ASSOCIAZIONE P pr+pr+vg+ vg+ F1 pr+pr vg+ vg Gameti F2 pr pr vg vg pr pr vg vg pr vg 100% pr+vg+ 50% pr+ pr vg+ vg 25% +25% pr vg 50% pr pr vg vg 25% +25% ASSOCIAZIONE E SCAMBIO P pr+pr+vg+ vg+ F1 pr+pr vg+ vg Gameti F2 pr pr vg vg pr pr vg vg pr vg 100% pr+vg+ 44% pr+ pr vg+ vg 22% +22% pr vg 44% pr pr vg vg 22% +22% pr+vg 6% pr+ pr vg vg 3% +3% prvg+ 6% pr pr vg+ vg 3% +3% ASSOCIAZIONE e CROSSING-OVER: GAMETI due o più geni sullo stesso cromosoma a b GAMETI a b ab a ab senza crossing over b dopo crossing over ab a a b b ANAFASE 2 A A A B B B B aB a a A A b B anche gameti b ricombinanti B ANAFASE 2 A AB A a B AB b Ab Solo gameti parentali A AB B Crossing-over, ricombinazione e chiasmi. GAMETI a b ab a a A A b b B B chiasma Crossing over a a A A a B aB ANAFASE 1 ANAFASE 2 b b B B DIPLOTENE A terminalizzazione del chiasma METAFASE b Ab A AB B ASSOCIAZIONE E SCAMBIO 2 P b+b+vg+ vg+ F1 b+b vg+ vg b b vg vg b b vg vg b vg Gameti F2 100% b+vg+ 40% b+ b vg+ vg 20% +20% b vg 40% b b vg vg 20% +20% b+vg 10% b+ b vg vg 5% +5% b vg+ 10% b b vg+ vg 5% +5% Distanza tra i geni e frequenza di ricombinanti A A a a A A B B b b D D a d a d AB Ab aB ab AB AD Ad aD ad AD Ad aD ad ab Maggiore è la distanza tra i geni, più alta è la probabilità che fra di essi vi sia un crossing over, più alta è la frequenza di ricombinanti fra loro. Aminoacidi e proteine struttura primaria: sequenza lineare degli aminoacidi legame peptidico HO R R’ HO C C NH2 O H aminoacido 1 C C NH2 O H aminoacido 2 H2O struttura secondaria: avvolgimenti o ripregamenti elementari della catena polipeptidica, dovuti a legami idrogeno tra aminoacidi vicini nella sequenza lineare dipeptide a elica foglietto b struttura quaternaria: composizione di più catene polipeptidiche, uguali o diverse, a formare una proteina multimerica struttura terziaria: struttura tridimensionale della catena polipeptidica dovuta alle interazioni fra aminoacidi anche lontani nella sequenza lineare C In ultima analisi le strutture secondaria, terziaria e quaternaria sono dovute alla struttura primaria omodimero N La natura delle mutazioni geniche: una mutazione una sostituzione di un aminoacido in una catena polipeptidica Frammentando progressivamente un polipeptide, è possibile suddividerlo fino ai singoli aminoacidi Dalla posizione cambiata di singoli frammenti o di singoli aminoacidi è possibile identificare il frammento che differisce fra l’allele normale e quello mutato, fino a individuare l’aminoacido cambiato Alleli diversi possono differire per la sostituzione di un solo aminoacido in una catena polipeptidica (CH3)2 Se si collocano i frammenti di un polipeptide sul bordo di un foglio di carta bibula e se si espongono 2 margini ortogonali del foglio a 2 diversi solventi, se ne può avere un’impronta digitale (fingerprinting) attraverso la collocazione finale dei frammenti sul foglio COOH Nella catena b dell’emoglobina umana, l’aminoacido in posizione 6 è l’acido glutammico nell’allele normale dell’emoglobina A (HbA) ed è la valina nell’allele mutato dell’emoglobina S (HbS) HO (CH2)2 HO C C NH2 O H Acido Glutammico CH C C NH2 O H Valina Un gene una catena polipeptidica Colinearità tra gene e catena polipeptidica Si sono mappate diverse mutazioni in diversi siti del gene TrpA (per la sintesi del triptofano) in Escheirichia coli Mediante l’analisi di fingerprinting, si sono localizzati, nella catena polipeptidica, le posizioni degli aminoacidi caratteristici di ciascuna mutazione mappata N 15 22 49 175 15: Lys->STOP; 22: Phe->Leu; 49: Glu->Val,Gln,Met; 175: Tyr->Cys. La sequenza dei siti mutati nel gene è identica alla sequenza delle posizioni degli aminoacidi sostituiti, anche se le distanze non corrispondono esattamente La trasformazione batterica: batteri (Streptococcus pneumoniea) avirulenti (ceppo R) sono trasformati in batteri virulenti (ceppo S) da batteri virulenti (ceppo S) uccisi dal calore Ceppo R Ceppo S Uccisione con il calore Ceppo S Ceppo S ucciso dal calore proteine lipidi polisaccaridi RNA Ceppo R DNA Ceppo R trasformazione Ceppo S Nessuna trasformazione trasformazione Le basi azotate H H N O H C C C N C N C H C O H Pirimidine N C C N H N H C C C C N H H Timina H Adenina H O C N C C C N C N H C N C N O N Guanina H C Purine C C N H H N H Citosina C H La struttura del DNA O- Legami idrogeno O- C P G Legami idrofobici O O T H2C5’ BASE ….. O P 3’ C1’ C4’ H H H H C3’ A 5’ C2’ HO H 1’ P 5’ 3’ P 3’ 5’ P 3’ 1’ 1’ 5’ 1’ Nucleotide Il DNA è costituito da due catene polinucleotidiche antiparallele avvolte tra loro a doppia elica Replicazione semiconservativa del DNA nei cromosomi degli eucarioti BrUdR G1 S G2 Mitosi (M1) 2n BrUdR G1 S G2 Mitosi (M2) Struttura dell’RNA O- RNA compl. DNA OP desossiribosio ribosio O O H2C5’ BASE ….. O A T G C C G U A C1’ C4’ HH HH C2’ C3’ P 5’ OH H HO H H H H C 5’ H N N C C O Timina Uracile 1’ 5’ C C 3’ P 3’ P O C 1’ H 5’ 3’ P 3’ 1’ 1’ La Trascrizione -35 11-15 nucl TGTTGACA -10 5-8 nucl TATAAT Sito di inizio terminazione promotore C-G G-C C-G G-C C-G G-C RNA trascritto Sito di attacco dell’aminoacido RNA trascritto Filamento di DNA da non trascrivere Filamento di DNA da trascrivere Promotore Sito di inizio Terminazione RNA polimerasi anticodone Tipo abbondanza coeff. sed. rRNA 80% 23S, 16S, 5S tRNA 15% 4S mRNA 5% vario I codoni UUU UUC UUA UUG Phe Phe Leu Leu UCU UCC UCA UCG Ser Ser Ser Ser UAU UAC UAA UAG Tyr Tyr STOP STOP UGU UGC UGA UGG Cys Cys STOP Trp CUU CUC CUA CUG Leu Leu Leu Leu CCU CCC CCA CCG Pro Pro Pro Pro CAU CAC CAA CAG His His Gln Gln CGU CGC CGA CGG Arg Arg Arg Arg AUU AUC AUA AUG Ile Ile Ile Met ACU ACC ACA ACG Thr Thr Thr Thr AAU AAC AAA AAG Asn Asn Lys Lys AGU AGC AGA AGG Ser Ser Arg Arg GUU GUC GUA GUG Val Val Val Val GCU GCC GCA GCG Ala Ala Ala Ala GAU GAC GAA GAG Asp Asp Glu Glu GGU GGC GGA GGG Gly Gly Gly Gly I codoni sono le triplette di basi di mRNA che codificano per specifici aminoacidi; sono complementari e antiparallele sia alle corrispondenti triplette sul DNA del gene trascritto, sia a quelle degli anticodoni, presenti sul tRNA corrispondente; la prima base è all’estremità 5’, l’ultima all’estremità 3’ Il codice genetico non è ambiguo: ogni codone codifica per un solo aminoacido Il codice genetico è degenerato: molti aminoacidi sono codificati da più di un codone Il codice genetico è universale: quasi tutti i viventi condividono lo stesso codice genetico Sintesi proteica e traduzione 5S 23 S 50 S 30 S Sito P Sito A 16 S Negli eucarioti l’RNA prima di entrare nel citoplasma subisce una maturazione: al 5’ viene aggiunta una 7metilguanosina, al 3’ una catena di poli-A aa1 aa2 aa1 aa3 aa1 aa2 AAAA Il sito di inizio della traduzione nell’mRNA è una tripletta AUG, GUG preceduta di poco da sequenze complementari all’rRNA 16 S; tale tripletta codifica per Nformil-metionina (in E. coli) il tRNA con l’anticodone complementare al codone esposto nel sito A vi si lega, essendo già associato al proprio aminoacido (aminoacil-tRNA) Sul sito P è presente un tRNA entrato in precedente, cui è legato il nascente polipeptide (peptidil-tRNA);il polipeptide si stacca dal tRNA sul sito P e si lega all’aminoacido legato al tRNA sul sito A Il tRNA libero sul sito P si allontana, il codone e il peptidil-tRNA sul sito A si spostano sul sito P Non tutto l’mRNA viene tradotto: una parte, corrispondente agli introni dei geni, viene staccato e rimosso; l’altra parte, corrispondente agli esoni dei geni, viene saldata e tradotta Quando sul sito A giunge un codone di terminazione, al posto di un tRNA vi si lega un Fattore di Rilascio che impedisce l’allungamento del poipeptide e conclude il processo Le fonti della variabilità genetica Perché sia possibile l’evoluzione, la selezione deve operare su una preesistente variabilità genetica; ma per effetto della selezione la variabilità genetica viene ridotta nelle generazioni successive, poiché si trasmettono alla progenie solo gli alleli e i genotipi più adatti all’ambiente. Ma per adattarsi a un ambiente mutevole, le specie debbono mantenere un livello adeguato di variabilità genetica per rispondere tempestivamente alla mutabile pressione selettiva. Fonti primarie Mutazioni geniche Poliploidia, duplicazioni Nuovi alleli Geni duplicati Nuovi geni Amplificazione (esponenziale) Riproduzione sessuale Ricombinazione Nuove combinazioni di alleli Localmente Migrazioni Nuovi alleli (localmente) La genetica delle popolazioni La genetica di popolazione si occupa della frequenza degli alleli nelle popolazioni e del loro andamento nel tempo, quindi studia la variabilità genetica e i fattori che ne influenzano nel tempo i cambiamenti, mirando alla comprensione dei meccanismi genetici alla base dell’evoluzione. La genetica formale studia i risultati di singoli incroci fra 2 individui, che, per i geni studiati, possono avere al massimo 2 alleli diversi (se sono eterozigoti); nell’incrocio tra 2 eterozigoti, ciascuno produce metà (0,5) gameti con il 1° allele, metà con il 2°; nella progenie ci si aspetta che un quarto (0,25) sia omozigote per il 1° allele, un quarto sia omozigote per il secondo e metà eterozigote. A1 0,5 A2 0,5 A1 0,5 A1A1 0,25 A1A2 0,25 A2 0,5 A1A2 0,25 A2A2 0,25 Una popolazione si dice polmorfa per un gene, se per esso presenta più di un allele; si dice monomorfa se presenta un solo allele La genetica di popolazione studia i risultati di tutti i possibili incroci fra tutti gli individui di sesso opposto della popolazione, immaginando di mettere insieme tutti i gameti dello stesso sesso e di accoppiare casualmente a 2 a 2 i gameti di sesso opposto; per i geni studiati il numero degli alleli diversi può essere qualsiasi, come può esserlo la loro frequenza. A1 0,2 A2 0,3 A3 0,5 A1 0,2 A1A1 0,04 A1A2 0,06 A1A3 0,1 A2 0,3 A1A2 0,06 A2A2 0,09 A2A3 0,15 A3 0,5 A1A3 0,1 A2A3 0,15 A3A3 0,25 Le leggi di Hardy-Weinberg 1° legge di Hardy-Weinberg: le frequenze degli alleli in una popolazione non cambiano passando da una generazione all’altra se: 1) Non c’è selezione 2) Non c’è mutazione 3) Non c’è migrazione 4) La popolazione è infinitamente grande Se pn è la frequenza relativa dell’allele A1 alla generazione n, quando le 4 condizioni sono rispettate, la popolazione è all’equilibrio (e non c’è evoluzione!) e: pn+1 = pn; pn+1-pn= p=0 A1 p A2 q A3 r A1 p A2 q A3 r A1A1 p2 A1A2 pq A1A3 pr A1A2 pq A2A2 q2 A2A3 qr A1A3 pr A2A3 qr A3A3 r2 2° legge di Hardy-Weinberg: le frequenze dei genotipi diploidi in una popolazione sono uguali al prodotto delle frequenze degli alleli (se queste ultime sono i coefficienti di un polinomio, le prime sono i coefficienti del quadrato del polinomio ) se: 1) C’è panmissia, cioè se ogni incontro tra i gameti di sesso opposto ha la stessa probabilità Se p e q sono le frequenze relative degli alleli A1 e A2 in una data generazione, le frequenze relative dei genotipi A1A1, A1A2 e A2A2 della stessa generazione sono, rispettivamente: p2, 2pq e q2