Il Sistema solare
Origine del sistema solare
La teoria piu' accreditata nei secoli scorsi era quella
della "nebulosa primordiale", cioe' di un'immensa
nube di gas e polvere in rotazione dalla quale si
sarebbero formati il sole e i pianeti, mantenendo lo
stesso moto di rotazione della nube.
altre teorie ipotizzano la formazione dei pianeti in
seguito ad un evento catastrofico, come la collisione
tra il sole e un'altra stella o una cometa e il successivo
distacco di materiale dal sole, dal quale si sarebbero
poi formati i pianeti
La composizione chimica e isotopica del sistema solare
oltre che l'improbabilità dell'evento porta ad escludere
questo
Vediamo quali eventi possono essersi verificati:
una nube fredda molto estesa di gas interstellare,
composta di idrogeno, elio, e una piccola parte di
elementi pesanti aggregati in forma di polveri, si
contrae per effetto della propria forza
gravitazionale.
Molto probabilmente tale contrazione è stata agevolata
dall'esplosione di una supernova le cui onde di
compressione hanno favorito la contrazione della nube
La presenza di alcuni isotopi che si formano durante
l'esplosione di una supernova fa propendere per
questa seconda ipotesi
http://it.youtube.com/watch?v=0J8srN24pSQ
Durante questa contrazione, che dura diversi milioni
di anni, la nube comincia a ruotare sempre piu'
velocemente e assume, a causa della forza
centrifuga, la forma appiattita di un disco
Nel centro della nube si accumula una grande
quantita' di gas e la contrazione gravitazionale lo
riscalda da una temperatura di circa -270°C fino a
circa 2000° C: si e' formata una protostella
Il gas che ruota attorno alla protostella forma un disco
di accrescimento e vi cade sopra lentamente, fino a
quando, dopo poche migliaia di anni, si innesca il vento
stellare
Nel frattempo, il calore e la radiazione sprigionati dalla
protostella e il flusso di gas che essa emette
vaporizzano i grani di polvere nella nube. La
protostella, accrescendo gas, comincia la sua
evoluzione in stella.
Abbastanza lontano dalla stella, il gas si e' raffreddato
abbastanza affinche' parte del gas si ricondensi in polvere
e ghiaccio; le particelle di polvere si aggregano per
L'immagine
infrarossapiccoli
a destrapezzi
mostradinumerose
collisione
fino a formare
roccia detti
stelle
planetesimi.
giovani invisibile nell'immagine di sinistra
Dall'unione dei planetesimi si originano i protopianeti;
la massima dimensione che essi possono raggiungere
dipende dalla loro distanza dalla stella e dalla
composizione e densita' della nube primordiale: nelle
regioni piu' interne essa sara' molto minore che in
quelle esterne, perche' la protostella tende a
disgregare e vaporizzare le polveri.
La differenza di dimensioni fra pianeti terrestri
e pianeti gioviani è a favore della validità di
questo scenario
La formazione dei protopianeti puo' richiedere da circa
centomila anni ad una ventina di milioni di anni
A questo punto, la stella comincia ad emettere un
forte vento che spazza via il gas residuo del disco
Se un protopianeta e' abbastanza massiccio da trattenerne
una parte con la propria gravita', si formera' un pianeta
gassoso, altrimenti verra' spogliato del gas e dara' origine ad
un pianeta roccioso; e' logico che i pianeti piu' vicini alla
stella, essendo anche i piu' piccoli, appartengano a questa
seconda categoria.
L'evoluzione successiva del sistema planetario e'
regolata dagli impatti tra i corpi che lo compongono.
Quando sono particolarmente violenti, gli impatti
possono addirittura deviare i corpi dalla loro orbita
originaria.
Questa fase e' stata attraversata dal nostro Sistema
Solare da 4 a 4.5 miliardi di anni fa.