Capitolo 9: Moneta, interesse e reddito
Il modello IS – LM
• La curva AD descrive l’equilibrio nel mercato dei beni in
relazione alla variabile PIL
• La curva IS descrive il mercato dei beni in relazione a due
variabili:
– PIL;
– Tasso di interesse (i)
• La curva LM descrive l’equilibrio sul mercato monetario che si
realizza quando domanda ed offerta di moneta coincidono
– La domanda di moneta dipende dal reddito e dal tasso di interesse
– L’offerta di moneta dipende da decisioni autonome della banca
centrale
• Il modello IS – LM individua i valori del PIL e del tasso di
interesse che portano simultaneamente in equilibrio il mercato
dei beni e il mercato monetario
La spesa per investimenti
• Nel modello AD la spesa per investimenti è
considerata esogena rispetto al modello stesso
• In altre parole, nel modello AD le decisioni degli
imprenditori (i soggetti dell’investimento) non
vengono prese sulla base del livello del reddito
• Nel modello IS il livello dell’investimento varia al
variare del reddito
– Il livello dell’investimento diminuisce al crescere del tasso di
interesse e viceversa
• Attraverso il modello IS l’investimento viene reso una
variabile endogena del modello
Investimento autonomo e investimento dipendente dal
tasso di interesse
• Dove
I = Ī – (b*i)
– Ī è la spesa autonoma per
investimenti, cioè quella che
non dipende né dal livello del
reddito né dal tasso di interesse
– i rappresenta il tasso di
interesse
– Il coefficiente b misura il grado
di sensibilità degli investimenti
alle variazioni del tasso di
interesse
• L’equazione esprime il fatto che
quanto minore è il tasso di
interesse, tanto maggiore è
l’investimento programmato
• Esempi
–
–
–
–
a. I = 100 – (10*2) = 80
b. I = 100 – (20*2) = 60
c. I = 100 – (10*4) = 60
d. I = 100 – (20*4) = 20
• Gli esempi dimostrano che
un aumento relativamente
modesto del tasso di
interesse (a parità di b)
provoca una diminuzione
considerevole della spesa in
investimenti
i
i
I
I
i
I
1.
AD
AD2
E2
3.
AD1
E1
Y1
Y2
4.
Y
i
i1
2.
E1
5.
i2
Y1
Y2
6.
IS
Y
La prima operazione riguarda la
determinazione della condizione di
equilibrio della AD ad un
determinato tasso di interesse i1;
In questo caso, a parità di ogni altra
condizione, il reddito di equilibrio è
Y1;
Spostandoci nel grafico della IS e
proiettando il punto Y1 sull’ asse X e
riferendoci al tasso di interesse i1,
individuiamo un primo punto della
IS: E1;
Ora supponiamo che il tasso di
interesse scenda al livello i2: poiché
il denaro costa meno, la spesa per
investimenti salirà e quindi la
domanda aggregata si sposterà verso
l’alto (AD2);
Spostandoci di nuovo sul grafico
della IS e proiettando il punto di
equilibrio corrispondente al nuovo
livello di reddito (Y2), otteniamo il
secondo punto della IS;
Ora tracciamo la IS come la retta
passante dai due punti individuati.
continua…
…segue
continua…
…segue
continua…
…segue
Esogeno ed endogeno: una digressione
• Affermare che una grandezza è esogena non significa
dire che essa non cambia, ma semplicemente che in
relazione le variabili considerate nel modello non
hanno relazione diretta con essa e che quindi tale
grandezza viene trattata come una costante ma solo
quando viene incorporata in quello specifico modello;
• Endogena è invece una grandezza che è parte
integrante di un modello nel senso che è interna al
modello stesso e si modifica con il modificarsi delle
variabili considerate nel modello stesso
Spostamenti lungo una curva e spostamenti della
curva
•
•
Quando si afferma che una variabile è
dipendente da un’altra, questo
significa che al variare della variabile
indipendente varia quella dipendente
– Una variazione del tasso di interesse
fa variare la domanda di moneta nel
senso opposto (relazione inversa)
Quando si considerano variazioni di
grandezze non rappresentate dal
modello, allora significa che l’intera
curva si sposta verso destra o verso
sinistra
– Una variazione del reddito disponibile
comporta una modifica della domanda
di moneta e, a parità di tasso di
interesse, l’intera curva si sposta nella
stessa direzione della variazione del
reddito (relazione diretta)
i
Da
Db
i1
i2
lb
l1
l2
L
Curva LM: le condizioni di base
• L’offerta di moneta (M) è da considerarsi variabile
esogena in quanto controllata dalla banca centrale
• Il livello dei prezzi (P) è da considerarsi come
costante
• In conseguenza, M/P rappresenta l’offerta reale di
moneta
• Se il livello dei prezzi P dovesse aumentare/diminuire
per mantenere costante l’offerta reale di moneta
dovrebbe essere aumentata/diminuita la quantità di
moneta M
La curva LM
• La curva LM rappresenta l’equilibrio del mercato monetario, cioè
l’insieme delle combinazioni di tassi di interesse e livelli di
reddito per le quali la domanda reale di moneta è uguale
all’offerta
• La LM ha pendenza positiva
– Un aumento del tasso di interesse contrae la domanda reale di
moneta;
– Ne deriva che, affinché tale domanda rimanga uguale all’offerta, il
livello del reddito deve salire
– In altri termini: per mantenere in equilibrio il mercato
monetario un aumento del tasso di interesse deve essere
accompagnato da un aumento del reddito e viceversa
Passi per la costruzione della LM
• L’offerta di moneta è da considerarsi costante in quanto variabile
esogena ed è rappresentata da una curva verticale;
• Il livello dei prezzi è costante
• La domanda di moneta è rappresentata da una curva con pendenza
negativa in quanto è funzione decrescente rispetto al tasso di interesse
• L’incrocio fra domanda ed offerta di moneta determina il livello di
equilibrio del tasso di interesse
• Dato un determinato livelli di reddito prodotto, l’intersezione sul piano
cartesiano del tasso di interesse e del reddito stesso individua un primo
punto della LM
• Se il livello di reddito aumenta si avrà un aumento della domanda reale
di moneta, in corrispondenza di un tasso di interesse dato
• In conseguenza di ciò la domanda di moneta si sposta verso l’alto e per
mantenere l’equilibrio il tasso di interesse aumenta
• L’incrocio relativo al nuovo equilibrio con il nuovo livello del reddito
determina un secondo punto necessario per la costruzione della LM
i
i
M/P
LM
E2
i2
i2
i1
i1
E1
E2
L2
E1
L1
Y1
Y2
Y
L
Caratteristiche della LM
• La LM è costituita dall’insieme delle combinazioni fra tassi
di interesse e livelli del reddito nei quali il mercato
monetario è in equilibrio
• La LM ha pendenza positiva:
– Data una funzione di offerta monetaria costante, un incremento nel
livello del reddito fa aumentare la domanda di moneta
– Questo provoca un aumento del tasso di interesse che a sua volta
provoca una diminuzione della domanda di moneta
• La LM è più inclinata quando la sensibilità della domanda di
moneta rispetto al reddito è elevata e viceversa
• La LM si sposta al variare dell’offerta di moneta
continua…
…segue
continua…
…segue
continua…
…segue
Problemi
Qual è il collegamento tra il modello IS-LM illustrato nel
capitolo 9 e il modello della domanda aggregata del
capitolo 8
• Il modello della domanda aggregata presentato nel
Capitolo 8 del manuale di teoria si basava sull’ipotesi che il
livello dei prezzi e i tassi d’interesse fossero entrambi
costanti. Il modello IS-LM esaminato nel Capitolo 9 invece
prevede che i tassi d’interesse varino e determina le
combinazioni di prodotto e tassi d’interesse che si
stabiliscono in relazione a un certo livello fisso dei prezzi.
Dal modello IS-LM, ipotizzando che i prezzi siano soggetti a
fluttuazioni, è possibile ricavare la curva di domanda
aggregata. Quest’ultima rappresenta tutte le combinazioni
di livello dei prezzi e livello del prodotto domandato in
corrispondenza delle quali il mercato dei beni e quello
monetario sono contemporaneamente in equilibrio.
La spesa per investimenti
• Nel modello AD la spesa per investimenti è
considerata esogena rispetto al modello stesso
• In altre parole, nel modello AD le decisioni degli
imprenditori (i soggetti dell’investimento) non
vengono prese sulla base del livello del reddito
• Nel modello IS il livello dell’investimento varia al
variare del reddito
– Il livello dell’investimento diminuisce al crescere del tasso di
interesse e viceversa
• Attraverso il modello IS l’investimento viene reso una
variabile endogena del modello
1.
AD
AD2
E2
3.
AD1
E1
Y1
Y2
4.
Y
i
i1
2.
E1
5.
i2
Y1
Y2
6.
IS
Y
La prima operazione riguarda la
determinazione della condizione di
equilibrio della AD ad un
determinato tasso di interesse i1;
In questo caso, a parità di ogni altra
condizione, il reddito di equilibrio è
Y1;
Spostandoci nel grafico della IS e
proiettando il punto Y1 sull’ asse X e
riferendoci al tasso di interesse i1,
individuiamo un primo punto della
IS: E1;
Ora supponiamo che il tasso di
interesse scenda al livello i2: poiché
il denaro costa meno, la spesa per
investimenti salirà e quindi la
domanda aggregata si sposterà verso
l’alto (AD2);
Spostandoci di nuovo sul grafico
della IS e proiettando il punto di
equilibrio corrispondente al nuovo
livello di reddito (Y2), otteniamo il
secondo punto della IS;
Ora tracciamo la IS come la retta
passante dai due punti individuati.
a. Spiegate in che modo e per quale motivo il
moltiplicatore αG e la sensibilità della domanda aggregata
al tasso di interesse incidono sulla pendenza della IS
• Se il moltiplicatore della spesa (αG) aumenta, anche
l’incremento del reddito di equilibrio derivante da una
variazione unitaria della spesa diventa più grande.
Supponiamo che la spesa per investimenti cresca in seguito
a una modificazione del tasso d’interesse. Ipotizzando che il
moltiplicatore aumenti, un certo incremento della domanda
aggregata determinerà una crescita maggiore del reddito di
equilibrio. Ciò significa che più elevato è il valore del
moltiplicatore della spesa, minore è la pendenza della curva
IS. Se si accentua la sensibilità della domanda aggregata ai
tassi d’interesse, qualsiasi variazione di questi ultimi
provoca uno spostamento verso l’alto della curva (C + I + G
+ NX) più consistente; dato un certo valore del
moltiplicatore, ciò si tradurrà in un superiore incremento del
reddito di equilibrio. La curva IS, pertanto, diventa più
piatta.
AD
AD
AD1
E1
i1
E2
AD2
E2
Y1
Y1
Y2
Y2
E1
i1
E2
Y1
AD1
E1
Y2
E1
i2
AD2
E2
i2
IS
IS
Y
Y1
Y2
continua…
…segue
b. Spiegate perché l’inclinazione della IS è un
elemento in grado di determinare l’efficacia della
politica monetaria
• Le variazioni della politica monetaria influiscono sui tassi
d’interesse, determinando modificazioni della spesa
programmata e, di riflesso, del livello di reddito. Al
precedente punto (a) è stato spiegato che una curva IS
inclinata corrisponde a un valore ridotto del moltiplicatore
(αG) o a un limitato grado di sensibilità della spesa ai tassi
d’interesse. Di conseguenza, un aumento dell’offerta di
moneta fa diminuire i tassi d’interesse; tuttavia ciò non
comporta un ampio incremento della spesa se quest’ultima
è scarsamente sensibile ai tassi d’interesse. In maniera
analoga, qualora il valore del moltiplicatore fosse modesto,
una variazione della spesa non inciderebbe in misura
rilevante sul reddito. Pertanto, maggiore è la pendenza della
curva IS, minore è l’effetto delle variazioni della politica
monetaria sul reddito di equilibrio.
Spiegate in che modo e per quale motivo la sensibilità
della domanda reale di moneta al livello del reddito e al
tasso di interesse influisce sulla pendenza della LM
• Supponiamo che l’offerta di moneta sia fissa. Un incremento del reddito
determinerà un aumento della domanda di moneta e l’eccesso di
domanda che ne deriva farà crescere il tasso d’interesse. Ciò
comporterà, a sua volta, una riduzione della quantità di moneta
domandata per riportare il mercato monetario in condizioni di equilibrio.
Tuttavia, se la sensibilità della domanda di moneta al tasso d’interesse è
molto bassa, è necessario che quest’ultimo subisca un rialzo maggiore
affinché il mercato monetario possa raggiungere un nuovo equilibrio: di
conseguenza la curva LM risulta più inclinata. Spostandosi da sinistra
verso destra lungo la curva LM, a pendenza positiva, un aumento del
tasso d’interesse corrisponde a un incremento del livello del reddito. Ciò
significa che, per mantenere il mercato monetario nella condizione di
equilibrio, un aumento della domanda di moneta (dovuto a un reddito
maggiore) dev’essere compensato da una riduzione della quantità di
moneta domandata (determinata da tassi d’interesse più elevati).
Tuttavia, se aumenta la sensibilità della domanda di moneta al reddito,
ai fini dell’equilibrio del mercato monetario è necessaria una variazione
più modesta del reddito in corrispondenza di una certa modifica del
tasso d’interesse. Ne consegue che maggiore è la sensibilità della
domanda di moneta al reddito, maggiore è l’inclinazione della curva LM.
i
i
M/P
LM
E2
i2
i2
i1
i1
E1
E2
L2
E1
L1
Y1
Y2
Y
L
Spiegate, per mezzo delle curve IS e LM, perché secondo il
modello classico dell’offerta la moneta è neutrale
• Nel caso classico la curva AS è verticale. Ne consegue che un aumento
della domanda aggregata dovuto a una politica monetaria espansiva non
determinerà, nel lungo periodo, alcun incremento del livello del prodotto,
ma farà semplicemente salire il livello dei prezzi. Se cresce l’offerta di
moneta, si verifica innanzitutto uno spostamento della curva LM verso
destra, il che implica un analogo movimento della curva AD. Si registra
pertanto un eccesso di domanda di beni e servizi, e il livello dei prezzi
inizia ad aumentare. Con il rialzo dei prezzi, tuttavia, la quantità reale di
moneta comincia nuovamente a diminuire, ritornando infine al livello
iniziale. La traslazione della curva LM verso destra per effetto della
politica monetaria espansiva e il corrispondente spostamento della curva
AD saranno perciò esattamente compensati da uno spostamento della
curva LM verso sinistra e da un movimento lungo la curva AD per
raggiungere il nuovo equilibrio di lungo periodo indotto
dall’aggiustamento dei prezzi. Nella nuova situazione di equilibrio di
lungo periodo il livello del prodotto e il tasso d’interesse risulteranno
invariati, mentre il livello dei prezzi sarà cambiato in misura
proporzionale all’offerta nominale di moneta, lasciando costante la
quantità reale di moneta. Ciò equivale a dire, secondo il modello
classico, che nel lungo periodo la moneta è neutrale.