Struttura di un Esperimento di Fisica delle Particelle Elementari •Introduzione •Alla ricerca del gluone •Collisioni elettrone-positrone •Rivelatori di particelle •Analisi dati •Risultati e pubblicazione Pasquale Di Nezza Il caso scientifico Osservazione quantitativa di fenomeni fisici Esperimento Enunciazione di possibili relazioni matematiche che descrivano questi fenomeni Teoria Ipotesi Interpretazione G.Galilei Il metodo scientifico ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Vedere direttamente: osservazione diretta dell’oggetto da studiare Vedere indirettamente studio dell’oggetto attraverso i risultati di un esperimento ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Le forze fondamentali forza Gravitazionale Debole intensità 1 1029 effetto Vi tiene seduti Decadimenti: n p + e- + n W Z bosone bosone Elettromagnetica 1040 Tiene insieme gli atomi g fotone Forte 1043 Tiene insieme i nuclei g gluone ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Alla ricerca del GLUONE ! Il gluone, in qualita’ di mediatore, viene “scambiato” tra quark. E’ la carica di colore dei quark! Analogamente a quanto accade in Quantum Electrodinamics (QED=elettromagnetismo quantistico) dove un fotone puo’ essere emesso da una particella carica la Cromodinamica Quantistica (QCD) prevede che un gluone possa essere emesso da un quark ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Fabbriche di particelle: gli acceleratori Vedere lezioni di M. Ferrario ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Fabbriche di particelle: gli acceleratori •Negli acceleratori le particelle viaggiano ad una velocita’ prossima a quella della luce (~300000 Km/s) •Fino a molte centinaia di migliaia di giri al secondo •Alcune centinaia di migliaia di incontri (interazioni) al secondo ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Produzione di quark e gluoni da collisioni e+ee+ e- q g* Diagramma di Feynman g q- Leggi di conservazione pienamente verificate: carica elettrica, energia, numero leptonico, ... altri numeri quantici Concetto di isotropia e coplanarita’: conservazione dell’energia trasversa Fuoco pirotecnico ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Produzione di quark e gluoni da collisioni e+ee+ e- q g* Diagramma di Feynman g q- Leggi di conservazione pienamente verificate: carica elettrica, energia, numero leptonico, ... altri numeri quantici Concetto di isotropia e coplanarita’: conservazione dell’energia trasversa ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione ... non ci resta che produrre un quark e rivelare il gluone emesso Non esiste un quark o un gluone libero !!! Liberta’ asintotica Adronizzazione ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Liberta’ Asintotica Confinamento q1q 2 VCoulomb r V r VQCD e k r V r carica di colore ciascun tipo (sapore) di quark esiste in 3 versioni: rosso, verde, blu (antiquarks portano anticolore) N.B. La carica di colore e’ una convenzione! Nulla a che vedere con il colore “vero” I quark ed i gluoni si combinano per formare adroni “bianchi” (p.es.: r+v+b=bianco, r+r=bianco) ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Adronizzazione Massa (Energia) di alcune particelle Quark u = 3 MeV Quark d = 7 MeV Quark s = 120 MeV Quark c = 1200 MeV Quark b = 4300 MeV Quark t = 174000 MeV Elettrone = 0.5 MeV Protone = 939 MeV Neutrone = 940 MeV m = 106 MeV p = 140 MeV t = 1780 MeV Allontanando i quark, si crea una tensione con energia sufficiente a creare altre particelle (1000 MeV / fm) Se l’energia e’ molto alta si creano spruzzi (Jet) di particelle ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Abbiamo capito come affrontare il problema ? •Caso scientifico: esistenza e rivelazione del gluone •Teoria: il gluone e’ la carica di colore della QCD analogamente al fotone nella QED •Aspettazione: il gluone puo’ essere emesso da un quark cosi’ come un fotone e’ emesso da una particella carica • Complicazione: i gluoni e i quark non esistono da soli, ma adronizzano in particelle non elementari gli adroni TO DO 1. Produrre uno o piu’ quark 2. Rivelare e analizzare gli adroni prodotti 3. Selezionare gli eventi dove un quark ha emesso un gluone ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Vedere le particelle subatomiche Ricostruzione delle particelle attraverso rivelatori, cioe’ strumenti specializzati che permettono di misurare i segnali rilasciati al passaggio della particella in un mezzo Emulsione fotografica ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Vedere le particelle subatomiche Una tromba d’aria distrugge le case di un villaggio. Gli abitanti delle case distrutte corrono al telefono piu` vicino per chiamare i pompieri. I pompieri registrano la posizione dei telefoni e l'istante delle chiamate. Dalla posizione dei telefoni e dal tempo intercorso fra le chiamate, si ricostruisce il punto in cui e` avvenuto l'incidente e la velocita’ della tromba d’aria D C B B A D C A ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione I rivelatori di particelle Atomi nel rivelatore + + + + + + + Gli elettroni negativi sono attratti dall’elettrodo positivo piu` vicino. Il segnale prodotto e`amplificato e inviato ad un computer. Dalla posizione dell’elettrodo e dal tempo di arrivo del segnale, il computer ricostruisce il punto di passaggio della particella. + + + + una particella invisibile passando attraverso il rivelatore ne colpisce gli atomi e libera elettroni. I rivelatori registrano le tracce delle particelle troppo piccole per essere "viste" x ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione La firma… ? ? ? ? ? ? ? ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione I tracciatori (camere) Un tracciatore e’ generalmente un rivelatore a gas, cioe’ una regione di spazio riempita da un gas compresa tra due elettrodi cui e’ applicata una differenza di potenziale. IONIZZAZIONE: gli urti con gli atomi del gas fanno si che si crei una coppia ioneelettrone “ionizzazione primaria”, un elettrone primario a sua volta, se sufficientemente energetico puo’ urtare altri atomi e liberare elettroni secondari “ionizzazione secondaria”. elettroni ioni particella carica _ _ _ _ _ _ _ + + + + + + + ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Rivelatori di particelle TRACCIATORI m, P, E + B - CALORIMETRI m, P, E m, P1, E1 Un tracciatore determina la traiettoria delle particelle cariche Se immerso in un campo magnetico B si riescono a determinare anche la carica Q ed il momento P La particella subisce una minima perdita d’energia nel sistema Un calorimetro misura invece l’energia che la particella rilascia al suo interno In questo caso la particella viene quasi completamente assorbita Il segnale è proporzionale alla sua energia: S = K E Altre proprietà… B e- Carica (segno +/-) determinata dal verso della curvatura in campo magnetico F v Forza di Lorentz F=qv xB Carica negativa Campo magnetico uscente dal piano Carica positiva Tempo di vita media dalla lunghezza del cammino prima del decadimento lunghezza ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Altre proprietà… B e- Impulso : F v Forza di Lorentz F=qv xB “sistema di tracciatura + campo magnetico” m v2/R = q v B Cariche negative Campo magnetico Uscente dal piano p2 R1 p1<p2 R1 < R2 R2 p1 cariche positive m v/R = q B Si estrae Velocità : Tempo di volo Misura della massa L vt=L Si misura Si conosce v = L/t ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Principi dell’interazione particella-rivelatore Creazione di un segnale misurabile Ionizzazione e- p Combinando le informazioni di più rivelatori si ottengono Eccitazione/scintillazione g informazioni più e dettagliate p spin, p come massa, velocità, p tipo di particella. - Variazione della traiettoria della particella • Curvatura in campo magnetico ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Caratteristiche proprie dei rivelatori di particelle EFFICIENZA: probabilità che una particella venga rivelata: rapporto e = NR NI tra il numero di particelle segnalate dal rivelatore e il numero di particelle incidenti. RISOLUZIONE: la risoluzione di un rivelatore è legata alla capacità di distinguere valori differenti della grandezza da misurare. Una quantità frequentemente usata per caratterizzare la risoluzione è la larghezza a metà altezza della distribuzione di interesse. FUNZIONE DI RISPOSTA: la grandezza da determinare G e’ legata alla grandezza misurata M da una relazione funzionale del tipo G = f(M,Ki) che dipende da parametri Ki = costanti di calibrazione del rivelatore. CALIBRARE un rivelatore vuol dire cercare di avere la stessa risposta dal rivelatore alla stessa sollecitazione! ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione I rivelatori specializzati Le particelle, interagendo con opportuni materiali, rilasciano “segnature” diverse. ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Struttura generale di uno “spettrometro” ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Esperimento ALEPH 1988-2001 Montaggio esperimento ALICE al CERN ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Il nocciolo dello spettrometro alimentatore particella ADC-TDC ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Un esempio di tracciatore: la camera di KLOE La camera a fili di KLOE e’ costituita da 12582 fili sensibili e 38622 fili di campo E’ immersa in un campo magnetico solenoidale che curva le tracce sul piano trasverso ai fasci collidenti ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Calorimetri elettromagnetici I calorimetri elettromagnetici misurano l’energia di elettroni, positroni e fotoni attraverso la produzione di sciami elettromagnetici. LUNGHEZZA DI RADIAZIONE X0: E0 un fotone crea una coppia e+e-, o un elettrone emette un fotone ... fino a quando Eparticella > Ecritica Calorimetri elettromagnetici Calorimetri omogenei: tutto il materiale e’ sia assorbitore che parte attiva l’energia misurata e’ tutta quella depositata buona risoluzione in energia Calorimetri eterogenei: strati alternati di materiale assorbitore e materiale attivo l’energia misurata non e’ tutta quella rilasciata buona risoluzione spaziale I calorimetri adronici misurano l’energia rilasciata dagli adroni al loro interno per interazioni con materiali pesanti Hanno dimensioni maggiori dei calorimetri em perche’ gli sciami adronici hanno dimensioni maggiori! g, p0 EM n, p, p, K HAD IL RIVELATORE ATLAS spettrometro a muoni calorimetro elettromagnetico solenoide calorimetro in avanti toroide dell’endcap 23 m toroide del barrelrivelatore interno 46 m calorimetro adronico schermatura dalle radiazioni Diventa fisico in 60 minuti! Presenza di 2 tracce 2 segnali solo nel calorimetro elettromagnetico ? 2 elettroni ! ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Diventa fisico in 60 minuti! Presenza di 2 e 3 gruppi di tracce (cluster/jet) 2 e 3 segnali nel calorimetro adronico ? 2 e 3 adroni (gluone?) ! ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Diventa fisico in 60 minuti! Presenza di 2 singole tracce Nessun segnale nei calorimetri ? 2 muoni ! ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Diventa fisico in 60 minuti! Presenza di 2 tracce 1 segnale nel calorimetro elettromagnetico ? 1 muone + 1 elettrone = tauone ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Ricostruzione dell’evento e+ e- q q ++ m-ee++ee- - m e e Esperimento ALEPH 1988-2001 si si si sisi no si nosi no 1 cm -1cm +1cm Le nuove frontiere NA49 Alice STAR Il concetto di trigger Le particelle del fascio dell’accelaratore possono interagire con: gas residuo, pareti tubo, … dare luogo a fisica “non interessante” Un trigger e’ un “algoritmo hardware/software” che decide se l’evento deve essere registrato Esperimento H1 Esperimento H1 Evento Buono! Evento da scartare ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Il concetto di trigger Le particelle del fascio dell’accelaratore possono interagire con: gas residuo, pareti tubo, … dare luogo a fisica “non interessante” Un trigger e’ un “algoritmo hardware/software” che decide se l’evento deve essere registrato Un buon trigger permette di ridurre sensibilmente il “tempo morto” del sistema di acquisizione dati. P.es.: Interazioni beam beam 10 MHz Trigger I livello Acquisizione 4 kHz 3 kHz Energia depositata nel calo Tempo Morto Numero tracce ~25% ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione Data Acquisition (DAQ) e Analisi Dati GRID I nuovi esperimenti hanno bisogno di una potenzialita’ di calcolo talmente elevata da dover ricorrere ad un “computer mondiale virtuale”: milioni di computer in rete •Un enorme flusso di dati (p.es. 200 GByte/ora) deve essere immagazzinato. •Prima analisi data sommaria (Data Quality) “online” ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione La scoperta del gluone: 1979 •Acceleratore e+e- PETRA a DESY (Amburgo) con Ecms ~ 35 GeV •Esperimenti: TASSO, PLUTO, MARK-J, JADE •Aspettazione: 3 jet di particelle (numero di jet deve aumentare all’aumentare dell’energia) •Algoritmi per la ricostruzione di jet •Valutazione del fondo (rumore) ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione La scoperta del gluone: 1979 “normali” eventi a 2 jet e+ e- q Vista trasversa della camera a * g Fondo - q simulazioni Monte Carlo fili di TASSO Simulazione su computer delle interazioni e dell’intero rivelatore q tutte le “conoscenze” includendo - g g* del momento q - eventi a 3 jet (2 quark + 1 gluone) e+ e- Segnale osservato su alcuni milioni di interazioni •all’energia 13-17 GeV 6 eventi (fondo aspettato 3.5 eventi) •all’energia 27-32 GeV 18 eventi (fondo aspettato 4.5 eventi) ___Pasquale Di Nezza_________________________________________________________________INFN Stage 2007____________ Introduzione | Alla ricerca del gluone | Collisioni e+e- | Rivelatori di particelle | Analisi dati | Pubblicazione I passi per arrivare ad una pubblicazione •Molte presentazioni dell’analisi all’interno della collaborazione scientifica •Analisi “cieca” di controllo da parte di un altro fisico del gruppo •Scrittura di una “nota” dettagliata e approvazione dei risultati •Scrittura dell’articolo scientifico e controllo da parte di un “comitato” •Approvazione dell’articolo da parte della collaborazione (esperimento) •Invio dell’articolo a rivista internazionale •Controllo articolo da parte di 2 revisori internazionali anonimi Pubblicazione su rivista Abstract Conclusioni Abbiamo verificato l’esistenza del gluone ! •Necessita’ di capire il “caso fisico” •Stabilire gli strumenti che dobbiamo procurarci •Affrontare la misura con metodo e rigore •Finalizzare il lavoro con una pubblicazione internazionale a disposizione della comunita’