 
                                Rivelazione di particelle 11th International Masterclasses 2015 Un’iniziativa EPOG European Particle-Physics Outreach Group con la partecipazione della sezione INFN di Bologna Bologna, Praga, Nijmegen, Bratislava, Stoccolma 10000 studenti, 42 paesi, 200 Università coinvolte roberto spighi, Bologna 17 marzo 2015 1 Indice L’importanza dello studio delle particelle Perchè usare acceleratori sempre più potenti Rivelazione delle particelle Riconoscimento di eventi particolari 2 conoscere ciò che ci circonda Rutherford Bohr Tutta la materia che ci circonda è fatta di atomi ATOMO  10-10 m (0.1 miliardesimo di metro) elettrone Protoni e neutroni NUCLEO  10-14 m Sono i costituenti ultimi? 3 Si può andare ancora nel più piccolo? studiare il mondo senza vederlo Per vedere il mondo microscopico non possiamo usare gli occhi Ci dobbiamo servire di altri strumenti bacchetta sottile Testa, occhi, naso ... Robert Downey jr. bastone grosso Corpo riconosco parti con dimensioni ~ sezione della bacchetta 4 Perchè gli acceleratori? -1 Per vedere le particelle devo avere “bacchette” piccolissime Particelle stesse dualismo onda-corpuscolo: le particelle si comportano come onde e la loro dimensione è la lunghezza d’onda associata λ~ 1/p λ p è la quantità di moto (proporzionale all’energia) Se voglio vedere oggetti piccoli λ PICCOLA particelle con GRANDE ENERGIA ACCELERATORI 5 PIU’ POTENTI SONO  PIU’ VEDONO IL PICCOLO Perchè gli acceleratori? 2 E = Mc2 KAONI PIONI ENERGIA MASSA MUONI PROTONI + ACCELERATORE POTENTE  + PRODUCE PARTICELLE ALTA ENERGIA  6 PRODUCONO ALTRE PARTICELLE  STUDIO INFINITAMENTE PICCOLO Acceleratori: come funzionano particelle prodotte riscaldando filamenti (elettroni) o per ionizzazione (es H senza e- = protone) o con urti (antiparticelle) particelle corrono dentro dei tubi Campi elettrici per accelerare Campi magnetici per curvare N S E=100 eV - + 100 V Traiettorie circolari 7 I primi acceleratori Acceleratore lineare + + Acceleratore circolare + - Sorgente di particelle primo acceleratore 8 Acceleratori: a bersaglio fisso e collider Acceleratore bersaglio Bersaglio fisso Collider E = mc2 9 Energia  materia (particelle) CERN (GINEVRA) 27 KM CIRC. Beam pipe Bunch 1011 protoni LHC CERN Bunch 1011 protoni 2012: ~ 40•106 urti/s E = 8 TeV (> eurostar a 200 km/h) 2015: E = 13 TeV 10 I 4 esperimenti di LHC LHC-B CMS ATLAS ALICE 11 UN URTO AD LHC Centinaio di particelle prodotte: ricostruirle e riconoscerle  apparati molto grandi  separo le varie particelle  struttura a “cipolla”  in ogni strato lasciano un segnale 12 rivelatori di particelle Cosa dobbiamo sapere di ogni particella? TUTTO !! Beam pipe e protoni cinematica tracciatori  Posizione  Direzione del moto  Energia/impulso  tempo di vita Identificazione  Tipo di particella impulso identificazione evento 13 Tracciatori e rivelatori di vertice la rivelazione delle particelle si basa sugli effetti prodotti dal loro passaggio nella materia Particelle cariche: se attraversano un mezzo incontrano atomi  forza di Coulomb Ionizzano Segnale elettrico + + + + + + + + + + + + - + Mezzo (gas o anche solido) Filo carico + 14 Ricostruita la traiettoria della particella ATLAS: Tracciatori e rivelatori di vertice Camere a drift Rivelatori Si a semi-conduttore Strip 80 μm x 6.4 cm Pixel 50 x 400 μm ~80 milioni di pixels Tracce distinte fino a 0.2 mm Precisione sul vertice = 1515μm Misura dell’impulso (o quantità di moto) Fatto dal tracciatore con il campo magnetico rivelazione Forza di lorentz: tra una carica ed un campo magnetico si esercita una forza mv r qB Impulso minore (+) N Raggio di curvatura Impulso maggiore (+) S Carica opposta - modulo dell’impulso mv e la carica q 16 I magneti superconduttori di ATLAS solenoide toroide B = ~0.5 Tesla Raggi ~ 9 e 20 m Lungh ~ 25 m B = 2 Tesla Raggio ~ 1 m Toroide Frontale 17 Toroide dall’alto Il riconoscimento delle particelle identificazione Parte interna dedicata al tracciamento Particella viaggia ~ indisturbata Parte esterna dedicata al riconoscimento (ed anche al tracciamento)  Calorimetri Particelle ~ “distrutte”  collidono con materiali densi  Elettromagnetico  Adronico  Rivelatori di muoni 18 Il calorimetro elettromagnetico Calorimetri riconoscere e± ,γ strati di materiale denso alternati a strati di rivelatore di γ  effetto a catena (sciame em)  particelle perdono energia  sciame si esaurisce Pb e±, γ bremstrahlung Piombo ... scintillatore Raccolta la luce ≈ energia particella iniziale 19 Il calorimetro adronico Riconoscere p, n e π (protoni, neutroni, pioni) e misura energia p, n, π  urtano atomi del calorimetro  creano altre particelle strati di Fe alternati a strati di rivelatore ... calorimetri  Inizia dopo Sciame adronico  Più aperto  Meno simmetrico Sciame elettromagnetico cosmici 20 rivelatori di muoni Rivela muoni e ne misura l’impulso (con il magnete toroide) Rivelatore più esterno e più grande (~22 m di diametro) “botte” a più strati con 2 «tappi» laterali (big wheel) “tappo” MDT Monitor drift tubes Muoni sono “poco interagenti”  se attraversano materiali perdono poca energia  ~unici ad arrivare a questo rivelatore All atlas Costruzione ATLAS 21 Ricostruzione delle particelle Per vedere il programma interattivo sulla ricostruzione delle particelle, collegarsi all’indirizzo http://atlas.physicsmasterclasses.org/it/zpath_playwithatlas.htm All’interno del sito delle Masterclass 22 Identificazione delle particelle start 23 Riconoscimento delle principali particelle Tracciatore Elettroni Positroni muoni gamma Pioni/prot neutrini Calorimetro em Tutti Calorimetro em Tracciatore Calorimetro adr 24 Ricostruzione degli eventi Z0  particella instabile: creata, vive e decade μ+ (e+) Z0 μ-(e-) 0 3x10-25 Tempo (s) 0 10-18 Spazio (m) Z0  impossibile da misurare direttamente Z0  ricostruire dagli elettroni e muoni 25 Ricostruzione della Z0 μ+ (e+) Z0 μ-(e-) 1) Riconoscere i prodotti di decadimento μ+μ- o e+e- 2) Ricostruire la MASSA (91.188 ± 0.002) GeV26 Ricostruzione della Massa della Z0 elettroni (muoni) misuriamo Impulso  Energia μ+ (e+) Z0 μ-(e-) Conservazione q. moto/Energia totale (~urto elastico) 2 M Z0  E  E    p  p     2  2      c   c   c c   2 27 evento atlas 2 μ e con carica opposta visione trasversa Energia mancante piccola μ negativo  |P| = 72 GeV ≠ μ Minv = 86.7 GeV μ positivo  |P| = 59 GeV Candidato Z0  μ+ μvisione longitudinale 28 evento visione trasversa No tracce cariche “phisics objects“  2 gamma Minv = 130.0 GeV Candidato H  γγ 29 visione longitudinale Conclusioni questo è un bell’esercizio basato su dati veri è la fisica di maggior interesse oggi la tecnologia associata è al massimo livello di sviluppo se deciderete di fare fisica noi Vi accoglieremo a braccia aperte Grazie a tutti, studenti e professori 30