Università degli studi di Palermo Facoltà di Medicina e Chirurgia c.so di laurea in “TPALL” COS’E’ LA ZECCA? E' un acaro che può trasmettere delle malattie all’uomo. In Italia sono presenti zecche appartenenti sia alla famiglia delle Ixodidae (zecche dure provviste di scudo dorsale)che a quella delle Argasidae (zecche molli sprovviste di scudo dorsale). Alcune zecche dure, sono strettamente associate alla popolazione canina, mentre altre sono parassiti abituali di animali di allevamento. Le zecche molli parassitano abitualmente uccelli, selvatici e domestici, ed in particolare i piccioni,e possono infestare gli ambienti frequentati da questi. Le zecche presentano, generalmente, una bassa specificità di specie, per cui, in assenza dell’ospite preferito, possono attaccarsi al primo ospite “utile” di passaggio; l’ uomo rappresenta solitamente un’ospite occasionale. Le zecche necessitano di pasti di sangue per completare il loro sviluppo e ciclo riproduttivo, ma possono resistere per lunghi periodi di tempo al digiuno assoluto. Le mutate condizioni ambientali, la scarsità dei nemici naturali e la resistenza ai pesticidi spiegano la crescente difusione delle zecche. COME SI PRENDE UNA ZECCA? Le zecche pungono e si attaccano alla pelle per succhiare il nostro sangue di cui si nutrono. Questo può avvenire in ogni stagione dell’anno, ma le zecche sono più attive nei periodi più caldi. Si deve comunque considerare che: 1. perché la zecca possa provocare dei danni è necessario che resti attaccata alla pelle almeno 36-48 ore. Al di sotto questo periodo di tempo le probabilità di infezione sono molto basse. 2. anche quando resta attaccata a lungo le infezioni sono comunque ancora piuttosto rare. Puntura di zecca non significa quindi automaticamente infezione o malattia COSA FARE IN CASO DI PUNTURA DA ZECCA? Una volta che attaccata alla pelle si è trovata una zecca, questa va estratta con una pinzetta afferrandola nel punto in cui è più adesa al piano cutaneo. Va quindi tolta facendo attenzione a tirare verso l’alto senza schiacciarla per evitare che “vomiti” il sangue già succhiato dentro il nostro corpo. Se, come capita spesso, dopo l’estrazione rimane il rostro nella pelle (cioè la parte con cui la zecca si attacca) questo va estratto aiutandosi con un ago sterile da siringa. Bisogna poi disinfettare la parte colpita, verificare lo stato di vaccinazione contro il tetano. Le patologie infettive trasmesse da zecche sono: Borreliosi di Lyme Febbre bottonosa del Mediterraneo Febbre ricorrente da zecche Ehrlichiosi Mentre la comune zecca del cane è grande circa 1 cm, quella responsabile della malattia di Lyme è grande quanto una capocchia di spillo. COS’E’ LA MALATTIA DI LYME? La borreliosi di Lyme (BL) è un’antropozoonosi causata da spirochete appartenenti al complesso Borrelia burgdorferi sensu lato al cui interno le specie principali sono Borrelia burgdorferi sensu stricto (presente in Europa ed unico agente di infezione nel Nord America), Borrelia afzelii e Borrelia garinii (presenti in Europa, Asia ed Africa). Le borrelie responsabili della BL vengono trasmesse all’uomo attraverso la puntura di zecche dure appartenenti al genere Ixodes che vive nell’erba e nei cespugli, prevalentemente in zone collinose. Di colore scuro, piccola (da 2 a 8 mm), resistente nell’ambiente in cui vive, è difficile a volte da vedere a occhio nudo; i serbatoi di infezione sono rappresentati da animali selvatici (roditori, caprioli, cervi, volpi, lepri). È una malattia infettiva che si sviluppa in modo lento, nel corso di settimane, e quindi si ha la possibilità di intervenire per tempo senza che si propaghi fino a provocare danni a varie parti del corpo. Dal punto di vista clinico la BL si presenta suddivisa in tre fasi: La fase precoce localizzata, che interviene mediamente entro 30 giorni dalla puntura ed è caratterizzata dalla comparsa dell’Eritema Migrante (EM) nella sede cutanea colpita dalla zecca; l’EM è patognomonico della BL e, nella sua forma più tipica, è una lesione eritematosa che si espande lentamente, nell'arco di giorni o settimane, in modo anulare fino a formare un’ampia area tondeggiante che tende a schiarirsi al centro lasciando un margine periferico in espansione centrifuga. La fase precoce disseminata, che interviene mediamente entro settimane o mesi dall’infezione, è caratterizzata da artralgie migranti, rigidità nucale, meningiti, paralisi del VII nervo cranico, linfocitoma cutaneo, miocardite e disturbi della conduzione atrio-ventricolare. La fase tardiva, a distanza di mesi o anni dall’infezione, è caratterizzata da alterazioni a carico dell'apparato muscolo-scheletrico (artrite cronica), del sistema nervoso centrale e periferico (meningite, encefalomielite, disturbi del sonno e comportamentali), della cute (dermatite cronica ) e dell'apparato cardiovascolare (cardiomegalia).In questo caso le terapie sono più impegnative e non sempre efficaci al 100%. La diagnosi di BL, essenzialmente clinica, può essere resa più difficile dalla mancanza del segno patognomonico iniziale dell’eritema migrante.La sieropositività non implica necessariamente malattia, così come la sieronegatività non la esclude. La malattia non dà luogo allo sviluppo di immunità: l’infezione può quindi essere contratta più volte nel corso della vita.La BL è soggetta a notifica obbligatoria secondo le modalità della Classe V del D.M. 15 dicembre 1990. Le regioni maggiormente interessate dalla BL sono il Friuli-Venezia Giulia, la Liguria, il Veneto, l’Emilia-Romagna, il Trentino Alto-Adige (P.A. di Trento). Le segnalazioni dalle regioni dell’Italia centro-meridionale ed insulare sono sporadiche. Le zecche del cane non arrecano la malattia di Lyme. RICKETTSIOSI Le rickettsiosi dell’uomo comprendono una varietà di quadri clinici causati da microrganismi della famiglia delle Rickettsiaceae. Le Rickettsie sono parassiti intracellulari obbligati e in genere si presentano all’esame microscopico sotto forma di coccobacilli poliformi. La maggioranza delle rickettsie è mantenuta in natura da un ciclo che coinvolge un insetto vettore e un serbatoio animale e l’infezione umana è irrilevante ai fini di tale ciclo. Le rickettsiosi fanno seguito un’infezione istauratasi per via cutanea o respiratoria;gli agenti patogeni penetrano nell’organismo in seguito alla puntura di un artropode infetto;in particolare le zecche inoculano le rickettsie direttamente nel derma al momento della puntura . FEBBRE BOTTONOSA MEDITERRANEA CARATTERISTICHE DI UNA PATOLOGIA ENDEMICA AD ACCENTUAZIONE ESTIVA PATOGENO :Rickettsia conorii(intracellulare) VEICOLO DI TRASMISSIONE: Rhipicephalus sanguineus: è un tipico parassita del cane, ma che può infestare anche alcuni roditori. La trasmissione della rickettsia può avvenire anche attraverso le uova. Eccezionalmente è possibile infettarsi sdraiandosi su un prato o trattenendosi in un giardino pubblico dove circolano molti cani. Le zecche sono presenti soprattutto sulle orecchie e sull’addome. PERIODO D’ INCUBAZIONE:Variabile tra 1 e 3 settimane dalla puntura della zecca. DIFFUSIONE: Tutto il bacino del Mediterraneo, con particolare frequenza nelle isole. STAGIONALITA’: Più frequente da giugno a settembre. SINTOMATOLOGIA: Febbre alta, cefalea e dolori articolari e muscolari. Nella zona della puntura compare una tipica ulcera di piccole dimensioni, con la zona centrale nera e un alone rossastro, detta tache noir. Tre –cinque giorni dopo la comparsa della febbre si ha un’ eruzione sulla pelle degli arti e del tronco, di tipo eritemato-maculopapuloso ad andamento centripeto espressione della vasculite causata dall’infezione, che dura circa 10 giorni. COMPLICANZE : Miocardite, bronchite, malattia epatiche o renali, retinopatia. La mortalità è inferiore al 3%. Le rickettsiosi sono soggette a notifica obbligatoria secondo le modalità previste dal D.M. 15 dicembre 1990, che le inserisce tra le malattie di Classe II. Osservando la distribuzione dei casi per regione, appare evidente come alcune regioni dell’Italia centromeridionale ed insulare appaiano particolarmente interessate dalla rickettsiosi. In oltre l’80% dei casi, le notifiche sono relative a casi insorti nel secondo semestre dell’anno, nel periodo che va da luglio ad ottobre. FEBBRE RICORRENTE DA ZECCA L’uomo rappresenta un ospite occasionale per questa zoonosi che, peraltro, è presente in varie parti del mondo, tra cui alcuni Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. La febbre ricorrente da zecche può essere causata da molte differente specie di Borrelie; vettori prevalenti sono zecche molli del genere Ornithodorus, che possono parassitare tanto l’uomo che piccoli animali (roditori). A differenza di altre infezioni trasmesse da zecche, possono essere sufficienti solo 5-30 minuti per la trasmissione dell’agente patogeno. La borreliosi ricorrente da zecche si manifesta, come la maggior parte delle malattie trasmesse da zecche, con sintomi di tipo simil-influenzali che si presentano in cicli della durata di 2-9 giorni, alternati a periodi afebbrili; le complicazioni, generalmente a carico del fegato e del sistema nervoso centrale, sono estremamente rare nei bambini e nelle persone più giovani, ma possono essere più frequenti negli anziani e nelle persone con patologie preesistenti.In assenza di trattamento, possono succedersi da tre a cinque attacchi ad intervalli settimanali prima dell’estinzione dell’infezione. La letalità, anche in assenza di terapia specifica, è bassa nei climi temperati, ma può raggiungere il 10-30% in alcune regioni africane e del medio-oriente, e in soggetti con condizioni di salute già compromesse.La Febbre ricorrente da zecche va notificata secondo le modalità della Classe V del D.M. 15 dicembre 1990. EHRLICHIOSI Le Ehrlichie appartengono alla famiglia delle Rickettsiacee e, come le Rickettsie, sono parassiti intracellulari obbligati,da tempo conosciuti come agenti patogeni di interesse veterinario.L’ehrlichiosi umana può presentarsi sotto forma di ehrlichiosi monocitica (EM), il cui agente eziologico è E. chaffeensis.Vettori prevalenti sono le zecche del genere Amblyomma americanum nel caso della EM; i serbatoi dell’infezione non sono stati identificati con certezza, anche se verosimilmente sono rappresentati da cani ed animali selvatici.Ad oggi, in Italia, non sono stati notificati al Ministero della Sanità casi di ehrlichiosi, patologia che nel continente nord-Americano mostra invece caratteristiche di malattia infettiva emergente.Studi epidemiologici hanno peraltro dimostrato la presenza nell’Italia centrale dell’infezione da E. phagocytophila in zecche del genere Ixodes ricinus. Sintomi e segni In circa il 70% dei pazienti è presente una storia di puntura di zecca. Il periodo di incubazione è di 7 gg in media, ma varia da 3 a 12 gg; più breve è il periodo di incubazione e più grave è l'infezione. L'esordio è improvviso con cefalea grave, brivido, prostrazione e dolori muscolari. La febbre sale a 39,5 o 40°C nell'arco di diversi gg e resta alta (per 15-20 gg nei casi gravi), sebbene possano aversi remissioni mattutine. Si manifesta anche una tosse fastidiosa e non produttiva. Tra il primo e il sesto giorno di febbre la maggior parte dei pazienti sviluppa un'eruzione su polsi, caviglie, palme delle mani, piante dei piedi e avambracci che si estende rapidamente al collo, al volto, alle ascelle, alle natiche e al tronco. Spesso l'acqua calda o impacchi con alcol fanno scomparire l'eruzione. Essa, inizialmente maculare e rosa, diviene col tempo maculopapulare e più scura. Le lesioni diventano petecchiali nell'arco di circa 4 gg e possono fondersi a formare ampie aree emorragiche che più tardi si ulcerano. I sintomi neurologici comprendono cefalea, inquietudine, insonnia, stato delirante e coma: tutti segni indicativi di encefalite. Nei casi gravi si ha ipotensione; può esserci epatomegalia, ma l'ittero è raro. Può verificarsi polmonite localizzata e, i pazienti non trattati, possono sviluppare polmonite, necrosi tissutale e insufficienza circolatoria con conseguenze gravi, come danni cerebrali e cardiaci. Nei casi fulminanti si hanno talvolta arresto cardiaco e morte improvvisa.