STADI DELL’INFEZIONE VIRALE Interazione con la superficie cellulare Ingresso nella cellula STADI DELL’INFEZIONE VIRALE Interazione con la superficie cellulare Ingresso nella cellula Uncoating Espressione dei geni virali e replicazione Assemblaggio delle particelle virali e fuoruscita dalla cellula VIRUS DIVERSI UTILIZZANO STRATEGIE DIVERSE PER LA REPLICAZIONE DEL GENOMA Virus a RNA “positive strand” (o “sense strand”) Virus a RNA “negative strand” (o “antisense strand”) Virus a RNA a doppio filamento segmentato Virus a DNA CICLO REPLICATIVO DELL’HERPES VIRUS FARMACI PER IL TRATTAMENTO DI INFEZIONI DA VIRUS A DNA Analoghi nucleosidici Effetti collaterali: Tossicità GI Neurotossicità Tossicità ematologica Possibili effetti teratogeni e oncogenici ATTIVAZIONE DEI NUCLEOSIDI ACICLICI TIMIDINA CHINASI VIRALE CHINASI CELLULARE CHINASI CELLULARE MECCANISMO D’AZIONE DELL’ACICLOVIR MECCANISMO D’AZIONE DEI NUCLEOSIDI ACICLICI FARMACI PER IL TRATTAMENTO DI INFEZIONI DA VIRUS A DNA Analoghi nucleosidici VALACICLOVIR FAMCICLOVIR VALGANCICLOVIR EFFETTI COLLATERALI DEI NUCLEOSIDI ACICLICI Aciclovir: Effetti GI e cutanei Nefrotossicità Neurotossicità Penciclovir: Effetti GI e cutanei Possibile effetto mutageno Ganciclovir: Mielosoppressione Neurotossicità Possibili effetti teratogeni ed embriotossici FARMACI PER IL TRATTAMENTO DI INFEZIONI DA VIRUS A DNA Nucleosidi aciclici fosfonati (analoghi nucleotidici) CIDOFOVIR ( ) PROPRIETÀ DEI NUCLEOSIDICI ACICLICI FOSFONATI • Richiedono solo due passaggi per la conversione a metabolita attivo • sono attivi anche contro virus privi di TK specifiche • vengono incorporati stabilmente negli acidi nucleici • hanno un’emivita intracellulare prolungata • non inducono facilmente resistenza • non interagiscono metabolicamente con altri farmaci FARMACI PER IL TRATTAMENTO DI INFEZIONI DA VIRUS A DNA Composti non-nucleosidici EPATITE VIRALE Hepatitis A virus (HAV): virus a ssRNA, trasmesso quasi esclusivamente per via oro-fecale; non dà luogo a forme croniche Hepatitis B virus (HBV): virus a DNA, trasmesso per via percutanea, sessuale e perinatale. Può dare luogo a forme croniche Hepatitis C virus (HCV): virus a ssRNA, trasmesso prevalentemente per via percutanea. Dà spesso luogo a forme croniche Hepatitis D virus (HDV): virus difettivo a ssRNA , richiede la funzione helper di HBV. È trasmesso per via percutanea, sessuale e perinatale e da spesso luogo a forme croniche Hepatitis E virus (HEV): virus a ssRNA, trasmesso quasi esclusivamente per via oro-fecale, non da luogo a forme croniche. EPATITE VIRALE: prospettiva storica “infettiva” epatite virale “da siero” A “NANB” B D E trasmessa per via enterica C Trasmessa per via parenterale altro Tipi di epatite virale A Sorgente del virus Via di trasmissione Infezione cronica Prevenzione B C D E feci Sangue/fluidi organici di der. ematica Sangue/fluidi organici di der. ematica Sangue/fluidi organici di der. ematica feci oro-fecale percutanea permucosale percutanea permucosale percutanea permucosale oro-fecale no sì sì sì no immunizazione immunizazione prima della prima/dopo esposizione l’esposizione immunizazione uso di acqua potabile di screening donatori prima/dopo l’esposizione; origine “sicura” di sangue; modificazione modificazione comportamenti a comportamenti a rischio rischio Hepatitis B Virus Distribuzione geografica dell’infezione cronica da HBV Prevalenza di HBsAg ³8% - elevata 2-7% - intermedia <2% - bassa Infezione cronica da HBV • Prevalenza elevata (>8%): 45% della popolazione globale – rischio di infezione >60% – infezioni comuni nella prima infanzia • Prevalenza intermedia (2%-7%): 43% della popolazione globale – rischio di infezione 20%-60% – l’infezione si presenta in tutte le fasce di età • Prevalenza bassa (<2%): 12% della popolazione globale – rischio di infezione <20% – la maggior parte delle infezioni si verifica in gruppi di adulti a rischio POSSIBILI ESITI DELL’INFEZIONE DA HBV Infezione epatite B acuta sintomatica Asintomatica Risoluzione Immunità Infezione cronica Asintomatica Risoluzione Immunità Cirrosi Tumori epatici Infezione cronica Asintomatica Cirrosi Tumori epatici Infezione Acuta da HBV Andamento tipico dei markers nel siero Sintomi HBeAg anti-HBe Titolo anti-HBc totali IgM anti-HBc anti-HBs HBsAg 0 4 8 12 16 20 24 28 32 36 settimane dall’esposizione 52 100 Cronicizzazione dell’infezione da HBV Andamento tipico dei markers nel siero Acuta Cronica (6 mesi) (anni) HBeAg anti-HBe HBsAg anti-HBc totali IgM anti-HBc 0 4 8 12 16 20 24 28 32 36 52 settimane dall’esposizione Modalità di trasmissione di HBV • Sessuale • Parenterale • Perinatale Concentrazione di HBV nei liquidi organici Elevata Moderata Bassa/Non rilevabile sangue sperma urina siero secreti vaginali feci essudati saliva sudore lacrime latte FARMACI UTILIZZATI NELLE INFEZIONI DA HBV INTERFERONE (IFN) LAMIVUDINA LAMIVUDINA ADEFOVIR MECCANISMO D’AZIONE DELL’ADEFOVIR ADEFOVIR ( ) Prevalence of HCV Infection Among Blood Donors Hepatitis C Storia naturale dell’infezione da HCV 100 individui 15% Risoluzione (15) 85% 80% Malattia stabile (68) Infezione cronica (85) 20% 75% Malattia stabile (13) Tempo Cirrosi (17) 25% Mortalità (4) Indicazione principale per il trapianto di fegato Andamento dell’infezione acuta da HCV Anti-HCV Sintomi +/- Titolo HCV RNA ALT Normale 0 1 2 3 4 5 6 1 2 anni Mesi tempo dall’esposizione 3 4 Andamento dell’infezione acuta da HCV seguita da cronicizzazione Anti-HCV Titolo Sintomi +/HCV RNA ALT Normale 0 1 2 3 4 5 6 1 2 Anni Mesi Tempo dall’esposizione 3 4 Fattori che favoriscono la progressione o la gravità dell’epatite C cronica • Elevata assunzione di alcool • Età > 40 anni al momento dell’infezione • co-infezione da HIV • Altri – Sesso maschile – co-infezione cronica da HBV FATTORI DI RISCHIO ASSOCIATI CON LA TRASMISSIONE DI HCV • Uso illegale di farmaci per via parenterale • Trasfusione o trapianto da donatore infetto • Esposizione professionale al sangue – principalmente punture accidentali con aghi infetti • Trasmissione iatrogena • Nascita da madre infetta da HCV • Esposizione sessuale/domestica a soggetti positivi al test anti-HCV • Partner sessuali multipli FARMACI UTILIZZATI NELL’INFEZIONE DA HCV INTERFERONE (IFN) RIBAVIRINA et al. MECCANISMO D’AZIONE DELLA RIBAVIRINA Diminuzione del pool di GTP Inibizione della RNA polimerasi virale Aumento del tasso di mutazione nel genoma virale INDUZIONE DELLA PRODUZIONE DI INTERFERONI TLRs = Toll-like receptors GLI INTERFERONI E I LORO RECETTORI MECCANISMI DELL’AZIONE ANTIVIRALE DEGLI INTERFERONI VANTAGGI DELLA CONIUGAZIONE A PEG o ALBUMINA •aumento della solubilità •diminuzione della clearance renale e del sequestro recettore-mediato da parte del sistema reticoloendoteliale •prolungamento dell’emivita plasmatica diminuzione della frequenza di somministrazione EFFETTI COLLATERALI DEL TRATTAMENTO CON INTERFERONI SINDROME INFLUENZALE ACUTA (febbre; brividi; cefalea; dolori muscolari e articolari; nausea, vomito, diarrea): regredisce entro 12h MIELOSOPPRESSIONE (granulocitopenia e trombocitopenia) NEUROTOSSICITA’ (sonnolenza; confusione; disturbi comportamentali; crisi epilettiche (rare) NEURASTENIA Affaticamento e perdita di peso DISORDINI AUTOIMMUNI COMPLICANZE CARDIO-VASCOLARI (rare) MODULAZIONE FARMACOLOGICA DEL SISTEMA DEGLI INTERFERONI HCV HCV Meccanismo d’azione degli inibitori nucleosidici della RNA replicasi (NRRI) Struttura di alcuni inibitori nucleosidici della RNA replicasi (NRRI) Siti di legame degli inibitori della RNA replicasi NRRI NNRRI Struttura di alcuni inibitori non nucleosidici della RNA replicasi (NNRRI) INIBITORI DELLA PROTEASI NS3 Origine delle pandemie di influenza CICLO REPLICATIVO DEL VIRUS DELL’INFLUENZA FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELL’INFLUENZA 1) Inibitori della proteina M2 (A) 3) Inibitori della neuraminidasi (A e B) 3) Inibitori della neuraminidasi (A e B) VANTAGGI DELL’USO DEGLI INIBITORI DELLA NEURAMINIDASI • Riduzione di 1-3 giorni della durata della malattia • Riduzione del rischio di trasmissione del virus • Riduzione dell’incidenza e della gravità delle complicazioni • Riduzione dell’uso di antibiotici • Prevenzione delle influenze stagionali