ALESSANDRO MANZONI TAPPE PRINCIPALI DELLA VITA • NACQUE A MILANO NEL 1785 DAL CONTE PIETRO MANZONI E DA GIULIA BECCARIA , FIGLIA DELL’ILLUMINISTA CESARE BECCARIA, AUTORE DEL TRATTATO “ DEI DELITTI E DELLE PENE”. • Il matrimonio dei genitori ebbe breve durata, nel 1792 avvenne la separazione e la madre nel 1795 andò a vivere a Parigi con il conte Carlo Imbonati • INTANTO ALESSANDRO RICEVEVA LA SUA EDUCAZIONE (RICORDATA IN SEGUITO CON AVVERSIONE) NEL COLLEGIO DEI PADRI SOMASCHI, PRIMA A MERATE, IN BRIANZA E POI A LUGANO. • SI TRASFERĪ QUINDI A MILANO NEL COLLEGIO DEI NOBILI, RETTO DAI PADRI BARNABITI E VI RIMASE FINO AL 1801 • SI ACCOSTO’ BEN PRESTO ALLE IDEE ILLUMINISTICHE DIVENENDO ANTICLERICALE E ANTITIRANNICO • NEL 1805 RAGGIUNSE LA MADRE A PARIGI • GLI ANNI PARIGINI DAL 1805 AL 1810 FURONO DECISIVI PER L’EVOLUZIONE LETTERARIA E UMANA DELLO SCRITTORE. • NEL 1807 SPOSO’ ENRICHETTA BLONDEL DI RELIGIONE CALVINISTA. • NEL 1810 CI FU LA SUA “CONVERSIONE “ AL CATTOLICESIMO DA CUI SI ERA ALLONTANATO NEGLI ANNI TRASCORSI IN COLLEGIO. • DA ALLORA VISSE QUASI SEMPRE A MILANO IN MODO APPARTATO MA SEGUENDO LE VICENDE DEL RISORGIMENTO . TRA IL 1833 ED IL 1839 LA SUA VITA FU TRAVAGLIATA DA LUTTI FAMILIARI. . NEL 1848 FIRM0’ LA PETIZIONE A CARLO ALBERTO PERCHE’ INTERVENISSE PER LIBERARE IL LOMBARDOVENETO DALL’AUSTRIA Acquarello (Centro studi manzoniani a Milano) “Garibaldi incontra Manzoni “ 1859 . NEL 1861 FU NOMINATO SENATORE DEL NUOVO REGNO D’ITALIA E PARTECIPO’ A TORINO ALLA PIMA SEDUTA DEL PARLAMENTO . TRASCORSE GLI ULTIMI ANNI DELLA SUA VITA ONORATO E RISPETTATO COME IL MASSSIMO SCRITTORE ITALIANO VIVENTE. . NEL 1872 ACCETTO’ LA CITTADINANZA ONORARIA DI ROMA PER AVER CONTRIBUITO, CON LA SUA OPERA DI SCRITTORE, ALLA CAUSA ITALIANA. MORI’ A MILANO NEL 1873. . NEL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE di A. MANZONI, IL COMPOSITORE GIUSEPPE VERDI COMPOSE E DIRESSE LA “MESSA DA Requiem” IN SUO ONORE TRA IL 1812 e IL 1815 COMPOSE GLI “INNI SACRI”: -LA RESURREZIONE COMPOSIZIONI POETICHE PER CELEBRARE LE SOLENNITA’ DELLA CHIESA -IL NOME DI MARIA IL NATALE LA PASSIONE -LA PENTECOSTE (1817- 1822 Dovevano essere dodici MANZONI RECUPERA LA STRUTTURA DELL’INNO, UNA FORMA DI CANTO RELIGIOSO POPOLARE DIFFUSO NEL MEDIOEVO, MA LO ARRICCHISCE DI UNA SENSIBILITà “ROMANTICA” LE ODI (1821 ) • L’ODE “MARZO 1821” FU SCRITTA IN OCCASIONE DEI MOTI CARBONARI DEL 1821, QUANDO PAREVA CHE CARLO ALBERTO(RE DEL REGNO DI SARDEGNA ) VOLESSE VARCARE IL TICINO E LIBERARE LA LOMBARDIA DALL’AUSTRIA. • FU PUBBLICATA NEL 1848 • L’ODE “IL CINQUE MAGGIO “ FU SCRITTA IN SOLI TRE GIORNI (18-20 LUGLIO) QUANDO IL POETA APPRESE LA NOTIZIA DELLA MORTE DI NAPOLEONE A SANT’ELENA LE TRAGEDIE: “IL CONTE DI CARMAGNOLA(1816 – 1820) “L’ADELCHI” (1820-1822)