Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Università degli studi di Macerata, Classe L-19, corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione. • Cfu: 8 • Docente: Dott.ssa Silvia Pierosara • Il corso si articola in quattro moduli, ciascuno di 12 ore. • 1) Nel primo si forniscono gli elementi teorici che consentono di comprendere lo statuto della disciplina e i suoi strumenti concettuali e terminologici • 2) nel secondo si ripercorre la storia della filosofia morale ricostruendo il pensiero dei principali autori e correnti dall’antichità a oggi 1 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • I testi d’esame: • L. Alici, Filosofia morale, La Scuola, Brescia 2011, capp. 1-2 per intero; cap. 3: pp. 66-90; cap. 4: pp. 108-143; cap. 5: pp. 162-219; cap. 6: pp. 228-281; capp. 7-8: per intero; d’ora in poi nelle slides il testo sarà citato con la sola indicazione del cognome dell’autore e del numero di pagina); • I. Kant, Fondazione della metafisica dei costumi, Laterza, Roma-Bari 2009, pp. 53-117 3 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • 1) Lo statuto della filosofia morale a) Vita morale e filosofia morale: le tre dimensioni dell’agire umano in relazione al bene b) Le parole della filosofia morale: questioni terminologiche 4 Filosofia morale a.a. 2014-15 • Cosa significa VITA MORALE - nell’uomo convivono una dimensione naturale legata alle funzioni biologiche e una propriamente morale - L’esperienza umana si caratterizza per la presenza inaggirabile di domande relative alle scelte da intraprendere, all’azione giusta da compiere, alla bontà delle azioni o delle intenzioni 5 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Per VITA MORALE si può dunque intendere «quell’insieme di azioni e comportamenti, riconducibili e valutabili entro la scala del bene e del male, di cui il soggetto umano si riconosce protagonista e responsabile» (Alici, p. 11) 6 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Alla nozione di VITA MORALE fa da correlato oggettivo la nozione di MONDO MORALE, che indica «l’ambiente generato dall’insieme dei comportamenti umani, precisando che esso è, insieme, invisibile e visibile» (Alici, p. 10). • Il mondo morale e il significato di: interiore; esteriore; passivo; attivo; individuale; collettivo • Questioni aperte: si può fare a meno della dimensione morale dell’esistere? La domanda morale appare un dato inaggirabile nell’esperienza umana. Si può ipotizzare la trascendentalità della dimensione morale 7 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Dalla VITA MORALE alla FILOSOFIA MORALE, che può definirsi come «l’insieme delle riflessioni con le quali si tematizza, con una concettualità filosofica e con metodologie appropriate, la vita morale» (Alici, p. 12) • Dall’ESPERIENZA alla RIFLESSIONE; immediato e mediato; adesione e distanziazione. • Non-morale, amorale, immorale. 8 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Quali questioni ci vengono in mente se facciamo riferimento al mondo morale (libertà, responsabilità, dovere, felicità, virtù, legge, bene, male, giustizia, uguaglianza, rispetto…); • I possibili approcci alla disciplina: tematico; descrittivo; storico-ricostruttivo; per problemi; per principi. • La filosofia morale non ha ragione di esistere se non presupponiamo che l’uomo è dotato di libertà e autonomia nella scelta della vita da condurre e delle azioni da compiere 9 Filosofia morale a.a. 2014-2015 La domanda morale riguarda le tre dimensioni temporali: a) il passato (ho compiuto l’azione migliore? Sulla base di quali criteri posso giudicare la mia azione?); b) il presente o futuro immediato (quale azione debbo compiere? Sulla base di quali criteri scelgo l’azione da compiere?) c) il futuro (in che cosa posso sperare? In vista di cosa è necessario comportarsi moralmente? Qual è il senso ultimo del mio agire morale?) 10 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Interior, exterior, superior: le tre dimensioni di applicazione della scala tra bene e male • interior: le fonti interiori della distinzione tra bene e male (coscienza; tutte le facoltà e i sentimenti che concorrono alla realizzazione di un’azione connotata moralmente , tra le quali intelligenza, volontà, passioni, emozioni, sentimenti, intenzioni) • exterior: rapporti «corti» e rapporti «lunghi»; le fonti esterne dei concetti di bene e male (diritti, doveri, conseguenze) • superior: le fonti metafisiche o religiose dei concetti di bene e male 11 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • «Possiamo chiamare etica (o filosofia morale) l’insieme delle riflessioni con le quali si tematizza, con una concettualità filosofica e con metodologie appropriate, la vita morale» (Alici, p. 12) • Etica e filosofia morale: due sinonimi? • In origine ETICA indica un sistema di consuetudini e costumi legati alla storicità di una comunità di provenienza 12 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • «i due termini etica e morale hanno una diversa etimologia, ma nell’uso sono per lo più considerati come sinonimi […], anche se con ‘etica’ s’identifica soprattutto la determinazione più strutturata della filosofia morale, mentre per ogni riferimento al suo nucleo ispiratore e alle istanze di fondo si tende a prediligere il termine morale» (Alici, p. 33) 13 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Etica originariamente indica il comportamento umano inserito e situato in un contesto storico e comunitario ben preciso; per estensione il termine oggi indica prevalentemente l’applicazione di principi morali a situazioni specifiche (etica dell’ambiente, etica del lavoro, bioetica, etica pubblica…) o alla risoluzione di controversie denominate «conflitti morali»; etica della situazione 14 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Filosofia morale invece indica normalmente una tensione all’universalità di principi o valori che debbono poter essere condivisi dal più ampio numero di persone possibile, senza riguardo alla provenienza culturale o alle differenti ‘tribù morali’ 15 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • in greco ethos (dipende dalla grafia) rinvia a due aree semantiche: abitazione, dimora, carattere (il che rimanda al contesto storico); abitudine, consuetudine, pratica di vita consolidata e condivisa dal gruppo dei pari • Cosa significa applicazione del metodo filosofico alla vita morale: 16 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • 1) razionalità critica • 2) rigore metodologico • 3) ricerca del fondamento e unificazione del molteplice (cfr. Alici, pp. 33-34) 17 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Descrittivo e prescrittivo; essere e dover essere; etica normativa e descrittiva; descrittivismo, soggettivismo, intuizionismo • Formale e materiale • Regole e conseguenze; teleologia e deontologia; etica della responsabilità ed etica della convinzione (Weber) • Assoluto e relativo • Universale e particolare • Intellettualismo e volontarismo (basta conoscere il bene per praticarlo? «video meliora proboque, deteriora sequor» (Ovidio) 18 Filosofia morale 2014-2015 • Riepilogo: 1) vita morale 2) Filosofia morale 3) Quale legame tra vita morale e filosofia morale 4) Etica e filosofia morale 5) Alcune coppie concettuali 19 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Filosofia pratica e filosofia morale: sinonimi? Per Kant no, per noi sì. • Filosofia politica e filosofia morale: per gli antichi la filosofia morale era una parte della politica; oggi le due discipline hanno uno statuto autonomo 20 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Le dottrine morali possono essere suddivise secondo diversi criteri. • Se ci chiediamo a che cosa mira e da cosa è orientato l’agire morale, otterremo la seguente classificazione: 21 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • • • • • Teorie della perfezione e del bene Teorie della felicità (eudemonistiche) Teorie del piacere e dell’utilità (utilitaristiche) Teorie del dovere (approccio deontologico) Teorie della virtù (Alasdair MacIntyre) 22 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Se ci chiediamo quale o quali facoltà concorrano alla realizzazione di un atto morale, avremo la seguente distinzione: • Teorie intellettualistiche • Teorie volontaristiche • Teorie emotivistiche • Teorie dei sentimenti morali e della ‘simpatia universale’ 23 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Teorie razionalistiche • Teorie irrazionalistiche 24 Filosofia morale a.a. 2014-2015 L’atto morale è un’azione finalizzata alla promozione e al raggiungimento del bene, posto un accordo condiviso su tale nozione, cui concorrono fattori interni ed esterni alla persona, orientato da concetti che non trovano un fondamento esclusivo nell’interiorità umana, ma rinviano piuttosto a un universo morale condiviso. 25 Filosofia morale 2014-2015 • Descrittivismo e soggettivismo: «Il primo atteggiamento, nella sua forma più banalizzata, ‘scarica’ sull’esperienza il peso normativo dell’etica e può manifestarsi in modi molto diversi d’intendere la natura: ad esempio, assumendo il mondo naturale come dotato di valore intrinseco, che merita di per sé rispetto incondizionato, oppure commisurando tale rispetto, in modo più pragmatico, 26 Filosofia morale a.a. 2014-2015 A una considerazione dei danni che ne potrebbero scaturire per la nostra vita» «Il secondo atteggiamento pone invece una cesura netta tra fatti e valori: le nostre scelte si sviluppano secondo concatenazioni logiche più o meno coerenti, che la ragione può ispezionare, anche se essa deve dichiarare la propria impotenza dinanzi alla scelta di fondo, che nasce da un atto di decisione esterno ai termini del problema» (Alici, p. 288). 27 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Il DESCRITTIVISMO intercetta e ritrova all’interno del mondo, semplicemente descrivendone la struttura, un ordine morale cui attenersi: in questo caso si dà un passaggio dalla dimensione dell’essere a quella del dover essere, dai fatti ai valori. 28 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Il SOGGETTIVISMO, invece, ritiene che le nostre scelte non possano essere fatte derivare dai fatti o dalle loro descrizioni, ma che esse corrispondano a una serie di concatenazioni logiche che attengono alla vita interiore del singolo e su cui la ragione ha il potere di investigare, ma non l’ultima parola. In altre parole, il soggettivismo ritiene valido il divieto humeano di trarre il dover essere dall’essere. 29 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Essere e dover essere, fatti e valori. • Il conflitto morale può presentarsi in due varianti: • Devo fare a, devo fare b. Entrambe le azioni sono necessarie da un punto di vista morale, ma se faccio a contravvengo a b e viceversa; • Un atto che devo compiere perché ha certe caratteristiche o comporta certe conseguenze ha altre caratteristiche o comporta altre conseguenze per cui è bene che io non lo compia. 30 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Possiamo accogliere la distinzione del filosofo Richard Hare, secondo cui i conflitti morali possono essere di tre tipi: • Conflitto apparente • Conflitto reale: ci sono due principi in conflitto e se ne può uscire con il cosiddetto test dell’universalizzabilità. Risulta possibile compiere l’azione migliore. • Conflitto tragico: non se ne esce, sono condannato all’errore. La mia scelta è tra due beni o tra due mali. 31 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • • • Un esempio tratto dall’Ifigenia in Aulide: «Io intendo quando pietà conviene e quando no; e amo i miei figli. Pazzo sarei se così non fosse. È tremendo per me osare questo gesto, ma è tremendo anche non osare: così devo agire». «Guardate quant'è grande l'armata pronta a salpare. Folleggia nell'esercito degli Elleni la passione di navigare al più presto verso la terra dei barbari e di por fine ai rapimenti di spose elleniche. Essi uccideranno le mie figlie rimaste in Argo e voi e me, se non adempirò l'oracolo della dea. Non è stato Menelao, figlia mia, a piegarmi al suo volere: è stata l'Ellade, a cui sono costretto a sacrificarti, che io lo voglia o no. È questa la realtà a cui non posso oppormi». 32 Filosofia morale a.a. 2014-2015 ETICA PUBBLICA: • Riconoscere valori nella società in cui viviamo e farli valere: «valori negoziabili» e «non negoziabili» • Stabilire quali strategie adottare per distribuire equamente le risorse (VELO DI IGNORANZA, John Rawls) • Convivere civilmente anche se diversi • L’essere umano è un animale sociale? 33 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • I «valori non negoziabili» più citati sono il rispetto e, in secondo luogo, l’uguaglianza. • Cosa significa VALORE? • Max Weber e il «politeismo dei valori»: esisterebbe una irriducibile conflittualità tra valori, che rinviano inevitabilmente alla singolarità dei contesti culturali. 34 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Valore è una qualità riconoscibile nell’esperienza, che orienta il mio agire morale e che mi permette di valutare le azioni mie e altrui; i valori possono essere di differenti tipi. • Max Scheler ne ha fornito una gerarchizzazione per gradi (valori sensibili, pragmatici, vitali, spirituali, religiosi e, infine, l’amore). 35 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • In etica pubblica è necessario tener presente l’interazione reciproca di doveri e diritti. • Come si definiscono i diritti? Quanti tipi di diritti possiamo riconoscere? • DIRITTI = ciò che mi spetta e che la comunità in cui vivo deve garantirmi. • Esistono almeno tre tipi di diritti: 36 Filosofia morale 2014-2015 • DIRITTI CIVILI, POLITICI, SOCIALI • DIRITTI CIVILI: sono i diritti fondamentali alla vita, libertà e proprietà. • DIRITTI POLITICI: sono i diritti che garantiscono la partecipazione di tutti i cittadini alla vita politica di un paese, rendendo effettiva la possibilità di partecipare ai processi elettivi e decisionali. 37 Filosofia morale 2014-2015 • DIRITTI SOCIALI: diritti che tutelano le condizioni sociali ed economiche degli individui (istruzione, sanità, lavoro…) Questioni aperte: • i diritti sono universali? Quali diritti sono universali e quali contestuali? • I diritti sono relativi? Riguardano ogni individuo fin dalla nascita? 38 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Sulla base della distinzione tra diritti civili, politici e sociali si assegnano di volta in volta compiti differenti all’apparato statale. Per esempio, se mi limito a volere tutelati i diritti civili (vita, libertà, proprietà secondo John Locke), sarà sufficiente che lo Stato svolga il ruolo di arbitro imparziale. Pertanto, tali diritti si trovano a fondamento della dottrina liberale. 39 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Legge eterna, naturale e positiva e la transizione da un piano all’altro. C’è continuità tra legge naturale e legge positiva? Secondo alcuni autori la legge positiva è una codificazione della legge naturale (Tommaso, Locke…); secondo altri autori la legge di natura (nello stato di natura) corrisponde alla legge del più forte. Per diventare comunità, gli individui devono rinunciare al proprio arbitrio. 40 Filosofia morale a.a. 2014-2015 L’etica antica Indagheremo l’etica antica a partire dal mondo greco. - Phisis e nomos; - Il mito come serbatoio morale; - Giustizia e tracotanza; i primi passi verso la virtù; - Verità e bene coincidono. 41 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Per comprendere i lineamenti fondamentali dell’etica antica dobbiamo ricordare le seguenti parole-chiave: • Teleologia; telos = fine, scopo • Eudemonismo; • Virtù. • Le prime due categorie esplicitano l’orientamento dell’agire morale; la seconda individua i mezzi per raggiungerlo. 42 Filosofia morale a.a. 2014-2015 L’EPOCA ANTICA • PLATONE: • Nesso inaggirabile tra etica e politica e tra etica e antropologia (o psicologia); • Anima e polis; • Legame tra parti o facoltà dell’anima e virtù; • Sapienza: facoltà razionale; • Fortezza: facoltà irascibile; • Temperanza: facoltà concupiscibile; • Giustizia: la virtù che ricapitola tutte le altre: la polis è giusta quando ciascuno ha il suo ruolo. 43 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Il Bene è un’idea cui l’essere umano deve tendere cercando di metterlo in pratica. • Cosa significa idea? Il mito della caverna • «Anche ai conoscibili dirai che proviene dal Bene non solo l’essere, ma anche l’essere e l’essenza provengono loro da questo, pur non essendo il Bene essere, ma ancora al di sopra dell’essere, superiore ad essa in dignità e potere» (Platone, Repubblica 508 b-c, cit. in Alici, p. 71) 44 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Che cos’è il Bene? Ciò che si distanzia al massimo grado dal mondo sensibile e che costituisce un appagamento della parte più elevata dell’anima. La contemplazione dell’Idea del Bene è soddisfacimento di tale parte al massimo grado; • Il posto dell’amore nella teleologia platonica: «Sempre nel Simposio vengono individuati cinque stadi di una ‘via erotica’ attraverso la quale si attua un amore per la bellezza (dei corpi, dell’anima, delle attività umane e delle leggi, delle conoscenze, fino alla visione del bello in sé)» (Alici, p. 77). 45 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • • • • • • Aristotele «I beni ricercati in vista di beni ulteriori si compongono nel conseguimento di un fine supremo; Aristotele identifica tale fine, che si presenta come il coronamento dei fini particolari, strutturati in un progetto di vita unitario, con la felicità (eudaimonia)» (Alici, p. 82) «L’oggetto della filosofia pratica è dato quindi dalla prassi, dall’insieme delle azioni che sono messe in pratica e hanno il loro principio nel soggetto, per questo l’azione si può considerare scopo e oggetto della filosofia pratica» (Alici, pp. 83-84) «Accanto all’anima razionale si dà anche un’anima priva di ragione, nella quale a sua volta è possibile distinguere una funzione puramente vegetativa, che non ha nulla a che fare con la virtù umana, e una funzione desiderativa, che è il motore prossimo dell’azione umana e può partecipare della ragione; infatti l’intelletto pratico può riportare questa funzione sotto il proprio controllo, trasformando il semplice appetito, altrimenti destinato a spingere verso beni apparenti in modo del tutto irrazionale, in una sorta di desiderio razionale, al quale Aristotele dà il nome di volontà» (Alici, p. 85) Virtù = «disposizione abituale all’agire razionale, stabilizzata mediante l’educazione e l’esercizio, capace di orientare verso fini buoni» (Alici, p. 86) Virtù etiche (anima sensitiva) e virtù dianoetiche (anima razionale) 46 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Virtù etiche: indicano il giusto mezzo tra due vizi contrapposti (coraggio, temperanza, magnanimità, giustizia…) • Virtù dianoetiche: saggezza pratica e sapienza (phronesis e sophia) • «Il principio della scelta (prohairesis) è alla base dell’azione come frutto del desiderio di raggiungere un fine, in un processo di deliberazione attraverso il calcolo dei mezzi necessari» (Alici, p. 88) • Scelta = fini; deliberazione = calcolo dei mezzi • L’amicizia: l’utile; il piacevole; la virtù. Etica nicomachea • L’uomo come «animale politico» = l’uomo è naturalmente portato a vivere con gli altri, in società o comunità politiche organizzate. 47 Filosofia morale a.a. 2014-2015 L’EPOCA MEDIEVALE Sant’Agostino: • Interiorità e coscienza; noi siamo per noi stessi il più grande mistero; • Il male come dimensione difettiva; il male come privazione del bene; • Libertas minor e libertas maior (poter non peccare e non poter peccare); • L’amore «è la forma più alta del mistero trinitario e identifica la vocazione più profonda dell’essere umano […] L’amore è un appetitus orientato verso un oggetto desiderabile per se stesso, che Agostino intende anche come una forza di gravità capace di elevare e orientare il desiderio […] esso si esprime in un desiderio di comunione che ha le sue radici nella vita trinitaria divina; quando è rettamente orientato a Dio può chiamarsi caritas o dilectio» (Alici, p. 117). 48 Filosofia morale a.a. 2014-2015 San Tommaso: • «Nella determinazione dell’atto, quindi, l’intelletto prevale in quanto coglie l’oggetto (in attingendo); nell’esercizio concreto di tale atto, invece, prevale la volontà in quanto muove l’intelletto (in movendo)» (Alici, p. 137) • Il bene e la volontà: il bene è ciò a cui la volontà e l’agire morale devono tendere; • Ogni uomo è naturalmente predisposto alla ricerca della felicità; 49 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • La SINDERESI: i principi pratici sono già da sempre dentro di noi e ci orientano verso il bene e la felicità; le passioni possono deviare questo percorso; sta alla coscienza umana valutare «in modo responsabile e vincolante la conformità dell’azione alla legge morale» (Alici, p. 139). 50 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • • • • • Grandi epoche: alcune questioni di fondo Periodizzazioni: epoca antica; epoca medievale; epoca moderna; epoca contemporanea L’epoca antica: da Socrate alla caduta dell’Impero romano d’Occidente (o alla diffusione del Cristianesimo); L’epoca medievale: dal 476 d. C. al XV secolo (La Patristica greca e latina; la Scolastica e le sue fasi); L’epoca moderna: per convenzione dal 1492 o dal 1453 al 1789; riguardo al pensiero filosofico, vi si comprende tutto l’Ottocento L’epoca contemporanea: il Novecento e le sue correnti. 51 Filosofia morale a.a. 2014-2015 L’EPOCA MEDIEVALE • Tra Agostino e Tommaso • Anselmo e la morale della rettitudine: «la verità è la rettitudine dell’intelligenza, esprime cioè la correttezza del rapporto conoscitivo; la giustizia è la rettitudine della volontà, e quindi identifica l’agire ‘come si deve’» (Alici, p. 124) • Rettitudine, autonomia: non più soltanto felicità, ma dovere; • Abelardo: la morale dell’intenzione; la differenza tra vizio e peccato. Il primo è una disposizione al male, il secondo è il consenso dato a tale disposizione; • L’atto morale va valutato sulla base dell’intenzione; dimensione interiore dell’agire. 52 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Descartes (o Cartesio): res cogitans e res extensa; • Le regole della ‘morale provvisoria’: «1. obbedire alle leggi e ai costumi del proprio paese; conservandone anche la religione e lasciandosi guidare – per il resto – dalle opinioni più moderate; 2. quindi mantenersi il più possibile fermo e costante nella direzione assunta […]; 3. infine, moderare i propri desideri» (Alici, p. 164); • La volontà è la facoltà da cui scaturisce l’errore, la possibilità di sbagliare. Errore = cattivo uso della volontà; • Le passioni dell’anima: meraviglia; amore; odio; desiderio; tristezza; gioia. • Passione = l’anima patisce tali sentimenti. Le passioni non sono criticabili in sé, ma producono effetti negativi solo se l’uomo ne abusa. 53 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Pascal: esprit de géometrie; esprit de finesse; le ragioni del cuore, che la ragione non può né spiegare né contenere; • Hobbes e il giusnaturalismo: rapporto tra stato di natura, legge di natura, nascita del potere politico, legge naturale e legge positiva. • «Hobbes intende la morale come una forma di razionalizzazione dell’egoismo naturale, allo scopo di eliminarne le conseguenze più negative» (Alici, p. 167). La morale è una convenzione. 54 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Baruch Spinoza: sostanza; attributi; modi; • Connessione tra idee = connessione tra cose; • Natura; panteismo; il bene come percorso di conoscenza; • La volontà non è libera; conoscenza e volontà non sono antitetiche. • Le passioni dipendono da idee inadeguate; conatus = istinto di autoconservazione proprio della sostanza; cupiditas = desideri, passioni. 55 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Il rasoio di Ockham (Guglielmo d’Ockham) • L’empirismo: Locke e Hume • Locke e la distinzione tra idee semplici (provengono dall’esterno) e complesse (sono combinazioni tra le prime). Le idee di bene e male dipendono da un lato dal piacere o dal dispiacere che provocano; dall’altro lato esse sono frutto di convenzioni che dipendono dai diversi contesti. • «Le fonti delle idee morali sono l’opinione comune e la legge di natura» (Alici, p. 174). 56 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Locke e la tolleranza: debbono essere tollerate tutte le differenze (incluse quelle sociali e religiose) che non mettano in discussione la conservazione della società (limite negativo) e che promuovano la felicità pubblica (cfr. Alici, p. 175). • David Hume: la ragione e le passioni; «la ragione è e può solo essere schiava delle passioni» • Impressioni e passioni; passioni calme e violente; 57 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • La ragione è impotente dinanzi alle dinamiche delle impressioni e delle sensazioni; le leggi morali sono il frutto di una meditazione razionale, ma si discostano in concreto dalla vita morale vera e propria, che in ultima analisi dipende da piacere e dispiacere come criterio dirimente rispetto alla sfera morale. • Shaftesbury: il moral sense 58 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Illuminismo e deismo: ragione; fiducia nel progresso; lotta contro i pregiudizi; • Immanuel Kant: lineamenti fondamentali • Il criticismo; l’io penso; fenomeno e noumeno; • L’applicazione del criticismo alla filosofia pratica; • Le opere di carattere esplicitamente morale. • Libertà e legge morale; 59 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Autonomia ed eteronomia; • Imperativo categorico ed ipotetico; • Le diverse formulazioni dell’imperativo categorico; • Paradigma di un approccio di tipo deontologico. 60 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • I termini che traducono il bene e il male; • Virtù e felicità: la virtù è il bene supremo; la virtù connessa con la felicità è il bene sommo. • «La libertà, condizione stessa della vita morale, […] presuppone un potere di autodeterminazione della volontà, di cui è causa un essere indipendente dal mondo sensibile e appartenente al mondo intelligibile» (Alici, p. 191). 61 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Le critiche di Hegel a Kant: formalismo e universalismo. L’etica si incarna storicamente in precisi contesti e istituzioni. • Le leggi morali che aspirano all’universalità corrono il rischio di essere vuote e inutili. • Nello Spirito oggettivo la volontà si manifesta come libera attraverso tre momenti: diritto; moralità; eticità. • La differenza tra moralità ed eticità 62 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Da Hegel a Marx: il rovesciamento della dialettica e la filosofia morale come filosofia sociale; • Kierkegaard: libertà; scelta; angoscia; scandalo; paradosso; • I tre stadi: estetico; etico; religioso; • L’uomo come rapporto tra finito e infinito. Il tentativo di liberarsi dell’infinito come «malattia mortale». • Nietzsche: la critica alla metafisica e ai valori della tradizione; critica al Cristianesimo come «morale del gregge»; critica all’utilitarismo e al Positivismo; morale dei servi e morale dei signori; nichilismo attivo e passivo; volontà di potenza; vitalismo; accettazione entusiastica del destino attraverso la figura dell’eterno ritorno dell’identico; la «trasvalutazione di tutti i valori». 63 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • I fondatori dell’utilitarismo: Jeremy Bentham e John Stuart Mill; • Le tre componenti dell’utilitarismo: welfarismo; prescrittivismo; consequenzialismo (Cfr. Alici, p. 215); • Utilitarismo generale; dell’atto; della regola; • Bentham: felicità = piacere; • Mill: «La promozione della felicità umana è il principio teleologico ultimo in nome del quale Mill vuole correggere le semplificazioni edonistiche della psicologia benthamiana e il loro latente impianto egoistico» (Alici, p. 218). 64 Filosofia morale a.a. 2014-2015 L’EPOCA CONTEMPORANEA • La svolta linguistica e le sue ripercussioni nella filosofia morale: • Ludwig Wittgenstein: il mondo degli enunciati combacia perfettamente con il mondo dei fatti; • L’etica come «condizione del mondo» è trascendentale (cfr. Alici, p. 229); la scienza e la logica non riescono a dire nulla, ad aggiungere nulla rispetto alle questioni fondamentali della filosofia. 65 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • L’etica «sorge ‘dal desiderio di dire qualcosa sul significato ultimo della vita, del bene assoluto, l’assoluto valore’» (Alici, p. 230); • Descrittivismo (intuizionismo o naturalismo); soggettivismo; emotivismo; prescrittivismo universale; emotivismo non cognitivistico; • Austin e la teoria degli atti linguistici: il superamento della divisione tra essere e dover essere. 66 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Max Weber: fatto e valore; il ‘politeismo dei valori’; etica della responsabilità ed etica della convinzione; il ‘decisionismo’; • Husserl e Scheler: dall’etica formale all’etica materiale dei valori; • Scheler: il valori e il sentire. La gerarchia: valori sensibili; pragmatici; vitali; spirituali; religiosi; • Ordo amoris: l’amore come forza ordinatrice. 67 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Heidegger: l’essere gettato nell’esistenza e il ridimensionamento della dimensione etica; • L’esistenzialismo: Jaspers e l’autotrascendenza dell’uomo; Camus e la rivolta; Marcel e l’amore per il noi; • Sartre: l’assurdo e la scelta; la «fraternità-terrore». • Lo spiritualismo francese: ripresa di alcuni temi esistenzialisti e curvatura in senso spirituale. 68 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Il personalismo: Mounier e Maritain; • Mounier: vita morale e libertà; etica dell’impegno anche in senso sociale e politico; le istanze democratiche del personalismo; • Maritain: ripresa di San Tommaso; virtù della prudenza; • Ricoeur e il riconoscimento dell’inaggirabilità della dimensione etica dell’ermeneutica. 69 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • Il dibattito tra liberals e communitarians; • Bonhoeffer: Resistenza e resa; l’imperativo della responsabilità; • Levinas: la relazione con il volto d’Altri; un’etica alla seconda persona; la trascendenza infinita dell’altro ci impedisce di ridurlo o conoscerlo; identificazione e violenza; • Jonas e il principio responsabilità. 70 Filosofia morale a.a. 2014-2015 • La Scuola di Francoforte e l’«Istituto per la ricerca sociale»; Adorno, Horkheimer e la dialettica dell’Illuminismo; • La critica di Adorno a Kant; Adorno e la felicità; • Il paradigma comunicativo: Apel e Habermas; agire comunicativo e agire strategico; l’apriori dell’intesa; • Il neoaristotelismo e la «riabilitazione della filosofia pratica»; • Rawls e Una teoria della giustizia. 71 Filosofia morale a.a. 2014-2015 In quest’ultima tranche di slides si enucleano alcune questioni affrontate negli ultimi due capitoli del volume (Cfr. Alici, pp. 285-353). Si tratterà di una serie di parole-chiave già incontrate, qui declinate in senso sincronico. Le questioni che emergeranno saranno quindi occasione di riepilogo rispetto alle prime due parti del corso. 72 Filosofia morale a.a. 2014-2015 1. I confini del bene e del male: «il comportamento malvagio è un rifiuto pratico del bene, non un rifiuto teorico dell’ordine morale» (Alici, p. 285); amoralismo pratico e teorico; 2. Essere o dover essere; descrittivismo e soggettivismo; metaetica ed etica normativa; decisionismo etico; 3. Autonomia ed eteronomia: una chiave di lettura da applicare all’intera storia della filosofia morale; autonomia ontologica o morale? 73 Filosofia morale a.a. 2014-2015 4. Libertà e determinismo. La libertà: il suo fondamento; la sua relazione con il bene e il male; antropologia della libertà; le condizioni politiche della libertà; libertà, causalità e determinismo; libertà di, libertà da e libertà per; libertas indifferentiae; electio finis; 5. Universale e particolare: Apel; Habermas; universalismo e «assoluti morali»; doveri prima facie; neoaristotelismo e phronesis (cfr. Alici, p. 299); 74 Filosofia morale a.a. 2014-2015 6. L’utile e il gratuito: utilitarismo, teleologia e deontologia; Frankena e la «teoria deontologica mista», fondata su due principi, il secondo dei quali è un obbligo prima facie (promozione del bene e equo trattamento per tutte le persone); il dono e il Mauss; 7. Insieme o da soli: individualismo; comunitarismo; collettivismo; l’etica della cura di sé; asimmetria e reciprocità. 75 Filosofia morale a.a. 2014-2015 8. Personale e impersonale: il problema dell’identità personale; riduzionismo e decostruzionismo; etiche della prima e della terza persona. 76 Filosofia morale a.a. 2014-2015 Alcune nuove sfide per l’etica contemporanea 1. Etica generale e applicata; 2. Natura, ambiente, vita animale. Leopold e l’«etica della terra»; l’ecologia profonda; l’environmental ethics e la giustizia ambientale; Bateson; Singer, Regan e i diritti degli animali; 3. Bioetica e neuroetica: questioni di inizio e fine vita; paternalismo; etica dei principi; neuroetica, neuronispecchio ed empatia; 4. Tecnoscienza e postumano: dall’Intelligenza Artificiale al mito del cyborg; 77 Filosofia morale a.a. 2014-2015 5. Informazione e comunicazione: etica hacker; Scuola di Palo Alto; etica della comunicazione; 6. Economia, affari, lavoro: business ethics; etica e mercato; lavoro come compimento dell’umano e come diritto; etica nel lavoro, nel lavoro, per il lavoro; 7. Multiculturalismo, laicità, bene comune: democrazia globale e universalità dei diritti; laicità e laicismo; bene comune e dimensione politica della persona; 78 Filosofia morale a.a. 2014-2015 8. L’uomo, la donna, la persona: la discussione sul genere; il femminismo e le sue varianti; etica della cura. 79 Filosofia morale a.a. 2014-2015 80