Nessun evento in natura è più grande ed elevato della maternità. Sentire crescere una nuova vita dentro di sé è qualcosa di speciale che soltanto chi l’ha provata può descrivere. Basta vedere l’atteggiamento tipico e istintivo con cui moltissime donne incinte “accarezzano” protettive il loro ventre come “abbracciando” in sé stesse il figlio; è un gesto colmo di tenerezza per un essere infinitamente fragile, ancora in formazione in una fase in cui dipende unicamente dalla madre per il nutrimento, la crescita e l’umore, eppure in quel gesto sembra già che lo “cullino” in braccio. Tra la madre e il figlio si instaura, appena concepito, un rapporto assolutamente unico, diverso da qualsiasi altro, perché il loro cuore batte all’unisono “parlando” il linguaggio universale dell’amore! È da quell’istante che la donna diviene madre e quel ruolo non cambierà mai più, neppure quando il figlio sarà adulto e genitore a sua volta: il figlio è e sarà per sempre parte di sé stessa. Tremerà al pensiero che qualcosa possa farlo soffrire, piangerà o gioirà per lui per le cose che gli capiteranno nella vita, com’è normale in ogni affetto ma, in più, le sensazioni saranno amplificate, come vissute in prima persona. C’è qualcosa appena paragonabile, forse, soltanto nella sensazione dell’artista quando crea la sua opera, che “sente” dentro di sé e la ama, prima ancora di concretizzarne i tratti: la maternità è l’opera più preziosa che mai abbia visto la luce! Ma c’è spesso, nel comportamento affettivo femminile e nella sua accoglienza, qualcosa di istintivamente “materno”, protettivo e dolce, anche nelle donne che non hanno figli e può manifestarsi, ad esempio, nella tenerezza che dedicano alle persone con cui vivono, o anche occasionalmente, come con ospiti di passaggio. “L’istinto materno”, anche se appare sopito, o orgogliosamente mascherato da solidarietà, ad esempio, si risveglia facilmente e spesso in modo inatteso, di fronte alla sofferenza degli esseri più fragili e indifesi. Non mancano eccezioni, naturalmente, di donne che soffocano, rifiutano o negano questa parte importante di sé risultandone a volte non completamente realizzate, ma sono per fortuna una netta minoranza. Nella maggior parte dei casi il “tocco” di una donna nel dimostrare affetto sarà riconoscibile, prima ancora di vederne il volto, perché avrà dentro la dolcezza rassicurante e la tenerezza del suo essere . Il suo abbraccio, recherà comunque il ricordo e l’esperienza di altre maternità di generazioni passate, in un viaggio a ritroso nel tempo, fino al ricordo più antico della Madonna, che riassume in sé l’amore e la ferma dolcezza di “tutte le mamme”. Donna madre mamma significano spesso la stessa cosa, ed è meraviglioso! Opere di Silvestro Migliorini www.silvestromigliorini.it [email protected] Foto di Angelo Casulli Testo e grafica: [email protected]