CAP. 10 SOCIOLOGIA POTERE E POLITICA 2 CAP. 10 - POTERE E POLITICA ORDINAMENTO POLITICO STATO PARTECIPAZIONE POLITICA DITTATURA ORGANIZZAZIONE SOCIALE PARTITI POLITICI MONARCHIA DEMOCRAZIA d. liberale modernità MOVIMENTI POLITICI COMPORT. ELETTORALE ORDINE SOCIALE post modernismo TEORIA WEBERIANA TEORIA DELL’ELITE TEORIE MARXISTE TEORIE STATO CENTRICHE GLOBALIZZAZIONE CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere dagli anni novanta la vita è diventata più incerta e insicura vita senza ordine e significato produce insicurezza ontologica la maggior parte dei sociologi concorda con l’analisi di M. Weber AUTORITA CARISMATICA sistema politico fondato sulla forza di carattere del suo leader AUTORITA’ TRADIZIONALE sistema politico Sostenuto da usi e costumi AUTORITA’ RAZIONALE LEGITTIMA sistema politico considerato legittimo in quanto legale e costruito su processi razionali 3 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere 4 l’analisi di M. Weber: c’è un TIPO IDEALE? i moderni governi sono in realtà gestiti dalla burocrazia parlamenti deboli generano divisioni fanatiche tra i partiti divisioni = decisioni importanti prese dalla burocrazia un modello utile con cui misurare le varie forme una determinata realtà; ha caratteristiche tipiche nel sistema burocratico i funzionari detengono un codice di PRINCIPI - consapevolezza dell’importanza del loro ufficio - convinzione supremazia proprie qualificazioni e capacità - convinzione che burocrati sono al di sopra dei partiti - convinzione che burocrati veri interpreti interesse naz.le - burocrati hanno loro interessi chiamati “ragion di Stato” CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere l’analisi di M. Weber: c’è un TIPO IDEALE? burocrazia delimitata, “senza anima”, funziona come una macchina è meccanismo per portare a termine obiettivi pre-fissati ha tendenza a diventare una forza indiopendente ha potere perché ha conoscenza (abilità a uso informaz.) concetto criticato dagli oppositori di Weber poiché come modello è prodotto dai valori del ricercatore i critici pensano che sia punto di arrivo della ricerca non è così poiché è invece il PUNTO DI PARTENZA LUKES critica concezione del potere di Weber; potere include: 1) decision making 2) non-decision making 3) manipolazione dei desideri 5 6 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere LA TEORIA DELL’ELITE concentrato nelle mani di una piccola minoranza, di un’élite teoria sviluppata in risposta al marxismo rifiuta la democrazia convinta che in ogni sistema pochi comandano e una larga massa con pochissimo potere l’OLIGARCHIA (governo di pochi) è inevitabile crede che le masse sono psicologicamente inadeguate al potere e che gran parte gente ha bisogno istintito a essere dominata (MICHELS L’HA DEFINITA LA “LEGGE FERREA DELL’OLIGARCHIA”) PARETO MOSCA CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere LA TEORIA DELL’ELITE PARETO economista, e poi sociologo, analizza le azioni non logiche tutti gli individui hanno SEI istinti basilari (“residui”) 1) 2) 3) 4) 5) 6) R. di combinazione = istinto che ci porta a vivere in gruppi Persistenza d. aggregati = istinto a conservare il gruppo/comunità Sentimenti di attività = rinforzo legami intragruppo con cerimonie R. di socialità = tutti hanno ostilità verso outsider, amiamo conformis. Auto-protezione = istinto a salvaguardare sicurezza, proprietà, status Sessualità = ruolo di mantenere il controllo sociale entro la società manipolati dall’élite con QUATTRO procedure politiche (“derivazioni”) 1) 2) 3) 4) Asserzione semplice = élite asserisce che qualcosa è corretto, lo si accetta Autorità = masse concordano con opinioni dell’élite ritenendola legittima Sentimenti = masse accettano decisioni élite ritenendole condivise da tutti Prove verbali = le masse sono convinte dal ragionamenrto persuasivo 7 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere LA TEORIA DELL’ELITE PARETO LE ELITES possono governare scegliendo di usare l’astuzia (agire come “volpi”) La forza (agire come “leoni”) PARETO - fu critico verso evoluzionismo di SPENCER - fu critico verso socialismo di MARX - influenzò PARSONS, e anche MUSSOLINI - pone la distribuzione ineguale delle capacità alla base della sua concezione sociologica (CRITICA: non definisce chiaramente i termini chiave che usa; si rinfaccia utilizzo della teoria come giustificazione del fascismo) 8 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere LA TEORIA DELL’ELITE MOSCA la società? è composta da un’élite ben organizzata con proprie aspirazioni, e da una massa senza aspirazioni GRUPPI ELITARI ? militari, religiosi, ricchi, proprietari terrieri. sono fondamentali per contenere forze sociali che potrebbero distruggere la civiltà; in ciò si misura la stabilità della comunità l’èlite mantiene il dominio con uso delle opinioni politiche considerate giuste dalla massa (o di senso comune) (CRITICA: non definisce chiaramente i termini chiave che usa; si rinfaccia utilizzo della teoria come giustificazione del fascismo) 9 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere C. W. MILLS e la teoria dell’élite al potere sociologo americano critico contro potere antidemocratico teoria formulata nel 1956 in USA e a questa società riferita evidenzia TRE istituzioni chiave come centri di potere: 1) il Governo federale 2) le grandi corporations 3) i militari le élites sono connesse per via dell’istruzione, della parentela, dell’origine e degli interessi interconnessi (Le ricerche confermano collegamenti sociali e comuni origini élites) 10 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere 11 LE TEORIE MARXISTE DEL POTERE IL POTERE SI BASA SU ASPETTI ECONOMICI se un gruppo sociale possiede i mezzi di produzione non solo ha potere economico, ha anche potere politico LA LEGITTIMAZIONE POTERE POLITICO LA DA’ L’IDEOLOGIA (le persone appartenenti alle classi subalterne sono INDOTTE A accettare idee/convinzioni contrarie ai loro interessi econ.) classe operaia ? ideologicamente manipolata attraverso le istituzioni come i mass media, la scuola, la religione) CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere LE TEORIE MARXISTE DEL POTERE MILLIBAND esiste una classe capitalista ben organizzata istruita nelle principali scuole e università, che occupa le le posizioni al vertice, e usa lo Stato per propria supremazia POULANTZAS background culturale di chi è al vertice non importante; è la società che è capitalista, e lo Stato serve per sostenere il capitalismo GRAMSCI distingue fra: 1) società politica, e 2) società Civile. Lo Stato deve negoziare il consenso, e l’accordo sociale è sostenuto dall’egemonia (analoga a ideologia) 12 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere Un confronto… LE TEORIE MARXISTE DEL POTERE LA TEORIA DELL’ELITE SIMILARITA’ piccola classe dirigente col potere e la massa senza potere concezione potere: a somma ZERO classe dirigente mantiene il potere manipolando idee degli altri DIFFERENZE -classe dominante è economica -nel futuro sfruttati prenderanno potere -connessione tra borghesia e proletari si basa su sfruttamento economico - giustificazione politica x socialismo - non necessariamente - la massa non si solleverà mai - connessione tra potere e senza potere con coercizione psicolog. - giustificazione politica x fascismo 13 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere LE TEORIE STATO-CENTRICHE STATO MANN considerato la più potente organizzazione nella società che non è espressione del capitalismo o della lotta di classe le diverse fonti di potere sociale sono: > potere economico > potere politico > potere militare > potere ideologico MA SOLO LO STATO PUO’ ESERCITARE IL POTERE IN MANIERA TERRITORIALMENTE CENTRALIZZATA pericoli dall’esterno centrali per teoria della formazione dello Stato 14 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere LE TEORIE STATO-CENTRICHE NORDLINGER lo Stato può incrementare sua indipendenza dagli altri gruppi entro la Nazione GRAMSCI lo Stato può, o no, diventare potente e indipendente SKOCPOL lo Stato non rappresenta solo la borghesia, può indirizzare/manipolare l’azione di tutte le classi MACHIAVELLI evidenzia processi di concentrazione del potere CROZIER evidenzia processi di dispersione del potere (ogni attore sociale controlla una fonte di incertezza che gli dà potere) MACHIAVELLI: MONTESQUIEU: WEBER: o forza o astuzia paura o moderazione carisma o razionalità 15 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Che cos’è il postmodernismo RAZIONALITA’ nelle relazioni capitalismo industrialismo potere amm.vo centralizzato controllo centr.to potere militare IDENTITA’ UNIVERSALE amministrata dallo Stato 16 NUOVI MODI nelle relazioni post-modernismo è ciò che viene dopo la modernità più vasta gamma di scelta di stili di vita e di identità sociali socialismo, marxismo, teoria élite, analisi weberiane, femminismo non più adeguate a dare senso al mondo LE GRANDI NARRAZIONI SI SONO DISSOLTE E LA STORIA NON E’ PIU’ UN’UNITA’ LINEARE nuova base per l’autorità dalla politica basata sulle classi alla politica delle identità (da politiche su problemi materiali a politiche su problemi su chi siamo) (politica di partecipazione di persone su identità e cultura) dai vecchi ai nuovi movimenti sociali riduzione significato Stato-Nazione a fronte globalizzazione perdita di fede su grandi narrazioni (ideologie) nuove forme di comunità RISCHIO DI ESTETIZZAZIONE DELLA VITA CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Che cos’è il postmodernismo 17 RISCHIO DI ESTETIZZAZIONE DELLA VITA (scarsa capacità di differenziare moralità e apparenza) - (assenza di codice morale coerente) (espansione specialisti e intermediari su obiettivi simbolici) (dal contratto sociale al contatto sociale) politica post modernismo di natura neo-medievale? niente Stati-Nazione nessuna democrazia contestazione autorità centrale conflitti tra ideologia della chiesa e ideologia secolare tensioni tra maggiori istituzioni (re/chiesa) individui insicuri propria identità politica senza regole stabilite ricorso alla violenza per risolvere i problemi MONDO POST MODERNO ALTAMENTE PLURALISTICO STATO NON PIU’ CENTRO DELL’ATTIVITA POLITICA RIDEFINIZIONE DELLA SOLIDARIETA …e la qualità delle vita! CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto i “post moderni” sono persone che vivono dopo grandi “narrazioni” e che per dare un senso al mondo non fanno uso delle grandi “narrazioni” LA CONDIZIONE POLITICA POST MODERNA vede prevalere il funzionale sullo strutturale diventa pluralistica nelle culture e nei discorsi rende le persone libere (dalle ideologie) di parlare vede superare lo Stato come agenzia di classe induce irrazionalità e imprevedibilità della politica promuove nuove forme non economiche di soddisfazione ha un ethos politico veramente democratico (A. Heller & F.Feher) 1) ha quattro caratteristiche (politiche) (Z. BAUMAN) le persone insieme (“tribù”/comunità virtuali) su identità simili (POLITICA TRIBALE) 2) alle persone servono segnali di appartenenza o no (POLITICA DEL DESIDERIO 3) cerca di evitare effetti potenzialmente dannosi (POLITICA DELLA PAURA) 4) non vuole affidarsi agli esperti (POLITICA DELLA CERTEZZA) 18 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto • gli stati- nazione sono poliarchie (potere ampiamente condiviso, politica basata su regole)(opposto delle monarchie) (libertà di associarsi, di opinare, di vitare, di essere eletti, di competere politicamente, di elezioni libere ed eque, di fonti alternative di informazioni, di avere istituzioni x le politiche) (LIBERTA’ basate su > opinioni, giudizi, regole morali, scelta entro range di giudizi) (R. DAHL evidenzia che poliarchia è prodotto sia della democratizzazione sia dei regimi) (su PLURALISMO E POLIARCHIA non si tiene conto che: > è importante ciò che si decide, ma anche ciò che non si decide > le idee degli individui possono essere manipolate da altri > distribuzione diseguale ricchezza può implicare disuguaglianza potere politico) > possono esserci interessi non o sotto rappresentati • negli stati-nazione si va verso una “democrazia dialogica” in opposizione a tutte le forme di fondamentalismo e che tenta di creare fiducia attiva nell’apprezzare integrità 19 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto “democrazia dialogica” (fiducia attiva nell’apprezzare l’integrità degli altri) (la fiducia è un mezzo per ordinare le relazioni sociali nel tempo e nello spazio) tutti si battono per una relazione “pura” basata sulla fiducia ciascuno ricerca un’autonomia come capacità di ricreare se stessi entro una dimensione democratica (riconoscimento a tutti dell’aut.) tutte le relazioni (sociali) possono diventare democratiche spostamento dalla politica emancipatoria alla politica di vita d’altronde… > la modernità = minaccia di mancanza di significati > il “sé” deve diventare riflessivo (include libertà dalle strutture) > modernità = tendenza a riflettere su di sé > più probabile che fiducia si basi su “sistemi esperti” 20 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto “autoriflessività” la riflessività è carattere distintivo delle azioni umane nelle civiltà premoderne il passato pesa più del futuro la tradizione: mezzo per inserire azioni nella continuità del passato con modernità la riflessività pervade le basi stesse del sistema riflessività oggi: pratiche sociali costantemente esaminate/riformate alla luce dei nuovi dati acquisiti dalle pratiche elemento chiave di qualsiasi modernità è la persona singola emancipata dalla classe o da ruoli di genere è un nuovo tipo di socializzazione, l’individualizzazione - dimensione liberante da impegni prescritti - dimensione del disincanto o perdita della sicurezza tradizionale - dimensione di reintegrazione, o di nuove forme di impegno sociale 21 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto 22 “modernizzazione riflessiva” include individualizzazione globalizzazione per GIDDENS il “sé” = autoidentità > inconscio > coscienza pratica > coscienza digressiva (non pieno controllo di una parte) (azione non è determin. da esterno) (autoriflessione su proprie azioni) AUTOriflessività = avere proprio racconto di vita, propria identità, che definisce i nostri “Sé” come un unico “Sé” = per compensare perdita sistemi di base d. sicurezza = senza AUTOrif. > insicurezza ontologica dell’incertezza “il Sé è per ciascuno un progetto riflessivo, una interrogazione più o meno continua del passato, del presente, e del futuro” 23 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto “modernizzazione riflessiva” include individualizzazione globalizzazione per GIDDENS due spiegazioni su carattere dell’ordine mondiale da rifiutare: > Stati-Nazione strumenti dominazione di classe (marxismo) > Stati-Nazione come attori sociali (prospett. relazioni internazion.) Stati-Nazione nella modernità sono unità amministrative limitate Il sistema mondiale si caratterizza come intreccio di quattro istituzioni: 1) 2) 3) 4) economia industrializzata produzione capitalistica integrazione politica regola militare > ordini simbolici > istituzioni economiche > isituzioni politiche > leggi / sanzioni > sist. informaz. globale > economia capit. mondiale > sistemi Stato-Nazione > ordine militare mondiale CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto “modernizzazione riflessiva” include individualizzazione globalizzazione per GIDDENS trascende i singoli Stati-Nazione è un processo di sviluppo ineguale che divide e coordina, con un profondo riordinamento del tempo e dello spazio nella vita sociale SOCIETA’ SEMPLICI SOCIETA’ MODERNE comunicazione faccia a faccia senza separaz. fisica interazione a grandi distanze di tempo e spazio il tempo è assunto con durata specifica e misurata e con netta separazione fra tempo di lavoro e di non lav. SEPARAZIONE SPAZIO-TEMPO il controllo del tempo è una risorsa importante nelle strutture di potere e di dominio 24 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto “modernizzazione riflessiva” include individualizzazione globalizzazione idea che il mondo intero stia diventando un unico luogo ethnoscapes (movimento delle persone) technoscapes (movimento di tecnologie) finanscapes (movimento di denaro) mediascapes (flussi informazioni e immagini) ideoscapes (movimento di idee e ideologie politiche) modello di sistema globale di matrice marxista modello dell’imperialismo culturale modello delle pratiche transnazionali 25 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto “progetto riflessivo del Sé” individualizzazione globalizzazione ha il significato di “auto-confronto” piuttosto che di riflessione la modernità fu prodotta dal capitalismo il capitalismo cambia società industriale in modernità più radicale è la SOCIETA’ DEL RISCHIO come individui dobbiamo conoscere l’imprevedibilità del mondo moderno transizione da società industriale a società di rischio conflitti basati su distribuzione del surplus conflitti per evitare distribuzione dei pericoli e rischi 26 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto “progetto riflessivo del Sé” individualizzazione globalizzazione transizione da società industriale a società di rischio sia ricchi che poveri sono esposti ai rischi la società mette in conflitto settore contro settore società del rischio non conosce confini nazionali I RISCHI diventano il più importante principio di organizzazione hanno forma non calcolabile né compensabile, illimitata la transizione da modernità a futuro è prodotta dai movimenti sociali 27 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - La distinzione fra vecchi e nuovi movimenti sociali influenzati da fattori economici sostegno specie da classe operaia operano con burocrazia centrale fanno leva su persone elette o gruppi di potere influenz. da problemi generali, postmaterialisti espressione delle nuove classi medie non basati sulla classe sociale attivi non solo verso lo Stato interessati alla “politica dell’identità” operano su reti di network fanno leva su azione diretta per interessi particolaristici (universalistici?) 28 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - La distinzione fra vecchi e nuovi movimenti sociali un’adesione emozionale ? ci si associa per qualche rimostranza ? NO, tutto avviene mediante il FRAMING FRAMEWORK sono schemi di interpretazione, principi organ.vi che le persone usano “definire delle situazioni”, per dare un significato alle azioni e alla vita; sono modi di comportarsi entro un gruppo a volte sono evidenti, a volte danno solo una prospettiva I NUOVI MOVIMENTI SOCIALI SONO IMPEGNATI A COSTRUIRE DEI “SET DI CONVINZIONI” CHE INCORAGGIANO POTENZIALI ADESIONI AD AGIRE PERCHE’ CONVINZIONI SONO RICHIAMO 29 30 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - La distinzione fra vecchi e nuovi movimenti sociali un’adesione emozionale ? forniscono un codice che caratterizza quali emozioni sono comuni e accettabili in una data situazione definiscono i sentimenti secondo le proprie categorie culturali forniscono un posto per evitare una “devianza emozionale” Un cane ? tipico con attivisti per la difesa degli animali 60 mq. ! LE PERSONE SONO ATTRATTE DAI MOVIMENTI PER LA CAPACITA’ DI QUESTI DI LEGITTIMARE LE LORO AFFEZIONI forniscono cioè alle persone un’opportunità legittima di condividere le proprie emozioni riguardo un problema CAP. 10 - POTERE E POLITICA - La distinzione fra vecchi e nuovi movimenti sociali 31 possono essere organizzati in modo informale QUATTRO LE AREE 1) 2) 3) 4) MOVIMENTI DEMOCRATICI sui diritti politici MOVIMENTI SINDACALI sui posti di lavoro e su potere economico MOVIMENTI ECOLOGICI sui dannui ambientali MOVIMENTI PACIFISTI sul potere militare e aggressioni naz.mi Movimenti femministi e movimenti dei consumatori possono generare organizzazioni politiche formali possono generare anche movimenti contrari CAP. 10 - POTERE E POLITICA - La distinzione fra vecchi e nuovi movimenti sociali esistono quando identificano 1) UN AVVERSARIO 2) IL PREMIO DELLA LOTTA 3) GLI ATTORI STESSI qualcosa o qualcuno contro cui si lotta i diversi modi di risolvere i problemi nel nome dei quali si sta combattendo esaltano la democrazia a partecipazione pulralistica MOVIMENTI per difendere ambiente naturale e sociale minacciato MOVIMENTI per estendere i diritti sociali (rispetto a uno Stato considerato negativamente) > diritti degli animali > gruppi ambientalisti > gruppi antinucleari > movimenti femministi > movimenti antirazzisti > mov. per diritti di gay e lesbiche > organizzaz. per i diritti civili 32 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - La distinzione fra vecchi e nuovi movimenti sociali DALLA MODERNITA’ ALLA POSTMODERNITA’ ISTITUZIONI movimenti obiettivi elementi postmoderni CAPITALISMO laburista organizzazione sistema di post-penuria econ. socializzata INDUSTRIALISMO ecologista sistema di umanizzazione protezione planet. POTERE AMM.VO diritti umani e civili ordine globale coordinato partecipaz. democratica multistratificata POTERE MILITARE pacifista superamento della guerra smilitarizzazione 33 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - La distinzione fra vecchi e nuovi movimenti sociali DALLA POLITICA EMANCIPATORIA ALLA POLITICA DI VITA è una politica dello stile di vita, dell’autorealizzazione riguarda dispute e lotte su come dovremmo vivere ha due elementi principali: sforzo di sciogliersi dai legami del passato intento di sconfiggere la dominazione illegittima che limita la possibilità di vita delle persone ESALTA L’INDIPENDENZA INDIVIDUALE da un lato c’è imprevedibilità, incertezza, frammentazione, ma ci sono anche i valori condivisi nell’accettazione cosmopolita delle differenze 34 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Il comportamento elettorale 1945-1970 bipartitismo, voto di classe votanti sono diventati RAZIONALI scelgono come i consumatori Supermarket MAX beneficio MIN costo modifica struttura di classe cresce “nuova” classe operaia proprietà della casa declinante coscienza di classe 1970volatilità crescente del voto disallineamento dalla classe i votanti stavano abbandonando il “naturale” partito politico della loro classe LE PERSONE ORA VOTANO IN BASE AI PROBLEMI ED E’ SEMPRE RAZIONALE NON VOTARE (“conto poco”) 35 36 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Il comportamento elettorale PER DECENNI operai a sinistra ceti medi e contadini a DC dirigenti e imprenditori a laici e liberali tramonto narrazioni-ideologie chiusura ciclo economico declino grande impresa “mani pulite” DUE GRANDI partiti di massa DC e PCI e territori caratterizzati 1992-93 …. scompaiono molti partiti (DC, PSI, altri) nuovi partiti (Lega, F.I., D.S., A.N.) introduzione sistema maggioritario CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Il comportamento elettorale il modello ideale non è reale crisi della/nella democrazia 1) PARTITOCRAZIA 2) INGOVERNABILITA’ 3) DEFICIT LEGITTIMAZIONE 4) POTERI OCCULTI 5) DISAFFEZIONE POLITICA controllo di cariche, accumulo di potere, lottizzazioni, acquisizione risorse, corruzione da parte dei partiti (e mancato ricambio) dovuta a sovraccarico per scarto fra domande di servizi e garanzie e capacità di farvi fronte perdita di fiducia e sostegno dei cittadini per mancato mantenimento promesse e fisco con eventuale affiancamento di criminalità organizzata e settori di sottogoverni calo della partecipazione politica 37 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Il comportamento elettorale in italia pochissime donne ministro, e da poco tempo in generale ovunque è molto scarsa la presenza femminile LE SOCIOLOGHE FEMMINISTE SOSTENGONO CHE: responsabilità domestiche = meno tempo rispetto agli uomini Istituzioni politiche organizzate su convenienze maschili la politica è tradizionalmente dominata dagli uomini e da modelli maschili che scoraggiano/svantaggiano le donne ai problemi femminili (servizi per figli e anziani) viene riservato scarso tempo e scarsa considerazione ove le barriere della partecipazione vengono smantellate sempre più donne sono attive 38 CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Il comportamento elettorale LE DONNE VOTANO COSI’ per molto tempo voto più conservatore che progressista per via del tipo di occupazione in particolare: condizione casalinga) per via della religiosità (ingresso nel mercato del lavoro ha secolarizzato il voto) da anni settanta più simile al voto maschile per votare traggono informazioni specie da TV; specie donne e meno istruite sono più dipendenti da TV è confermata correlazione per donne anziane e meno istruite la scelta di partiti di centro-destra; quante più ore alla TV, tante più probabilità di votare Forza Italia 39