Con gli schemi che seguono si intende
dimostrare come la Programmazione per
obiettivi si integri perfettamente con la
Didattica Modulare e con il Mastery
Learning, proprio come affermato nel corpo
del testo che precede questa illustrazione.
Questi schemi vanno tenuti presenti durante la lettura del paragrafo
intitolato ”I fondamenti della programmazione per obiettivi”
PREMESSA
Obiettivo Formativo
PREMESSA
CONOSCENZA
CONOSCENZA
Obiettivo Formativo
PREMESSA
CONOSCENZA
Unità didattica
Obiettivi Apprendimento
CONOSCENZA
Unità didattica
Obiettivi di Apprendimento
Obiettivo Formativo
PREMESSA
Obiettivi
Apprendimento
Obiettivi
Apprendimento
Obiettivo Formativo
Tale modello prefigura
la razionalizzazione dell’azione didattica in termini
di
 analisi delle situazioni iniziali
 traguardi formativi da raggiungere
 percorsi che possono condurre a tali traguardi
 verifiche in itinere e finale circa l’effettivo
raggiungimento di questi ultimi.
Il modello
si rifà ad una ipotesi gerarchica dell’apprendimento
(le tassonomie)
cerca di organizzare l’insegnamento
 sequenza lineare
 processo regolare e circolare
(dal più semplice al più complesso)
attraverso la descrizione degli obiettivi che si intendono raggiungere
ogni obiettivo può essere scomposto
in sotto-obiettivi
Ciò che conta è che gli obiettivi siano
specifici, razionali, valutabili e misurabili
intersoggettivamente
per mezzo di
prove oggettive di verifica
Una possibile modalità di intervento funzionale è
rappresentata dal Mastery
Learning
LA QUASI TOTALITA’ DEGLI ALUNNI PUO’
IMPARARE BENE LA MAGGIOR PARTE DI
CIO’ CHE VIENE LORO INSEGNATO
SOLO
SE
E’ POSTA IN SITUAZIONI
SIGNIFICATIVE E STIMOLANTI
IL PUNTO DI PARTENZA E’
COMUNE A TUTTI GLI ALUNNI
CONSISTE
LEZIONE
PRESENTAZIONE DI
MATERIALE DI APPRENDIMENTO
ADATTAMENTO DELLE
CONDIZIONI CHE PERMETTONO DI
FISSARE LE
COGNIZIONI DA APPRENDERE
Suddivisione della mappa in
Unità Didattiche
Previsione dei tempi necessari per ottenere una diffusa
padronanza delle abilità previste in tali unità
Determinazione degli obiettivi cognitivi che si intendono
perseguire, attraverso l’uso di una scala tassonomica
Predisposizione accurata dei materiali didattici
Preparazione degli strumenti per
la valutazione formativa
Predisposizione di itinerari e di situazioni di apprendimento
alternativi
La programmazione per obiettivi
è caratterizzata da
continua revisionabilità
La «pedagogia per obiettivi»
(R. Tyler)
pone specifica attenzione alla
programmazione dei curricoli ed alla
definizione delle prestazioni attese
(si prefigura un risultato finale, lo si tassonomizza, lo si
operazionalizza, si deducono le strategie, si stabiliscono i
criteri di valutazione: prove strutturate, semistrutturate,
altra tipologia di prove.
raccogliere, armonizzare e comporre
in una complessa e articolata sintesi operativa
una nutrita serie di elementi di carattere:
• teorico (indicazioni provenienti da: antropologia,
psicologia, sociologia, epistemologia);
• procedurale e didattico (tassonomie, classificazioni,
disposizioni sequenziali)
• professionale (comunicazione, interventi, conduzione e
valutazione di esperienze formative)
ELABORAZIONE DEL CURRICOLO
Per elaborazione di un curricolo si intende la programmazione di
occasioni di apprendimento volte a produrre certi cambiamenti negli
alunni e l’accertamento delle competenze maturate
l’intervento programmato viene articolato nelle seguenti fasi:
 analisi della situazione di partenza (conoscenza
del contesto esterno, di quello interno e dei livelli
di soglia degli allievi);
 formulazione degli obiettivi intermedi e finali sulla
base di una tassonomia prescelta;
 selezione dei contenuti, dei mezzi e dei metodi o
delle strategie;
 verifica dei risultati in itinere e finali;
 osservazione sistematica del processo non solo al
fine di trarre informazioni utili alle eventuali
correzioni in itinere (valutazione formativa) ma
anche a verificare costantemente l’azione didattica
messa in atto (ancora valutazione formativa non
degli apprendimenti che stanno conseguendo gli
alunni ma, questa volta, della strategia didattica).