Ilaria Zedda Dalila Martini 1^A I delfini sono mammiferi marini appartenenti alla famiglia dei cetacei. Si sono evoluti circa 10 milioni di anni fa nel periodo del Miocene Superiore. Anatomia Sono di mole piccola o media, con un rostro ben differenziato e una pinna dorsale centrale falciforme incurvata all'indietro. Lo sfiatatoio è unico. I denti possono essere da 10 a 224, sono funzionali e separati in entrambe le mascelle. La fronte a melone varia a seconda della specie. La diversa cromatura differenza le specie; può essere uniforme, chiazzata e ombreggiata. I vari disegni, a macchie o strisce, possono avere varie funzioni, dal riconoscimento alla protezione alla mimetizzazione. Alimentazione Si nutrono principalmente di pesci. Le razze con meno denti si nutrono anche di molluschi, mammiferi e uccelli. Le zone di caccia vanno dalla superficie, agli abissi alla riva. I delfini organizzano battute di caccia in gruppo, allontanandosi a gruppi per metri o chilometri per poi ristringersi imprigionando i pesci. Comportamento I branchi possono essere sia formati da molti individui, sia da piccoli nuclei familiari di genitori e figlio, sia da coppie madre-figlio. Il periodo di riproduzione dura tutto l’anno; la maturità sessuale viene raggiunta in tempi differenti a seconda delle specie, solitamente fra gli 8-10 anni. Comunicano tramite ultrasuoni, che potrebbero servire oltre che per la localizzazione anche per tramortire la preda. Hanno una massa celebrale piuttosto sviluppata, caratterizzata da una alta densità di neuroni, grazie alla quale riescono a completare compiti di notevole difficoltà. Winter il Delfino Winter è una femmina di delfino che si trova al Clearwater Marine Aquarium in Florida. È il soggetto de “L'incredibile storia di Winter il delfino”, un film basato sulla sua storia. Winter si impigliò nelle corde di una trappola per granchi quando aveva due mesi. La corda interruppe l'afflusso di sangue alla sua coda e per questo dovettero amputarla. In un primo momento si pensava che Winter avrebbe dovuto imparare a nuotare senza coda, ma alcuni studi constatarono che ciò avrebbe portato problemi alla spina dorsale. Carroll e un team di esperti impiegarono più di un anno per progettare e testare una coda protesica per Winter. Dopo il successo avuto con Winter, Carroll utilizzò questo metodo anche con un soldato che aveva perso le gambe.