Testo: Matteo 3, 1-12. Avvento 2 A. Commenti e presentazione: M. Asun Gutiérrez Cabriada.. Musica: Albinoni. Andante in sol maggiore. Dove sono i Profeti? Sono dovunque, come il vento nel deserto. Nel desierto non ci sono confini segnati, nel deserto non ci sono separazioni fra le religioni, nel deserto non si possono porre barriere al vento. Per essere profeta, non importa che uno sia credente o no; Ciò che conta è che uno abbia nel cuore compassione e luce negli occhi. Amica, amico: sii profeta anche tu, a modo tuo, come puoi, dove sei. Sii profeta, e non importa che urli o solo sussurri. Nel tuo deserto anche tu sei profeta. E sia con te Colui che è pace nella giustizia e gioia nella pietà! José Arregi Matteo 3, 1-12 In quei giorni venne Giovanni il battista, che predicava nel deserto della Giudea, e diceva: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino». La proclamazione dell’annuncio “Il Regno è vicino” non si fa in Gerusalemme, luogo dove risiede il potere economico, politico e religioso, ma nel deserto, luogo di silenzio, di riflessione, di incontro personale con Dio. La conversione non è un gesto superficiale, una serie di gesti più o meno pratici e abituali di preghiera e di digiuno. Giovanni con la sua presenza e su parola, denuncia e annuncia, invita alla autentica conversione, a cambiare mentalità e atteggiamento, ad abbandonare il conformismo e la ipocrisia, a rinnovare la fede, ad allargare il cuore, dilatare la speranza e l’impegno di costruire un mondo migliore per tutti. La chiamata, sempre in chiave di speranza, è l’invito a un cambiamento profondo: “non cambieremo le vite, se non cambiamo modo di vita”. Di lui parlò infatti il profeta Isaia quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"». Preparare la strada è un programma per ognuno di noi. Siamo tutti chiamati ad essere precursori di Gesù, a gridare, con la nostra voce e la nostra vita, che dove ci sono montagne di superbia, egoismo e ingiustizia, ci sia umiltà, solidarietà e giustizia. Dove ci sono colline di vanità, ambizione e invidia, ci sia bontà, austerità e compassione: buona occasione per chiedere a noi stessi cosa possiamo “spianare”, “riempire”, “abbassare”, “raddrizzare”, “livellare”... sulla nostra via personale e sociale, per smontare gli scandali di disuguaglianze presenti nel mondo, che sono i grandi ostacoli alla nostra vita e a quella degli altri nell’incontrare Dio, Nel mio ambiente, sono voce che annuncia “Buone Notizie”? Giovanni aveva un vestito di pelo di cammello e una cintura di cuoio intorno ai fianchi; e si cibava di cavallette e di miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutto il paese intorno al Giordano accorrevano a lui; ed erano battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Il vestito e il cibo di Giovanni erano comuni alla gente semplice. La vita deve essere coerente con la Parola che si va proclamando. L’affluenza di molta gente ad ascoltare la voce del profeta, che proclama qualcosa di nuovo, al di fuori di ogni istituzione, indica l’attrazione della Parola quando si comunica con spirito libero, testimonianza di vita, coerenza e coraggio. Annuncia un battesimo di conversione, che non consiste in un semplice rito, ma in un autentico cambiamento di vita. Ma vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire l'ira futura? Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento. Non pensate di dire dentro di voi: "Abbiamo per padre Abraamo"; perché io vi dico che da queste pietre Dio può far sorgere dei figli ad Abraamo. I farisei e i sadducei erano stretti osservanti, non trascuravano alcuna dell norme della legge. Giovanni si scaglia con durezza contro di loro, come più tardi farà Gesù, poiché si giustificano, si danno buone ragioni per considerarsi migliori degli altri: restano squalificati quanti si arrogano il monopolio della Parola e della sua verità fatta “la Verità”. Gesù viene per cambiare tutto: è Lui, infatti, la verità intoccabile. La chiave non è nella lettera, nei pesi, e neppure nella realizzazione di un culto vuoto, ma nel modo di agire, nei frutti di una vera convers one che porti a vivere con lo stile di Gesù. Ormai la scure è posta alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. Egli ha il suo ventilabro in mano, ripulirà interamente la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con fuoco inestinguibile». Giovanni non annuncia una minaccia, annuncia una promessa liberatrice. La vera conversione si manifesta nei frutti. Non si tratta di conformarsi non facendo il male, ma di fare il bene e di dar frutti di conversione. La giustizia/giudizio di Dio è il nostro maggior sogno, il nostro grande sospiro, perché è quanto ci libera, ci salva, ci dà fiducia, dignità e gioia di vivere. Il fuoco schiuma via il superfluo e l’inutile, ciò che non ha sostanza, quanto ci impedisce di crescere, di essere liberi e felici. Il fuoco purifica tutto. E’ segno della presenza salvatrice di Dio, che viene a liberarci e ad insegnarci a praticare la giustizia. Hai ricevuto il dono di un’altra parola molto forte: è tua missione l’essere Profeta! Tu andrai a portare luce come impegno perenne, la tua voce è la voce di Dio, e la voce di Dio non dorme. VA PER IL MONDO, GRIDA ALLA GENTE CHE L’AMORE DI DIO NON SPARISCE, NE’ SI PERDE LA VOCE DI DIO. Continua il tuo compito, profeta, sulla calda sabbia, continua a seminare ovunque poiché il frutto apparirà. Non temere se la nostra fede non scatta alla tua voce abbiamo sentito parlare di dolore: la voce di Dio duole. VA PER IL MONDO, GRIDA ALLA GENTE CHE L’AMORE DI DIO NON SPARISCE, NE’ SI PERDE LA VOCE DI DIO. Continua a cantare, profeta, canti di vita o di morte, continua ad annunciare agli uomini che il Regno di Dio è qui. Non tacere questa voce e non temere alcuno, la tua voce viene da Dio e la voce di Dio non muore. Emilio Vicente Matéu