I TERREMOTI O SISMI
Dal latino “terrae motus”,
movimento della Terra
Dal greco “seismos”, scossa.
TERREMOTO
• Il terremoto è uno dei fenomeni più frequenti sulla
superficie terrestre.
• Consiste in una serie di rapide vibrazioni del suolo
causate da un’improvvisa liberazione di energia.
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• Ipocentro o fuoco: è il punto in cui si libera
l’energia nella profondità della terra. Può essere
superficiale (meno di 60 km. di profondità),
intermedio ( tra 60 e 300 km. di profondità) o
profondo (tra 300 e 700 km. di profondità).
• Epicentro: è il punto di incontro tra la verticale
che passa per l’ipocentro e la superficie della
terra. E’ il luogo in cui il terremoto viene
percepito con la massima intensità.
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Teoria del rimbalzo elastico
Frattura con spostamento reciproco di due
blocchi rocciosi originariamente a contatto, che
causa la liberazione di energia accumulata
(come un elastico che si spezza).
• Si libera così energia in modo improvviso e
violento.
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Altre cause del terremoto
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La litosfera è soggetta a contunui movimenti, a
causa dei quali le masse rocciose che si
trovano in profondità sono sottoposte a forti
tensioni e si deformano elasticamente,
immagazzinando energia.
Altre cause di terremoto sono:
Eruzioni vulcaniche
Crolli di cavità o caverne sotterranee
Frane e smottamenti
Impatto di meteoriti
I sismografi
• Strumenti che percepiscono le minime vibrazioni
del terreno e che le riportano su un grafico
• Formati da una base che poggia sul terreno.
Sopra c’è un telaio dal quale pende un peso che
non risente delle vibrazioni (resta fissa anche se
il basamento si muove). Sul peso è attaccato un
pennino che segna le oscillazioni su un foglio
che scorre sulla base che si muove.
• Lo strumento è in grado di rilevare le onde
sismiche e di registrarne l’intensità e la durata.
SISMOGRAFO
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Onde sismiche
• L’energia si propaga sotto forma di onde, dette
sismiche, con caratteristiche e forme diverse.
• Onde P (PRIMAE): sono quelle con velocità
maggiore in assoluto. Si sviluppano con un
movimento simile ad una molla compressa. Il
blocco di roccia viene schiacciata e poi magari si
decomprime. Si propagano dall’ipocentro. La
particella di roccia si muove lungo la direzione di
propagazione dell’onda. Si propagano in tutti gli
stati fisici (liquidi, solidi, gassosi).
ONDE P
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• Onde S (SECUNDAE): hanno minore velocità. Le
particelle di roccia si muovono in senso perpendicolare
alla direzione di propagazione dell’onda. Il movimento è
simile ad un colpo di frusta. Partono dall’ipocentro e si
muovono solo nei solidi. Nei liquidi si fermano. Ciò ha
permesso lo studio dell’interno della terra.
• Onde P e onde S partono dall’ipocentro della Terra e si
propagano attraverso l’interno della Terra.
• Onde L (LUNGHE): sono onde superficiali. Sono quelle
che causano i maggiori danni alle strutture. Quando
passa è come se il materiale si espandesse. Scendendo
in profondità l’effetto non si sente. Si originano
nell’epicentro e viaggiano solo negli strati superficiali
della crosta terrestre. Provocano oscillazioni
perpendicolari alla direzione di propagazione.
ONDE S
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ONDE L
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• Onde r: sono superficiali. Il loro
movimento è circolare. È lo stesso
movimento dell’acqua quando vi lanciamo
un sasso e un oggetto galleggiante si
muove ma non si sposta (non c’è
spostamento di materia). Viaggiano più
lentamente di quelle di profondità ma sono
insieme alle onde L quelle che provocano i
danni agli edifici e alle strutture.
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COME SI RILEVANO I
MOVIMENTI SISMICI
• Per avere la localizzazione precisa del
sisma c’è bisogno delle informazioni di
almeno tre stazioni che lo abbiano rilevato.
• Maggiore è l’ampiezza della linea
spezzata del sismogramma maggiore è
stata l’intensità, l’energia liberata.
• Si può conoscere anche il tipo di materiale
coinvolto nell’azione di compressione della
roccia.
Classificazione del terremoto
• Scala Mercalli: fa riferimento ai danni che un sisma
provoca. È soggettiva perché dipende dalla presenza di
costruzioni e di esseri umani. È comunque utile per una
mobilitazione più veloce. Indica per esempio che tipo di
aiuti vanno inviati.
• Scala Richter: è quella più oggettiva. Fa riferimento
all’intensità (energia) del sisma, il cui valore è ricavato
dal sismogramma. Utilizza come criterio la magnitudo
(valore matematico calcolato facendo riferimento alla
massima ampiezza della linea spezzata dell’onda
sismica).
Entrambe sono ancora utilizzate ognuna delle due per
scopi diversi.
Classificazione del terremoto
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