LUCCHINI DAMIEN, PAVESI RICCARDO, NACCA MARIA GRAZIA
SUPERFICIE: 2.766.890 Km2
% DELLE ACQUE: 1,1%
CONFINI: a Nord con la Bolivia e il
Paraguay, a Est con l’Uruguay, a
Ovest con il Cile, a Nord-Est con il
Paraguay e il Brasile, a Sud-Est con
l’Oceano Atlantico.
I rilievi andini comprendono il versante
orientale della Cordigliera, lungo il
confine cileno dove alcune cime
raggiungono anche i 6000 metri; verso
est si trovano montagne meno elevate
come le Sierras de Còrdoba. Da nord a
sud si incontrano: il Gran Cacho, vasto
bassopiano attraversato da fiumi e
ricoperto da una prateria sparsa di
arbusti; la pampa, sterminata distesa
pianeggiante ricoperta da una steppa di
graminacee; la “Mesopotamia argentina”,
compresa tra i fiumi Paranà e Uruguay;
la Patagonia, altopiano arido accidentato
che si trova a sud del Rio Colorado ed è
battuto dai venti gelidi provenienti
dall’Antartide. A sud, lo stretto di
Magellano lo separa dall’arcipelago della
Terra del Fuoco, diviso tra Argentina e
Cile.
Lago Argentino
Ande
Cascate dell’Iguazu
Lago Nahuel
Dal punto di vista idrografico il territorio argentino è diviso tra il bacino del
Rio de La Plata-Paranà e i bacini autonomi dei fiumi che dalle ande scendono
direttamente nell’Atlantico. Il bacino del Rio de La Plata-Paranà è il più esteso
dell’America meridionale. Esso è costituito dal Paranà, dall’Uruguay e dai fiumi
andiniche attraversano il Cacho e le pianure pedemontane. Il Paranà è
navigabile e, con il Paraguay, forma una preziosa via di comunicazione del
paese. Dei fiumi andini che sfociano direttamente nell’Atlantico, il più
importante è il Rio Colorado. I LAGHI principali di vasta area e celebri per la
loro bellezza paesaggistica sono il Nahuel, l’Huapi, il Lago Buenos Aires e il
Viedma argentino; questi sono presenti nelle Ande patagoniche e hanno
caratteristiche tipicamente alpine.
Il clima dell’Argentina è fortemente influenzato dalla sua posizione. Come
conseguenza di ciò presenta un clima continentale moderato. Il clima della
Pampa è temperato, anche se in alcune zone le precipitazioni sono scarse;
tropicale e subtropicale nella “Mesopotania” e nel Cacho, con estati calde
ed inverni miti; nella Patagonia invece troviamo un clima oceanico freddo.
Nella regione Andina il clima ha caratteri tipicamente montani: nelle Ande
settentrionali è accentuata l’aridità, mentre maggiore è la piovosità a sud
dove prevale un clima oceanico. L’argentina meridionale è l’unica area
sottoposta all’azione dei venti del Pacifico. Le masse d’aria messe in
movimento dall’anticiclone dell’atlantico meridionale investono la parte più
settentrionale del Paese. Nel settore occidentale, il clima è tipicamente
tropicale, caratterizzato d’inverno da una lunga stagione secca. Nella
Terra del fuoco, le piogge aumentano per i citati influssi oceanici, mentre
le temperature si abbassano sensibilmente.
Popolazione:36.260.130 abitanti.
Densità:14ab/Kmq
Governo:Repubblica Federale
Capo di stato: Néstor Kirchner
Capo di governo:Néstor Kirchner
Capitale: Buenos Aires
Lingua ufficiale: Spagnolo
Religione: Cattolici 77%, protestanti 2%, ebrei
2%, altri 18%
L’Argentina è il paese americano che meno
conserva le tracce delle antiche popolazioni
indigene. I Pueluche, popoli di cacciatori delle
praterie, sono stati sterminati; scomparsi da
tempo sono anche Diaghiti. Nel nord esistono
ancora alcune minoranze di Guaraniti e di altri
antichi gruppi. Alla formazione del popolo
argentino hanno contribuito gli italiani, gli
spagnoli, in misura minore tedeschi e francesi,
slavi, ecc… L’incremento naturale si è
assestato su valori medi, mentre la natalità è
decisamente al di sotto della media
sudamericana. La densità media è bassa e il
paese ha in tal senso ancora notevoli possibilità
di accogliere nuovi immigrati. Massima
espressione dell’urbanesimo argentino è Buenos
Aires, una delle più grandi città del mondo,
polo fondamentale di tutta l’organizzazione
territoriale.
Sede del governo
Buenos Aires è la capitale e maggiore città dell’Argentina. È una delle più
grandi metropoli sudamericanee sede di uno dei maggiori porti del continente.
La capitale argentina sorge sulle sponde del rio de la Plata (considerato il
fiume più largo del mondo) e del Riachuelo che confluisce nel Rio de la Plata
nel quartiere della Boca
La Provincia di Buenos Aires circonda la città di Buenos Aires estendendosi per
una superficie simile a quella del'Italia. La provincia di Buenos Aires ha come
capoluogo la città dila Plata. Il confine tra la capitale e la provincia è marcato
dall'Avenida General Paz, una autostrada che fa da circonvallazione alla città,
e dal riachuelo.
Buenos Aires con la crescita demografica degli ultimi decenni si è ingrandita
tanto da unirsi ad altre 24 municipi vicini creando una conurbazione in cui
vivono 14,230,000 abitanti.
Si può anche parlare dell'area metropolitana Buenos Aires per fare
riferimento a questa conurbazione che colloquialmente viene definita Gran
Buenos Aires.
Gli abitanti di Buenos Aires vengono chiamati "porteños", mentre gli abitanti
della provincia di Buenos Aires vengono chiamati "bonaerenses".
Ad iniziare dal 1998 l'economia argentina ha
conosciuto una fase discendente particolarmente
preoccupante, che tuttavia ha assunto tinte di
vera e propria tragedia nazionale nel corso del
2001, quando, nel tentativo di porre un argine
alla crisi giunta al suo apice, le autorità
governative e monetarie del paese hanno
adottato una serie di provvedimenti
particolarmente gravi: blocco dei conti correnti,
svalutazione monetaria e soprattutto mancato
pagamento del debito pubblico.
Sul finire del 2001 la situazione del paese è
precipitata lasciando spazio ad un clima caotico,
con saccheggi di supermercati e manifestazioni
popolari di gente disperata. Lo stesso assetto
istituzionale sembrava vacillare con l'alternarsi
di tre diversi presidenti della repubblica
nell'arco di poche settimane.
La miseria assumeva tinte sempre più
drammatiche, al punto che oltre la metà della
popolazione argentina era caduta al di sotto di
quella che è definita la soglia della povertà.
Con il 2002 tuttavia la situazione - pure ancora
estremamente difficile - cominciò ad avviarsi
verso una stabilizzazione, che con la seconda
metà dell'anno si trasformò in autentica ripresa.
Da due anni a questa parte il PIL argentino va
crescendo ad un ritmo dell'8% annuo.
Più del 50% del territorio argentino viene utilizzato per il pascolo di ovini e
bovini, circa il 10% è coltivato, mentre boschi e foreste occupano il 12,7% del
territorio. L'Argentina è uno dei principali produttori mondiali di grano. Altre
colture di rilievo sono il mais, l'avena e l'orzo. L'area da cui proviene quasi
tutto il frumento prodotto dal paese è la Pampa. Lungo le rive del Rio Negro, in
aree ben irrigate, sono presenti colture intensive di alberi da frutta, di canna
da zucchero e di viti.
La maggiore industria argentina è quella legata alla macellazione del bestiame,
alla conservazione delle carni e alla lavorazione del latte. Un altro settore
importante è quello della produzione di lana. Quasi il 40% degli ovini viene
allevato in Patagonia. Un'importante voce dell'allevamento è quella equina: i
cavalli argentini sono molto apprezzati a livello internazionale per le corse e per
il gioco del polo. Nonostante le flessioni del mercato negli anni Ottanta,
l'esportazione di carni riveste ancora un ruolo primario negli scambi con
l'estero.
Le foreste coprono il 12,7% del
territorio argentino; la maggior parte di
esse non viene tuttavia sfruttata. I tipi
di legname più utilizzati per la
produzione della cellulosa sono l'olmo e
il salice; il quebracho bianco viene
invece usato come legna da ardere,
quello rosso per la conciatura del cuoio
e il cedro per la produzione di mobili.
Altri legnami importanti per l'economia
argentina sono il pino, il cipresso, la
quercia e l'araucaria.
La pesca, che offre grandi potenzialità,
non è ancora pienamente sfruttata,
nonostante la crescita costante che ha
avuto negli ultimi decenni del XX
secolo. La produzione, nel 2001, è
stata di 608.003 tonnellate. Tra le
specie più pescate ci sono le acciughe e
il nasello.
Quabracho bianco
L'Argentina dispone di risorse considerevoli. Le impressionanti
riserve idroenergetiche rappresentate dal fiumi provenienti dal
Brasile, che si è cominciato a imbrigliare con le dighe in
costruzione sull'Uruguay (Salto Grande, Garabí, Rocandor) e
sul Paraná (Corpus Posadas, Apipé-Yaciretá, Pati, Chapetó),
vanno ad aggiungersi agli sbarramenti per l'irrigazione e la
produzione di energia idroelettrica su tutti i fiumi che
scendono dalle Ande. Il paese e dotato anche di ricchi
giacimenti di uranio e di petrolio (circa 24 milioni di t all'anno),
che, a partire dagli anni Cinquanta, copre circa il 95% del
fabbisogno interno. Considerevole anche la produzione di gas
naturale. Ma il vero e proprio decollo industriale del paese ha
avuto luogo con l'apertura alle multinazionali che, a partire dal
1958, hanno trasferito in Argentina i propri stabilimenti di
produzione. Tutti i campi sono stati interessati, dalla
siderurgia all'elettronica, passando per l'industria tessile,
chimica, petrolchimica, alimentare, ecc.; l'industria
automobilistica ha costituito il settore pilota.
In Argentina la bilancia commerciale tende a essere in attivo quando la
domanda internazionale di prodotti alimentari è alta, come avvenne agli inizi
degli anni Novanta. Nel 2001 le importazioni e le esportazioni ammontavano
rispettivamente a 20.321 e 26.610 milioni di dollari USA. Gli Stati Uniti sono
sia il principale fornitore di prodotti importati, sia il principale acquirente delle
esportazioni. Altri partner commerciali importanti sono il Brasile, i Paesi Bassi,
la Germania, l'Italia, la Spagna e il Giappone. Il commercio regionale con gli
altri paesi latinoamericani è invece regolato dall'Associazione d'integrazione
latinoamericana (LAIA), di cui l'Argentina fa parte. Di grande importanza per
lo sviluppo delle relazioni economiche con i paesi del continente è stata, nel
1995, l’istituzione doganale Mercosur, di cui l’Argentina è uno dei membri
fondatori. Tra i prodotti principali importati dall'Argentina vi sono le
apparecchiature elettriche, il ferro e i suoi derivati, i prodotti chimici, gli oli e
i combustibili minerali, e i prodotti cartacei. I principali prodotti esportati sono
i cereali, le carni, la lana, i pellami, i latticini, i prodotti forestali e l'acciaio.
Originariamente il sistema monetario argentino si basava sul peso oro, anche
se non circolavano monete effettivamente coniate in oro. La valuta in uso
era il peso moneda nacional, chiamato “peso di carta”, suddiviso in 100
centavos. Dopo una grave crisi monetaria, nel 1985 fu introdotta la nuova
unità monetaria, l'austral (equivalente a 1000 pesos), nell'ambito di un
ambizioso programma finalizzato al controllo dell'inflazione. Nel 1992 fu
introdotto il nuevo peso argentino (equivalente a 10.000 austral), con un
valore di scambio di 1 peso corrispondente a 1 dollaro USA.
La Banca Centrale, fondata nel 1935 e sottoposta al controllo del governo
dal 1949, funge da istituto bancario nazionale ed è l'unico organismo
autorizzato all'emissione di moneta. Nella metà degli anni Ottanta, altre 30
banche furono sottoposte al controllo dello Stato, mentre il settore privato
ne contava circa 160.
Le ferrovie argentine furono controllate dallo stato dal 1948 al 1994, anno
in cui alcune parti del sistema ferroviario vennero privatizzate. Il sistema
ha uno sviluppo totale di 28.291 km. Due linee collegano il paese con il Cile
attraverso le Ande; altre linee lo collegano con la Bolivia, il Paraguay,
l'Uruguay e il Brasile. A seguito della privatizzazione, alcune zone del
paese non sono più servite.
La rete stradale ha un’estensione complessiva di 215.471 km, di cui solo il
29% è asfaltato. I porti di maggior traffico sono Buenos Aires e La Plata
sul Rio de la Plata; Rosario e Santa Fe sul Paraná; Bahía Blanca
sull’Atlantico. I fiumi offrono circa 3100 km di vie navigabili, soprattutto
nella regione circostante il Rio de la Plata.
La compagnia aerea di bandiera, le Aerolíneas Argentinas, privatizzata agli
inizi degli anni Novanta, è oggi in profondissima crisi; numerose compagnie
aeree effettuano i collegamenti interni.
Buenos Aires è una delle città più sicure del Sudamerica. L’opinione pubblica ha
protestato per l’operato della polizia nell’ambito della “guerra al crimine”.Si è
registrato un forte aumento della criminalità nel periodo 1992-96, disordini
sono stati registrati durante il 2001 ma da ricondurre a movimenti di protesta
pubblica e non alla criminalità comune.
Vige l’obbligo scolastico fino a 14 anni. Il tasso di alfabetizzazione è uno dei
più alti del continente rilevato al 96.5% e si contano un milione di studenti
universitari. Il sistema scolastico unisce le caratteristiche di quelli americano e
francese. L’evasione dell’obbligo è alta nelle zone rurali e la scarsità dei fondi a
disposizione crea problemi. La gran parte degli studenti universitari frequenta
atenei pubblici che non prevedono tasse di iscrizione.
Il numero di medici per abitante è più alto in Argentina che negli Stati Uniti.
Anni di austerità hanno seriamente minato la qualità delle cure mediche nel
Paese. Sono gli ospedali privati della capitale ad avere le attrezzature più
avanzate. I medici chiedono una parcella, ma buona parte degli argentini è
coperta da assicurazione. Il governo Menem ha istituito un piano sanitario “dei
lavoratori” che intende facilitare l’accesso delle persone meno abbienti alle
cure mediche.
Nel periodo precolombiano in Argentiva vivevano
due tipi di popolazioni: le tribù nomadi dediti alla
caccia e le tribù Diaguita dedita all'agricoltura.
Quando giunsero gli Spagnoli conquistatores
decisero di utilizzare gli estesi campi liberi per
creare dei grandi allevamenti di bestiame.
Sorsero così le numerosissime haciendas popolate
dai gauchos che divennero i leggendari protagonisti
di tante avventure.
Ma la malvessassione spagnola spinse la popolazione
locale alla rivoluzione che, dopo alcuni anni di lotta,
portò nel 1816
alla proclamazione dell'indipendenza dell'Argentina.
Ben presto sfociarono atti di insofferenza fra gli
allevatori che avrebbero preferitouna forma di
governo che desse autonomia alle province
verso gli abitanti delle città che difendevano il
potere centrale con capitale Buonos Aires .
Approfittando di queste fratture, il dittatore Juan
Manuel de Rosas riusci a mantenere il potere per
alcuni anni con crudeltà.
Finalmente nel 1861 i politici riuscirono a trovare
un giusto equilibrio e fu proclamata la Repubblica
argentina.
Gauchos
Juan Peron
Si diede spazio agli emigrati ed ai capitali stranieri da un lato ed a un
netto miglioramento nelle campagne allargando sia le coltivazioni che gli
allevamenti.
Purtroppo gli interventi dei capitali stranieri risultarono deleteri e con la
monopolizzazione dei capitali portarono alla disoccupazione ed
all'abbandono delle piccole proprietà terriere.
Andando di male in peggio si giunse ad un'altra dittatura militare, quella di
Juan Peron che nel 1946 prese il potere ed in compagnia della moglie Eva
portò avanti riforme economico-sociali che incontrarono il favore di quasi
tutta la popolazione.
Ma nel 1955 vi fu un altro colpo di stato militare che fece ricadere lo
stato nello stato caotico precedente.
Peron cercò di riprendere il potere nel 1973 lasciandolo morendo alla sua
terza moglie, Isabel Martinez dopo soltanto un anno.
Ma dopo due anni i militari ripresero il potere creando un clima di terrore e
miseria: si calcola che nei sette
anni successivi siano spariti od uccisi da 10.000 a 30.000 cittadini.
Il generale Leopoldo Galtieri, per distrarre l'attenzione del mondo dalle
atrocità commesse nel suo paese, occupò nel 1982 le isole Falkland dando
inizio
ad una guerra infinita contro l'Inghilterra.
Caduto il potere militare, si succedettero numerosi presidenti che lottarono
apertamente contro la miseria e la corruzione, lotta che fino ad oggi
non è completamente vinta.
Il tango argentino è un ballo di coppia, che
è molto probabilmente nato nelle città di
Montevideo, Uruguay e di Buenos Aires,
Argentina.
Le sue radici affondano nel contesto sociale
e culturale della fine del XIX secolo.
Miscelando apporti iniziali di musiche e stili
diversi (fenomeno tipico della maggior parte
dei balli) il tango arrivò nei decenni 1890 1920 alla forma più classica e famosa.
Contemporanei del tango erano balli quali: la
habanera, la polca, il valzer, ecc.
Ma il tango si distingue proprio per una sua
partecipazione estremamente popolare. Non
si dimentichi che Buenos Aires nel periodo
sopra indicato passò dai 210.000 abitanti a
1.200.000, un crogiuolo di sangue e culture
diverse in rapido e tumultuoso sviluppo. Non
si dimentichi neanche che il ballo era la
forma più economica e immediata di
divertimento collettivo.
Il tango è anche un genere di musica.
I luoghi dove si ballano tango, milonga e
vals, si chiamano milonghe.
Tra i grandi del Tango in musica vanno ricordati il
cantante Carlos Gardel, Astor Piazzolla, Francisco
Canaro, Carlos Di Sarli, Osvaldo Fesedo, Hector
Varela, Ricardo Tanturi. Oggi nuovi interpreti come
Orchestra Color Tango o Orchestra Gotan Project
stanno rivisitando il tango con un certo successo.
I ballerini di tango praticano molti stili, facenti
capo a grandi interpreti delle sue fasi storiche.
Vengono spesso ricordati José Benito Ovidio
Bianquet detto "El Cachafaz", o Carlos Gavito
recentemente deceduto e noto per aver introdotto
un tipico abbraccio "sbilanciato".
Alle origini del tango argentino troviamo il
canyengue, intorno al 1880. Tipici i movimenti
rapidi e corti (arraballero). Soppiantato negli anni
'40.
Nelle milongas si balla lo stile milonguero, dai
movimenti contenuti e adatti agli spazi ristretti
riservati ad ogni coppia.
Nei locali più signorili invece si balla il tango salon.
I musicisti tipici sono Di Sarli e Fresedo.
Negli anni '60 e '70 si afferma il tango fantasia.
Con tempi di tre quarti invece si balla il tango vals,
detto anche vals argentino o vals criollo.
La cucina argentina, povera di spezie e condimenti ma abbondante nelle
quantità, affonda le sue radici in quella spagnola, ma conserva anche l'impronta
della tradizione creola, appartenente alle vecchie popolazioni indigene.
La principale risorsa dei Paese è però la carne, tra le migliori al mondo, che
viene preparata alla brace (braseros), allo spiedo (asados), sulla griglia
(churrascos) o bollita (puncheros), e offerta sempre in grandi porzioni, con
contorno di legumi, patate, riso o mais e varie salse di accompagnamento, come
il chimichurri.
Il cibo tipico argentino è l´"asado" (carne di mucca cucinata alla griglia), inoltre
le "empanadas" (una sorta di pasta ripiene da carne e altri gusti), i "tamales",
la "humita" e il "locro". Sono famosi i ristoranti argentini, chiamati anche
"parrillas" dove si possono assaporare le squisite carni argentine.
Nonostante questo, e dovuto all´importante corrente immigratoria che popoló il
paese, esiste una svariatissima cucina internazionale: spagnola, italiana,
francese, tedesca, scandinava, greca, inglese, svizzera, ungherese, olandese,
cilena, messicana, vasca, araba, ebrea, russa, ucraina, cinese, giapponese e
tailandese.
Pesci e crostacei (particolarmente rinomati salmoni e
trote della regione andina) vengono cucinati alla spagnola.
Un piatto di magro molto diffuso sono los huevos
rancheros, uova cotte all'occhio servite su fette di pane
tostato e condite con una salsa di aglio, cipolle,
pomodoro, peperoni, paprika e olio.
L'Argentina produce anche frutta eccellente e ottimo
vino, risulta infatti al quinto posto tra i principali paesi
produttori di vino, anche se la bevanda nazionale rimane
il mate, più noto come yerba, un infuso a base di erbe
essiccate e aromi naturali dall'effetto lievemente
eccitante.
Anche nei vini l'Argentina non è da meno: Malbec ,
Cabernet-Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, Sirah e
Barbera . Tra i bianchi oltre ai ben noti Chardonnay e
Sauvignon spiccano per tipicità il Torrontes e Ugni Blanc.
L'Argentina è un Paese molto festaiolo basti pensare che ogni mese dell'anno
si celebra una festa.
Si inizia a gennaio con il "Folklore Festival" una festa popolare ricca di balli
e musiche tradizionali;
a febbraio si assiste al coloratissimo carnevale lungo le strade.
La primavera e l'estate sono rallegrate dal "Festival de la Nuestra Snhora
del Valle" (marzo),
festa di tipo religioso, e dal "Poncho Week" (luglio), una sorta di fiera
dell'artigianato locale.
Ad agosto si assiste ad una delle feste più particolari e caratteristiche
dell'Argentina: lo "Snow Festival":
una vera e propria festa sulla neve….in estate!
In autunno si riparte con il festeggiare le origini latino americane con balli e
musiche nelle strade e nei locali,
per terminare novembre con il "Tradizion Week "e a dicembre con il
conosciutissimo "GayPride".
¡Oid mortales! el grito sagrado:
¡Libertad, Libertad, Libertad!
Oid el ruido de rotas cadenas:
Ved en trono a la noble Igualdad.
¡Ya su trono dignísimo abrieron
Las provincias unidas del Sud!
Y los libres del mundo responden:
¡Al Gran Pueblo Argentino Salud!
¡Al Gran Pueblo Argentino Salud!
Y los libres del mundo responden:
¡Al Gran Pueblo Argentino Salud!
Y los libres del mundo responden:
¡Al Gran Pueblo Argentino Salud!