innovazione tecnologica che permette di ridurre i costi del controllo di
inquinamento determina una riduzione della domanda dei diritti di
inquinamento, spostamento della curva di domanda illustrato nel grafico da D1 a
D2, sia nel caso di tassa pigoviana che fissa il prezzo dei diritti di inquinamento
che in caso di determinazione della quantità di inquinamento con l’istituzione di
diritti di inquinamento.
b) In caso di tassa pigoviana il “costo dell’inquinamento” (la tassa che le
imprese devono sostenere per poter inquinare) resta invariato, essendo
diminuito il costo per eliminare l’inquinamento per le imprese ci sarà
convenienza ad eliminare una maggior quota di inquinamento ad un costo minore
piuttosto che continuare a pagare una tassa invariata, il risultato sarà una
minore quantità di inquinamento.
Nel caso dell’istituzione di diritti di inquinamento, la quantità di inquinamento
totale è fissata, una riduzione dei costi per l’eliminazione dell’inquinamento si
traduce in un minor prezzo che le imprese saranno disposte a pagare per
l’acquisto dei diritti stessi (l’alternativa è eliminare l’inquinamento a costi
ridotti dalla nuova tecnologia), diminuisce il prezzo dei diritti di inquinamento.
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11 – Beni pubblici e risorse comuni
Caratteristiche che permettono di classificare i beni:
Escludibilità: l’uso del bene può essere impedito
Rivalità: l’uso del bene da parte di un individuo limita
la possibilità di utilizzo da parte di altri individui
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Esercitazione_7
Beni pubblici
Risorse comuni
Non sono escludibili, non è
possibile escludere dal loro
consumo nessuno, quindi si
può usufruire del bene
pubblico anche senza pagare
(free rider).
Non sono escludibili, non è
possibile escludere dal loro
consumo nessuno, quindi si
può usufruire del bene
pubblico anche senza pagare
(free rider).
Non godono della
caratteristica della rivalità
nel consumo, il consumo da
parte di alcuni individui non
limita il consumo di altri.
Godono della caratteristica
della rivalità nel consumo, il
consumo da parte di alcuni
individui limita il consumo di
altri.
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1) Un bene privato è caratterizzato da non
rivalità nel consumo. (Vero/Falso)
Falso
I beni privati presentano rivalità nel consumo, in
quanto i consumi di un individuo riducono le possibilità
di consumo di altri individui; riducendo la quantità
complessiva disponibile per gli altri consumatori.
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Esercitazione_7
2) Una strada non congestionata è una risorsa
comune (Vero/Falso)
Falso
Una strada non congestionata non presenta
rivalità nel consumo, quindi non può essere una
risorsa comune. Piuttosto se non può essere
applicata un’esclusione dal consumo si tratta di
un bene pubblico (almeno fin tanto che non
diventi affollata, allora vale il principio di
rivalità nel consumo e diventa una risorsa
comune).
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3) La vita umana è senza prezzo (Vero/Falso)
Falso.
Almeno in senso economico. Noi non diamo un valore
infinito alla vita, infatti ogni giorno mettiamo a rischio la
vita umana in molti e vari modi. Questo non accadrebbe
se le attribuissimo un valore infinito.
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4) Il prezzo socialmente ottimo per l’ingresso
ad un parco nazionale è zero. (Vero/Falso)
Falso
Ad un prezzo d’ingresso nullo, il parco sarebbe
oltremodo affollato, indicando, l’eccesso di domanda, che
il prezzo si trova al di sotto di quello di equilibrio. Il
prezzo, in questo caso, ha la funzione di razionare una
risorsa scarsa in modo efficiente, incluso lo spazio nei
parchi nazionali.
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5) Un bene privato è un bene che è sempre
fornito dal mercato. (Vero/Falso)
Falso.
Talvolta i beni privati sono forniti dallo stato.
L’appartenenza alla categoria dei beni privati non dipende
dal fornitore ma dal possedere la caratteristica
dell’escludibilità e della rivalità nel consumo
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Esercitazione_7
Esercizi che risolveremo in
classe la prossima volta:
Problema n°5 pag. 233
Problema n°11 pag. 253
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