Unione europea e resto del Mondo
IL MUTAMENTO DEL QUADRO
ECONOMICO MONDIALE 1860- 2000
POPOLAZIONE RESIDENTE E ATTIVA IN ITALIA PER SETTORE (1860 - 1990)
12000
60000
55000
10000
Migliaia di unità
50000
45000
8000
40000
6000
35000
30000
4000
25000
2000
20000
15000
0
10000
1860
1870
1880
1890
1900
1910
1920
A nni
1930
1940
1950
1960
1970
1980
1990
1860 1870 1880 1890 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990
L’Europa nell’economia mondiale
• Bibliografia essenziale
– Valli V. Guena A., Burlando R. La politica economica e
macroeconomia, Carocci ed.(2010), (parte terza,capp. 15-18)
• L’Europa nell’economia mondiale
– Declino relativo dei paesi dell’Europa occidentale (18701945)
– Ascesa economica relativa degli USA (1870 – 1945)
– Ascesa economica relativa del Giappone (1945-1990)
– Tentativo di reazione dell’Europa occidentale (1945 ad
oggi)
– Crisi economica (anni 80’ e 90’) e politica e sociale
(1989-91) dell’URSS e Est Europa (fase di transizione)
– Ascesa economica relativa della Cina (1978 ad oggi)
– Globalizzazione economica e finanziaria (anni 70’ fino ad
oggi)
IL MUTAMENTO DEL QUADRO ECONOMICO MONDIALE (1870 - 1987)
Prodotto interno lordo di alcuni paesi (USA=100)*
MUTAMENTO DEL QUADRO ECONOMICO MONDIALE (1870 – 2008)
Prodotto interno lordo di alcuni paesi (USA=100)*
1870
1913
1950
1973
1992
2008
USA = 100
100
100
100
100
100
100
France
Germany
Italy
Netherlands
73,3
27,9
15,1
19,3
17,7
15,0
73,3
45,9
18,2
26,7
22,7
18,1
42,5
18,5
11,3
16,5
15,8
12,2
10,1
4,8
4,2
5,0
4,5
4,3
U. Kingdom
Spain
101,8
43,4
23,9
19,1
15,6
15,3
19,9
8,1
4,2
7,5
8,2
8,4
EU 14
472,4 271,6 191,4 210,9 199,6 187,8
Fonte: Maddison 2008 http://sites.google.com/site/econgeodata/maddison-data-on-population-gdp
MUTAMENTO DEL QUADRO ECONOMICO MONDIALE (1870 – 2008)
Prodotto interno lordo di alcuni paesi (USA=100)*
1870
1913
1950
1973
100
100
100
100
-
-
-
24,7
15,6
13,5
Brazil
7,1
3,7
6,1
11,4
12,5
13,3
Mexico
6,3
5,0
4,6
7,9
9,3
9,2
Latin America
27,8
23,3
28,5
39,3
40,1
42,7
China
192,9
46,7
16,8
20,9
41,5
93,9
India
137,1
39,5
15,3
14,0
19,5
36,0
Japan
25,8
13,8
11,1
35,1
40,5
30,6
Total Asia
432,7
131,6
68,1
109,0
159,5
235,0
Total Africa
46,0
15,4
13,9
15,5
15,2
18,3
1128,0
528,3
366,5
452,8
469,1
537,4
USA = 100
Russia
World Total
1992
100
2008
100
Population GDP, GDP per Capita 2008
Regions & Country
EU 14
Population
(Mil)
(Billion $)
GDP Per Capita
(000)
386,6
8.323,7
21,5
Italy
USA
Latin America
58,1
GDP
1.157,6
19,9
304,2
9.485,1
31,2
580,2
4.045,9
7,0
Brazil
196,3
1.262,3
6,4
Mexico
110,0
877,3
8,0
Asia
3.972,2
22.288,5
5,6
Japan
127,3
2.904,1
22,8
China
1.324,8
8.908,9
6,7
India
1.148,0
3.415,2
3,0
Africa
974,5
1.734,9
1,8
WORLD
6.694,8
50.973,9
7,6
Total population in the EU, US and Japan 1958-2010
(millions)
1958 1973
1981
1986
1995
2004¹
2006
2008²
2010
UE/CE
168
256
271
322
371
457
464
497
501.1
USA
175
212
230
239
262
292
288
282
317.6
92
109
118
122
126
127
127
127
127
Giappone
¹UE-25; ² UE-27,
Fonte: Eurostat e US Bureau of Census
Share of World Population
2010
2004
Share of world population -2010 -
Dieci principali città nel 2011 (Milioni)
Popolazione mondiale dal 1960 al 2010
Tab. PIL in Unione Europea, USA e Giappone 1961-2010
(Euro 1000 milioni)
1961
UE/CE
USA
Giappone
205
1973
1981
1986
1995
2004
2006
2010
989
2309
3599
6608 10266
11583
11791
1123
2802
4535
5656
9433
10509
10123
1056
2053
4040
3758
3477
3639
Fonte: Eurostat e Banca Mondiale
Growth rate of costant prices 2000-2010
-GNP and GNI-per capita
Principali paesi nel commercio mondiale
2008
2009
Principali paesi nel commercio mondiale -Exports-
2009
2007
Principali paesi nel commercio mondiale -Imports-
2009
2007
Sviluppo commercio estero UE (2000-2009):
EU- 27 trading partner for export and import of goods 2011
EU- 27 trading partner for export and import of services
-2011
Il grande sconvolgimento degli ultimi 10 anni (2000-2009)
Trade balance 2000-2009
Trade by sectors (export-import 2009)
Relevance of intra-branca trade
Worldwide Official Development Assistance (ODA).
The EU provides more than half (54 % in 2003) of
worldwide official development assistance (ODA).
•
One fifth of the combined EU aid is managed by the
European Commission.
• On average, the Member States of the EU-25 devoted
0.34 % of their GNI to ODA in 2003, compared with 0.15
% for the US and 0.20 % for Japan.
• Denmark, Luxembourg, the Netherlands and Sweden
made the largest effort in terms of development aid, with
around 0.8 % of their GNI devoted to ODA.
Azioni esterne e strategie di pre adesione
Per aggiornamenti
EU-Resto del mondo
FMI: World Economic Outlook,
2009
22 April
Per aggiornamenti:
Per aggiornamenti
EU- e crisi finanziaria
Per aggiornamenti
EU- e crisi finanziaria
EU- e crisi finanziaria:
% saggi sviluppo mondiali e prezzo del petolio (1975-2009)
EU- e crisi finanziaria
Per aggiornamenti
EU- e crisi finanziaria
Per aggiornamenti
EU- e crisi finanziaria
The Economist : How to grow,
A special report on the world economy,
October 9th 2010
The Economist- How to Grow
Una relazione speciale sull’economia
mondiale
The Economist, A special report on the world economy, How to grow. Oct
7th 2010
I Cambiamenti
•
•
•
10 anni fa, i paesi ricchi producevano i 2/3 del
Pil globale.
Oggi apportano solo 50%. Ed è previsto un
calo al 40% nei prossimi 10 anni.
Tra 1998 e 2008, l'85% dei paesi emergenti
sono cresciuti più velocemente rispetto agli
Stati Uniti.
PIL pro capite: andamento % rispetto anno
precedente.
Confronto fra economie avanzate ed economie emergenti.
I Problemi della grande recessione mondiale del 2008/09.
1) L’offerta sta rallentando. Vi
è un aumento nel numero dei
disoccupati, dei pensionati ed
un calo della produttività e della
popolazione in età lavorativa.
2) Questi fattori nuociono alla
capacità di ripresa delle
economie e gravano sul debito
pubblico.
Il mercato del lavoro
La Crescita




Dal 1998-2008, la crescita nel Pil dei paesi
G7 era in media del 2,5% all'anno.
Oggi, il tasso di crescita potenziale per i
prossimi 10 anni è stimato esssere solo
dell'1,7%.
Conseguenze: bassi investimenti, aumento
disoccupazione e crescita debito. Quindi
ulteriore diminuzione della capacità di
crescita nel breve e lungo periodo.
Rischio “Lost Decade”.
Strategie per uscire dalla crisi:
Dubbi sulle riforme



Paesi ricchi fanno troppo affidamento sulla
domanda estera come fonte di crescita.
Cattiva gestione tramite politica fiscale austera che
blocca i consumi interni.
C’ è poca attenzione verso le riforme strutturali
volte alla riduzione del debito, a stimolare la crescita
ed a evitare di rendere l'alto tasso disoccupazione
strutturale.
Le Soluzioni





Riduzione del debito pubblico.
Migliore allocazione del credito e stimolare
investimenti.
Serve una riorganizzazione piu ampia delle
economie per rilanciare la produttività.
Più formazione, più aiuto per i disoccupati in modo
che possano trovare un lavoro.
Più flessibilità nel mercato di lavoro.
Le Soluzioni (cont.ne)



I governi dovrebbero prendere le distanze
dall’ingerenza negli affari delle aziende
Stimolare e favorire ricerca e sviluppo
La crescita di produttività più veloce per
neutralizzare i problemi demografici
In Conclusione


Il prossimo decennio per i paesi ricchi/avanzati sarà un
periodo difficile.
I paesi dovrebbero mettere in pratica le soluzioni proposte.
 I paesi ricchi hanno bisogno di una riorganizzazione piu
ampia delle loro economie; oltre alla riduzione del debito
pubblico ci sono altre priorità.
Special report: The world economy
the Economist 13 oct 2012
• For richer, for poorer
Growing inequality is one of the biggest
social, economic and political challenges
of our time. But it is not inevitable,
says Zanny Minton Beddoes
L’Europa nell’economia mondiale
Bibliografia essenziale
• Valli V. Guena A., Burlando R. La politica economica e
macroeconomia: Una nuova prospettiva, Carocci ed.(2010),
(parte terza,capp. 15-18)
Bibliografia generale sullo sviluppo economico mondiale
– Bairoch P. Storia economica e sociale del Mondo, Einaudi,1999
– Maddison A. The World economy, a millennial perspective, OECD; Paris
2001
–
Landes D. La ricchezza e la povertà delle nazioni: perchè alcune sono così
ricche ed altre così povere, Garzanti ed. 2002
– FAO 2006, World Agriculture towards 2030-2050, Interim report, Roma
– World Bank, World development report, Oxford University Press (varie
annate)
– OECD, Economic Outlook, Paris (varie annate)
– OECD-FAO (2010), Agricultural outlook 2010-2019: highligth, Fao-Oecd.
– IMF: World Economic Outlook, July 8, 2010; World Economic Outlook,
october 2012.
– World Bank, World Economic Indicators (Varie annate)
– Ciocca P. L’economia mondiale nel Novecento: Una sintesi, un dibattito, il
Mulino, Bologna 1998. (Sintesi di Ciocca a pp.11-53)
– Ciocca P. (2005) Ricchi per sempre? Una storia economica dell’Italia 17962005, Bollati Boringhieri ed
• World Bank, World Development Report 2008: Agriculture for
Development, World Bank Washington DC
• World Bank, World Development Report 2009: Reshaping
economic geography, World Bank Washington DC
• World Bank, World Development Report 2010: Development
and Climate Change, World Bank Washington DC
•
•
•
•
•
•
The Economist, A special report on the world economy, How to grow.
Oct 7th 2010
The Economist, A special report on the world economy , For richer, for
poorer, 13 oct 2012
Sito World Bank (www.worldbank.org)
Sito FAO (www.fao.org)
Sito OECD (www.oecd.org)
Sito WTO (www.wto.org)
World Bank report
Globalizazione, Mondializzazione
(Globalization, Mondialisation)
• Bairoch P. “La mondialisation: perspectives historiques”, in
Economie appliquée, n.2, 2002
“Il n’y a rien de neuf sous le soleil”
– Una prima fase della mondializzazione si è verificata nella seconda
metà del secolo XIX e si è interrotta con la prima guerra mondiale.
– Nel secondo dopoguerra si è verificata una nuova fase di
mondializzazione
– Il termine mondializzazione è entrato solo recentemente nei
dizionari economici
– 1996 –Bialès c. et al., Dictionnaire d’èconomie e de faits économiques et
sociaux contemporains, Paris
– 1996 – McMillam, Dictionary of Modern Economics, New York
– Fernand Braudel in “La dynamique du capitalisme”nel 1985 aveva usato il
termine “economie-monde”
Globalizazione, Mondializzazione
(Globalization, Mondialisation)
Bairoch P. La mondialisation: perspectives historiques, in Economie appliquée, n.2, 2002
La “mondialisation économique” dopo il 1950
– IL commercio estero: (nei paesi sviluppati occidentali)
• Crescita rapida del commercio (esportazioni di beni) dopo il 1968 ed in particolare
dopo il 1973 (dal 10,2% del PIL nel 1970 al 14,6 % nel 1976)
• Dopo il 1975 la crescita del commercio estero è stata più moderata (16,5% del PIL
nel 1997)
– Gli investimenti diretti all’estero
• Crescita rapida degli investimenti a partire dal 1985 e soprattutto dopo il 1990 (dal
7,5% del Pil nel 1985, al 9,5% nel 1990, al 13,0% nel 1997)
– La modializzazione in termini relativi è stata più avanzata nel periodo 18601913 rispetto alla metà degli anni novanta.
– Il processo di mondializzazione dopo il 1993 è ancora in fase crescente e
non si può prevedere se continuerà a saggi ancora crescenti.
“La storia mostra che spesso è pericoloso procedere a delle semplici
estrapolazioni”
Globalizazione, Mondializzazione
(Globalization, Mondialisation)
TABLEAU 7 .-Stock des investissements directs à l'éntrager en % du PIB (valeurs courantes)
a
Pays devéloppés
occidentaux
États - Unis
Europe occidentale
Japon
1913
14,0-19,0
5,0-7,0
20,0-22,0
1,0-3,0
1938
13,0-15,0
8,0-9,0
14,0-17,0
0,5-2,0
1960
6,9
6,2
10,4
1,1
1971
6,4
7,5
6,9
1,9
1980
6,3
8,1
6,4
1,9
1985
7,5
6,2
10,3
3,3
1990
9,5
7,7
12,1
6,9
1996a
12,9
10,8
17,6
7,2
Chiffres préliminaires
P. Bairoch, 2002.