Psicologia sociale
Prof. Barbara Pojaghi
[email protected]
Libri di testo
 Leone G., Mazzara B.M., Sarrica M., La psicologia
sociale, Editori Laterza, 2013 (L 20)
 Mantovani G. (a cura di), Intercultura e mediazione,
Carocci, 2008 (L 20)
 Pojaghi B., Nicolini P. (a cura di), Contributi di
psicologia sociale in contesti socio-educativi, Franco
Angeli, 2003 (L 39)
Seminari di approfondimento
Martedì 27 ottobre 15-17 Aula 2 : Kurt
Lewin
Martedì 3 novembre 15-17 Aula 2: Lev
Vygotskij
Martedì 17 novembre 15-17 Aula 2:
Serge Moscovici
I seminari sono tutti obbligatori per gli
studenti di Scienze della comunicazione
mentre per gli studenti di teorie e tecniche del
servizi sociali solo quello di Kurt Lewin
Seminari di approfondimento
Lunedì 9 novembre 11-13
Adozione ed Advocacy
Aula
2:
Il seminario è per gli studenti di Teorie e
tecniche dei servizi sociali
Gli studenti di Scienze della comunicazione in
quel giorno non hanno lezione
Il giorno 9 dicembre ci sarà una prova scritta
per
gli
studenti
di
Scienze
della
comunicazione sui tre autori trattati nei
Seminari di approfondimento. La prova se
superata sarà un bonus per l’esame insieme
alle altre esercitazioni che verranno svolte
durante il corso.
Gli studenti di Teorie e tecniche dei servizi
sociali potranno consegnare entro quella data
una
relazione
sul
seminario
di
approfondimento che sarà un bonus per
l’esame insieme alle altre esercitazioni che
verranno svolte durante il corso.
Cos’è la Psicologia sociale?
Con poche eccezioni, gli psicologi sociali
guardano alla loro disciplina come un tentativo di
comprendere e di spiegare in che modo i
pensieri, i sentimenti e le azioni degli individui
sono
influenzati
dalla
presenza
reale,
immaginaria o implicita di altri esseri umani. Il
termine «presenza implicita si riferisce alle molte
attività che l’individuomette in atto in ragione
della sua posizione (ruolo) in una struttura
sociale complessa e della sua appartenenza a un
gruppo culturale (Allport,1934, p. 5)
Nella definizione dello statunitense psicologo
sociale Allport possiamo rilevare che la sua è una
definizione individualistica, in quanto assume
l’individuo come punto centrale della sua
osservazione.
La dimensione sociale è una delle possibili
variabili che possono influenzare lo sviluppo e
l’azione dell’individuo (insieme alla storia
personale,
alla
specificità
motivazionale,
emozionale e caratteriale, tutti lementi della sfera
individuale)
Questo approccio è stato dominante tra gli
psicologi sociali, ma ha dovuto confrontarsi
con un punto di vista diverso per cui
La dimensione sociale non variabile che
influenza ma costitutiva della mente.
Non esiste quindi una vita mentale che
possa essere studiata a prescindere
dalla dimensione sociale
Psicologia sociale
psicologica
Psicologia sociale
sociologica
Adotta un’ottica
Individualistica
Attribuisce un ruolo
accentuato ai processi
sociali
Sub-disciplina della
psicologia
Poca distinzione nella
propria analisi da
quella si discipline
socio-culturali
Questa contrapposizione tra le due psicologie
sociali fa correre due rischi
 Riduzionismo psicologistico
 Determinismo socio-culturale
In entrambi i casisi perde di vista l’intersezione
tra le due dimensioni
Il rapporto quindi tra dimensione sociale e
dimensione individuale nella determinazione di
ciò che le persone concretamente pensano e
fanno
Definizione: P. Amerio
La psicologia sociale è la disciplina che
connettendo
l’analisi
dei
processi
psicologici degli individui con l’analisi
delle dinamiche sociali nelle quali sono
coinvolti, studia in particolare i modi e le
forme con cui l’esperienza, l’attività
mentale e pratica e i comportamenti si
articolano con il contesto sociale
Il compito della psicologia sociale
è quello di contribuire insieme ad
altre discipline, alla comprensione
del comportamento umano,
avendo come proprio oggetto di
studio una serie di fenomeni
specifici che risultano generati
dall’intersezione fra processi
psicologici e dinamiche sociali
La società degli individui (Elias,1967)
Un rapporto funzionale tra mondo individuale e mondo
sociale come dato di fondo dell’esistenza umana
L’individuo pur vivendo in un contesto sociale che
contribuisce a plasmare la sua esperienza, non si perde
in tale contesto ma mantiene l’interezza della sua
identità di persona, come soggetto del suo
pensare,sentire e agire
NESSUNO VIVE SOLO
L’uomo possiede un corredo genetico che
gli permette di affrontare i problemi del
suo sviluppo. Le competenze di base che
ognuno di noi ha hanno bisogno di un
ambiente adatto per attivarsi, un ambiente
sociale che in vario modo contribuisce
alla strutturazione dei processi
psicologici
La psicologia sociale si articola in diversi settori
•psicologia dei gruppi
• psicologia di comunità
• psicologia ambientale
• psicologia politica
• psicologia giuridica
ma anche
• psicologia della formazione
• psicologia del lavoro e delle organizzazini
Alcune scuole di psicologia
 La base biologica del comportamento
 Il ruolo delle dinamiche inconscie –
Psicoanalisi
 Il comportamentismo
 Il cognitivismo
 La prospettiva gestaltista
 L’approccio ecologico di Bonfenbrenner
 Il sociale nella mente: gli orientamenti
costruzionisti, interazionisti, culturalisti
COMPORTAMENTISMO
 J.B.Watson (1878-1954) fonda nel 1913 il
comportamentismo negli Stati Uniti
 Esclude dal campo di ricerca ogni fattore che
non sia oggettivo e misurabile, quindi i
sentimenti e i processi mentali
 Sperimentazione in laboratorio
 Paradigma S-R
 Riflesso Condizionato (Pavlov)
 comportamentismo→neocomportamenti
smo→cognitivismo
Cognitivismo
 Nasce nel 1967 con la pubblicazione di U.
Neisser Psicologia cognitivista
 Si contrappone al paradigma S-R del
Comportamentismo
 Oggetto di studio: la mente umana come
elaboratore di informazioni
 Cibernetica: modelli del funzionamento
mentale mutuati dall’informatica
Cognitivismo
Il grande contributo
Incremento della comprensione del
comportamento umano, relativamente ai
meccanismi cognitivi, quali la percezione, i
processi di selezione, la memoria, i processi
di selezione, organizzazione,
categorizzazione e schematizzazione
Cognitivismo
I limiti
 Rapporto ancora molto meccanico e deterministico
tra mondo esterno e azioni dell’individuo
 Prevalenza degli aspetti di stabilità e di
conservazione a discapito di quelli di novità e
cambiamento. Tendenza per economizzare le risorse
cognitive ad armonizzare le informazioni nuove con
quelle precedenti acquisite
 L’aspetto più problematico è l’approccio
decisamente individualistico. Non tiene conto che
l’essere umano non si rapporta mai con il mondo
esterno in modo individuale ma con le mediazioni
delle relazioni sociali
Psicologia della Gestalt
 Corrente psicologica che si sviluppa in
Germania intorno ai primi del ‘900 (nel 1912
Wertheimer pubblica la sua ricerca sul movimento
stroboscopico)
 Scuola di Berlino: M. Wertheimer, W.
Köhler, J.K. Koffka
 Studio della percezione visiva come
processo
psichico
primario
della
conoscenza
Psicologia della Gestalt
 Il tutto è qualcosa di diverso dalla somma
delle parti
 Possibile discrepanza tra realtà fisica e
realtà fenomenica
 Realismo ingenuo e realismo critico
Pensiero produttivo
°
°
°
°
°
°
°
°
°
Tracciate 4 linee rette toccando tutti i punti senza mai
staccare la penna dal foglio
Il modello ecologico di
Bronfenbrenner
Il modello ecologico di Bronfenbrenner intende
l’ambiente di sviluppo dell’individuo come una serie
di sistemi concentrici, legati tra loro da relazioni,
dirette o indirette, e ordinati gerarchicamente. Uno
degli elementi più significativi del contributo di
questo autore sta quindi nell’aver articolato il
contesto in più livelli; due di questi, il microsistema e
il mesosistema, sono direttamente in contatto con il
soggetto, gli altri due, l’esosistema e il
macrosistema, sono ambiti di cui il soggetto non fa
esperienza diretta, ma che hanno egualmente
un’influenza sul suo sviluppo.
Sistemi direttamente in contatto con
l’individuo
Il microsistema :
un modello di attività, ruoli e relazioni interpersonali
sperimentate dall’individuo che cresce in interazioni
faccia a faccia che hanno luogo in un setting con
specifiche
caratteristiche
fisiche,
sociali
e
simboliche che favoriscono, consentono o
inibiscono
il
coinvolgimento
in
interazioni
progressivamente sempre più complesse e in
attività nell’ambiente quotidiano in cui il soggetto
vive (famiglia, asilo nido, scuola, gruppo dei pari ….)
Il mesosistema:
l’insieme delle relazioni che legano due o più
microsistemi organizzati (per esempio la
famiglia, il nido, il gruppo dei pari) in cui il
bambino vive e fa esperienze; essi possono
essere sinergici o entrare in conflitto tra loro o
essere indipendenti.
Sistemi indirettamente in contatto
con l’individuo
L’esosistema :
si riferisce a sistemi in cui il soggetto non è
direttamente coinvolto ma da cui viene in qualche
modo influenzato (ad es. il luogo di lavoro dei
genitori);
è un ambiente estraneo al bambino ma gli eventi
che vi si verificano possono influenzare, la sua vita.
Particolarmente interessante è la ricaduta che
secondo l’autore hanno sull’esito evolutivo del
bambino sia il tipo di occupazione dei genitori e la
soddisfazione che ne ricavano,sia le idee e i sistemi
normativi e valoriali propri della loro cultura.
Il macrosistema:
corrisponde alla situazione culturale complessiva
in cui sono inseriti i precedenti sistemi;
un modello sovrastrutturale,un complesso di
rappresentazioni di tipo ideologico (usi, convenzioni,
rappresentazioni sociali, stereotipi culturali) prodotte
dalle istituzioni sociali comuni a una data cultura,
che offre dei modelli di riferimento sui quali gli
individui costruiscono la propria identità personale e
sociale.
Il sociale nella mente:
costruzionsmo, interazionismo e
culturalismo
 Wundt (1832-1920), uno dei fondatori della
psicologia
 Avvia a Lipsia il primo laboratorio di psicologia
sperimentale
 Studia i processi mentali a livello individuale
 Successivamente ritiene necessario indagare la
natura sociale e culturale dei processi mentali
 «psicologia dei popoli» vs «psicologia
culturale»
Il sociale nella mente:
costruzionsmo, interazionismo e
culturalismo
Wundt riteneva che si potessero studiare
 I processi psicologici elementari a livello
individuale e con tecniche sperimentali
 I processi mentali superiori tenendo conto del
contesto storico culturale in cui si realizzano
Il sociale nella mente:
costruzionismo, interazionismo e
culturalismo
Il mondo una costruzione condivisa e negoziata e
l’assegnazione di significato come processo
sociale/collettivo
 George Mead (1963-1931) >la mente come processo
sociale, risultato dell’interazione con i propri simili,
mediata dal linguaggio
 Dewey
 Tarde
Il sociale nella mente:
costruzionsmo, interazionismo e
culturalismo
 Carlo Cattaneo (1801-1869) usa per prima il termine
psicologia sociale. Natura sociale del pensiero.
Comunicazione e linguaggio lo strumento
attraverso cui gli individui cotruiscono la
conoscenza
 Vygotskji(1896-1934) scuola storico culturale russa
: complesso rapporto tra funzioni psichiche
superiori e relazioni tra individui. Artefatti culturali
come elementi strutturanti la mente
Psicologia culturale
1. I processi psicologici fortemente
influenzati , strutturati, dalle interazioni
sociali e in particolare dalla cultura
2. La cultura non come un insieme statico e
definito di strumenti, bensì come un
processo di continua verifica e
riadattamento
Cosa studia la psicologia sociale?
Doise (1982) ha individuato 4 diversi livelli in
cui lo studio della psicologia si colloca a
seconda della natura delle variabili
coinvolte nella ricerca:
 Il livello intraindividuale
 Il livello intragruppo
 Il livello intergruppo
 Il livello collettivo
 Il livello intraindividuale – studia le modalità
con cui l’individuo analizza la realtà e
costruisce un’immagine del mondo sociale che
lo circonda
 Il livello intragruppo – analizza le dinamiche
interpersonali tra più soggetti che fanno parte
di un medesimo gruppo (es. processi di conformismo,
devianza, comunicazione, leadership)
 Il livello intergruppo – studia le relazioni tra
gruppi sociali differenti (es. identità sociale, favoritismo
verso il proprio gruppo, conflitto sociale intergruppi)
 Il livello collettivo – prende in considerazione
i processi sociali legati al contesto culturale e
storico in cui gli individui si trovano ad operare