Mura di Gerusalemme
Anno A
Quarta domenica di Avvento
18 dicembre 2016
Musica: “Dei Genitrix” XIII sec.
Isaia racconta il “segno”
che Dio vuol dare ad Acaz:
un FIGLIO che sarà
Emmanuele = Dio con noi.
Questo figlio è il re
Ezechia, che compì molte
opere buone, ma anzitutto
è Gesù.
Il Salmo 23 dice che
questo Figlio è Re della
gloria. Rom 1,1ss dice che è
dal seme di Davide e il
Vangelo lo colloca tra noi.
Cartina città antica di GERUSALEMME
Le immagini evocano i re
Acaz e il figlio, Ezechia.
Il re Acaz, dunque, non chiede un segno dal
Signore e allora il profeta Isaia annuncia il
“segno”: un segno sconcertante, perché si
tratta di un bambino, che dovrà chiamarsi
Emmanuele, cioè “Dio-con-noi”. Hans Urs von
Balthasar (Luce della Parola, PIEMME 1990)
commenta: “Chi è la vergine e chi è il
bambino che deve chiamarsi Emanuele, “Dio
“Dio con noi” sarà l’atteso Messia.con noi” ?
molto prima di Cristo si parla chiaramente
della “vergine” e si afferma che il “Dio con
noi” sarà l’atteso Messia.
Is 7:10-14 In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz:
«Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal
profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Àcaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio
tentare il Signore»
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non
vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate
stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore
stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e
partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele».
Il “Tofet (Akeldamà)” dove l’assassino re Acaz immolò un figlio a Moloch e,
nonostante tutto, Dio gliene promette un altro, che sarà l’Emmanuele
Salmo
23
Profezia d’Isaia
Ecco, viene il Signore,
re della gloria.
Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
Ecco, viene il Signore,
re della gloria.
Chi
Chi
Chi
chi
potrà salire il monte del Signore?
potrà stare nel suo luogo santo?
ha mani innocenti e cuore puro,
non si rivolge agli idoli.
Sigillo di Ezechia, il re-Emmanuele
Muro di 7m. di larghezza che re Ezechia edificò per
ampliare e fortificare Gerusalemme, per
accogliervi i rifugiati di Samaria,
quando furono sconfitti dall’Assiria
Ecco, viene il Signore,
re della gloria.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Nella lettera ai Romani la persona di Gesù Cristo è presentata con
alcune frasi che sono un capolavoro di teologia. Lo presenta in due
tempi: prima, l’uomo Gesù, “nato dalla stirpe di Davide secondo la
carne”; quindi, “il Figlio suo … costituito Figlio di Dio con potenza
secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dai morti”. Le
due affermazioni si accordano facilmente: come figlio di Davide, egli
è il Messia di Israele; solo dopo la risurrezione, dopo la umiliazione
della sua vita terrena, dopo la sua obbedienza fino alla croce, si
manifesterà “Figlio di Dio con potenza”. Il Vangelo di Matteo ci
racconta come Dio, nell’incarnazione del Figlio, chiama anche
Giuseppe, “figlio di David”, a collaborare col compito di inserire
legalmente Gesù nella famiglia di Davide,
secondo la promessa del profeta Natan.
Un altro pezzo del Muro di Ezechia
Rm 1:1-7 Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per
annunciare il Vangelo di Dio - che egli aveva promesso per mezzo dei
suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal
seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza,
secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù
Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di
essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a
gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù
Cristo -, tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata,
grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!
Rilievo sulla guerra assira
ALLELUIA
Mt 1: 23
Ecco, la vergine concepirà e darà
alla luce un figlio: a lui sarà dato
il nome di Emmanuele:
"Dio-con-noi “.
Giuseppe è il protagonista della liturgia di oggi. Non dice una
parola. Ascolta il messaggio, cerca di capire, agisce in
conseguenza. Ma non apre bocca. La sua annunciazione avviene,
più o meno simbolicamente, in sogno (“gli apparve in sogno un
angelo del Signore e gli disse: non temere di prendere con te
Maria, tua sposa”). Ecco il punto: “Prima che andassero a vivere
insieme”, Maria “si trovò incinta”. Dinanzi ad un fatto così
inspiegabile e non potendo dubitare della sua promessa sposa, si
ritira, lascia il campo libero all’intervento divino. “Mentre stava
considerando queste cose, ecco, che gli apparve in sogno un
angelo del Signore”. Anche per lui, dunque, c’è un annuncio:
“il bambino che è generato in lei viene dello Spirito Santo”,
il figlio che “essa darà alla luce” “tu lo chiamerai Gesù”.
Casa di Gerusalemme , I sec.
Mt 1: 18-24 Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo
promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò
incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo
giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un
angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di
prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei
viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù:
egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal
Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce
un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo
del Signore e prese con sé la sua sposa.
Originale: Joan Ramirez (+)
Immagini, letture, musica, commenti (versione catalana e castigliana) :
Regina Goberna, con la collaborazione di Àngel Casas
Versione inglese : Vivian Townsend
Versione italiana: Ramon Julià
Versione euskera (basco): Periko Alkain
Versione portoghese: Ze Manel Marquespereira
Versione francese: Àngel Casas
Versione neerlandese : Ben Van Vossel
Video: Esther Lozano
Monache di S. Benedetto di Montserrat
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