Principali zoonosi primati non umani – primati umani

LE ZOONOSI
da
ANIMALI DA LABORATORIO
Centro Servizi Interdipartimentale STA,
Università di Roma Tor Vergata
20 maggio 2014
Paola De Santis
1
ZOONOSI
……La Zoonosi è una qualsiasi malattia o infezione naturalmente trasmissibile
dall’animale all’uomo, intendendo per malattia la manifestazione clinica e/o
patologica dell’infezione, e per infezione l’ingresso, lo sviluppo o la
moltiplicazione di un agente infettivo nel corpo umano o animale.
Terrestrial Animal Health Code. 2014. Office International des Epizooties, Parigi
2
ZOONOSI TRASMESSE DA RODITORI E CONIGLI:
Virali
 Coriomeningite linfocitaria
 Encefalomiocardite
 Hantavirus polmonary Sindrome
(HPS)
 Rabbia
 …etc…
Protozoarie
 Toxoplasmosi
Batteriche
 Febbre da morso del ratto
 Leptospirosi
 Pasteurellosi
 Pseudotubercolosi (cavia)
 Salmonellosi
 Shigellosi
 Tubercolosi
Ectoparassitarie
 Pulci
 rogna demodettica e rogna sarcoptica
 Cheyletiella parasitovorax
Endoparassitarie
 Imenolepiasi
 Toxocariasi (larva migrans visceralis)
Zoonosi trasmesse dagli uccelli:
 Psittacosi/ornitosi
Micotiche
 Dermatomicosi
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Conseguenze delle infezioni sulla sperimentazione
1-Rischio uomini/animali
2-Influenza sugli esperimenti
(van der Waaij 6 van Bekkun,1967; Hanna et al. 1967, Beker et al. 1979;Hansen 1994; Mossman et al. 1998)
•Infezioni silenti attivate da stress (trasporto, interventi)
•Infezioni possono influenzare parametri fisiologici e immunologici
durante gli esperimenti.
•Aumentata variabilità nelle risposte inter-individuali
•Animali infetti danno tessuti infetti
•Conseguenze su animali immunodepressi
•Infezioni naturali contaminano materiale biologico (tumori, sieri, cellule)
Cosa si può fare per prevenire la diffusione di zoonosi negli stabulari?
4
TRASMISSIONE DELLE ZOONOSI
Diretta per contatto uomo-animale:
orale: es. salmonellosi, LCMV
respiratoria (aerosol): es. tubercolosi, psittacosi
mucosale: es. leptospirosi, psittacosi
cutanea:
 Cute integra:
tinea corporis, scabbia, leptospirosi
 Interruzione di continuità della cute:
provocate da animali (morso e graffio)
rabbia, pasturellosi, febbre da morso di ratto
Indiretta mediata da cose inanimate:
Lettiera
Contatto con attrezzature contaminate (gabbie)
Mezzi di trasporto
Punture accidentali (di aghi e altri strumenti taglienti)
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Prevenzione della trasmissione diretta (per contatto uomo-animale):
Provenienza certa degli animali:
fornitori ufficiali
certificazioni sanitarie
trasporto adeguato
locali idonei
Quarantena e analisi di laboratorio:
individuare i soggetti malati (malessere o sintomi di malattia):
• ridotto consumo cibo e acqua
• perdita di peso
• pelo arruffato o/e alopecia
• (….ecc.)
individuare portatori di agenti patogeni trasmissibili
•analisi di laboratorio
Prevenzione della trasmissione indiretta (mediata da cose inanimate):
Disinfezione/decontaminazione dell'ambiente
(metodi chimici e fisici)
Controllo dei fattori di stress ambientale
(sovraffollamento, ventilazione, T° C, umidità)
Uso DPI e presidi di sicurezza
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ZOONOSI VIRALI
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Coriomeningite linfocitaria (LCMV)
Arenavirus con envelope genoma RNA SS (-)
Sintomi negli animali:
1-Cerebrali- solo se inoculo ic.
2-Viscerale- con per inoculo periferico
3-“Late onset disease” (tardiva)
Animali asintomatici (9-12 mesi)
4-“Runting and death” (piccoli e morti)
Neonati
Sintomi nell’uomo:
L’infezione nell’uomo somiglia ad una forma influenzale (malessere, mialgia, mal di
testa etc..) febbri emorragiche o meningite.
Controllo: analisi periodiche all’interno dell’allevamento; controllo delle linee
tumorali di trasferimento; procedure di routine seguite correttamente.
Tra i roditori il topo è il portatore più diffuso (cavia, gatto e scimmia)
Trasmissione – diretta da feci e urine; o indiretta da escreti secchi o per inalazione
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Coriomeningite linfocitaria (LCMV)
9
LCMV: Casi di laboratorio
• 1989 USA. Centro di ricerca sul cancro, da agosto 1988 a marzo1989 nessun
controllo sugli animali sentinella, quando analizzati sono stati trovati
anticorpi per LCMV in hamsters. 7 lavoratori avevano riportato nel
frattempo sintomi di malattia ed erano risultati positivi per anticorpi. Altri 2
lavoratori avevano avuto bisogno di cure ospedaliere per sindrome febbrile
acuta da LCMV.
• 2012 USA. Lavoratore di uno stabulario in Indiana con meningite settica da
LCMV ospedalizzato. Trovati anticorpi per LCMV in 13 dei 52 lavoratori
presenti. Ulteriori 5 lavoratori ricoverati con sintomi e 4 di questi
presentavano meningite settica da LCMV. Lo stabulario produceva roditori da
vendere congelati come cibo per rettili e uccelli da preda e acquistava
regolarmente animali da altre ditte. Il 20% dei roditori esaminati risultarono
positivi per LCMV. Prima dell’allerta gli animali erano stati venduti in 21 altri
stati, ma nessun caso ulteriore di LCMV è stato da allora riportato.
• Fonte CDC, Atlanta USA10
Febbre da morso di ratto
Presente soprattutto nelle Americhe e in Asia.
1. Malattia di Haverhill
La maggior parte dei casi in
America è causata da
Streptobacillus moniliformis
2. Sodoku
Le forme asiatiche sono più
spesso causate da Spirillum minus
11
Febbre da morso di ratto
Haverhill
Sodoku
12
Malattia di Haverhill o eritema artritico epidemico
Streptobacillus moniliformis
isolato a Haverhill-Massachussets
nel 1926 “epidemic arthritis
erythema”
Serbatoio per l’uomo: ratti.
Ratti infezione asintomatica
(nasofaringea)
trasmissione all’uomo: tramite
morsi e per via alimentare
malattia nell’uomo: sintomi simil
influenzali, rash cutaneo agli arti
dolori articolari e muscolari,
poliartrite e 10 % di letalità in assenza
di trattamento
13
Sodoku
Spirillum minus (Estremo Oriente)
Ospiti e serbatoi: ratti e topi
infezione asintomatica (eliminazione con saliva)
Sorgente d’infezione per l’uomo: ratti e carnivori (trasmettitori
meccanici)
Malattia nell’uomo simile alla malattia di Haverhill; rara artrite;
caratteristica eruzione cutanea con placche
rosso porpora a 4 settimane dal morso
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Hantavirus polmonary syndrome (HPS)
•Organismo: Hantavirus, genoma RNA.
Famiglia Bunyaviridae. Nord America.
Serbatoi: roditori selvatici Peromyscus (deer mouse)
e Microtus nelle Americhe.
Trasmissione: Inalazione del virus mediante polverizzazione
delle feci e urine in locali infestati da roditori.
Il morso può trasmettere la malattia.
Non sono riportati casi di trasmissione uomo-uomo.
Marked interstitial edema with hilar indistinctness,in HPS
Image courtesy D. Loren Ketai, M.D. fonte CDC
Periodo d’incubazione: 2-4 settimane in media.
Segni clinici: Hantavirus Pulmonary Syndrome (HPS) insorgenza improvvisa di febbre, dolore e
vomito, prostrazione e sintomi respiratori gravi. Tasso di mortalità alto nonostante i trattamenti
sintomatici.
Fonte:CDC (Centers for Disease Control and Prevention) http://www.cdc.gov/hantavirus/
15
36% dei casi ad esito letale
16
Genere Lyssavirus Famiglia Rhabdoviridae
virus a RNA SS(-)
Rabbia
Tutti i mammiferi sono suscettibili al virus della
rabbia, incluso l’uomo. Gli animali destinati agli
stabulari non rappresentano una sorgente
d’infezione, ma animali selvatici o animali per
sperimentazioni reperiti dagli allevamenti
domestici (ovini, suini, bovini etc..) potrebbero
esserlo. Per questo motivo alcune istituzioni
applicano delle politiche vaccinali per il
personale a rischio.
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Ciclo epidemiologico della malattia
Serbatoio: animali selvatici, domestici e pipistrelli.
Trasmissione: principalmente mediante contatto diretto
(morsicatura), aerogena in grotte abitate da colonie di
pipistrelli infetti.
Periodo d’incubazione: variabile a seconda della specie
coinvolta da alcune settimane (volpi) fino ad un anno
(uomo). Il sito di morsicatura influenza il periodo
d’incubazione in quanto la propagazione
nell’organismo avviene attraverso i nervi.
Malattia: dalla comparsa dei sintomi il decorso è breve di
solito meno di dieci giorni (la morte sopraggiunge per
paralisi respiratoria).
Contagiosità: il virus viene eliminato con la saliva 7-10
giorni prima della comparsa dei sintomi. Da allora
fino alla morte l’animale è infettante.
Prevenzione: Vaccinazione. Il vaccino attualmente
utilizzato è ottenuto da cellule diploidi umane
(HDCV). Il trattamento post infezione include la
pulizia della ferita con abbondanti lavaggi e la
somministrazione del vaccini associato o meno a
siero iperimmune.
18
Distribuzione mondiale con alcune aree esenti
Presente in più 150 Paesi e territori, e in
tutti i continenti ad eccezione
dell’Antartide. Si stimano più di 60 000
morti l’anno per rabbia con la maggior
parte dei casi concentrati in Asia (30 000) e
Africa (28 000). Circa l’84% dei casi
avviene in zone rurali con 4 su 10 casi
rigurdanti bambini. La mancanza di
notifica da parte di alcuni paesi lascia
pensare ad una sottostima della situazione.
Fonte WHO Report on rabies (2013)
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Encefalomiocardite
Membro della famiglia delle Picornaviridae, genere
Cardiovirus. Causa encefalomiocardite nei suinetti,
aborti e problemi riproduttivi nelle scrofe.
I suini sono considerati l’ospite domestico ma si ritiene
che il virus sia diffuso nell’ambiente da roditori
soprattutto dal ratto.
La malattia ha diffusione mondiale ma riveste
importanza economica soprattutto nelle zone tropicali.
Alcuni autori riferiscono la possibilità d’infezione
dell’uomo che sviluppa una malattia con sintomatologia
di tipo influenzali autolimitante.
Doi, K. 2011. J Comp Pathol. doi: 10.1016/j.jcpa.2010.05.001.
20
ZOONOSI TRASMESSE DA PRIMATI
 Virus
 Batteri
 Funghi
Parassiti
Scimmie del vecchio mondo
Scimmie del nuovo mondo
Banksy
21
Scimmie del vecchio mondo
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Herpesvirus B simiae
Organismo: l’infezione da herpesvirus B
è causata dal virus Macacine herpesvirus
1 (CHV-1), un alpha herpesvirus
strettamente correlato all’herpesvirus
simplex umano.
Serbatoio: scimmie Macaca e altre, nelle
quali si può trovare in forma latente.
Scimmie infette hanno sintomi molti lievi
o assenti.
Trasmissione: morso.
Malattia nell’uomo. L’uomo s’infetta raramente, tuttavia,
quando questo avviene, l’infezione può causare severi sintomi
neurologici e risultare in gravi encefalomieliti.
Enzootico in Rhesus Cynomolgus, il 25% degli animali
importati è positivo.
Macaca Rhesus
23
Marburg ed Ebola
Particelle di Virus Marburg Particelle di Virus Ebola
DM 15 dicembre 1990: Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive
• Organismo: entrambi i virus appartengono alla famiglia Filoviridae genere
Filovirus. Sono virus RNA e hanno morfologia filamentosa di lunghezza
variabile fino a 14.000 nm. Il virus di Marburg è distinto antigenicamente
da Ebola.
• Trasmissione: diretta si ipotizza anche aerosol.
• Serbatoio: Pipistrelli della frutta Pteropodidae
• Diffusione: endemici nei mammiferi di alcune zone dell’Africa, solo
recentemente adattati all’uomo. Paesi dell’Africa Centrale e West Africa,
vicino alle foreste pluviali.
24
Decorso dell’infezione
Marburg
Incubazione: 3 - 9 giorni
Sintomatologia: cefalea, malessere, mialgia,
febbre elevata, diarrea, dolore addominale,
disidratazione, e letargia. Vomito, eruzione
maculopapulare, coinvolgimento epatico e
renale e diatesi emorragica.
Mortalità: dal 25 al 30% dei malati
Ebola
Incubazione: 2 - 21 giorni
Sintomatologia: cefalea, malessere, mialgia,
febbre elevata, diarrea, dolore addominale,
disidratazione, e letargia. Dolore toracico
da interessamento pleurico, tosse secca
stizzosa e marcata faringite, eruzione
maculopapulare. Melena, sangue dal naso,
dalle gengive e dalla vagina. Aborto.
Leucocitosi, neutrofilia, trombocitopenia e
anemia emolitica. La morte si ha in genere
nella seconda settimana della malattia ed è
preceduta da gravi perdite ematiche e
shock.
Mortalità: dal 50 al 90% dei malati.
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Epatite virale A
• Organismo: virus RNA appartenente al genere Heparnavirus,
un genere della famiglia Picornaviridae.
• Sintomi: spesso lievi o anche inapparenti
• Trasmissione: via oro-fecale
E’possibile proteggere il personale a rischio con la vaccinazione
non disponibile tuttavia per gli animali
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Morbillo
• Organismo: genere Morbillivirus Famiglia Paramyxoviridae
• Sintomi: colpisce tutti i primati che presentano febbre,
•
•
•
congiuntivite, tosse, spots mucosa orale, esantema con papule
e macule inizialmente regione della testa e poi intero corpo.
Sono possibili complicazioni batteriche secondarie
(broncopolmonite, otite media, diarrea, encefalite)
Trasmissione: via aerogena
Prevenzione: immunizzazione naturale o previa vaccinazione
Distribuzione geografica: era pre-vaccinazione, diffuso in
tutto il mondo, post programma di vaccinazione è ora
praticamente assente in America e nei paesi industrializzati.
27
Simian immunodeficiency virus (SIV)
Organismo: Retroviridae genere Lentivirus. Sono stati isolati ceppi di SIV
isogenico con HIV-1. (Sharp et al. 2005 J. Virol. doi: 10.1128/JVI.79.7.3891-3902).
Isolato 1985 in M. Rhesus. La malattia colpisce le scimmie del vecchio e
nuovo mondo.
• Sintomi: deplezione linfociti T4, linfoadenopatia, decorso clinico simile a
AIDS, complicazioni per infezioni opportuniste
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Malattie batteriche
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• Contaminante delle acque stagnanti e suolo
• Colpisce primati umani e non umani immunodepressi per
malnutrizione o denutrizione
• Sintomi: anoressia, sintomi respiratori: tosse, starnuti, edema
facciale, scolo nasale, dispnea
• Lesioni: broncopolmonite, congestione pleurica
• Diagnosi: microbiologica
• Trattamento: antibiotici specifici
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Leptospirosi
Adolf Weil nel 1886 descrive la leptospirosi, la cui
grave forma di solito connessa alla trasmissione
attraverso urine di ratto, è denominata “Weil’s disease”
ed è causata dai sierotipi: Leptospira interrogans
icterohaemorrhagiae e copenhageni.
• Trasmissione: contaminazione con urine e feci di roditori
• Sintomi: i sintomi possono variare da forme acute, tipo
malattia di Weil con febbre con dolori addominali e muscolari,
vomito, ittero e sintomi respiratori, a forme lievi fino ad
inapparenti, sia nell’uomo sia negli animali. L’aborto è un
sintomo frequente.
31
Shigella – Salmonella- Campylobacter
• Trasmissione: orofecale. Malattie “Food-Borne”per la trasmissione
attraverso la contaminazione fecale degli alimenti e delle acque
• Sintomi: debolezza, prostrazione, edema facciale,
diarrea con muco e sangue, crampi
addominali, prolasso rettale
Nelle scimmie spesso asintomatica o autolimitante, ma l’infezione acuta può
essere letale
Il trattamento antibiotico nel caso di Shighellosi e Campylobacteriosi elimina
l’infezione, mentre nel caso di Salmonellosi i soggetti convalescenti
possono rimanere ancora a lungo eliminatori di Salmonella nelle feci e
contaminare l’ambiente
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Tubercolosi (M. tuberculosis, M. avium, M. africanum, M. microti,
M. bovis)
Nel 2012 WHO nel “Global report on tuberculosis” riferisce che
8.6 milioni di persone hanno sviluppato TB e
1.3 millioni è deceduto a causa della malattia
(inclusi 320 000 decessi tra le persone HIV-positive).
Sintomi:
• uomo
in dipendenza della fase della malattia i sintomi sono variabili:
dispnea, perdita peso, malessere generale
anche asintomatica per mesi e anni.
• scimmia (macaco)
segni respiratori non sempre evidenti
diarrea, ulcerazione cute, suppurazione
linfonodi, spleno epato-megalia
alterazione comportamentale
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Malattie parassitarie
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Protozoi:
Giardiasi:
G. lamblia: uomo-scimmia-suino
G. canis: cane
G. cati: gatto
G. bovis: bovini
G. chinchillae: cincillà
Sintomi: diarrea, steatorrea
• Trasmissione: contatto oro-fecale
• Diagnosi: evidenziazione microscopica delle forme cistiche
• Trattamento: metronidazolo
• Precauzioni: norme igieniche
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Amebiasi:
Entamoeba hystolitica: uomo, primati non umani, cani, gatti,
suini, roditori
• Sintomi: forme acute e croniche con diarrea protratta con sangue/muco,
nausea, dolori addominali, dimagrimento, ascessi epatici, polmonari,
cerebrali
• Trasmissione: via orofecale
• Diagnosi: evidenziazione di trofozoiti o cisti nelle feci
• Terapia: metronidazolo
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Nematodi
Strongyloides:
S. papillosus: pecore capre bovini conigli
S. ransomi: suini
S. stercoralis: uomo, cani, gatti
S. westeri: cavalli, asini, zebre
S. avium: uccelli domestici e selvatici
• Sintomi: localizzazione gastrio-intestinale con enterite catarrale
larve migranti polmonite, pericardite etc..
• Diagnosi: esame coprologico microscopico
• Trattamento: niclosamide
• Precauzioni: uso di guanti per capacità delle larve di penetrare la cute
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Artropodi
• Sarcoptes scabiei: scabia nell’uomo e rogna sarcoptica negli animali
• Tunga penetrans: uomo, causa la tungiasi:
• Zecche: Ornithodorus, zone tropicali. Importanti in quanto vettori di
malattie per l’uomo eper gli animali.
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Micosi
Candida albicans
Nell’uomo in normali condizioni di salute l’incidenza della candidosi
trasmessa dall’animale è estremamente bassa
• Sintomi: cute- placche essudative, mucose- placche bianco-cremose, forma
intestinale
• Diagnosi: clinica
• Trattamento: antimicotici
Trychophyton mentagrophytes e Microsporum canis
• Sintomi: dermatomicosi con lesioni circolari. Facilmente trasmissibile
all’uomo
• Trattamento: antimicotici
• Precauzioni: isolamento durante il trattamento
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Grazie a tutti per l’attenzione e anche…..ai nostri utili animaletti!
Banksy
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