La ricerca del bosone di Higgs e l’esperimento ATLAS Silvia Ventura INFN - LNF 05/10/2005 Sommario Il Modello Standard Cos’e’? I successi del Modello Standard Cosa manca? Come si producono le particelle? L’acceleratore LHC del CERN Come si “vedono” le particelle? I tracciatori I calorimetri L’ esperimento ATLAS Un esempio di analisi: H4m Il Modello Standard (MS) Il Modello Standard è la teoria fisica che riassume tutte le attuali conoscenze nel campo delle particelle elementari e delle forze che ne regolano le interazioni fondamentali. Una particella e’ elementare se non e’ composta da altre particelle! PER QUANTO NE SAPPIAMO OGGI… …le particelle elementari, ossia i costituenti fondamentali della materia sono 12. 6 leptoni (divisi in 3 famiglie) 6 quark (divisi in 3 famiglie) + 12 anti-particelle! Le particelle di materia sono FERMIONI ossia particelle di spin 1/2 Le interazioni fondamentali Le interazioni fondamentali sono 4, sono il risultato dello scambio dei cosi detti “MEDIATORI” dell’interazione, BOSONI (spin=1) bosone mediatore intensita’ raggio d’azione leptoni carichi + quark fotone 10-2 infinito carica debole o “sapore” leptoni + quark W+,W-,Z0 10-13 10-15 FORTE carica forte o “colore” quark 8 gluoni 1 10-13 GRAVITAZIONALE massa trascurabile per tutte le particelle elementari gravitone 10-38 infinito Interazione sensibile a ELETTROMAGN. carica elettrica DEBOLE Electromag. g g ...e le altre particelle? Particelle composte da 3 quark sono dette BARIONI Alla fine degli anni 60 erano state scoperte circa 50 particelle, troppe per essere tutte elementari! In realta’ si trattava di particelle composte da quark legati: gli ADRONI! Secondo la QUANTOCROMODINAMICA i quark non possono esistere come particelle libere ma si combinano in modo da formare particelle neutre dal punto di vista del colore! Particelle composte da 2 quark sono dette MESONI Le masse dei fermioni Q U 0.003 A 1 R K S 0.006 L E P 0.0005 T O N 0 I u up 1.5 c charm 175 t 4 b top Gev ~ protone d down e elettrone ne neutrino e 0.12 s strange m 0.105 muone 0 nm neutrino m 1.8 0 bottom t tau nt neutrino t L’origine delle masse: il bosone di Higgs Nel 1968 S.Weinberg, A.Salam e S.Glashow crearono una teoria di campo secondo la quale l’interazione elettromagnetica e quella debole sono in realta’ manifestazioni diverse di un’unica interazione: l’interazione elettrodebole. Ma allora perche’ mg=0 e mZ0=90 GeV? Nel Modello Standard l’origine delle masse viene spiegata tramite la rottura spontanea della simmetria elettrodebole a opera di un campo scalare: il campo di Higgs. Le masse dei quark, dei leptoni e dei bosoni vettori deboli sono tutte interpretate come il risultato dell'interazione con il campo di Higgs. mf/v mH2 /v ? m2W,Z /v m2H /v2 La massa del bosone di Higgs! Il bosone di Higgs e’ l’ultimo tassallo mancante del Modello Standard… l’unica particella predetta dal Modello Standard che non sia ancora stata osservata! Se esiste, quanto vale la massa dell’Higgs? Da misure sperimentali indirette (misure di precisione sui parametri elettrodeboli a LEP2, Tevatron, SLAC) si ha : MH<251 GeV/c2 (95% C.L.) Da ricerche sperimentali dirette (misura combinata degli esperimenti di LEP2) si ha: MH>114.4 GeV/c2 (95% C.L.) I successi del Modello Standard Tutte le misure effettuate fino ad oggi da numerosi esperimenti in tutto il mondo, sono consistenti con le predizioni di questo modello 1984 : Scoperta dei Bosoni vettori W e Z0, all’esperimento UA1 al CERN Nobel Carlo Rubbia Dalla misura della larghezza dello Z0 si e’ avuta anche conferma che le famiglie di quark sono 3! 1995 : Scoperta del quark top I limiti del Modello Standard Troppi parametri liberi. Perche’ ci sono tre generazioni di quark e tre di leptoni? Perche’ le masse sono cosi diverse? Il Modello standard non comprende la descrizione della gravita’. Non fornisce una spiegazione per la cosi detta materia oscura. Il problema della gerarchia: assumendo che il MS abbia un Higgs di 200 GeV e che sia valido fino a scale dell’ordine L 10 TeV, la massa dell’Higgs riceve correzioni dovute a loop al secondo ordine quadraticamente divergenti: mH2 3 8 2 2 2 L ( 2 TeV ) 2 t Il Modello Standard funziona bene a basse energie! Tuttavia il Modello Standard e’ e rimane uno dei grandi successi della fisica delle particelle elementari!!! Come si producono le particelle? Le particelle vengono prodotte facendo urtare particelle tra loro a energie molto elevate. si puo’ modificare l’energia, impulso e direzione delle particelle incidenti E E o, se si ha abbastanza energia (E=mc2) , creare nuove particelle Esperimenti a targhetta fissa: E = sqrt(Ebeam) = 29 GeV Esperimenti a fasci collidenti: E = 2Ebeam = 900 GeV The Large Hadron Collider LHC è un anello di 4.3 Km di raggio (27 Km di circonferenza), dove saranno accelerati e fatti collidere frontalmente, in quattro zone di interazione, fasci di protoni con energia di 7 TeV, ossia un energia circa un milione di volte quella che lega fra loro i protoni nel nucleo. Quando sara’ finito LHC sara’ l’acceleratore piu’ grande e potente del mondo! The Large Hadron Collider Energia dei fasci 7 TeV Numero di bunch 2835 Protoni in un bunch 1011 Frequenza di Bunch Crossing 40MHz una ogni 25 ns Interactioni/Crossing 23 Luminosita’ low: high: 2x1033 cm-2s-1 1034 cm-2s-1 N N L A Come si vedono le particelle? Le particelle vengono rivelate facendole interagire con opportuni materiali. Date le caratteristiche specifiche delle diverse particelle, i rivelatori moderni sono costituiti da una struttura “a cipolla” in cui ogni strato e’ ottimizzato alla rivelazione di una particolare classe di particelle. Rivelatori di particelle (1) TRACCIATORI m, P, E + B - CALORIMETRI m, P, E m, P1, E1 Un tracciatore determina la traiettoria delle particelle cariche Se immerso in un campo magnetico B si riescono a determinare anche la carica Q ed il momento P La particella subisce una minima perdita d’energia nel sistema Un calorimetro misura invece l’energia che la particella rilascia al suo interno In questo caso la particella viene quasi completamente assorbita Il segnale è proporzionale alla sua energia: S=KE I tracciatori Per determinare la traiettoria di una particella carica si usano generalmente rivelatori a gas. Con rivelatore a gas si intende una regione di spazio riempita da un gas compresa tra due elettrodi cui e’ applicata una differenza di potenziale. IONIZZAZIONE: gli urti con gli atomi del gas fanno si che si crei una coppia ione-elettrone “ionizzazione primaria”, un elettrone primario a sua volta, se sufficientemente energetico puo’ urtare altri atomi e liberare elettroni secondari “ionizzazione secondaria”. PERDITA DI ENERGIA PER IONIZZAZIONE _ elettroni _ ioni particella _ _ carica _ _ _ dx dE + + + + + + + = 4 NAre2 me c2 z2 Z Ab2 1/2 ln 2me c2g2b2 I2 Tmax b2 d/2 Un esempio di tracciatore: la camera a fili di KLOE La camera a fili di KLOE e’ costituita da 12582 fili sensibili e 38622 fili di campo!!!! E’ immersa in un campo magnetico solenoidale che curva le tracce sul piano trasverso ai fasci collidenti! Calorimetri elettromagnetici (1) I calorimetri elettromagnetici rivelano elettroni, positroni e fotoni al di sopra dei 100 MeV circa. In tali rivelatori si sfrutta l'assorbimento dell'energia degli sciami elettromagnetici prodotti dalla radiazione incidente X0 = LUNGHEZZA DI RADIAZIONE, distanza entro la quale un fotone crea una coppia e+e-, e un elettrone emette un fotone. Per ogni X0 il numero di particelle raddoppia, l’energia di ognuna dimunuisce di un fattore 2: Il processo va avanti fino a quando E>Ec. E0 Calorimetri elettromagnetici (2) Calorimetri omogenei: tutto il materiale e’ sia assorbitore che parte attiva l’energia misurata e’ tutta quella depositata buona risoluzione in energia Ee S Calorimetri eterogenei: strati alternati di materiale assorbitore e materiale attivo l’energia misurata non e’ tutta quella rilasciata buona risoluzione spaziale I calorimetri adronici misurano l’energia rilasciata dagli adroni al loro interno per interazioni con materiali pesanti Hanno dimensioni maggiori dei calorimetri em perche’ gli sciami adronici hanno dimensioni maggiori! g, 0 EM n, p, , K HAD IL RIVELATORE ATLAS spettrometro a muoni calorimetro elettromagnetico solenoide calorimetro in avanti toroide dell’endcap 23 m toroide del barrelrivelatore interno 46 m calorimetro adronico schermatura dalle radiazioni Il tracciatore interno di ATLAS (1) PIXEL VERTEX DETECTOR 3 strati di pixel di silicio (50x300 e 50x400 mm2), con risoluzione per punto ~10 mm (trasversale) e ~75-100 mm (longitudinale) SEMI CONDUCTOR TRACKER 4 doppi strati di microstrip di silicio (passo 80mm, angolo stereo 40 mrad), con risoluzione ~20 mm (trasversale) e ~550 mm (longitudinale) TRANSITION RADIATION TRACKER Con doppia funzione di rivelatore di particelle cariche e della radiazione di transizione emessa dagli elettroni. i rivelatori devono avere una grande granularità perchè la probabilità di avere due particelle sullo stesso elettrodo (occupancy) sia ridotta sotto pochi percento Il calorimetro elettromagnetico di ATLAS Calorimetro a campionamento assorbitore di Pb (2.1 mm) materiale sensibile Argon liquido elettrodi di kapton per raccogliere il segnale prodotto dalla ionizzazione dell’Argon Ermeticità: la geometria con elettrodi e assorbitori piegati a ‘fisarmonica’ garantisce una copertura totale senza zone morte nella coordinata azimutale Il calorimetro elettromagnetico di ATLAS Un fotone visto dal calorimetro di ATLAS …e un elettrone… Lo Spettrometro a muoni di ATLAS (2) Pm: misura della curvatura del muone in campo magnetico attraverso tre stazioni di misura: Inner – Middle – Outer Le stazioni per il tracciamento sono arrangiate in 3 strati cilindrici nel barrel e 3 ruote piane negli endcap. Ogni stazione fornisce la misura della traiettoria del muone con una precisione di ~40 mm R m-track Middle Outer Outer Middle Inner Inner m-track Z ALCUNI NUMERI: Numero totale di camere Numero di canali di elettronica Volume del gas Area complessiva Siti di produzione delle camere 1194 370000 800 m 3 5500 m 2 13 (in 7 paesi) Le camere MDT (Monitored Drift Chambers) Una camera MDT consiste di 6 (8 nella stazione interna) strati di tubi a deriva. Gli strati sono organizzati in due “multilayer” separati da un supporto. Diameter: 30 mm Thickness:400 mm Lenght: da 70 a 630 cm Wire thickness: 50 mm Gas: Argon 93% CO2 7% HV: 3080 V Proportional regime Gain: 2×104 Gas pressure: 3 bar 20 mm di tolleranza sulla posizione dei fili all’interno della camera I Laboratori Nazionali di Frascati hanno dato un contributo fondamentale sia alla progettazione che alla costruzione delle camere MDT di ATLAS. 94 camere della stazione centrale del barrel sono state costruite in questi laboratori! Misura di posizione (1) La misura della posizione in cui e’ passata la particella ionizzante e’ data dalla misura del tempo tra l’istante in cui la particella e’ passata e l’istante in cui si genera il segnale sul filo. tmis=tder+tprop+t0 tder = tempo di drift degli elettroni di ionizzazione tprop = tempo di propagazione del segnale lungo il filo t0 = serve a equalizzare il tempo misurato nei vari canali t0 inizio dello spettro dei tempi, indipendente dalle caratteristiche di drift del tubo Comprende i ritardi dell’elettronica di lettura in generale e’ diverso da tubo a tubo. SPETTRO DEI TEMPI t1 fine dello spettro dei tempi, dipendente dalle caratteristiche di drift del tubo Misura di posizione (2) Raggi (mm) La misura di tempo viene in seguito convertita in misura di posizione tramite la conoscenza di una relazione spazio-tempo, ossia conoscendo la VELOCITA’ di deriva. Tempi (ns) Problema: non si conosce esattamente la velocita’ degli elettroni nel gas. Viene determinata tramite un processo di AUTOCALIBRAZIONE AUTOCALIBRAZIONE Metodo per calcolare la R-T relation usando la traccia stessa. 1. Si misurano tre tempi, tmis 2. Si usa una R-T di partenza e si ottengono tre raggi, rmis = R(tmis) ossia tre “cerchi di deriva” 3. Si cerca la “miglior retta” tangente ai tre cerchi 4. Si calcolano i residui: R = Rmis(t) – Rfit 5. Si corregge la R-T di partenza con il valore medio dei residui per ogni intervallo di raggio. 6. La R-T corretta viene usata per calcolare nuovi cerchi di deriva. 7. La sequenza viene ripetuta in modo iterativo finche non si ottiene una precisione di 20 mm. Rfit Rmis Risoluzione spaziale Il singolo tubo riesce a determinare la posizione in cui e’ passata la traccia con una precisione media di 80 mm 80 mm RISOLUZIONE nella MISURA dell’IMPULSO La risoluzione sulla misura dell’impulso e’ influenzata da: 1. Fluttuazioni sulla perdita di energia rilasciata nei materiali prima dello spettrometro (pt<20GeV) Total Intrinsic 2. Contributo del multiplo scattering (20 GeV<pt<300GeV ) 3. Risoluzione sul singolo punto, calibrazione, allineamento delle camere (pt>300 GeV) MS E-loss Produzione dell’ Higgs a LHC Fusione gluone-gluone Fusione dei Bosoni Vettori (VBF) Bremsstrahlung di W /Z Produzione associata a quark pesanti (t/b) NLO QCD Il processo dominante e’ la fusione g-g, per MH< 2MZ il processo VBF costituisce il 20% della sezione d’urto totale Il potenziale di scoperta dell’Higgs di ATLAS Signal significance: rapporto tra il numero di eventi di segnale e la radice del numero di eventi di fondo Ad ATLAS il canale piu’ promettente per la scoperta dell’ Higgs e’: H ->ZZ*-> 4m con 130GeV ≤ mH < 2mZ Come si studia un canale di fisica? (1) m+ Z0 Scegliamo un canale da studiare (H ZZ 4m) H mm+ Z0 m Studiamone le caratteristiche: lo stato finale contiene 4 muoni complessivamente neutri 2 muoni vengono da uno Z0 e altri 2 da un altro Z0 le due Z0 derivano dall’Higgs la massa invariante del sistema dei quattro muoni sara’ uguale alla massa dell’Higgs!!! Simuliamo gli eventi del canale da studiare per valutare l’efficienza di ricostruzione e la risoluzione sui parametri da misurare. Studiamo come il nostro rivelatore “vede” l’evento. Studiamo TUTTE le possibili reazione che possono produrre eventi di fondo per il nostro segnale, ossia tutti i processi che danno luogo a 4 muoni come il nostro segnale. Come si studia un canale di fisica? (2) Il fondo riducibile : Zbb 4 µ e tt WbWb 4m Il fondo irriducibile: ZZ* 4m e ZZ* 2m2t 4m processi che generano 4 muoni, ma non solo (in questo caso ci sono anche due quark b!) processi che generano 4 muoni e basta…esattamente come il segnale! I fondi riducibili sono facilmente separabili dal segnale, Per i fondi irriducibili cerchiamo di identificare tutte le variabili (distribuzioni angolari, distribuzioni in impulso, masse invarianti…ecc ecc) che sono diverse per il segnale e per i fondi, ossia… Ottimizziamo i criteri di selezione degli eventi in modo da aumentare il rapporto segnale/fondo (senza restare senza segnale!) H ->ZZ*-> 4m Variabile usata per lo studio del canale H ->ZZ*-> 4m : MASSA INVARIANTE dei 4 m… PRIMA DELL’ANALISI… Signal ZZ 4m ZZ 2m2t ttbar Zbb All channels DOPO L’ANALISI… All channels Sommario Gli esperimenti della fisica delle particelle elementari sono diventati via via piu’ complessi: grandi dimensioni, frequenza degli eventi, numero di persone partecipanti agli esperimenti! La comunità delle alte energie mondiale sta facendo un salto di qualità enorme con la realizzazione di questi apparati. Stiamo per esplorare zone finora inesplorate, e speriamo di trovare oltre alle conferme che cerchiamo per le cose note... ...anche tante sorprese!!! RISERVA I decadimenti dell’ Higgs Range di basse masse (MH<130 GeV) H bbar e H gg Range intermedio (130<MH<2MZ) Range di alte masse (MH>2MZ) H WW* lnln e H ZZ* 4 lep H WW lnjj H ZZ 4 lep THE ALIGNMENT SYSTEM An optical system consisting of four RASNIK sensors is incorporated into the chamber structure to monitor the chamber positions in order to correct the track parameters. CCD lens Axial lines (RASNIK) mask Projective lines (RASNIK) PERFORMANCE: < 40 mm on sagitta error due to chamber misalignment RASNIK technology: measure the relative position of a lens between a CCD and a target mask (optical line) I calorimetri di ATLAS I tracciatori (3) A: non tutta la carica e’ raccolta ricombinazione. B: camera a ionizzazione, la carica raccolta è tutta quella prodotta. C: contatori proporzionali, il campo elettrico è sufficien= temente intenso (105 V/cm) da far acquistare agli elettroni primari energia cinetica sufficiente a ionizzare a loro volta il gas, moltiplicazione a valanga. La carica raccolta e’ proporzionale alla ionizzazione primaria. Si definisce guadagno del gas il rapporto: G = n/n0 ~ 103, 104 Il limite sul guadagno e’ di 108 al di sopra del quale si perde proporzionalita’. D: proporzionalita’ limitata, le cariche prodotte nel gas creano un campo elettrico che si oppone a quello esterno (diminuendo il campo si favorisce la ricombinazione), perdita di proporzionalita’ per effetti quantistici (estrazione di elettroni dal catodo, fotoelettrico da parte di fotoni di diseccitazione) E: Geiger-Muller, la carica raccolta non è più proporzionale alla ionizzazione primaria; l’eccitazione e la successiva diseccitazione del gas produce una serie di scariche che danno luogo a valanghe distribuite su tutto il rivelatore. Rivelazione di fotoni, elettroni e positroni La rivelazione di fotoni, elettroni e positroni si basa sulle loro proprieta’ di interazione con la materia: Un fotone intergaisce con la materia secondo tre meccanismi: e 1) Effetto foto-elettrico X X 2) Diffusione Compton qg e 3) Produzione coppie e+ eLa creazione di coppie avviene solo per energie maggiori di 2 me ed è il fenomeno dominante per E > 20 MeV. Z Un elettrone intergaisce con la materia secondo due meccanismi: 1) ionizzazione 2) bremsstrahlung Ec e Gli elettroni irraggiano fotoni finchè la loro E non diventa minore dell’energia critica g Ze e MWPC (Camera Proporzionale a Molti Fili) x z d Ar 80% Isobutano 24.5% Freon 0.5% Spaziatura tra anodi (d) è 1 –2 mm Coordinata Z si determina con: - piani incrociati di fili - divisione di carica - tempo di arrivo (delay line) - induzione su strisce catodiche segmentate ITC (ALEPH) Inner Tracking Chamber Risoluzioni migliori: x 100 mm, z 2-3 mm La fisica di ATLAS I goal principali dell’esperimento ATLAS sono: Scoperta del bosone di Higgs dello Standard Model attraverso il “golden channel” H ZZ* 4m, canale dominante per mH>130 GeV Scoperta dei bosoni di Higgs dello MSSM (Minimal Supersimmetric Standard Model) attraverso il canale H/A mm New Vector Bosons (Z’,W’): Scoperta di nuove bosoni vettori di masse molto elevate, fino a qualche TeV; Altro: B-physics, top-physics, EW physics… Molti dei canali di fisica piu’ interessanti comprendono muoni nello stato finale, importante raggiungere ottime capacita’ di misura dell’impulso di muoni energetici!!! Lo Spettrometro a muoni di ATLAS (1) buona risoluzione nella misura dell’impulso migliore del 10% nell’intervallo tra 3 GeV e 1 TeV CAMPO MAGNETICO toroidale in aria (minimizza multiplo scattering) RIVELATORI DI POSIZIONE: ottima risoluzione sul singolo punto (80 mm) 3 stazioni di misura capacità di trigger su eventi con uno o più m in un vasto range di pT (6 GeV,TeV); TRIGGER con camere apposite resistive plate chambers con ottima risoluzione temporale 1-2 ns resistenza ad un alto flusso di radiazioni. In atlas si contera’ un background fisico dovuto a neutroni, fotoni e particelle cariche di circa (10-100) KHz/cm2 ATLAS PIXEL… ATLAS TRT: Modulo del Barrel piastra di supporto e allineamento matrice di radiatore straws contenitore in fibra di carbonio zoom della parte terminale di un modulo Rivelatori di particelle (2) EFFICIENZA: probabilità che una particella venga rivelata una volta che essa penetra nel volume sensibile del rivelatore, ossia il rapporto e = NR / NI tra il numero di particelle segnalate dal rivelatore e il numero di particelle incidenti. RISOLUZIONE: la risoluzione di un rivelatore è legata alla capacità di distinguere valori differenti della grandezza da misurare. Una quantità frequentemente usata per caratterizzare la risoluzione è la larghezza a metà altezza della distribuzione di interesse. FUNZIONE DI RISPOSTA: la grandezza da determinare G e’ legata alla grandezza misurata M da una relazione funzionale del tipo G = f(M,Ki) che dipende da parametri Ki = costanti di calibrazione del rivelatore. CALIBRARE un rivelatore vuol dire cercare di avere la stessa risposta dal rivelatore alla stessa sollecitazione!