Sociologia dell`Europa occidentale Il paradosso della religione Il

Sociologia dell’Europa
occidentale
Il paradosso della religione
Il paradosso della religione
• Definizione sociologica: le religioni sono apparati
concettuali, insiemi di credenze e istituzioni sociali
che alcune comunità di uomini hanno elaborato per
dare un “contenuto di senso” alle proprie azioni.
• Le principali teorie della modernizzazione individuano
nell’epoca moderna il declino delle religioni, in base
al processo di secolarizzazione.
• Il rapporto problematico della religione con la
modernità: le convinzioni religiose vengono messe in
discussione dalla scienza e dalla razionalità.
La religione e il liberalismo
sociologico
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Nell’epoca premoderna la religione assume centralità sociologica,
politica e culturale: le istituzioni religiose permeano ogni aspetto della
realtà sociale, esercitano il proprio controllo sui comportamenti e i
rapporti interindividuali, stabiliscono la cooperazione e il mutuo
sostegno con le istituzioni politiche.
Tuttavia, la Chiesa riconosceva, di fatto, una certa autonomia delle
autorità politiche (totalmente diverso è il caso delle società islamiche o
del Giappone).
Con la Riforma protestante inizia un processo di graduale rinuncia al
controllo sulle altre istituzioni da parte di quelle religiose. Si avvia lo
sviluppo del liberalismo sociologico.
Nell’epoca moderna, accanto alle organizzazioni religiose, sorgono
altre organizzazioni non religiose o dichiaratamente anti-religiose, che
entrano a far parte della vita sociale e culturale.
La religione alla metà del secolo
• Nel dopoguerra le principali compagini religiose sono: ebraismo
e cristianesimo ortodosso (circoscritto alla Grecia) in misura
esigua, diffusa presenza del cattolicesimo, numerose entità
statali o piccole comunità protestanti.
• L’assetto di metà secolo rimane sostanzialmente immutato
rispetto al quadro instauratosi con la Riforma protestante. Si
possono individuare tre grandi aree: 1) paesi a religione quasi
esclusivamente cattolica 2) paesi in cui il cattolicesimo è stato
sradicato dopo la Riforma 3) paesi in cui cattolicesimo e
protestantesimo hanno iniziato a convivere, spesso dopo
sanguinosi conflitti e dissidi.
Due indicatori della fede religiosa:
1) il modello di appartenenza dichiarato
dalle popolazioni nazionali
• Austria, Belgio, Francia, Italia, Portogallo e Spagna si
identificano con la chiesa cattolica romana (prima area presa in
considerazione).
• I paesi nordici si dichiarano luterani; qui le chiese nazionali
costituiscono riferimenti identitari forti (seconda area).
• Germania, Paesi Bassi, Svizzera hanno un’identità religiosa
mista (terza area).
• Caso a parte è il Regno Unito: i dissensi tra protestanti e
calvinisti (in Scozia) sono continuati anche dopo la Riforma.
Attualmente può essere inserito nella terza area.
• Il quadro complessivo dell’Europa occidentale degli
anni ’60 è pressoché identico a quello instauratosi
con la Riforma.
• I movimenti di dissenso o di secolarizzazione del
Settecento e Ottocento (in particolare in Francia,
Scandinavia e Regno Unito) non hanno comportato
la diffusione del laicismo o del secolarismo.
• La religione conserva un ruolo importante, anche se
non dominante, nella società di metà secolo.
2) la partecipazione al culto
Un altro indicatore della fede religiosa è la partecipazione al culto,
che può essere distinta in:
• Partecipazione ai riti di passaggio (battesimo, cresime,
matrimoni, funerali)
• Partecipazione regolare alle funzioni religiose
I dati relativi agli anni ’60 presentano molte lacune, ma si può
ugualmente inferire che numerose aree dell’Europa occidentale
si riconoscono cristiane e sono sopravvissute al processo di
secolarizzazione.
La religione alla fine del secolo
• I flussi migratori provenienti da altre regioni del mondo hanno
contribuito alla diffusione in Europa delle religioni musulmane,
buddiste e induiste (il confronto con altre fedi è particolarmente
evidente in Francia, in Austria e nel Regno Unito).
• Nonostante ciò, non vi sono rilevanti cambiamenti rispetto agli
anni ’60: le dichiarazioni delle popolazioni nazionali ricalcano i
tre modelli fondamentali.
• Unico mutamento di rilievo: netto incremento dei cittadini
europei occidentali estranei a qualsiasi religione.
• I cambiamenti sono comunque limitati e il modello di metà
secolo rimane sostanzialmente intatto.
• I dati riguardanti la partecipazione al culto registrano un declino
accentuato in tutti i paesi europei, con l’eccezione della
Danimarca.
• Dai dati relativi alla partecipazione alle funzioni religiose emerge
una costante differenza di comportamento tra i praticanti delle
varie confessioni cristiane: cattolici e calvinisti frequentano più
spesso le chiese rispetto ad anglicani e luterani.
• La Francia cattolica costituisce un caso a parte, perché
presenta un grado di osservanza della religione più vicino a
quello protestante, a causa dello scarso peso pubblico della
chiesa nella vita del paese.
• Negli Stati Uniti si registra una intensa partecipazione religiosa
anche tra i protestanti.
Il declino della religione è dovuto al
liberalismo sociologico?
Dal confronto tra Europa e Stati Uniti si può sostenere che il
liberalismo sociologico negli Stati Uniti costituisce un vantaggio
per la religione piuttosto che la causa del suo declino, perché
permette il proliferare di numerose chiese in grado di rispondere
ai bisogni individuali.
Le teorie della secolarizzazione devono essere rivisitate:
• vi è un declino della rilevanza della religione in senso lato e una
perdita della sua centralità in ogni ambito di vita;
• la religione altresì non scompare come fenomeno sociale,
perché necessaria ai soggetti per identificarsi e per collocarsi in
una cornice di senso.