La potenza dell’informatica viene a risiedere soprattutto in ciò che fa scoprire nelle relazioni tra gli esseri umani, nel loro agire, nel loro parlarsi, nel loro comunicare. (Winograd T., Flores F. “Calcolatori e conoscenza” Mondadori) Le tipologie della collaborazione in rete si possono distinguere nei seguenti quattro livelli: Da un’analisi dei quattro livelli si evidenziano dei punti di forza e dei punti di debolezza. PUNTI DI FORZA La rete facilita: •lo scambio di idee •l’accesso e la condivisione di notizie e informazioni •la collaborazione per risolvere problemi comuni •il lavoro di tutti per il raggiungimento di uno scopo comune. PUNTI DI DEBOLEZZA Ma in rete c’è anche la possibilità: •di malintesi nei momenti comunicativi sincroni e asincroni •di dispersività e di non pertinenza degli apporti •di emarginazione-accaparramento, gregarismo e antagonismo che precludono di raggiungere un reale livello di collaborazione •di minore efficienza nell’interazione per la mancanza dei fattori extralinguistici e per i tempi rallentati Sul piano educativo appaiono importanti alcuni modelli di collaborazione in rete. COMUNITA’ DI DIALOGO Gruppo di persone con interessi comuni che si incontrano virtualmente in rete per scambio di idee. COMUNITA’ DI PRATICA: Gruppo di persone che utilizza la rete per la negoziazione di significati finalizzata all’apprendimento. COMUNITA’ DI APPRENDIMENTO Comunità virtuale tesa all’apprendistato cognitivo che pone l’accento sulla metacognizione e nasce dall’esigenza di favorire da parte degli studenti una piena acquisizione di abilità cognitive. La comunità di apprendimento può essere definita un’officina del sapere. CIRCOLI DI APPRENDIMENTO Comunità virtuali globali finalizzate all’apprendimento in cui gli studenti cooperano con loro pari e con adulti per condividere idee, dibattere questioni e risolvere problemi. RICERCA AZIONE ON LINE Metodologia di ricerca all’innovazione didattica educativa legata che sfrutta le opportunità offerte dalla rete per una riflessione più approfondita e condivisa. Alla base dei modelli evidenziati c’è una IV dimensione che è fondamentale ai fini educativi, ossia quella del lavoro organizzato e collaborativo In base agli studi effettuati si possono definire tre modelli di collaborazione: Collaborazione in parallelo Collaborazione sequenziale Collaborazione basata sulla reciprocità