laboratorio di calcolo AA 2004/054

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI ROMA TRE
DIPARTIMENTO DI FISICA “E. AMALDI”
laboratorio di calcolo
AA 2004/054
a cura di
Domizia Orestano
Dipartimento di Fisica
Stanza 159 - tel. (06 5517) 7281
www.fis.uniroma3.it/~orestano
[email protected]
Lab. Calc. AA 2004/05
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sommario
• Presentazione del corso, vostre domande,
aspetti organizzativi
• Lezione introduttiva su cosa faccia e come
sia fatto un calcolatore
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Il corso di laboratorio di calcolo
• Vale 8 CFU (dei 60 di una annualità) ovvero circa 80 ore
tra lezioni ed esercitazioni più un pò di lavoro individuale
e di gruppo.
• Si dovrebbe svolgere al III periodo didattico ma... 80 ore
in meno di 10 settimane ci costringerebbero talvolta ad
andare in laboratorio 2 volte a settimana.
• L’esperienza degli anni passati mostra che non tutti gli
studenti hanno familiarità col computer. Iniziare con
qualche esercitazione al I periodo didattico ci consentirà di
individuare coloro che necessitano di maggiore supporto e
di prevedere per loro qualche ora supplementare nel II
periodo didattico.
 Inizio anticipato del corso!
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Orario
• Nel primo periodo didattico sarete divisi in due classi di
laboratorio, A e B (segnatevi sul foglio!)
– Venerdì 8/10 lezione in aula. Dalle 11 alle 13:30.
– Venerdì 15/10 e 22/10 esercitazione (con introduzione teorica)
rispettivamente per il gruppo A ed il gruppo B sui sistemi operativi
Windows e Linux. Dalle 9 alle 14!
– Venerdì 29/10 e 5/11 laboratorio libero? Da confermare
– Venerdì 12/11 e 19/11 compilazione di un programma. Dalle 9 alle
14!
– Venerdì 26/11 e 3/12 laboratorio libero? Da confermare
 Circa 7 ore di lezione e 8 di esercitazione + laboratorio
libero (1.4 CFU). Al III periodo faremo in media 7 ore a
settimana (2 in aula e 5 in laboratorio).
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Contenuti del corso
• Fusione dei corsi di Laboratorio di Calcolo I (5 CFU)
e II (6 CFU):
LC II
LC I
• Familiarizzazione con l'uso del Personal
Computer, sia in ambiente Windows
(utilizzato nell'ambito del corso di Misure
Fisiche) che in ambiente Unix (useremo il
sistema Linux)
• Acquisizione delle basi per la
programmazione in linguaggio C++ (C)
• Acquisizione di alcuni dei principali
metodi di soluzione numerica di problemi
di integrazione
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1.
2.
3.
Introduzione al
linguaggio C++ e
alla Programmazione
ad Oggetti
Elementi di
linguaggio UML
Elementi di strutture
riutilizzabili
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Materiale del corso
• Non seguiamo un testo di riferimento
• Si consiglia l’acquisito di un manuale di
C++ per consultazione
• Dispense e lucidi della lezione (nonchè
qualsiasi altra informazione relativa ad
esercitazioni, orari, laboratorio libero etc...)
saranno disponibili sul sito WEB
http://www.fis.uniroma3.it/calcolatori
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Valutazione
• LC I: frequenza obbligatoria, valutazione dei programmi
realizzati in gruppo durante le esercitazioni, una prova individuale
a fine corso, esame tradizionale per chi non raggiungeva la
sufficienza. Ha funzionato bene.
• LC II: frequenza fortemente raccomandata, nessuna valutazione
delle esercitazioni svolte, esame tradizionale con presentazione
all’orale di un progetto software (preparabile anche in gruppo).
Ha funzionato molto bene per gli studenti più grandi.
• Nuovo corso: le esercitazioni del I periodo didattico serviranno
solo per fornirvi delle basi e per autovalutazione. All’inizio del III
periodo sceglieremo (accetto suggerimenti) come effettuare la
valutazione finale.
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Laboratorio
• Il corso si basa sulle esercitazioni di laboratorio.
• La frequenza alle esercitazioni è essenziale.
• Coloro che non potessero frequentare con regolarità le
esercitazioni sono pregati di contattarmi al più presto via email o telefonicamente per concordare una soluzione. Il
corso si presta ad essere fruito a distanza ma:
– È bene che l’attività si svolga comunque in gruppo
(contattandomi sarete messi in contatto con altri
studenti in situazione analoga)
– È importante che almeno uno dei membri del gruppo
abbia qualche base in più per agevolare il lavoro a casa
o che abbia potuto partecipare alle prime esercitazioni
– Devono esserci frequenti scambi di informazioni con
me o con la Dottoressa Buzzi che mi assiste.
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Lezione introduttiva
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Come opera il calcolatore?
•
•
Supponiamo di volere calcolare X, per uno o più
possibili valori di Y, in base all'espressione
algebrica
X = 5 + 0.2 x Y
Riscriviamo questa espressione come
X = 5 + 0.2 * Y
(in tutti i linguaggi di programmazione
l'operatore di moltiplicazione si indica col
simbolo * per non confonderlo con la lettera x)
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L’espressione X = 5 + 0.2 * Y
è composta di due parti:
1. A destra troviamo tutte le informazioni
necessarie per elaborare i dati noti, siano essi
costanti (5, 0.2) o variabili (Y), ovvero una
sequenza di operandi (i dati noti) e operatori
(+,*) che costituisce la sequenza di ingresso
(input);
2. A sinistra troviamo il risultato cercato (X) che
dovrà essere conservato e inviato in uscita
(output).
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Calcolo di X = 5 + 0.2*Y
sono necessari i seguenti passaggi:
1. Lettura dei possibili valori della variabile Y
2. Moltiplicazione di 0.2 per il valore assunto da Y
3. Memorizzazione del risultato di 0.2*Y
4. Somma della costante 5 al risultato precedente
5. Memorizzazione nella variabile X del risultato
6. Eventuale invio in uscita del valore assunto da X
7. Eventuale ripetizione della procedura per un altro valore
di Y
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Funzioni essenziali
• Lettura (acquisizione dei dati, ovvero dei valori numerici e
della successione di operatori da applicare)
• Calcolo (applicazione degli operatori ai dati nella
successione predeterminata)
• Scrittura (memorizzazione e comunicazione del risultato)
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Gestione dell'informazione
• La lettura dei dati e delle istruzioni da opportune
periferiche (tastiera, disco, nastro, linea di trasmissione...)
avviene tramite i canali di input, che li trasferiscono in
memoria, dove vengono conservati
• L'interpretazione dei dati e delle istruzioni e l'esecuzione
del calcolo sono gestite dai circuiti logici e di calcolo
dell'unità centrale (CPU)
• La comunicazione del risultato trasferito dalla CPU alla
memoria, è affidata ai canali di output, che lo trascrivono
su opportune periferiche (terminale video, disco etc...)
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Hardware e Software
• L'insieme delle parti fisiche (meccanismi,
elettromeccanismi, circuiti elettrici ed elettronici)
che gestiscono l'informazione (periferiche,
memorie, CPU), costituisce l'hardware del
calcolatore;
• I dati, i programmi di gestione della macchina ed i
programmi applicativi, non sono parte del
calcolatore ma vi sono immessi di volta in volta, a
seconda delle necessità e finalità. Questi
costituiscono il software.
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Principali componenti hardware
•
•
•
•
Processore
Memoria
Dispositivi di I/O (input/output)
Canali di comunicazione
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Il processore
• In un sistema tipico c'è un unico processore, la
CPU (Central Processing Unit).
• La CPU è la parte del sistema che esegue i
programmi effettuando operazioni aritmetiche e
logiche sui dati.
• Si tratta dell'unica componente del sistema in
grado di produrre nuove informazioni combinando
e modificando le informazioni esistenti.
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La memoria
• La memoria è un componente passivo che si limita ad
accumulare le informazioni fin tanto che non vengono
richieste da altre parti del sistema (processore, dispositivi
di I/O).
• Un'informazione in memoria è acceduta mediante il suo
indirizzo. Possiamo visualizzare la memoria come un
vettore M:
– una richiesta del processore alla memoria può essere ad
esempio "mandami l'informazione dalla locazione
M[1000]"
– la richiesta del controller di un disco invece potrebbe
essere "copia questo blocco di dati dalla locazione M[0]
alla locazione M[256]"
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I dispositivi di I/O
• I dispositivi di I/O trasferiscono l'informazione, senza
alterarla, tra il mondo esterno ed una o più componenti
interne.
• Possono essere memorie secondarie (dischi, nastri...) o
dispositivi per comunicare direttamente con l'utente
(schermo, tastiera, mouse...).
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I canali di comunicazione
• I canali di comunicazione tra le diverse parti del sistema
possono essere semplici collegamenti tra due dispositivi o
interruttori (switch) che interconnettono varie componenti,
permettendo però solo la comunicazione di due di loro per
volta.
• Nei Personal Computer di solito c'è un unico canale di
comunicazione (bus) che collega tra di loro tutte le
componenti principali del sistema. Si tratta di uno switch e
quindi, per esempio, quando questo è configurato per un
trasferimento di I/O non permette al processore di accedere
la memoria, rallentandone l'operazione.
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Operazioni del processore (1)
• Un processore opera mediante un ciclo di caricamentodecodifica-esecuzione delle istruzioni.
• Nella prima fase del ciclo il processore legge dal registro di
memoria PC (Program Counter) l'indirizzo dell'istruzione da
caricare e incrementa il contenuto di PC.
• Nella fase di decodifica il processore salva l'informazione
recuperata dalla memoria, un'istruzione in linguaggio macchina
codificata in un numero binario, in un altro registro: IR
(Instruction Register).
• Infine il processore esegue l'istruzione contenuta in IR.
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Operazioni del processore (2)
• La fase di esecuzione può richiedere ulteriori accessi alla
memoria, per caricare e/o salvare dati. Alla fine di questa
fase il processore ripete il ciclo caricando l'istruzione
successiva.
• Le istruzioni possono essere di tre tipi:
– Operazioni logico-aritmetiche
– Trasferimenti di dati
– Controllo
• Le istruzioni di controllo modificano l'ordine di esecuzione
delle altre istruzioni agendo sugli indirizzi contenuti nel
registro PC.
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Tempo di esecuzione (1)
• Il tempo necessario per caricare-decodificare-eseguire un'istruzione
dipende dal processore e dalla complessità dell'istruzione.
• L'unità di misura elementare del tempo è il ciclo di clock: la logica
che dirige le operazioni del processore è controllata da un circuito
esterno che genera un'onda quadra con un periodo fissato.
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Tempo di esecuzione (2)
• Il tempo di esecuzione di un'istruzione dipenderà quindi dal
numero di cicli di clock necessari per essa (e dalla frequenza del
clock).
• Il tempo di processamento dipende però anche dalla velocità di
accesso alla memoria ovvero da come questa è organizzata e dalla
velocità di comunicazione.
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Le memorie
• Una memoria è caratterizzata dalla sua funzione,
dalle sue dimensioni e dal suo tempo di risposta.
• Le operazioni effettuabili su una memoria sono
operazioni di lettura o di scrittura:
– Memorie che consentano entrambe le operazioni sono
dette RAM (Random Access Memory).
– Memorie accessibili solo in lettura sono dette ROM
(Read Only Memory) o PROM (Programmable Read
Only Memory) a seconda che siano scritte dal
costruttore o in una programmazione successiva.
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Dimensioni delle memorie
• L'unità elementare di informazione è il bit (b), che può
assumere due soli valori. La capacità di un chip di
memoria viene generalmente indicata in bit, quella di tutta
la memoria del sistema in byte (B) o parole, corrispondenti
a 8 bit.
• Le memorie dei sistemi attuali vanno da varie decine di
milioni di byte (MB) a svariati miliardi di byte (GB).
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Prestazioni delle memorie
• Le prestazioni di un sistema di memorie
sono definite mediante due misure:
– Il tempo di accesso vero e proprio, determinato
principalmente dall'organizzazione dei chip
usati, ma anche dalla ricerca dell'informazioni
sui vari chip e dalle prestazioni del bus
– Il tempo minimo che deve intercorrere tra due
richieste successive, generalmente superiore al
tempo di accesso.
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Organizzazione di un sistema di
memorie
• Anche se la RAM può essere acceduta in un ordine
qualsiasi, si osserva che tanto le istruzioni di un
programma quanto i dati acceduti sono generalmente
raggruppati un una stessa area di memoria.
• Ciò permette di organizzare la memoria ad albero, ponendo
poche memorie molto veloci vicino al processore (cache)
ed effettuando traferimenti di blocchi di dati dalle memorie
più lente alla cache ogni qualvolta il dato richiesto non sia
disponibile nella cache.
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Comunicazioni sul bus
• La comunicazione su un bus avviene mediante
transazioni discrete. Ogni transazione ha un
trasmettitore ed un ricettore.
• Per iniziare una transazione un modulo del sistema
(CPU, controller di un disco...) deve acquisire
almeno temporaneamente il controllo del bus.
• Sono quindi necessari dei protocolli di arbitraggio
che consentano ai vari dispositivi di accordarsi su
chi debba avere il controllo per primo.
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Prestazioni di un bus
• Le prestazioni du un bus sono caratterizzate da
due quantità:
– Il tempo di trasmissione, ovvero il ritardo tra l'invio e la
ricezione dell'informazione.
– La larghezza di banda, ovvero la quantità di
informazioni che possono essere trasmesse nell'unità di
tempo (unità di misura: bits per second, bps). Questa
dipende dal numero di bit trasmissibili in parallelo in
una transazione e dal numero di transazioni effettuabili
nell'unità di tempo.
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