OBIETTIVI I. Andrea Andretto Verificare e distingere correttamente le 4 fasi dell’esperienza amorosa 2 PREMESSA Il mondo moderno ci ha abituato alla iper-specializzazione ed una deriva è lo spezzettamento della realtà che così diventa un puzzle, dove ogni tessera è indipendente e non più parte di un grande disegno. In quest'ottica abbiamo separato invece che unire: per quanto riguarda la famiglia abbiamo slegato l'amore dalla genitalità (sesso senza amore), la genitalità dalla procreazione (sesso per il solo godimento), la procreazione dall'atto sessuale (embrioni in laboratorio). Molti approcci si basano sulla distinzione tra eros e agape, trattandone le differenze e l'unità. Vorremmo provare a superare questo metodo, proponendone una sostanziale unità: l'amore trae sorgente da una differenza (quella sessuale) ed è sostanzialmente uno, che si coniuga e si esprime in modi diversi: «In fondo l'“amore” è un'unica realtà, seppur con diverse dimensioni; di volta in volta, l'una o l'altra dimensione può emergere maggiormente. Dove però le due dimensioni si distaccano completamente l'una dall'altra, si profila una caricatura o in ogni caso una forma riduttiva dell'amore» [Benedetto XVI, Deus Caritas Est, n.8] 3 Andrea Andretto PREMESSA Il mondo moderno ci ha abituato alla iper-specializzazione ed una deriva è lo spezzettamento della realtà che così diventa un puzzle, dove ogni tessera è indipendente e non più parte di un grande disegno. In quest'ottica abbiamo separato invece che unire: per quanto riguarda la famiglia abbiamo slegato l'amore dalla genitalità (sesso senza amore), la genitalità dalla procreazione (sesso per il solo godimento), la procreazione dall'atto sessuale (embrioni in laboratorio). Molti approcci si basano sulla distinzione tra eros e agape, trattandone le differenze e l'unità. Vorremmo provare a superare questo metodo, proponendone una sostanziale unità: l'amore trae sorgente da una differenza (quella sessuale) ed è sostanzialmente uno, che si coniuga e si esprime in modi diversi: «In fondo l'“amore” è un'unica realtà, seppur con diverse dimensioni; di volta in volta, l'una o l'altra dimensione può emergere maggiormente. Dove però le due dimensioni si distaccano completamente l'una dall'altra, si profila una caricatura o in ogni caso una forma riduttiva dell'amore» [Benedetto XVI, Deus Caritas Est, n.8] 4 Andrea Andretto LIVELLO CORPORALE 0 Non siamo evanescenti, angeli ma siamo/abbiamo un corpo, mi attraggono gli occhi, il viso, i seni, le mani dell'altro: questo livello coinvolge il corpo, la nostra fisicità. La mia reazione è l'eccitamento (sono coinvolti 'valori sessuali'). La tensione è l'unione fisica. Il piacere generato è carnale Andrea Andretto 5 LIVELLO AFFETTIVO 0 Mi emoziona la tenerezza, la simpatia, l'intraprendenza, la fortezza, l'intelligenza dell'altro: questo livello coinvolge l'affetto, l'interiorità. La mia reazione è l'emozione per i valori dell'altro (sono coinvolti 'valori umani'). La tensione è l'empatia. Il piacere generato è la compiacenza. Andrea Andretto 6 LIVELLO PERSONALE 0 Mi interessa non “cos'è” o “cos'ha” ma “chi è” l'altro, scopro che è “uno che vuole il suo destino, che è in cammino, che è chiamato a divenire il meglio di ciò che è, a “compiersi”: questo livello coinvolge l'intelligenza e la volontà. La mia reazione è l'ammirazione (è coinvolta “la persona”). La tensione è il dono reciproco di sé (capisco che posso arricchire/promuovere l'altro). Il piacere collegato è il gaudio (= la gioia della persona nella quale vivere/sussistere) Andrea Andretto 7 LIVELLO SPIRITUALE 0 Mi interessa non “cos'è” o “cos'ha” ma “chi è” l'altro, scopro che è “uno che vuole il suo destino, che è in cammino, che è chiamato a divenire il meglio di ciò che è, a “compiersi”: questo livello coinvolge l'intelligenza e la volontà. La mia reazione è l'ammirazione (è coinvolta “la persona”). La tensione è il dono reciproco di sé (capisco che posso arricchire/promuovere l'altro). Il piacere collegato è il gaudio (= la gioia della persona nella quale vivere/sussistere) Andrea Andretto 8 LIVELLO PERSONALE 0 Ci introduciamo nella parte più intima e profonda, l'altro è un mistero che trae origine dal mistero stesso di Dio, dall'amore di Dio che lo ama per se stesso: coinvolge il mio spirito. La mia reazione è lo stupore. La tensione è la comunione con Dio e con l'altro. Il piacere è la beatitudine Andrea Andretto 9 OSSERVAZIONI 0 Lewis dice che il livello spirituale si sostiene su quello personale che si sostiene su quello affettivo che si sostiene su quello corporale che sta in basso ma il livello spirituale equilibra quello personale che equilibra quello affettivo che equilibra quello corporale. Quando facciamo esperienza amorosa vera e sincera in un livello coinvolgiamo sempre anche tutti gli altri, non possiamo liberarcene, violenteremmo l'unità del nostro essere. Andrea Andretto 10 OSSERVAZIONI 0 La dinamica dell'amore entra in questi livelli pienamente. Lewis ci aiuta ad affermare che è necessario ricondurre ad unità l'esperienza amorosa, essa inizia non quando “viviamo con” ma quando “viviamo per” il nostro partner. Proviamo a ragionarci: mi è capitato di innamorarmi (= “che sono stato preso d'amore”), all'inizio sono concentrato su me stesso “tu mi piaci” dico al partner, “tu piaci a me”; questo stadio si evolve, mi accorgo che l'altro è differente e mi arricchisce “tu sei bella” le dico, “tu sai gestire bene la casa”. Andrea Andretto 11 ESEMPIO 0 L'unità che cerchiamo qui trova un aggancio: non è possibile “fare sesso senza amore”. Seguiamo una giovane coppia che ora ha un figlio di un anno. Giovani studenti hanno fatto l'amore e si sono trovati genitori... LUI: Lei mi è piaciuta, aveva belle mani e bel corpo. LEI: Lui mi è piaciuto, era simpatico e mi faceva ridere. Come vi siete messi assieme? Lui era appena stato lasciato ed anch'io. Ci siamo trovati sempre più spesso, abbiamo sentito una forte attrazione (si conoscevano da un mese), una sera, i nostri genitori erano altrove, abbiamo fatto l'amore. Dopo 2 mesi ho fatto il test ed ho scoperto di essere incinta. Ho provato: LUI: paura, volevo farla abortire, non ero pronto per questo. LEI: tristezza, ma il bimbo lo volevo tenere. Questi due giovani, in un momento particolarmente vulnerabile, hanno risposto al loro essere emotivamente sensibili, hanno dato al loro sentimento un valore alto e lo hanno assecondato, chiedendo anche al corpo di farlo, senza interrogare la loro intelligenza e volontà (il livello personale) ne il livello spirituale. Andrea Andretto 12