struttura di una disciplina - Digilander

----------------------------------------STRUTTURA DI UNA 1
DISCIPLINA
TEORIE
PARADIGMI CONCETTI
PROCESSI
METODI
STRUMENTI
-AZIONI
-FATTI
PROTOCOLLI
-CONOSCENZE
-LINGUAGGIO
-CLASSIFICAZIONI
-VALORI MORALI
-STORIA
-CREDENZE
PROCEDURE
-ELEMENTI
SPECIFICO
PROFESS.LE E
DISCIPLINARE
LA QUESTIONE 1b
INFERMIERISTICA

LO SPECIFICO PROFESSIONALE
La quaestio ministra aegrotorum (la questione
o il problema dei problemi dell’infermieristica
è stato e rimane lo specifico professionale).
Esso riguarda primariamente i fatti, i fenomeni
e i problemi inerenti il malato di cui la
assistenza infermieristica intende intrinsecamente
interessarsi, affrontare e risolvere come
funzioni sue proprie.
SPECIFICO PROFESSIONALE 2
Nella logica della ricerca filosofica e
scientifica per individuare lo specifico
professionale è necessario tener conto e
risolvere quattro quesiti o problemi:
- il problema metafisico-ontologico
“
epistemologico
“
metodologico
“
tecnico
Di questi quattro problemi entreremo nel
merito solo del primo e del secondo.

PERCHE UNA
3
METAFISICA
DELL’INFERMIERISTICA


Il termine metafisica dell’infermieristica
viene usato in questo lavoro per indicare
l’aspetto ontologico dell’infermieristica per
similitudine alla metafisica filosofica (Parte
della filosofia che, procedendo al di là dei
dati dell’esperienza perviene alla spiegazione
dei principi essenziali della realtà) e per
denotare il nucleo ontologico.
Se per metafisica si intende la scienza degli
universali della natura, alla base del
concetto di metafisica dell’infermieristica si
collocano e si intendono, se esistono, gli

Se per metafisica si intende la scienza degli
universali della natura, alla base del
concetto di metafisica dell’infermieristica si
collocano e si intendono, se esistono, gli
universali dell’assistenza infermieristica o
essenza necessaria dell’infermieristica (ciò
che un essere o una sostanza non può non
essere). Quindi indicare la sostanza di una
cosa non facciamo altro che esplicitare la
sua sostanza.
ESSENZA-SOSTANZA 4
DELL’INFERMIERISTICA



Ora individuare l’essenza-sostanza della
infermieristica significa individuare la natura
di essa che non risiede in uno o in tutti gli
elementi di cui è fatta, ma costituisce il
principio di fondazione e spiegazione di tutti
questi elementi di cui è composta, sia nei
loro caratteri comuni e fondamentali sia nei
caratteri specifici.
In altri termini l’infermier.ca così come ogni
altra scienza è, come tale, studio della sua
sostanza in ognuna delle sue determinaz.ni.
Secondo questo significato non può esistere,
Secondo
questo significato non
può esistere, in senso stretto,
alcuna scienza o disciplina, e
meno che mai l’infermieristica,
che non abbia la sua essenza
metafisica-ontologica, se con ciò si
intendono il principio/i primi o
generali su cui è costruita
l’essenza di una determinata
disciplina, i quali sono la sorgente
di tutte le verità particolari di essa.
Il trialismo
infermieristico
5
Nell’affrontare e risolvere il problema
metafisico-ontologico dell’infermieristica gli
infermieri troveranno la soluzione al
trialismo insito nella disciplina e nella
professione infermieristica attuale.
 Trialismo
consistente nel fatto che
l’infermieristica è una professione tutto fare,
la quale dichiara e pretende di:
1. Assistere il paziente
2. Curare il malato
3. Aiutare il medico nella sua pratica prof.le
(svolge attività residuali del medico).

Quanti interrogativi
6
ontologici
per diventare una scienza?

sebbene lo specifico professionale sia
materia di studio dei filosofi della scienza,
tuttavia si impone una analisi dei fatti e dei
fenomeni infermieristici, ossia dovremmo
porci alcuni interrogativi:
-la realtà infermieristica esiste veramente o
è una nostra costruzione?
-i fenomeni e i fatti infermieristici sono cose
in se o sono rappresentazione di cose?
-l’infermieristica e’ una scienza, una scienza
in atto o una non scienza?
-l’infermieristica



e’ una scienza, una scienza in atto o una non scienza?
-che cosa e’ l’infermieristica o si desidera che sia?
-vera professione?
-vera scienza?
Pertanto è dovere di ogni studioso e cultore della disciplina
infermieristica cercare di affrontare e risolvere questo fondamentale
problema.
L’individuazione dello specifico disciplinare deve essere perseguito
tenacemente dalla professione infermieristica come hanno fatto le
vere professioni (avvocati, medici, sacerdoti, psicologi, architetti,
ingegneri, ecc., le quali si interessano di fenomeni e problemi inerenti
un dato campo disciplinare.
Gli infermieri e l’infermier.ca se non risolvono questo problema
corrono il rischio di una perenne subalternità ai medici e alla
medicina.
L’infermieristica scienza
o pseudoscienza
7


Considerato che per risolvere i succitati
interrogativi per forza dobbiamo ricorrere alla
filosofia della scienza la quale deve far uso
delle descrizioni e delle definizioni e dunque
dall’ontologia non si esce ( Ontologia branca
della filosofia che studia le modalità
fondamentali dell’essere in quanto tale al di
la delle sue determinazioni particolari o
fenomeniche), cioè di una teoria che ci dica
cosa c’è e che cosa è quello che c’è
nell’ambito dell’infermieristica.
Una ontologia dell’infermieristica dovrebbe
GRUNDNORM

8
Questa Grundnorm, proposizione normativa
o concetto archetipo,deve essere collocata,
diceva il filosofo del diritto H.Kelsen, al
vertice della stufenbau Teorie, la teoria della
costruzione piramidale, e cioè, nel nostro
caso, in cima alla disciplina infermieristica,
dalla quale devono discendere i paradigmi,
le teorie, i concetti, i quadri interpretativi di
tutti i fatti e i fenomeni infermieristici da cui
deve derivare la pratica professionale.

Da quanto detto si deve desumere che le
teorie, i concetti e perfino gli assiomi di una
disciplina possono cambiare, ma non lo
specifico professionale e disciplinare, il
quale, comunque deve avere origine da una
proposizione normativa metafisica, non
soggetta a variare nel tempo e nello spazio,
per esempio: curare la malattia per i medici
esercitare la giustizia per avvocati e giudici.
Il Fondazionalismo


9
Secondo l’Approccio Fondazionalista gli
asserti conoscitivi infermieristici devono
derivare da un assieme di proposizioni
fondativi che hanno origine ultima da una
proposizione metafisica-ontologica come
abbiamo visto in precedenza.
I fondazionalisti vedono la scienza, e di
conseguenza anche l’infermieristica, come
un edificio che si costruisce mattone su
mattone, dove ogni asserto conoscitivo di
ogni scienza, compreso quindi anche
l’infermieristica, dovrebbe poggiare su
precedenti asserti conoscitivi.

Questo approccio ha dato origine al pensiero
neopositivista, il quale è del parere che solo
l’accumulo delle conoscenze e l’esperienza
sono le fonti primarie di ogni scienza, mentre la
logica e la matematica sono gli strumenti
privilegiati per rappresentare ed esplicitare la
conoscenza scientifica, la quale si può
considerare alla stregua di una struttura
assiomatica basata su pochi principi immutabili
dai quali è possibile derivare tutti i teoremi
(come nella geometria euclidea), fermo restando
che l’origine del tutto deve discendere da
un’idea metafisica archetipa che a sua volta
deve permettere ad ogni scienza di definire il
suo specifico professionale.
L’approccio coerentista
10

L’Approccio
Coerentista
non
accetta
l’esistenza di asserti fondativi assoluti del
sapere scientifico del positivismo, esso
prospetta una concezione della conoscenza
scientifica che si basa sulla reciproca
giustificazione tra le credenze, da ricercarsi
nelle loro relazioni e avente come requisito
fondamentale nella coerenza tra le
credenze. In questo modo l’intero rete di
credenze risulta stabile, mentre nessuna di
esse può essere sostenuta indipendentemente
dalle altre.

Principale
esponente
di
questo
approccio è il filosofo della scienza
Kuhn, il quale sostiene che la scienza si
fonda sull’evoluzione dei paradigmi,
ossia
quadri
di
riferimento
che
consentono di definire e spiegare i
fenomeni e risolvere i problemi che la
disciplina assume come oggetti di
studio. Esempi di paradigmi in psicologia
sono:
il
comportamentismo,
il
gestaltismo,
la
psicanalisi,il
cognitivismo, ecc.
In medicina sono la concezione umorale,
la concezione meccanicistica, la
concezione microbica-infettiva, la
concezione fisiologica-clinica, la teoria
genetica.
Concezione realista 11

Per l’infermieristica quale approccio bisogna
adottare? Potrebbe venire in aiuto la
Concezione Realista delineata da Harrè,
Bhaskar, Aronson e Manicas Essa presume
che per leggere la realtà umanamente
inconoscibile, anche per le leggi che hanno
tendenze stocastiche, bisogna partire dalla
succitata entità metasifica, in quanto
immutabile nel tempo ed elaborare delle
teorie che aiutino a rappresentare il mondo.
Infatti non esistono categorie fisse
dell’intelletto, vi sono dei quadri o visioni
socialmente determinati per mezzo dei quali
il mondo viene visto ed interpretato, Es.:

visione medica, giuridica, psicologica,
sociale, religiosa, ecc., anche la malattia e
l’uomo possono essere viste secondo
queste visioni, nel nostro caso anche il
mondo infermieristico.
La “scienza” infermieristica
conoscenza vera e
giustificata
12


La ricerca infermieristica si riduce quindi a
una risposta a domande, ossia a bisogni di
conoscenze tradotti in interrogativi sulla
realtà.
Dunque la conoscenza infermieristica deve
essere una credenza vera giustificata che si deve
basare su assunti ontologici circa la natura
del mondo sanitario, nel nostro caso circa la
natura dei fenomeni e fatti infermieristici,
condivisi, non solo dalle teoriche, dalle teorie,
dagli infermieri ricercatori, ma anche dagli
infermieri nella pratica professionale.
I limiti della ricerca e
delle

teorie infermieris.che
13
epistemologico
realista fin qui visto, si può affermare che
nella ricerca infermieristica non esistono ne
teorie ne paradigmi dominanti, è rarissimo
trovare teorie o ipotesi puramente
deterministiche o di portata generale.
Esistono
vari
settori
della
realtà
infermieristica in cui non esistono delle
teorie in senso proprio (cioè sistemi di
asserti), ma solo schemi interpretativi
apparati categoriali, sistemi tipologici,
sistemazioni o classificazioni.
Ricollegandosi
al
discorso
Tradizionale dualismo
metodi quantitativi, metodi
qualitativi 14
6 -La necessità di avere un quadro di indizi più
ampio possibile fa si che la ricerca debba
superare tutte le forme di chiusura
(rivolgendosi ad esempio ad approcci aperti
quale l’analisi ecologica) in particolare il
tradizionale dualismo metodi quantitativi,
metodi qualitativi, ricorrendo a forme di
triangolazione per mettere a confronto i
risultati ottenuti tramite metodi diversi, per
controllare la validità delle ricerche e per
considerare i risultati secondo prospettive
teoriche multiple.
Le tecniche di ricerca non sono
delle spiegazioni
15
5 -Le tecniche concrete di ricerca e di
analisi dei fatti non possono essere
ritenute di per se delle spiegazioni, ma
costituiscono solo descrizioni, ossia
degli ausili al processo di comprensione
messo in atto dal ricercatore.
I fatti e i fenomeni
possono sempre essere
reinterpretati
16

4 – sebbene ciò che è osservabile concorre
alla spiegazione scientifica, tuttavia le
osservazioni non sono la base della ricerca,
ma solo degli indizi destinati ad essere
continuamente reinterpretati. La sensibilità,
il bagaglio conoscitivo (non limitato allo
stesso ambito della ricerca), l’esperienza, la
capacità immaginativa e l’abilità del
ricercatore di cogliere le situazioni sono,
quindi, elementi essenziali della ricerca.
Comprensione
dell’oggetto della
ricerca
17

3 -Il ricercatore, condividendo la
stessa natura dell’oggetto che egli
studia, deve comprenderlo (in senso
Weberiano) dall’interno. E’ grazie a questo
processo di comprensione che è
possibile scoprire le tendenze strutturali.
Nelle scienze
comportamentali non
esistono leggi
deterministiche
18

2 -le regolarità che si possono
osservare nei comportamenti non sono
il segno di leggi deterministiche, ma
esprimono dei sistemi coinvolti, ossia
regole che valgono qui ed ora e
comunque mai definitive.
Teoria di Wigoski


19
Applicando i principi della teoria realista alle
scienze mediche, infermieristiche e sociali si
desume che:
1-Non esistono individui o fatti universali
che studiati una volta per tutti rendano conto
della peculiarità della natura umana, ma
esistono individui, fenomeni, comportamenti,
fatti storicamente e culturalmente situati
(Wigoski), di ciò bisogna tener conto nelle
operazioni di generalizzazione dei risultati
della ricerca.
Usare Ottiche diverse, ragionare in termini
stocastici e di sistemi aperti
20


Sulla base di quanto detto, si può affermare un’altra cosa, che
un fatto, un fenomeno e ogni cosa possono essere visti anche
sotto ottiche disciplinari diverse.
Inoltre un’altra cosa molto importante da ricordare è che la
complessità delle relazioni tra sistemi, fenomeni, fatti, variabili,
molecole, atomi, quanti che costituiscono il mondo, e il
conseguente determinismo, ci porta, quindi, a ragionare in
termini probabilità. La visione realista ci invita a non ragionare
in termini di sistemi chiusi, ma di ragionare in termini di
sistemi aperti cercando di cogliere il massimo numero di
relazioni tra fenomeni.
Tendenza strutturale e
proprietà disposizionali
21

Nella prospettiva realista le leggi scientifiche non si
riferiscono agli eventi, ma alle strutture o alle
proprietà disposizionali, ad es. il fatto che lo zolfo
sia giallo dipende non soltanto dalla struttura della
superficie dello stesso, ma anche dalle condizioni di
illuminazione e dai meccanismi della percezione e
dai meccanismi della percezione umana; in questo
esempio lo zolfo è giallo perché entra in gioco la
tendenza strutturale, infatti una alterazione nelle
condizioni di illuminazione o nella nostra
percezione possono impedire di esperirla.
Il concetto della
22
trasdizione nella prospettiva
realista


La trasdizione è l’inferenza dalla esperienza
verso ciò che è al di là della esperienza, cioè
intuire ciò che non può essere osservato da
ciò che può essere osservato.
La stratificazione ci dice che le cose del
mondo sono composti complessi. Per es.:
l’acqua sotto l’aspetto strutturale può essere
vista a vari livelli, come: sostanza liquida,
come agglomerato di molecole, l’insieme di
idrogeno ed ossigeno, sistema fatto di
protoni, elettroni e neutroni, oppure un
insieme di quanti.
Gli infermieri e i nuovi
quadri interpretativi 23

Anche gli infermieri, quindi, memori dei processi
ontologici insiti in ogni disciplina devono elaborare
nuovi quadri interpretativi della realtà dell’uomo e
della realtà salute-malattia attraverso l’adozione di
ottiche completamente diverse da quelle fin’ora
conosciute e innovative che devono permettere di
individuare fenomeni e problemi di pertinenza
infermieristica, i quali dovranno consentire agli
infermieri di individuare il loro specifico
professionale che sia confacente alla loro nuova
dimensione culturale, sociale e profess.le.

Per es.: sotto l’aspetto processuale i fatti e i
fenomeni inerenti i comportamenti umani possono
essere visti in termini di fattorineuroanatomici,
fisiologici, sentimentali, sociali, emozionali,
esistenziali psicologici, economici, individuali,
familiari, culturali, ecc. Questi esempi ci fanno
capire che la stratificazione è per la prospettiva
realista una delle ragioni fondamentali per il rifiuto
del riduzionismo positivista tipico delle scienze della
natura: se la natura, come visto prima, è stratificata,
le leggi scientifiche, quindi, devono tener contodi
una pluralità di livelli o visioni diverse.
Le nosografie mediche
24

Le categorie nosografiche create dai medici
negli ultimi 150 anni rientrano in questa fatti
specie; esse, pur avendo a fondamento una
entità metafisica-ontologica quale è la cura
delle malattie, sono diventate in campo
sanitario categorie accettate socialmente e
scientificamente, per mezzo delle quali
viene letto e interpretato la realtà
fenomenica dell’uomo e il mondo delle
malattie. E’ giusto ricordare che le teorie
scientifiche sono costitutive del mondo della
conoscenza (intelletto) e non del mondo
Kuhn e Feyerebend 25


Lo scopo dello scienziato secondo Kuhn è
formulare teorie che sono visti come schemi
interpretativi che aiutano a comprendere la
realtà e la natura. Questo approccio rinuncia
a qualsiasi tentativo di fornire teorie
normative della scienza.
Feyerebend fa un ulteriore passo rifiuta di
adottare
un
preciso
approccio
e
metodologia della scienza. Egli è del parere
di utilizzare un approccio controinduttivo.
Solo chi ha infranto le regole del pensiero
dominante della sua epoca ha portato la
Contesto della scoperta
e della giustificazione
26

L’approccio fondazionalista distingue:
-il contesto della scoperta all’interno del
quale avvengono le scoperte scientifiche il
cui schema metodologico è quello ipoteticodeduttivo.
- il contesto della giustificazione entro il
quale le scoperte scientifiche vengono
inserite in un quadro coerente di leggi.
L’epistemologia
27
dell’infermieristica


Pertanto da una proposizione metafisica
possono nascere una o più credenze,
paradigmi o programmi di ricerca come
sono stati definiti dal filosofo della scienza
Lakatos o tradizioni di ricerca come
venivano chiamati dall’epistemologo Laudan
e valutati sotto l’aspetto innovatore.
Nell’ambito della filosofia della scienza,
compresa l’infermieristica, i due approcci
fondamentali per affrontare il problema della
giustificazione delle credenze, programmi o
tradizioni di ricerca infermieristiche sono:
DOVE STA IL QUID? 28

L’infermieristica per diventare scienza deve
risolvere il problema dello specifico
professionale, il quale deve essere una
entità ontologica, un’ipotesi perfettamente e
puramente
metafisica
o
Grundnorm,
proposizione normativa (norma base) idea e
principio archetipo, concetto primario, frutto
dell’immaginazione dello studioso o di un
gruppo di studiosi (un metaparadigma o
programma di ricerca come disse Khun) che
deve stare al vertice della cosi detta
“scienza” infermieristica e dare forma ad un
L’INFERMIERISTICA
ARABA FENICE
29


La professione infermieristica, con l’entrata
in Università, non si può più permettere di
essere una professione “tutto fare”. Essa
deve circoscrivere il suo ambito disciplinare
e di pratica professionale attraverso la
individuazione del proprio specifico disciplinare
e professionale.
A tal proposito, per gli infermieri, lo specifico
professionale è come l’Araba fenice …che
ci sia ognun lo dice dove sia nessun lo sa…
(Metastasio)
I PRINCIPRI PRIMI E
LE IDEE FONDANTI
30
DELL’INFERMIERISTICA
Sulla base, quindi, di quanto in precedenza
detto, la metafisica della infermieristica
individua sotto l’aspetto ontologico i
principi primi, le idee fondanti della
infermieristica, che nel suo caso sono
quelle idee basilari che determinano lo
specifico professionale.