la nascita del modello atomistico
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Democrito appartiene all’epoca socratica
(nasce in Tracia nel 460 a.C) ma l’orizzonte
della sua ricerca è distante dall’indirizzo che
la filosofia prenderà nella cornice culturale
ateniese del V secolo a.C
Grande viaggiatore, notizie non sicure
parlano di viaggi in Persia, India, Egitto ed
Etiopia; pare invece che abbia fatto una
fugace comparsa ad Atene
Muore in una data imprecisata tra il 400 e il
380 a.C
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Autore di molte opere (a differenza dei filosofi più antichi)
I titoli delle sue tante opere (gli vengono attribuiti circa 50
titoli) spaziano dalle questioni di geometria , all’astronomia,
alla geografia alla medicina e alla musica
Un posto a parte merita la sua riflessione etica, che contiene
forse la prima teoria della felicita, nata in ambito filosofico
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Come spiegare i fenomeni secondo la
loro struttura reale, se tutte le nostre
percezioni sono condizionate
dall’apparenza?
• Anche per Democrito la conoscenza vera NON
scaturisce dai sensi ma solo da un processo
intellettuale che , interpretando i segni presenti
nella realtà sensibile, delinei le CARATTERISTICHE
DELLE STRUTTURE NASCOSTE
Il suo obiettivo è unificare l’intero campo
dei fenomeni fisici e biologici rendendo
conto della loro composizione e della
DINAMICA SOTTOSTANTE ai processi di
trasformazione
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Partendo dall’analisi di determinate qualità sensibili
delle cose come il PESO o la GRANDEZZA
• Democrito ipotizza
Che la realtà sia costituita “di pieno e vuoto, chiamando
essere il primo e l’altro non essere” (D.K 68)
• Sarebbe così la loro proporzione interna, cioè la densità della
sostanza presente in ciascun materiale, a determinare le differenze
tra le cose, MISURABILE con il rapporto volume/peso
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Con il vuoto si ammette la realtà del non
essere di Parmenide
Si modifica il concetto di essere distinguendo
il suo carattere di sostanza piena dallo spazio
vuoto in cui viene a collocarsi
L’essere come sostanza piena diventa una
parte determinata e quantificabile della
realtà, qualcosa che occupa uno spazio, ma
può anche dividersi e lasciare spazio al vuoto
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Essere /non essere
secondo una
problematica derivata
da Parmenide
L’essere sono gli atomimateriali costituenti
ultimi dell’universoindivisibili, di numero
infinito, dotati di
movimento naturale
Muovendosi nel vuoto
gli atomi si aggregano
dando origine alle cose
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Parte ultima e indivisibile dell’universo
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A-témno: che non si “taglia” più
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A questa ipotesi, Democrito perviene
approfondendo la problematica della
divisibilità all’infinito di Zenone
Democrito distingue tra un campo
matematico, nel quale questa divisione è
possibile e un campo fisico in cui al contrario
questa non è possibile.
Democrito sostiene che se l’argomentazione
fosse valida anche sul piano fisico si
giungerebbe, nelle successive divisioni, ad
annullare il mondo fisico stesso
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Principio che non è
formulato in questi
termini da D.
Tuttavia postulato da D.
nella sua ipotesi
scientifica
Bisogna postulare
l’esistenza del vuoto
Altrimenti non sarebbe
possibile il movimento
degli atomi e il formarsi
di diversi mondi
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Gli atomi sono dotati di
grandezza
Diversamente da Epicuro che
riprenderà la sua filosofia gli
atomi NON hanno peso
Gli atomi possiedono una forma
Gli aggregati di atomi sono
differenti e danno origine a cose
diverse proprio per la loro
diversa forma geometrica e
grandezza e per la posizione che
assumono aggregandosi
Per Democrito il peso NON è la
causa del movimento
Democrito sostiene che il
movimento degli atomi non ha
alcuna causa esterna, tutto
avviene necessariamente,
secondo una legge naturale che
non richiede altra spiegazione
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La posizione di Democrito è la più chiara
espressione di ciò che sarà più tardi definito
come MECCANICISMO MATERIALISTICO
Secondo questa teoria tutto ciò che esiste è
materia (atomi) ingenerata e indistruttibile, le
cui trasformazioni sono legate alla necessità
intrinseca della sua composizione, secondo
leggi necessarie
NNel mondo antico questa concezione ebbe
scarso successo. Prevalse invece una
concezione finalistica
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