M. Salerno Tor Vergata Laplace 1 Interruttore ideale interruttore di chiusura i(t) = 0 per t < t0 v(t) = 0 per t > t0 i(t) + v(t) t = t0 interruttore di apertura v(t) = 0 per t < t0 i(t) = 0 per t > t0 i(t) + v(t) Esempio: interruttore ideale di apertura Caso reale Nell’intervallo (intervallo di apertura), v(t) , i(t) e Per t < t0, i(t) èdinderminata la potenzadal dissipata p(t) sono diverse da zero. Potenza dissipata (dipende circuito) p(t) Gli interruttori sono caratterizzati da:= v(t) i(t) = 0 Per t > t0, v(t) è inderminata l’intervallo d (interruttori rapidi, extrarapidi, ecc.) (dipende dal circuito) la massima corrente e la massima tensione t = t0 i(t) v(t) d t t M. Salerno Tor Vergata Laplace Scarica del condensatore i(t) t=0 + vC (t) + vR (t) C R Sicircuito definiscono gli istanti Il è formato da tre componenti til=condensatore 0- (lim per t C 0 da sinistra) R t 0 da destra) til=resistore 0+ (lim per l’interruttore, che sidiscontinuità chiude per t =di0 Non essendo possibili tensione sul condensatore Si supponga che vC(t) = V0 , per t < 0 vC (0+) =iniziale vC (0-) = V0 V0 condizione Per t < 0 Per t > 0 , interruttore chiuso : vC (t) = vR(t) ; i(t) = A e - t / RC i(t) = 0 Calcolo dell’integrale particolare Determinazione equazione risolvente Risoluzione equazione risolvente RC di(t) / dt + i(t) = 0 +) = A e - t / RC | a t= A = v (0+) / R = Va t/ R at= i(0scelga 0 Si i(t) = - C di(t) v =(t)A /edt = - C d v RC (t) / Adta =e - C+dARei(t) / dt vC(t) = V0 vR(t) = 0 C t=0 CR 0 Equazione caratteristica RC a + 1 particolare =0 Attenzione l’integrale è t / RC i(t) = (V / R) e RC di(t) / dt + i(t) = 0 ai segni coordinati t / RC a0 = - 1 / RC stato la i(t)calcolato = A e -utilizzando sul condensatore integrale particolare Equazione condizione risolvente iniziale Integrale generale 2 M. Salerno Tor Vergata Laplace 3 Scarica del condensatore i(t) t=0 + vC (t) C + vR (t) R di t dipende la velocità Dal valore ERdecadimento Q == i(t) R i2dt (t) dtdella tensione e di 0- della corrente = (V0 /R ) e2 – t –/ RC dt 2 t / RC4dt = R0C(V=0 1/RmF, ) e t = 10 R = 10 MW, s 0 (più di 2 ore 45 minuti) – t e/ RC = [ - C V0 e 2 ]t /0RC – 2 ½ CpF, V0t =e 10-10 s R = 10 W,=C[=- 10 0 = C V0 = 100 ps ] = ½ C V0 2 Determinazione Conservazione dell’area Q =della t<0 i(t) dell’energia = 0 , vC (t) V0 ,forma vR(t) = 0 d’onda i(t) E immagazzinata Perdi t <corrente 0, l’energia C t //RC t indipendente t > 0dal Si ha Q i(t)==C(V V00 /èR) condensatore ECee=-- t½ C V02da R tdal Q è Per la quantità elettrica -- tt //RC e t > 0, vC l’energia (t)totale = vR di (t)Ecarica = assorbita V e R 0 che resistore transita nel circuito per è: ER = ½ C V0t2> 0 t = RC costante di tempo L’area della forma d’onda i(t) è E C = rispetto costante di E tempo t Rin secondi invariante aR (s) | i(t)piccoli = (V0 / R) e - t / RC grandi valori valori diditt>t0 iv(t) C (t) R V0 V 0 al variare di R R minore R maggiore V0 /R Q t t M. Salerno Tor Vergata Laplace Analisi nel dominio del tempo Metodo di analisi diNel uncaso circuito contenente interruttori: della scarica del condensatore è presente IlC metodo nel interruttore dominioche delsi tempo perché t = 0 è detto analisi un solo chiude per t=0 + a) determinare l’equazione differenziale risolvente R tutte grandezze elettriche considerate funzioni V0 ledell’equazione L’ordine differenziale èconsiderando detto ordinesono deli seguenti circuito (il L’analisi è risolvente effettuata circuito RC è unecircuito del primo ordine). L’ordine unutilizzano circuito non è mai intervalli sull’asse deiditempi: del tempo le equazioni differenziali il maggiore della somma del numero dei condensatori e degli induttori presenti Intervallo t < come 0 . In questo intervallo l’analisi è banale, essendo il circuito aperto tempo variabile indipendente b) determinare l’integrale generale Intervallo 0 < t < 0 + . In questo intervallo l’analisi è banale, poiché la condizione L’integrale generale un numero di costanti arbitrarie pari all’ordine del inizialedipende V0 nonda subisce variazioni alla chiusura dell’interruttore circuitot > 0 .di In presenza interruttori è spesso necessario Intervallo In questo intervallo l’analisi è effettuata per mezzo di una equazione differenziale ordinariaparticolare del primo ordine. c) suddividere determinare l’integrale l’asse dei tempi in più tratti contigui ed Le costanti arbitrarielepresenti nell’espressione generale devono essere In circuiti più complessi analisi per t < 0 e per 0 - dell’integrale < t < 0+ possono risultare non banali. effettuare analisi calcolate in funzione delleindipendenti condizioni iniziali (scelte fra le tensioni iniziali dei L’analisi nell’intorno di t = 0 nasce dal fatto che, quando scattano gli interruttori, il condensatori e le correnti iniziali degli induttori) circuito si modifica e le grandezze elettriche possono cambiare istantaneamente 4 M. Salerno Tor Vergata Laplace 5 Funzione gradino unitario definizione 0 per t < 0 u-1(t) = 1 per t > 0 u-1(t) il gradino unitario èche una funzione Schemi equivalenti utilizzano discontinua utile per analizzare il gradino unitario circuiti contenenti interruttori, generatore di generatore di tensione corrente attivato attivato evitando di suddividere l’asse dei per t = 0 per tratti t = 0 separati tempi in più In molte applicazioni lo schema la u-1(essere t ) non è definita di funzione sinistra può sostituito per t = 0 con il seguente 1 t Notazione t=0 tt= = 00 unitario è usato il simbolo Per il gradino u-1(t) perché questa di A funzione fa parte A un insieme numerabile di enti matematici, indicati con il simbolo uk(t) (che verranno B B definiti in seguito) + + ivgg(t) (t) uu-1 (t) (t) trattazioni sono spesso -1(t) Inivgg(t) altre usate notazioni differenti M. Salerno Tor Vergata Laplace 6 Funzione gradino unitario Rappresentazione di funzioni discontinue mediante gradini unitari Funzione Ladetermini funzione di tipo f(t) sinusoidale Si l’equazione Attenzione: int /tutte =–funzione AB)[u ( f(t) t leB] ) applicazioni -ha u-1 )]( t - T )] La funzione f(t) si esprimere f(t) =f(t) [(A T+ [u (( tt) -- T uè -1essenziale Si può disattivare lapuò La la Gradino di ampiezza A, -1 -1 Prodotto di un gradino con rappresenta inizio per un t = impulso 0 r(t) della retta r distinguere funzione f(t) sinusoidale f(t)f(t) =A ) -[ tandamento =laug(t) u- -1t0(t ) -1(t 0 nel modo seguente funzione g(t) per t > t seguente espressione traslato all’istante t perAuna funzione g(t) per ogni 0 0T t ] dalla funzione f0 (t) [ = 0 per t < 0 ] ditraslato ampiezza e durata Infatti Infatti Infatti r(t)f(t) = (A=–FB)cos t / T+ (wBt + j ) Essendo presenti due discontinuità per 0 : u:-1(ut-1g(t =èu0;-1(ut-1-( T t -) T= )0;= f(t) 0; f(t) per tLa < t= 0<funzione )( =t )t0; = 0= 0 ) f (t) F cos ( w + j ) u ( t ) per t < t u ( t t ) = 0 ; f(t ) r(t) == A At [1 -) (,usono ( t - t0 )] per 0f(t) -1 = g(t) u ( t )] 0[1 -1 0-( tT (f(t) per t(t) =r(t) 0= e=[u per = T per 0 < t < T : u ( t ) = 1; u t T ) = 0; f(t) A -1 0 < t < T : u ( t ) = 1; u ( t ) = 0; f(t) = -1 0 -1 -1 f0=f(t) f(t) u t ) -1 -1 ( t ) -1 - u-1( t - T )] -1 attivata per t > t ( u1; -(utt-10 -()Tt =-) T=1)1; ;= f(t) f(t)f(t) 0-1 necessari due gradini unitari tT> Tt > )1;= 1; perper t >per : tu:0-1(ut-1)(u =t -1 ==0=00 r(t) r(t)==(A a t– +B)bt / T+ B fg( fg(t f (t(t) (tt))) 0f(t r(t) = a t + b | t = 0 = B r(t) = a t + b | t = T = A b = B ; a = (A - B) / T A A A A B t0 f(t) = [(A – B) ftf(t) / T+ B] [u (t)t+ )))] =f(t) Ff(t) cos t -u+(uwj -1 f(t) = (t ) f(t) =A-1= cos = ( (t --u--tT-1tjt0T(t) )] A [u (F(([1 twg(t) )t )-A )] -1 0(t) = r f(t) = g(t)-1[1 - u-1-1(-1t - t00 0)] t0 T T t0 t0 t M. Salerno Tor Vergata Laplace Approssimanti La funzionedi u-1(tu)-1,non può essere Esempio e (t ) usata C senza accorgimenti t=0 + particolari nell’analisi dei circuiti in Rtelettrici, 0 per < 0 i(t) quanto nonVè0 derivabile 0 per t <per 0 t = 0. t /e per 0 < t < e u-1,e (t) u-1, e (t)== -t /e uper del1condensatore, – e InNella tuttiscarica gli altri istanti, -1(te) tè> 0 1 per t > l’andamento della corrente i(t) è una derivabile con derivata nulla. approssimante dell’impulso u-1,0e ( t ) Esempio:0induttore per t < i(t ) = (V0 /R1)e - t /RC per t > 0 1 e iL(t) = u-1(t) corrente - t /e t /RC (C V / e ) e (V /R ) e = decrescente 0 0 = L d iL(t)/dt vL(t) tensione risulta: con e e = RC t per t =/ 0, vL(t) = 0 Si tratta dell’approssimante dell’impulso per t = 0, v (t) non calcolabile unitario moltiplicataLper C V 0 Approssimante dell’impulso Approssimante di u-1(t )unitario u0,e (t ) = d u-1,e (t ) / dt derivabile per ogni t u-1,e (t ) lim 00 per tt< per e tu> e) u-1, (t00) = e< -1 (t (t)== e 0 uu0,0,ee(t) -t /e0per <t< (11 //ee )eper t >e 0 con e > 0 Definizione u0,e ( t ) 1/ 1/ ee Approssimante A unitario dell’impulso A du e -1,e (t ) t u0,e (t ) = Perogni ogniee, , d t Per l’areaAAèèuguale ugualeaa11 l’area 7 M. Salerno Tor Vergata Laplace Impulso unitario di u (t) non Poiché l’integrale varia per T < 0èedefinito per T > nell’ambito 0, risulta: di una Affinché l’impulso di Dirac 0 u0(t) dt u0 (tdistribuzioni. ) u-1=(t1 ) =teoria lim matematica, u-1,e (t ) detta teoria delle Per il gradino risulti e 0 Al crescere di t , la variazione del - u (t) = 0 per t < 0 unitario valore dell’integrale in un Tale0 teoria è un’estensione della teoria delle funzioni,impulso in avviene cui risultano Per l’impulso u0 (t ) = lim u0,intorno dell’origine o modificate derivata e di integrale e (t ) diinfinitesimo u0(t) = opportunamente 0 per t > 0e le definizioni 0 (integrale sensoimpulso delle distribuzioni) di Dirac L’integrale di u0(t) è effettuato nel senso dellenel distribuzioni impulso di Dirac Proprietà fondamentale delle funzioni u0,e (t)di Dirac è rappresentato come una L’impulso Nell’ambito della teoria delle distribuzioni, 0 funzione nulla, con una discontinuità unitario u0(t) è definito dalla enell’origine. > 0 , e quindi u0, e1(t) d t =l’impulso 1 per ogni u0, e (t) d t = 1 lim e 0 - - seguente relazione Definizione u (t) discontinuità è caratterizzata dal valore Questa proprietà non è soddisfatta La dall’impulso unitario u0 (t). Infatti : T dell’integrale, che è T uguale 0 per < 0a 1 t dt=0 lim 0u0, e (t) u0(t) dt = e 0 Tale valore 1 non perè l’altezza T > 0dell’impulso - - - Questo risultato non è soddisfacente per le applicazioni u (t) dt = 8 M. Salerno Tor Vergata Laplace 9 Impulso unitario Alcune proprietà dell’impulso unitario u0(t) Impulso di un ampiezza A,u0 (t) Prodotto impulso traslato all’istante t traslato per un gradino per unaufunzione f(t) -1(t)0 h(t) = Ah(t) u0(t==-f(t) h(t) ut0-1)(tu0)(tu-0(tt0)) h(t) impulso nel A èh(t) il valore dell’integrale, Per determinare èè unun impulso f(t) u0(t -l’ampiezza t0 ) = f(t0non ) u0si(t può - L’ampiezza t0usare ) l’espressione u-1(t ) u0(t ) = u-1(0) usenso 0(t ) delle distribuzioni, un intorno di ampiezza f (t0 ) ½di t0 di in ampiezza in particolare (t ) = f(0) perché il gradinof(t) non u è 0definito per tu=0(t 0) dd d d Estensione della uA-1f(t) (tu0)(tuu-00(t == u-1f(t (t0)) d u-1(t ) = (tt0)-)dt tdt dt A= 0 ) gradino definizione di = ½ [ u-1 d dè un qualunque intervallo è un qualunque intervallo in [anche [ancheinfinitesimo] infinitesimo] comprendente comprendente comprendente questo modol’origine sit0 tha: h(t) 0 h(t) h(t) h(t) ==f(t) =u-1A(tuu0)0(t(t u-0-(tt0t)0)) u-1(t ) f(t0 A ) ½ 0] ba =per ½ t<0 u-1 ( t ) = ½ per t = 0 1 per t > 0 2(t ) h(t ) ½ a b d f(t) u-1(t ) t0 dd = u-1(t ) u0(t ) = u-1(0 ) u0(t ) = 1/2 u0(t ) t M. Salerno Tor Vergata Laplace 10 Esempio i (t) V0 + C V0 /R R i(t) Q t=0 t EC = ½ CV02 assorbita da R i(t) = (V0 / R) e - t / RC u-1 (t) ; Q = CV0 Questa soluzione vale per ogni valore di R , ma non per R = 0 V0 + C v(t) i(t) iv(t) (t) I v(t) = V0 [1 – u-1(t)] Q i(t) = C V0 u0(t) V0 t=0 2 t EC = ½ CV0 assorbita da I Q = C V0 Questa congrua con precedente, vale solo Energia assorbita Sono componenti ideali: illacondensatore e l’interruttore I i(t) =presenti -C dv/dtdue =soluzione, -C d V0 [1 – uE (t)] /dt = p(t) dt = v(t) i(t) dt = -1 I nell’ambito della teoria delle distribuzioni. dall’interruttore i(t) = Cteoria V0 u0(t) L’analisi del circuitolaè derivata possibile della delle effettuando di solo u-1(t)nell’ambito 2 2 = Vdistribuzioni –l’interruttore u-1(t)] CV dt = può CV0uassorbire [1 – ½ ] = ½ CV Se i(t) [ onel v(t)senso ] è impulsiva, ideale energia 0[1 0 ue 0(t) 0 distribuzioni, utilizzando il gradino u-1(t) l’impulso (t) delle 0 M. Salerno Tor Vergata Laplace Distribuzioni successive Derivate successive dell’impulso unitario L’impulso unitario può essere derivato infinite volte, nel senso delle distribuzioni Notazione d u (t) k-1 uk(t) = ----------- , k = 1, 2, … dt Esempio:successivi u1(t) del gradino Integrali Esempio: uu-2 (t) integrazioneu0,e (t) 1,e (t) derivazione doppietto Il gradinounitario unitario può essere rampa1/e unitaria 1/e rimanendo uintegrato = duuinfinite (t) / dtvolte, 1(t)….. 0(t) u-2 (t) ….. u (t) u (t) u (t) u (t) -2 -1 0 1 2 nell’ambito delle funzioni e ….. rampa gradino impulso doppietto tripletto ….. Approssimanti 1 Notazione e t t u1,e (t) = d u0,et (t) / funzioni dt distribuzioni -1/e u-k-1(t) = u-k(t) Al dtdiminuire , k = 1, di e2,il … doppietto è assimilabile a due 1 nulle < 0 di area opposta nullenell’intorno per t =/ 0dell’origine t - per timpulsi 11 M. Salerno Tor Vergata Laplace Analisi nel dominio di Laplace Circuiti con Circuiti senza Metodo della trasformata di memoria Laplace memoria Circuiti privi di condensatori, induttori, induttori accoppiati Circuiti contenenti condensatori, induttori, induttori accoppiati 1. Definizione 2. Analisi Trasformate elementari Analisinel neldominio dominiodi delLaplace tempo 3.equazioni Proprietà equazioni 4.algebriche Applicazione ai componenti differenziali algebriche elettrici L’analisi di circuiti con memoria è5. differente è Antitrasformazione simile all’analisi dall’analisi di di circuiti circuiti senza senza memoria memoria ed edèèmolto moltosemplificata complessa 12 M. Salerno Tor Vergata Laplace 13 Trasformata di Laplace: definizione Trasformata di Laplace 1. Definizione T 2. Trasformate elementari 3. Proprietà 4. Applicazione ai 00 componenti elettrici 5. Antitrasformazione F(s) = lim T Notazione f(t) e-s t dt F(s) = L [ f(t) ] F(s) L-trasformata di f(t) piano s tensioni Antitrasformata : di Proprietà del limite per Nell’analisi deidicircuiti, tutte le reale grandezze elettriche, e= correnti, w perché Im[s] i f(t) : funzione variabile contributo L’andamento f(t) per t < 0Tnon dà all’integrale, sonooperatore sostituiteinverso, con le rispettive L-trasformate Notazione tempi sono esclusi (trasformata unilatera). F(s) :limite funzione diedvariabile complessa Se il negativi esiste è finito dall’integrazione per s = s0 perallora passare f(t) Conviene considerare f(t)aNotazione =per 0 per esistedaedF(s) è finito ognitT<s 0 -1 V(s) = L [ v(t) ] Dimensioni F(s) t dt f(t) = tale cheV(s) Re[ = s Con ]lim > Re[ s0v(t) ] e-sminuscola, la lettera p.es. v(t), è indicata la a Esiste una formula integrale, s = Re[s] L [ 0 nel tempo, con la lettera maiuscola, p. Tgrandezza Calcolo dell’integrale nel senso Estremo inferiore di Re[ s0 ] : delle distribuzioni I(s)utilizzata = L [ i(t)nell’analisi ] poco dei circuiti ] -1) es.adimensionale V(s), la trasformata tempo di(sconvergenza a rispettiva variabile sascissa : sec -1 V(s) : volt . sec (per V s t) = 0 contribuiscono all’integrale eventuali impulsi, in particolare LaSe variabile di inferiore Laplace immediato significato e (viene il limite non esiste o nons ènon finitoha perunanalogamente - fisico I(s) : ampère . sec As) l’estremo di integrazione è indicato con 0 semipiano di convergenza Metodi operativi di antitrasformazione di Laplace saranno descritti in seguito alcun valore di s , f(t) non è L-trasformabile considerata come una variabile complessa M. Salerno Laplace Trasformate elementari Tor Vergata Trasformata di Laplace a t u (t) Esponenziale Gradino f(t)==uf(t) u (t) = e Impulso f(t) (t) Antitrasformate -1 -1 0 1. Definizione a : reale o complesso T 2. TrasformateT elementari F(s) == lim u ee-s-st tdtdt Tu0-1(t) 3. Proprietà F(s) lim (t) = -a t dt 00 u 4. Applicazione ai F(s) =TT lim (t) e-s t e-1 -1 0 -elettrici T componenti -s t = TTlim e t=0 = 11 -s t T 5. Antitrasformazione -s t at F(s) = lim T 14 T f(t) e-s t dt 0- Trasformate L [ u-1(t) ] = 1s L-1[ 1s ] u (t) [ ] -1 ----1 ----1 at u (t)] dt =]lim = lim e [ e ] 1 L [ e L [ = e u (t) = s -1 0 -1 = lim u (t) e dt = s-a s-a 0 s a per ogni0 valore di s 1-1 1a = =- 1 ascissa di convergenza = lim [ e ] + Lss- a ][>10 ;=Re[su0s(t)] >sRe[ a ] L [u0(t)] = 1 per Re[ T T T -1 - (s-a) T t -s T T ascissa dièRe[ = Redistribuzioni [a] l’integrale calcolato senso 1 a delle per s ] > nel 0antitrasformata 1convergenza -1 Una ulteriore n-1 eat u (t) = t n -1 èl’integrale essenziale l’estremo (s-a) èche identico aè(n-1)! quello relativo al d’interesse lainferiore seguente ascissa di convergenza a =di0:integrazione L [------ ] ----- sia 0 - eccetto la sostituzione di s con s-a gradino, Queste sono le uniche trasformate di cui sarà effettuato il calcolo dell’integrale M. Salerno Laplace Trasformata di Laplace: proprietà Trasformata di Laplace Linearità Derivazione Traslazione 1. Definizione Tor Vergata L [ f(t) f (t)]]==F(s) F1(s) ; L [ f2(t) ] = F2(s) -) + c F (s) -sT–c f (0 f –(t)/T)dt +]c]=2=fF(s) s (t) F(s) ] = F (s) L[[dcf(tf(t) e allora allora L 2 1 1 2 2 2. Trasformate elementari 3. Proprietà 1 4. Applicazione ai componenti elettrici 1 1 5. Antitrasformazione Se ove ove (te --c)T) è la f(t) traslata dell’intervallo T cff1(0 è sono il valore due costanti di f(t) per reali t o = complesse 0 2 La proprietà di derivazione linearità permette permette di applicare di sostituire il metodo operazioni delledifferenziali trasformata neldi La proprietà di traslazione è molto utile per tenere conto di ritardi nella Laplace del dominio a tutti tempo i circuiti con operazioni (e sistemi)algebriche lineari nel dominio di s trasmissione di segnali elettrici (è poco usata nei circuiti elementari) Sono lineari quelli contenenti componenti nei qualidiviLaplace è una relazione Se f(t)circuiti presenta discontinuità, la derivata e la trasformata devono Molte fra altre della trasformata Laplace sono omesse perché non lineare le proprietà grandezze Tutti i di componenti considerati in questo essere applicate nel sensoelettriche. delle distribuzioni assolutamente essenziali alla trattazione corso sono lineari L’istante 0 - è considerato per tenere di eventuali discontinuità Altri componenti (come il diodo) sonoconto non lineari e allora il metodo della nell’origine. di Nell’ambito delle funzioni si considera semplicemente f(0) trasformata Laplace non può essere applicato 15 M. Salerno Tor Vergata Laplace 16 Proprietà di derivazione: esempi Verifica proprietà di derivazione f(t) = e t u-1(t) f(0-) = 0 F(s) = L[f(t)] = 1/ (s-1) dalla proprietà di derivazione L[df(t)/dt] = sF(s) – f(0-) verifica df(t)/dt = e t u-1(t) + e t u0(t) = e t u-1(t) + u0(t) dalla proprietà di linearità L[df(t)/dt] = 1/(s-1) = s/(s-1) +1 = s/(s-1) Trasformate delle distribuzioni successive uk(0-) = 0 , k = 0, 1, 2, … uk(t) = d uk-1(t) / dt , k = 1, 2, … L[u0(t)] = 1 L[uk(t)] = s L[uk-1(t)] L[uk(t)] = sk M. Salerno Tor Vergata Laplace 17 Proprietà di linearità: esempi Trasformata della funzione sinusoidale Notazione f(t) = F cos (wt + j ) u-1(t) nel campo complesso jwt ] ujwt(t) , con-jwF f(t)La = lettera Re[ F½ e “F” Fe f(t) = (F e ha F* significati: e t )=u-1 (t)jj vari -1 + ove F = Fe jj è il fasore di f(t) (minuscolo) F(s) =f Re[ F /(s - jwè) ]la funzione del tempo f(t) dalle F(s)trasformate = ½ [FF(s) /(selementari - j= w)½ + F*/(s + -jwjw ) ];) + F*/(s + jw) ] [F /(s ove l’operatore Re[.] applicato considerando F (maiuscolo) è èl’ampiezza (modulo)s reale + jwt u (t)] = 1/(s jw2) 2 F = Fe jj = F (cos=L[ jF + ej(s sin j )j cos -1 - w sin j ) /(s + w ) F(s) F = F(maiuscolo Re[(cos j e+sottolineato) j sin j ) /(s - èjwil) fasore ]= dalla proprietà di linearità + F(s) è una funzione razionale (rapporto fra polinomi) a coefficienti reali F(s) = ½ F[(cos jF(s) + j sin j ) /(s - jw) +è(cos j - j sin j ) /(s +dijwLaplace )2] = 2 (maiuscolo) la trasformata L[ ] F Re[(cos j +=valori j½sin j/(s ) per (s ] /(s =perché assume f(t) [F - j+ )jw+)F*/(s F(s) è detta razionale=F(s) reale, reali swreale + jww) ] = ½F[(cos j + j sin j )(s + jw) + (cos j - j sin j )(s - jw) ]/(s2 + w2) = sufficiente i termini reali del prodotto) F(s) è anche espressa(ècome somma calcolare di due funzioni complesse coniugate, per s reale L’espressione trovata può essere considerata soddisfacente in vari casi 2 + w2) 2 + w2) = F (s cos j w sin j ) /(s =osservazioni, F (s cos - w precedenti sin j ) /(s Tuttavia è possibile ulteriormente i calcoli Sulla base di F(s) questesviluppare ijcalcoli possono essere semplificati M. Salerno Tor Vergata Laplace 18 Proprietà di traslazione: esempi Trasformata della funzione f(t) f(t) = A [ u-1(t) - uk -1(t-T)] f(t) = A S [(-1) u-1(t – k T)] A k=0 di traslazione dalle proprietà e diproprietà linearità di : traslazione e linearità : Dalle La forma d’onda è costituita -sT)/s dalla somma di infiniti gradini T t F(s) = A (1 e alternativamente positivi e negativi, di ampiezza A e traslati Si ricordi che k –k sT ] F(s) = (A/s) dell’intervallo di tempo[(-1) T l’uno erispetto all’altro 1 = k=0 1 + x indefinitamente, L’impulso di ampiezza A e durata T può essere replicato A = ottenendo un’onda = 1t–<x 0+ x2 – x3 + x4 - … s ( 1 +quadra. e – sT Tale ) funzione è nulla per S f(t) A T 2T 3T 4T 5T t M. Salerno Tor Vergata Laplace 19 Bipoli nel dominio di Laplace Trasformata di Laplace Trasformate di Laplace 1. Definizione di2.tensione Trasformate elementari e corrente 3. Proprietà 4. Applicazione ai = V(s) componenti elettrici 5. Antitrasformazione L [ v(t) ] ; + i(t) I(s) L [ i(t) ] = I(s) Si definisce un istante iniziale, tipicamente t = 0 All’istante t = 0- sono assegnate le condizioni iniziali tensione: v(t) in Volt (V) ; V(s) in Volt.sec (V.s) corrente: i(t) in Ampère (A) ; I(s) in Ampère.sec (A.s) V(s) v(t) bipolo nel dominio dominio di delLaplace tempo Il si dice nel dominio del tempo Il bipolo bipolo indicato nel dominio di Laplace è utilizzato solo a scopi di calcolo Indicando le trasformate invece delle grandezze nel tempo si ottiene Nel bipolo le grandezze elettriche sono sempre funzioni del tempo il bipolo nelreale dominio di Laplace M. Salerno Tor Vergata Laplace Resistore Nel dominio del tempo Nel dominio di Laplace + v(t) = R i(t) V(s) = R I(s) v(t) = R i(t) L [ v(t) ] = L [ R i(t) ] per la linearità L [ v(t) ] = R L [i(t) ] V(s) = R I(s) R v(t) = R i(t) + R V(s) = R I(s) 20 M. Salerno Tor Vergata Laplace Induttore + a Nel dominio del tempo v(t) = L d i(t) / d t Nel dominio -) V(s) = s L I(s) – L i(0 di Laplace i(0 -) condizione iniziale caso generale i(0L-)d=/i(t) 0 /dt v(t): = A -) sL L i(0 LI(s)[ v(t) ] = L [L d i(t) / + dt] B per le proprietà di linearità e di derivazione + 21 L v(t) = L d i(t) / d t Caso particolare condizione iniziale nulla: i(0 -) = 0 V(s) = s L I(s) + sL V(s) -)] L [ v(t) ] = L [ s L [ i(t) ] i(0 Li(0 ) tensione impressa del generatore, Equivalenza: V(s) = sL I(s) dominio tempo a: bipolo con segnodel positivo destra ab -) dominio di = Laplace: bipolo completo V(s) s L I(s) – LABi(0 V(s), I(s) grandezze elettriche esterne s L impedenza b M. Salerno Tor Vergata Laplace 22 Induttore: schemi equivalenti Dominio del tempo Dominio del di Laplace tempo A I(s) i(t) + L Li(0 i(0-) -u) 0(t) sL L + B i(t) b R -1 L [L i(0-)] = L i(0-)u0(t) + v g L Equivalenza Si ricordi chefra generatori I(s) i(t) + L i(0 -) V(s) -) -u (t) i(0i(0 )/s -1 A a + v(t) B V(s) v(t) La corrente impressa dal generatore di corrente In questi schemi equivalenti, gli induttori sono è pari a L i(0 -) / sL = i(0 -) / s considerati con condizioni iniziali nulle L-1[i(0-)/s] = i(0-v) u-1/ (t) R=i g espressioni permettono igQueste R nel dominio del di interpretare tempo gli schemi equivalenti dell’induttore l’impedenza sL svolge lo stesso ruolo della resistenza R g M. Salerno Tor Vergata Condensatore Nel dominio del tempo i(t) = C d v(t) / d t Laplace a + 23 C i(t) = C d v(t) / d t Nel dominio Caso particolare di Laplace I(s) = s C V(s) – C v(0 ) condizione iniziale nulla: v(0 -) condizione iniziale v(0 -) = 0 caso generale /0 /dt i(t): =v(0 C -d) = v(t) 1/sC + L [ i(t) ] = CLv(0 [C d) v(t) / d t ] I(s) s CV(s) V(s) I(s) ==sC per le proprietà di linearità e di derivazione I(s) A B s C ammettenza L [ i(t) ] = C [s L1/sC [ v(t) ] - v(0 )] V(s) + 1/sC impedenza I(s) s C V(s) –C ) V(s), I(s) elettriche esterne bipolo ab=grandezze bipolo ABv(0 completo b M. Salerno Tor Vergata Laplace 24 Condensatore: schemi equivalenti Dominio del tempo Dominio del di Laplace tempo -) u-) (t) C v(0 C v(0 0 + v(t) a A A I(s) i(t) + i(t) b + I(s) i(t) + C 1/sC C V(s) v(t) C 1/sC B Equivalenza Si ricordi chefra generatori R-1 L [C v(0 )] = C v(0-)u0(t) + v -) -u)/s(t) v(0v(0 -1 + v(0 -) g B V(s) v(t) Intensione questi schemi equivalenti, i condensatori La impressa dal generatore di tensione è sono pari aconsiderati C v(0 -) /con sC condizioni = v(0 -) / s iniziali nulle L-1[v(0-)/s] = v(0-v) u=-1(t)R i g g espressioni permettono igQueste R nel dominio del di interpretare tempo gli schemi equivalenti del condensatore l’impedenza 1/sC svolge lo stesso ruolo della resistenza R M. Salerno Tor Vergata Laplace 25 Esempio: circuito RC circuito nel dominio di s a C + A + t=0 v0 i(t) R v0 /s I(s) R 1/sC b v0 condizione iniziale B Il bipolo completo fra i morsetti AB è l’equivalente del condensatore nel dominio del tempo, inclusa la condizione iniziale analisi nel dominio di s I(s) (R + 1/sC) = v0 /s I(s) (sRC + 1)/C = v0 I(s) = v0 C/(sRC + 1) I(s) = (v0 /R)/(s + 1/RC) antitrasformazione i(t) = L-1[I(s)] = = L-1[(v0 /R)/(s + 1/RC)] = = (v0 /R) e –t /RC u-1 (t) M. Salerno Laplace 26 Esempio: circuito RCC Tor Vergata vc(t) t=0 a C + + v(t) C1 R v0 b dominio di t condizioni iniziali condensatore C : v0 condensatore C1 : 0 A + V(s) C v0 C -t/R(C + C1) vc(t) = v0 C e-t/R(C + C1 ) |t > 0 condensatore serie V(s) (sC + s Cv01 + 1/R) C = CCv+0 C1 C1 (condensatore visto dall’interruttore) V(s) = C v0 / (sC + s C1 + 1/R) v0 C/(C+C1 ) EP è pari all’energia immagazzinata dal condensatore V(s)serie, = v0caricoCalla tensione 1iniziale v0 1 C + C1 s + EP è assorbita dall’interruttore, per t=0 R(C + C1 ) E1 è assorbita dal resistore, per t>0 t R 1/sC il condensatore C equivale all’intero bipolo a sinistra dei morsetti AB vc(t) = v(t) = di v0vs0 |t < 0 e u-1 (t) analisi nel dominio C + C C C /(C+C v 1(t) 1 C C1 /(C+C ) 1 1) 1/sC1 B dominio di s Bilancio La costante energetico di tempo è : t = R (C + C1 ). antitrasformazione t<0: E0 = ½ C vo2 -1[V(s)parallelo C +v(t) C1 condensatore = ] C/(C+C )] 2 + + t(condensatore =0 : Evisto C [voresistenza 1 = ½dalla 1 R dopo + ½ C1 [vo C/(C+C1 )] 2 = la chiusura dell’interruttore) -1 da L [1/(s+a)] = e-at u-11 )](t)< E0 = ½ C vo2[C/(C+C e dalla proprietà di linearità C perduta C1 Energia C+C1 EPv(t) = E0= - Ev1 = ½C C vo2 [1 -t/RC/(C+C (C + C1)1 )] = 0 = ½ v 2 [CeC /(C+C )]u-1 (t) C + oC1 1 1 L M. Salerno Tor Vergata Laplace 27 Esempio: circuito RL t=0 + sL L + i(t) R v0 i(t) = 0 | t < 0 I(s) R v0 /s dominio di t analisi nel i(t) = (v0 /R) (1 - e – t L/R ) u-1 (t) i (t) di s I(s) (sL + R) = v0 /s dominio Costante di tempo t = R / L I(s) = [v0 / L]/[s (s + R/L)] v0 /R dominio di s antitrasformazione i(t) = L-1[I(s)] = L-1[(v0 / R) / s - (v0 / R) / (s + R/L)] Per antitrasformare I(s) si pone = I(s) = A/s + B /(s + R/L) Risulta A (s + R/L)] + B s = v0 / L A = v0 / R ; B = - v0 / Rt Per la proprietà di linearità i(t) = (v0 /R) (1 - e – t L/R ) u-1 (t) M. Salerno Tor Vergata Laplace Antitrasformazione Trasformata di Laplace Metodo delle Trasformata di Laplace 1. Definizione 1.2. Trasformate Dal circuitoelementari nel dominio del tempo determinare il circuito nel dominio di Laplace 3. Proprietà 4. Applicazione ai Per i componenti R, L, C, utilizzare i circuiti equivalenti componenti elettrici Per i generatori, calcolare la trasformata delle grandezze impresse 5. Antitrasformazione 2. Risolvere il circuito nel dominio di Laplace Tutte le grandezze elettriche (tensioni e correnti) sono funzioni di s 3. Antitrasformare le grandezze di interesse per ottenere le relative funzioni del tempo Le funzioni di s da antitrasformare sono funzioni razionali (rapporto di polinomi) nella variabile s F(s) = N(s) D(s) 28 M. Salerno Tor Vergata Laplace 29 Funzioni razionali: notazioni F(s) = N(s) D(s) funzione razionale nella variabile complessa s m N(s) = S bk k=0 n D(s) = S ak k=0 m sk = P (s - zk ) k=1 n sk = P (s - pk ) k=1 polinomio a numeratore di grado : gr [N] = m zk radici di N(s) ; zeri di F(s) polinomio a denominatore di grado : gr [D] = n pk radici di D(s) ; poli di F(s) F(s) funzione razionale reale nella variabile complessa s F(s) reale per s reale : coefficienti ak e bk reali F(s) funzione razionale propria : m = gr [N] < n = gr [D] F(s) funzione razionale impropria : m = gr [N] > n = gr [D] s0 polo di F(s) se lim F(s) = s s0 poli di F(s) pk radici di D(s) se gr [N] > gr [D] M. Salerno Tor Vergata Laplace Caso di funzioni razionali proprie Ipotesi: F(s) = N(s) D(s) funzione razionale reale propria, con poli pk semplici: radici di D(s) distinte Sviluppo in frazioni parziali n ck N(s) = S F(s) = D(s) k=1 s - pk ck residuo di F(s) sul polo pk lim (s(s––ppkk))F(s) F(s) = N (s) cckk== lim Dk(s) s = pk ss ppkk polo ph nn n c cD(s) k kn Antitrasformazione Nota: il termine (s - (s pk –) èpun fattore del polinomio lim lim lim ) (s – ph )(s c– p=h )N =(s)ch F(s) = S S S h -1 s p s p s p s p s p k h] = S k c e kpk t u (t) k=1 k=1 h k=1 [ F(s) D(s) ==(seat-hu pk-1)(t)Dk(s),f(t) = L da L-1[1/(s-a)] D k -1k(s) s = p k k=1 e dalla proprietà linearità ove Ddi (s) è pari a D(s) privato del fattore (s p ) = 0 per k h k k = ch per k h Calcolo dei residui { 30 M. Salerno Tor Vergata Laplace Caso di funzioni razionali proprie Ipotesi: F(s) = N(s) D(s) funzione razionale reale propria, con poli multipli: radici di D(s) coincidenti Sviluppo in frazioni parziali F(s) = N(s) D(s) Lo sviluppo in frazioni parziali nel caso di poli multipli (noto anche come sviluppo di Hermite) è piuttosto complesso. Per l’algoritmo si rimanda al libro di testo Antitrasformata Si ricorda che: 1 1 -1 ---------L [(s-a)n ]= (n-1)! tn-1 eat u-1(t) 1 -1 -----L [(s-a)2 ]= t eat u-1(t) caso di un polo di ordine n caso di un polo di ordine 2 31 M. Salerno Tor Vergata Laplace 32 Esempio di antitrasformazione F(s) = s+1 s+1 1 + 1 - 2 = = 6s 2(s+2) 3(s+3) s3 + 5s2 + 6s s (s+2)(s+3) Sviluppo Antitrasformata in frazioni parziali 1 + 1 e-2t - 2 e-3t ] u (t) f(t) = [ Fattorizzaziones + 1 A B C -1 2 6 3 F(s) = = s + s+2 + s+3 del denominatore s (s+2)(s+3) 3 2 andamento s + 5s + 6sf(0=+) = 1/6 + ½ - 2/3 = 0 f( ) = 1/6 + 1 e –2t + 3(2/3) e –3t = 0 = 1/6 A = =per s-2(1/2) max = =s(ss2F(s) + 5s|s=0 +f(t)6) - e –2t + (s+2)(s+3) 2 e –3t = 0; e t =s=0 2; t = ln 2 = 0.69 = s(s + 2)(sf(t) + 3) = f(0.69) = 0.21 > 1/6 max = 1/2 B = (s+2) F(s)|s= -2 = s + 1 s= -2 Radici di s2f(t) + 5s + 6 = s(s+3) 0 1/6 sC1,2= =(s+3) ½ (-5F(s) + |s=52-3–=4 .s6+) 1= ½ (-5= +-2/3 1) 0.69 t s(s+2) s= -3 Poli di F(s) s0 = 0; s1 = -2; s2 = -3 w = Im[s] piano s x x -3 -2 poli x 0 s = Re[s] M. Salerno Tor Vergata Laplace 33 Esempio di antitrasformazione ½+¼j ½-¼j s s F(s) = 2 = = + s+1-2j s+1+2j s + 2s + 5 (s+1-2j)(s+1+2j) Sviluppo Antitrasformata in frazioni parziali -t cos(2t + 0.46) (-1+2j)t (-1-2j)t ]Bu (t) A f(t) = 1.12 e u (t) f(t) = [ (½+ ¼ j)e (½ ¼ j)e s -1 -1 Fattorizzazione F(s) = = s+1-2j + s+1+2j (s+1-2j)(s+1+2j) del denominatore Andamentocomplessi coniugati per ogni t 2 s + 2s + 5f(t)= s polo :+-1 +2j ; residuo A = ½ +¼ j = A==(s(s+1-2j)F(s) | = 1.12 (-1+2j)t ] u (t) -1+2j 1-2j)(s +s=j)e 1+2j) f(t) = 2 Re [ (½+ ¼ = s+1+2j -1 s= -1+2j B = A* 1 polo :-1+2j -1 - 2j ; residuo B=½ -¼j -t 2jt = ½ j)e + ¼ ]j u-1(t) = ==e Re 4j [(1+ 1+ ½ j = In generale: 0.46 t j -t Re[e j(2t+0.46) ] u (t) = = 1.12 e = 1.12 e -1 s reale (cioè a ogni funzione5razionale B =per (s+1+2j)F(s) =0s+1-2j = Radici di s2 + 2ss=+-1-2j = -t reali), a poliu-1complessi s=coniugati -1-2j =coefficienti 1.12 e cos(2t + 0.46) (t) -1-2j -1.12 s1,2=corrispondono = -1 += ½ 1 –- residui 5 j= -1complessi + 2j coniugati ¼ -4j Poli di F(s) s1 = -1+2j; s2 = -1-2j w = Im[s] piano s x 2 s = Re[s] -1 | x poli -2 M. Salerno Tor Vergata Laplace 34 Caso di funzioni razionali improprie Ipotesi: F(s) = N(s) D(s) funzione razionale reale impropria gr [N] > gr [D] gr[Q] Divisione fra polinomi F(s) = N(s) = Q(s) + R(s) D(s) D(s) Q(s) = S qk sk : polinomio quoziente k=0 grado : gr [Q] = gr [N] - gr [D] R(s) : polinomio resto funzione razionale propria Antitrasformazione da L-1[sk] = uk(t) e dalla proprietà di linearità Le funzioni razionali improprie possono essere antitrasformate solo nell’ambito della teoria delle distribuzioni grado : gr [R] < gr [D] f(t) = L-1 [ F(s) ] = gr[Q] L-1 [ k=0 S qk sk ] + L-1 [ R(s) ]= D(s) gr[Q] S qk uk(t) + L-1 [ R(s) ] D(s) k=0 M. Salerno Tor Vergata Laplace 35 Esempio di antitrasformazione s2 + 3s + 5 3 F(s) = = s+ 2 + s+ 1 s+ 1 Divisione fra polinomi s2 + 3s + 5 s + 1 N(s) = s2 + 3s + 5 s2 + s s+ 2 D(s) = s + 1 2s + 5 2s + 2 Q(s) = s + 2 3 R(s) = 3 3 F(s) = N(s) = Q(s) + R(s) = s + 2 + s + 1 D(s) D(s) Antitrasformata f(t) = u1(t) + 2 u0(t) + 3 e-t u-1(t) Poli di F(s) s1 = -1 ; s2 = M. Salerno Tor Vergata Laplace 36 Esempio: circuito RLC vu(t) + V u-1(t) dominio di t R C Vu(s) + + + L V/s condizioni iniziali nulle R 1/sC sL dominio di s Poli di Vu(s) 1/3 ; L = 1/2 1/4 ½ ; ;CC=1 1/4 =1 Esempio : R= 1/2 u RC s2 + s/(RC) + 1/(LC) Radici di s2 + s/(RC) + 1/(LC) = 0 Vu (sC + 1/sL) + (Vu - V/s)/R = 0 jV3V A +-jV B = A* 3V 1 2V 1 3V A = = V = 2V = = + + V = 3V Discriminante 1 4 V u (sC + 1/sL VuuV V/(sR) s + 2 ss +2+s1+j + 1 s+2 1-j 1+j s22 ++ 23+ss1/R) ++ 22 = = (s + 1-j) 1) (s2(s+ +2)1+j)s + 1ss ++ 1-j u=4V 2 2 D = 1/(R C ) – 4 /(LC) s +4s+4 (s + 2) 2 complessi reali distinti: VPoli + s/(RC) +coniugati: 1/(LC)] = V/(RC)vu(t) 2V u [s reale Polo doppio: vu(t) 3V D > 0 = 3Vpoli reali distinti A = A= s+2 = -j V -1;-1+j -2-2 ; -1-j s + 1+j ss==-1-1+j V -t 1t D[-j = 0e j t ] upoli reali coincidenti (-1+j) - t Re V = -2t 3V (t)==RC 2VVe Re V t e u (t) ] u (t) = 2 Ve (t) = 2-2t t vvuuu(t) 43V (e t se-t[-j –sin e u (t) ) u (t) -1 -1 -1 B= = - 3V -1 + -1s/(RC) + 1/(LC) s + 1 s = -2 t coniugati = 2 Ve- t Re [-j (cos t +j sin t) ] u (t) =D2<Ve0- t sinpoli t ucomplessi (t) Analisi V dominio di1s V = nel -1 -1 M. Salerno Tor Vergata Laplace Esempio: partitore G R1 V Vs 37 + Vu(s) VApplicazioni: u(s)(sC+G) + [Vu(s) – V/s](sC1+G1) = 0 Assegnati i due)+G resistori il=condensatore C, due condensatori, possono VDati +G1ie]resistori (sC1+G u(s) i[s(C+C 1 1 ) V/s t=0 C C sC1 1 sC dominio di st G R ammettenze condizioni iniziali nulle conduttanze Gi = 1/Ri parassita, la tensione vu(t)diè dispersione distorta rispetto rappresentare le correnti fra le alla tensione del (partitore sC1+G Vgeneratore armature. Appena applicata la 1tensionenon di V (s) = u compensato). s partizione alimentazione, la dipende s(C+C1 )+G +G1dai Ponendo C , tale che R C = R C ,dipende si ottiene 1 Dopo il transitorio, 1 1 condensatori. vu(t) priva di=distorsioni Poli : s0resistori 0 ; s1di=dispersione. -(G+G1 ) / (C+C1 ) invece dai Andamento Sviluppo Antitrasformata in frazioni parziali C1 G1 -t (G +G1 ) / (C+C1 ) G1 C1 v (t) = V + e uG-11(t) G B +G u 1 Vu(s) = A sC B = V con e + V C+C 1G +G1 AA+= 1 VG+G 1 B = ) G +G Vu(s) = s s+(G +G1 )1 / (C+C C+C1 G+G1 1 1 s C+C1 s [s+(G +G1 ) / (C+C )] s+(G +G ) / (C+C ) 1 1 1 vu(t) C1 + vu(0 ) = G1 C1 G1 -t (G +G1 ) / (C+C1 ) vu(t) = V V C+C1+ sC1+G e u-1(t) G1 1 VA = G +G1 C+C1 G+G1 = V partizione capacitiva v)( ) C+C s+(G +G / (C+C G +G1 1 1u 1) s=0 C C1 G1 vu(0+) = VV 1GsC partizione capacitiva V se G+G +G C G11C 1 G1C1 = G 1= vuB(=) = VC+C1 1 1 = V = C +G C+C1 1G+G1 1 G+G1 G +G s s = C+C G+G C+C C+C1 G+G1t 1 1 1 1 1 vupartizione () = V resistiva partizioneC+C resistiva 1 + )1 = R C partitore compensato vu(0 ) = > vR < partitore compensato G +G1 u( 1C M. Salerno Tor Vergata Laplace Funzioni di rete Esempio Dominio del tempo Vu + Generatori indipendenti + + R R circuito e(t) u(t) (di tensione e di corrente) V Vu Ie nel dominio sL Condizioni del tempoiniziali (su induttori e condensatori) sL Ie = u Dominio diVLaplace sL impedenza di trasferimento (R+sL) Ie = Vu V IU(s) (s) circuito IE(s) V (s) (s) uu(s) R+sL impedenza di ingresso eeeGeneratori indipendenti E(s) V IIV (s)Z(s) F(s) Y(s) ===V V IU(s) (s) nel dominio ee(s) e(s) uu(s) sL/(R+sL) Ve =corrente) Vu (di tensione e di di Laplace sL/(R+sL) funzione di trasferimento L [ in tensione Classificazione funzioni di rete E(s) F(s) = U(s) -1 e(t) = L -1delle [ E(s) ] E(s) Se la tensione e la e(t) = Ve(s)F(s) = V-1udi Iu(s) funzione Funzione eccitazione o corrente) u(t) = L [(s)U(s) ] Ve(s)Y(s) =(tensione F(s) di rete ] corrente si riferiscono funzione di trasferimento ammettenza di alla stessa coppia di ingresso inIn tensione trasferimento un circuito deve essere Un circuito privo di generatori Si suppone che E(s) sia l’unica eccitazione presente morsetti, le impedenze presente almeno una funzione indipendenti e con condizioni F(s) dipende=dal circuito e Idalla coppia risposta Ie(s)Z(s) Vu(s) (s)F(s) = Ieccitazione (s) nulle /rimane e le ammettenze ututte di eccitazione diversa da ezero iniziali a riposo E(s) eimpedenza U(s) sonoditrasformate di Laplace di e(t) e u(t), rispettivamente funzione di trasferimento sono dette Iingresso generatori controllati non in danno luogo a funzioni di eccitazione trasferimento corrente ingresso F(s)qualunque non è una trasformata di elettrica Laplace grandezza d’interesse deldi circuito -1 u(t) =L [ U(s) ] Risposta (tensione o corrente) 38 M. Salerno Tor Vergata Laplace 39 Risposta impulsiva Dominio del tempo ue(t) 0(t) circuito e(t) h(t) = u(t) nel* dominio del tempo u(t) h(t) Dominio di Laplace E(s) 1 L [ ] prodotto di convoluzione -1 1 = u (t) relazione diretta e(t) e(t) = * h(t) 0 = u(t) fra e(t), h(t), u(t) u(t) = h(t) : risposta impulsiva = L -1[ F(s) ] h(t) e(t-t ) h(t ) d t = u(t) e(t ) h(t-t ) d t = u(t) 0- 0- U(s) F(s) E(s) F(s) = U(s) F(s)==1U(s) seE(s) E(s) [E(s)] e(t) = L=-1U(s) F(s) h(t) = L [F(s)] il prodotto di la risposta impulsiva-1 è convoluzione è [U(s)] u(t) = L l’antitrasformata della commutativo funzione di rete -1 M. Salerno Tor Vergata Laplace 40 Risposta impulsiva La risposta impulsiva h(t) caratterizza il circuito nel dominio del tempo e può essere rilevata sperimentalmente Da h(t) si può determinare la funzione di rete F(s) : F(s) = L[h(t)] e(t) Circuito in regime impulsivo u(t) = h(t) per e(t) = u0 (t) e(t) approssimante di u0 (t) A d t e(t) forma d’onda generica = / 0 per 0 < t < d d e(t) * h(t) = u(t) u(t) = e(t ) h(t-t ) d t = 0- u(t) d e(t ) h(t-t ) d t = 0 Ipotesi: d tale che h(t-t) @ h(t) per ogni t e per 0 <t <d d = e(t ) h(t) d t = d h(t) e(t ) d t = A h(t) A = e(t ) d t 0 0 0 La risposta u(t) è pari alla risposta impulsiva h(t), moltiplicata per l’area A della forma d’onda d’ingresso [A in Volt sec] M. Salerno Tor Vergata Laplace 41 Stabilità u0(t) e(t) * h(t) = u(t) h(t) circuito stabile lim h(t) = 0 t rispetto alla risposta impulsiva h(t) xxbdxb xx -a poli x a g xs = Re[s] x -c xx-b x-b -d stabilità instabilità polo reale coppia di poli negativo semplice semplici multipli complessi multipli, o L[h(t)della ] coppia F(s)in=funzione eccitazione - risposta. Un circuito può dare luogo a più risposte impulsive semplice:con multiplo: multiplo coniugati, coniugati complessi ssemplici, coniugati coniugati, semplici = parte -a reale ocon Un circuito è stabile, se lo è rispetto a tutte le parte multipli, sull’asse con negativa: parte n positiva: s =(s+a) a reale possibili risposte impulsive fattorereale diimmaginario: D(s): t positiva: s = s =+ ajsb+= j-cb + jd n fattore di D(s): D(s): (s(s+c (s fattori di (s-2+b a g )2n)jd) jb n)n ++ w = Im[s] piano s forma d’onda forma d’onda stabile andamento andamento andamento stabile instabile andamento al limite di stabilità illimitata limitata illimitata regione di stabilità semipiano sinistro del piano s regione di instabilità semipiano destro del piano s limite di stabilità asse immaginario del piano s Re[s] < 0 Re[s] > 0 Re[s] = 0 poli semplici M. Salerno Tor Vergata Laplace Stabilità dei circuiti Circuiti reattivi Componenti reattivi: induttori, condensatori, induttori accoppiati, trasformatori ideali Circuiti passivi Componenti reattivi + resistori Circuiti attivi Componenti reattivi + resistori, generatori controllati, nullori F(s) = L[h(t)] L’eccitazione, u0(t) , fornisce l’energia E al circuito. E non può né aumentare né diminuire. Le risposte impulsive h(t) rimangono tutte limitate, senza tendere a zero E può diminuire. Le h(t) possono tendere a zero, o rimanere limitate E può aumentare. Le h(t) possono tendere a zero, rimanere limitate o divergere al limite di stabilità poli per Re[s] = 0 semplici stabile poli per Re[s] < 0 poli per Re[s]=0 multipli poli per Re[s]>0 instabile 42 M. Salerno Laplace 43 Stabilità: esempi Tor Vergata + RL sL Ve(s) 1/sC Circuito passivo reattivo Ipotesi: RdiL /rete: L = 1/(CRC ) = D Funzione Vu(s) sL + RL di= trasferimento L(s+ RL /L) in =L(s+D) funzione tensione= Lp RC sC + 1/R c = C(s+ 1/CR c )=C(s+D)1=Cp Vu(s) 1/sC F(s) = = = 2 sL 1/sC s LC + 1 D + reale e positivo p=s+ VeD (s) + + impulsiva Nella variabile p, il Risposta h(t) = L-1[F(s)]+ pL 1 1 circuito è reattivo Ve = 2 11 F(p) = 1 1 V 2 2 u LC1+ 1 = LC1 p2 +1w02 w0 L’analisi = (LC)-1/2 F(s) = ps2LC è identica s 2+1/pC w0 2 F(p) = p2LC++11 =LC LC p + w0 a quella del circuito F(p) = 2 Re[ A ] ; A 1/LC LC= ½ (LC)-1/2 j jw0 ] ; A = 1/LC F(s) = 2 Re[ p + A -1/2 j F(p) = 2 Re[s + jw0 ] ; A =s - jw0 s=- jw = ½ (LC) Il piano p è traslato 0 p + jw p - jw0 p=- jw0 1/pC 0 1 a destra di D F(p) = A = -j w t -1/2 2 -D t -1/2 0sin F(s+D) = 2pL ]u=;-1+(LC) h(t) 2 Re [Re A+ee[1/pC ]+wuj0w-1p(t) sinin w0s t: -D ual-1piano +(t)jw0s rispetto h(t) == (LC) t0 LC (t)1 poli s+D piano ps w0 w = Im[p] Im[s] x w0 x -D -w0 x-w0 x poli s x == Re[p] Re[s] x=s+D h(t) h(t) = 2 Reche [A e(-D-jw0 )t ] u-1(t) Si ricordi L’espressione è identica a quella del circuito LC, eccetto il A + fattore A* e-Dt= .2 Re[ A ] F(s) = -D t -j w t = 2[Ae e-jwRe [A e 0 ] su-1+(t)jw0-1/2 j s(cos -Pertanto jww s +at)jsinistra w -1/2della dei poli 0 t0 lo 0= (LC) 0 t ] = 2 Re[½(LC) 2 Re t -spostamento j sin w ] sinquantità w0 t D 0 corrisponde allo smorzamento della risposta impulsiva = (LC)-1/2 e-D t sin w0 t u-1(t) andamento al andamento limite di stabilità stabile M. Salerno Tor Vergata Laplace 44 Stabilità: esempi sL + I1 Ve Circuito attivo Funzione di rete: 1/sC I1 8 funzione di trasferimento in tensione + I1 = Ve / sL Vu Vu = - (1/sC) I1 F(s) = Risposta impulsiva h(t) = L-1[F(s)]; polo : s = 0, doppio Vu(s) = -1/(s2LC) Ve(s) piano s w = Im[p] h(t) = L-1[F(s)] = L-1[-1/(s2LC)] = (-1/LC) u-2(t) h(t) rampa xx s = Re[p] andamento t instabile poli Il polol’applicazione doppio all’origine (s = 0)una dà corrente luogo adcostante andamento instabile. Dal punto di vista della Dopo dell’impulso, percorre l’induttore e, proseguendo nel condensatore, lo carica L’energia corrispondente fornita dal noratore. stabilità, l’origine del indefinitamente. piano s ha le stesse proprietà degli altrièpunti dell’asse immaginario M. Salerno Tor Vergata Laplace 45 Regime permanente U(s) Ipotesi E(s) E(s) F(s) = U(s) E(s) = ½ [ E E* + s - jw s + jw e(t) = L-1[E(s)] = E cos(w t + j ) u-1(t ) circuito stabile ] E E* U(s) = ½ [ s - jw + s + jw ]F(s) Poli di U(s) : Poli di E(s) : per s = + jw + Poli di F(s) : per Re [s ] < 0 U(s) = Up(s) + Ut (s) Sviluppo in frazioni parziali sviluppo sui poli di E(s) u(t) = up(t) sviluppo sui poli di F(s) + ut (t) andamento sinusoidale permanente tende a zero per la stabilità: transitorio Calcolo di che: Up(s) Si ricordi ½ U = U(s)(s – jw )|s=jw = L[e(t)] = L[E cos(w t + j ) u-1(t )] = U E(s) =U* E E* jj [ U Ep(s) = E=e½ = ½ F(s) [ s - jw + s + jw |s=jw s - jw + s + jw ] E ](s – jw )E* j w t j w t = L[½[E e + E* e ] u-1(t = ½ [ s - jw + s + jw ] fasore di e(t) U = F( jw ) E = ½ F( jw ) E )] M. Salerno Tor Vergata Laplace 46 Regime permanente E(s) U(s) Laplace E(s) F(s) = U(s) Regime permanente E U E F(s)|s=jw = U Al jcrescere w è un polo di t ,dialcune F(s), la risposte suddivisione impulsive della non risposta tendono ina zero e Circuito instabile stabile: al limite alSe crescere di t , tutte le risposte impulsive tendono a zero permanente possono divergere e transitorio non può essere effettuata di stabilità Al crescere t , alcune risposte impulsive tendono a zero, ma L’analisi in di regime permanente può esserenon effettata formalmente, p.es. circuiti reattivi F( jw) =/ tutte le risposte transitorie tendono a zero rimangono limitate ma può perdere di validità, perché alcune risposte transitorie possono mascherare il regime permanente L’analisi in regimetutte permanente può essere effettata, alcune le grandezze elettriche delma circuito risposte di tipo si sovrappongono alle i L’analisitransitorie con il metodo dei sinusoidale fasori non permette di determinare sono in regime sinusoidale permanente sinusoidi permanente transitori,del néregime di verificare la stabilità, o meno, del circuito Analisi nel dominio di Laplace Analisi in regime permanente Grandezze elettriche: L-trasformate di tensioni e correnti Grandezze elettriche: fasori di tensioni e correnti Funzioni di rete F(s) Funzioni di rete F(s), con s = jw La sostituzione s = jw può essere effettuata in qualunque punto del procedimento M. Salerno Laplace 47 Regime permanente: esempio Tor Vergata t=0 + V risposta completa V V V* A = Re [ ] jj] IV(s) = =½[ ; == - Re[I ] ; V V e jw L+R s - jw + s + jwjtransitorio w L+R sL L i(t) I(s) V V(s) cos(w t+j ) i(t) = 0 | t < 0 i(t) R dominio dominiodidit s V (cos j + j sin j )(- jw L+R) Re [ ] = V Re[ ] (sL+R)I(s) = V(s) w2 L2+R2 A jw L+R R cos j V* + w L sin j1 V = V I(s)] = ½ s - jw + w Re[I +R2 sL+R s 2+Lj2w [ = ] j + wdiL rete: sin j = 0 A = - Re[I ] 1= 0 per R cos funzione F(s) = sL+R tan j = - R /wL ammettenza d’ingresso permanente Andamenti tempo in frazioni parziali Il circuito rilevante in molte applicazioni, inSviluppo quanto rappresenta l’inserzione di di un I(s) carico poli di I(s)è nel I I* induttivo (p.+es.i (t) un trasformatore, un motore, ecc.) su un generatore sinusoidale (p. es. la A i(t) =s ip(t) piano t= Im[p] I(s) = ½ + + w tensione di alimentazione dis rete) s+R/L s - jw s + jw = + jw j w t ip(t) = Re[I e ] u-1(t) permanente transitorio poli della Nelle applicazioni tutti i parametri sono noti, eccetto l’angolo j , che dipende dall’istante di w - (R/L) t u (t) x i (t) = A e I = V / ( j w L+R) ½ Vcompleta eccitazione t -1 Risulta così non prevedibile l’andamento della risposta inserzione, in genere casuale. -R/L ½ I = I(s)(s - jw )|s = jw = jw L+R x [ ] R cos j + w L sin j 0s = Re[p] s = -R/L IlAll’istante caso più favorevole si ha quando il transitorio 0 ; tan j = - R / w L)=e la - Re[I ] AAè==assente - I(s)(s V (A+=R/L x = 2 L)2|+R 2 + + -w polo della s = -R/L w corrente massima è pari a | I | . it(0 ) = A ; ip(0 ) = Re[I ] V V* 1 funzione di rete +tan-R/L Nel+caso della corrente dij 2 =| I+-| R poli i(0 ) = Apeggiore, + Re[Iil]valore = 0 assoluto A = =può - Re[I ]-R/L = 0 - per circuito stabile 2Lraggiungere jilwvalore jw/ w L + [ ] t