La quantità di moto • Data una particella di massa m che si muove con velocità v • Si definisce quantità di moto la quantità: p mv m v p mv – È un vettore • Prodotto di uno scalare positivo, m, per un vettore, v. • Stessa direzione e verso di v, • Il modulo è m volte quello di v. – Le dimensioni: [p]=[m][v]=[M][LT-1] – Nel SI si misurerà in kg m s -1 • Se sul punto materiale agisce una forza, – la sua velocità cambierà, – ma cambierà anche la sua quantità di moto dp F dt dp d mv dt dt per m costante dp d mv dv m ma F dt dt dt G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il prodotto vettoriale • Dati i vettori a e b , si definisce prodotto vettoriale a b il vettore c così individuato: c absen f – Il modulo del vettore c è dato da: dove l’angolo f è l’angolo minore di 180° compreso tra i due vettori – La direzione è perpendicolare al piano individuato dai vettori a e b. – Il verso è determinato con la regola della mano destra: • I formulazione: – Si dispone il pollice della mano destra lungo il primo vettore – Si dispone l’indice della mano destra secondo il secondo vettore – Il verso del medio individua il verso del prodotto vettoriale • II formulazione – Si chiude a pugno la mano destra mantenendo sollevato il pollice – Si dispone la mano destra in maniera che le dita chiuse a pugno indichino il verso in cui bisogna far ruotare il primo vettore per sovrapporlo al secondo percorrendo l’angolo f minore di 180° – Il verso del pollice individua il verso del prodotto vettoriale. G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Proprietà del prodotto vettoriale • Il prodotto vettoriale non è commutativo: a b b a a b b a • Infatti: • Interpretazione geometrica del prodotto vettoriale • h = b sin b • a Area ah absin a b Il modulo del prodotto vettoriale è uguale all’area del parallelogramma formato con u due vettori. Vettori paralleli o antiparalleli hanno un prodotto vettoriale nullo G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Ulteriori proprietà del prodotto vettoriale • Prodotto vettoriale attraverso le componenti cartesiane: i j k a b ax ay az bx by bz i a y bz bya z ja xb z b xa z k a xb y bx a y ii 0 i jk i k j j j 0 j k i j i k k k 0 k i j k j i a b c a b a c Proprietà distributiva G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Il momento di un vettore • Dato un vettore V qualsiasi ed il punto O, che in questa occasione si chiama “polo”, si definisce momento del vettore V rispetto al polo O la quantità: r posizione rispetto ad O del punto MO r V di applicazione del vettore V. y V MO=rVsen =V(rsen) =bV Il modulo del momento, MO, è uguale al r O b=r sen x È importante l’ordine! Prima r poi V! modulo del vettore V per il braccio del vettore V rispetto al polo O • Il braccio è la distanza della retta di azione del vettore V dal polo O • Spostando il vettore V sulla sua retta di azione il momento resta invariato. G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Momento della quantità di moto o momento angolare • Data la particella di massa m, y – la cui posizione è individuata, al tempo t, dal vettore posizione r, – che al tempo t si muove con velocità v – E quindi possiede una quantità di moto p=mv p r • Si definisce momento della quantità di moto della particella rispetto al polo O, la x grandezza: b r sen O O Il modulo vale: Le dimensioni: O rp rmv sen bmv O r mvsen LMLT 1 ML2 T1 Le unità di misura: kgm2s-1 G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Momento della forza • Data la particella di massa m, y – la cui posizione è individuata, al tempo t, dal vettore posizione r, – che al tempo t subisce l’azione della forza F F b • Si definisce momento della forza F rispetto al polo O, la grandezza: r MO r F O x Il modulo vale: MO rFsen bF b r sen r sen180 Le dimensioni: MO rF sen LMLT 2 ML2 T2 Le unità di misura: kgm2s-2 Da non confondere con il lavoro che ha le stesse dimensioni (il lavoro è uno scalare, il momento della forza un vettore: sono due grandezze completamente diverse) G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Relazione tra il momento della quantità di moto ed il momento della forza • Durante il moto di una particella, sia la sua posizione r che la sua velocità cambiano con il tempo, – È lecito aspettarsi che anche il momento della quantità di moto della particella rispetto al polo O vari con il tempo. – Valutiamo a quanto è uguale la sua variazione (calcoliamo la derivata): d O dr p dr dp pr dt dt dt dt • Attenzione a non cambiare il posto dei vettori, il prodotto vettoriale non commuta. dr p v p v mv • Il primo termine è nullo: i due vettori sono paralleli dt d O dp r r F MO dt dt • La variazione del momento della quantità di moto della particella rispetto al polo O è uguale al momento della forza applicata valutato rispetto allo stesso polo! (è una diretta conseguenza dellaG.M. II legge di Newton) - Informatica B-Automazione 2002/03 Forze centrali • Si definisce forza centrale una forza agente in una certa regione dello spazio con le seguenti proprietà: – per qualunque posizione del punto materiale P che subisce la forza, – la direzione della forza agente su P passa sempre per un punto fisso dello spazio, detto centro della forza centrale, – e il suo modulo è funzione soltanto della distanza del punto materiale P dal centro stesso. • Esempio di forza centrale: la forza di gravitazione universale. mM mM r u G 2 r 2 r r r 1 q 1q 2 Anche la forza di Coulomb è F 2 ur 4 r o centrale F G • • Così come la forza elastica y F P r F kxi O=S • Le forze centrali sono conservative x G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Moto di un punto materiale sotto l’azione di una forza centrale • Il momento di una forza centrale valutato rispetto al centro della forza è nullo y – La forza ed il vettore posizione sono paralleli o anti paralleli d o d o 0 o cos tan te Mo dt dt r • Il momento della quantità di moto rispetto al centro della forza deve rimanere costante F v x O – in direzione y • Il moto è un moto piano v t t – Verso • La traiettoria viene percorsa sempre nello stesso verso: orario o antiorario r(t t) r (t) – Modulo • La velocità areale è costante: il segmento che connette il centro della forza con il punto materiale spazza aree uguali in tempi uguali. v(t) O x G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 La velocità areale • Consideriamo l’intervallo di tempo t – L’area spazzata nell’intervallo t è quella evidenziata in figura – Approssimativamente uguale all’area del triangolo di lati r(t), r(t+t), r. – L’eguaglianza approssimata diventa precisa per t che tende a zero. 1 – L’area del triangolo vale: A 2 r(t)h y v t t r(t t) h v(t) r fv r (t) O vr x 1 dA A h 2 r(t)h 1 La velocità areale: lim t 0 lim t0 2 r(t)lim t0 dt t t t Dalla definizione di velocità istantanea ricaviamo che: dA 1 r h 2 rv 12 rvsen f e quindi v lim t0 v lim t0 dt t t Il modulo del momento della quantità di moto rispetto al centro della forza vale: e quindi: dA 1 O O rmv senf 2 dt m Nel caso di forze centrali, poiché il modulo del momento della quantità di moto è costante, allora la velocità areale è costante G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 La velocità areale • Se indichiamo con l’angolo formato tra i vettori posizione all’istante t e t+t y h r(t t)sen v lim t 0 lim t0 t t r(t)lim t0 r t Il momento angolare: Perielio Più veloce v t t r(t t) O h r (t) v(t) r fv vr x rmv sen mrv mrr mr 2 O Afelio Più lento b2 e 1 2 a G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Le leggi di Keplero • Le orbite dei pianeti sono delle ellissi. Il sole occupa uno dei fuochi. • Il segmento che congiunge il pianeta con il sole, spazza aree uguali in tempi uguali: in altre parole la velocità areale (l'area spazzata nell'unità di tempo), è costante. • Il quadrato del tempo di rivoluzione (T2), è proporzionale al cubo del semiasse maggiore dell'ellisse (a3). La costante di proporzionalità è la stessa per tutti i pianeti del sistema solare. • L’ipotesi che la forza di gravitazione universale sia una forza centrale • insieme con quella che un sistema di riferimento legato al sole possa essere considerato inerziale • giustifica le prime due leggi di Keplero ( in realtà la prima solo parzialmente) G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Verifica della III legge di Keplero • Faremo la verifica supponendo che le orbite dei pianeti siano circolari anziché ellittiche. – L’eccentricità per la terra è 0.0167 – a è il semiasse maggiore – b quello minore b2 e 1 2 a • Se la traiettoria è circolare il moto è uniforme (la velocità areale deve essere costante) • Il pianeta è soggetto ad un’accelerazione centripeta • Quindi la forza di gravitazione universale si comporterà da forza centripeta: mM mv 2 FG G 2 ma n r r G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Verifica della III legge di Keplero 2r T v Ma la velocità è legata al periodo dalla relazione: mM mv 2 G 2 r r 2r m T r 2 m4 2r 2 m4 2 r 2 2 rT T mM m4 2 r G 2 2 r T 42 3 T r GM 2 Che appunto verifica la III legge di Keplero G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03