La “crisi” del Seicento
Crisi demografica a livello europeo
1618-1648: Guerra dei Trent’anni
1648: Trattati di Westfalia al termine della guerra dei Trent’anni:
riconosciuta l’indipendenza delle Province Unite
Rivolte e rivoluzioni
Nascita delle accademie
1632: Galilei pubblica il Dialogo sopra i massimi sistemi
1633: Galilei condannato dall’Inquisizione alla pubblica abiura
1670: Tractatus theologicus-politicus di Baroch Spinoza (equivalenza Dio e
Natura), per la libertà di pensiero e di espressione
1687: Principi matematici della filosofia naturale di Isaac Newton
1695-1702: Dizionario storico-critico di Pierre Bayle: più di 2000 articoli in
cui si mette in crisi il pensiero filosofico e religioso contemporaneo
(libertinismo)
“Crisi della coscienza europea” (Paul Hazard)
Il Sacro Romano Impero
La guerra dei Trent’anni (1618-1648):
Da guerra di religione a guerra per l’egemonia in Europa
1608: Unione evangelica
•1609: Lettera di maestà di Rodolfo II
•1618: defenestrazione di Praga
•1620: battaglia della Montagna Bianca
•1618-1625: fase boemo-palatina
•1625-1629: fase danese
•1629: Ferdinando II promulga l’editto di restituzione
•1629-1635: fase svedese
•1635-1648: fase francese
•1643: battaglia di Rocroi: i francesi sconfiggono gli
spagnoli
•1648: trattati di Westfalia
La guerra dei Trent’anni (1618-1648)
Le atrocità della guerra nell’Avventuoso simplicissimus di Hans Jacob
Grimmelshausen (1668):
La continuazione della mia storia esige che io tramandi ai cari posteri quali atrocità
orribili e inaudite siano state compiute in questa nostra guerra tedesca, tanto più
che posso attestare con il mio proprio esempio che spesso l’Altissimo nella sua
bontà, ha dovuto colpirci con simili mali per il nostro bene [...].
Appiccarono fuoco ai letti, alle tavole, alle sedie, alle panche sebbene in cortile ci
fossero molte cataste di legna secca. Pentole e stoviglie vennero fatte a pezzi, sia
perché preferivano mangiar carne arrosto, sia perché pensavano tener lì un unico
pasto.
La nostra serva, nella stalla fu trattata in tal modo che non ne poté più uscire, cosa che
riferisco con gran vergogna. Stesero a terra, legato, il nostro garzone, gli misero un
bastone attraverso la bocca e gli cacciarono in corpo una schifosa secchia di
scolaticcio di stalla che chiamavano bibita svedese [...]
Allora cominciarono a toglier dalle pistole le pietre focaie e a metterci invece il pollice
dei contadini, e si diedero a torturare in tal modo quei poveri diavoli che nemmeno
se fossero state streghe da metter sul rogo. Uno poi di quei prigionieri lo ficcarono
nel forno e gli furono addosso col fuoco sebbene non avesse ancora confessato
nulla; a un altro gli misero una corda intorno al capo e strinsero tanto, torcendola
come un randello, che gli uscì il sangue dalla bocca, dal naso e dalle orecchie.
La pace di Westfalia (1648)
La libertà di culto:
E’ stato deciso che a tutti i seguaci della confessione d’Augusta che sono
sudditi cattolici, come pure ai cattolici che sono sudditi di Stati della
confessione d’Augusta, che non hanno ancor goduto alcuna volta [...]
della pubblica o privata pratica della loro religione, o che dopo la
professione della tregua professeranno od abbracceranno in futuro una
religione differente da quella professata dal signore delle terre in cui
vivono, sarà concesso pacificamente e con libera coscienza di
frequentare privatamente i luoghi del loro culto, senza essere soggetti
ad inchieste o importunati, e non sarà loro impedito di partecipare alla
pubblica professione della loro religione [...] dove e quante volte essi lo
desidereranno, o di mandare i loro figli in scuole appartenenti alla loro
religione o da precettori privati in casa. [...]
Per unanime consenso di Sua Maestà Imperiale e di tutti gli stati
dell’Impero, [...] lo stesso diritto o privilegio [...] sia accordato pure a
coloro che si dicono riformati [...].
La pace di Westfalia (1648)
I rapporti politici tra gli Stati dell’Impero:
Al fine di provvedere a che in futuro non sorgano più dissidi nel reggimento
politico, tutti e sigoli gli Elettori, i Principi e gli Stati dell’Impero romano
saranno reintegrati e confermati nei loro antiche diritti [..], nella libera
giurisdizione territoriale tanto negli affari ecclesiastici che in quelli
politici, nelle signorrie e nelle regalìe [...].
Godano essi, senza contrasto, del diritto di voto in tutte le deliberazioni
relative agli affari dell’Impero, specialmente nel caso che si tratti di fare
o interpretare le leggi, di dichiarare una guerra, di imporre tributi, di
ordinare leve od alloggiamenti di soldati, di costruire in nome pubblico
nuove fortezze nelle terre degli Stati o di rafforzare le vecchie con
presidi; oppure anche nel caso che si abbiano da stipulare paci od
alleanze o da trattare simili affari; nulla di questo si faccia o si consenta
senza il voto e l’approvazione di una libera assemblea di tutti gli Stati
dell’Impero.
L’Europa dopo la pace di Westfalia
(1648)
L’Europa nel 1648
Rivolte e rivoluzioni
• 1640: Il Portogallo riconquista
l’indipendenza
• 1640-53:Rivolta della Catalogna
• 1640-49: Rivoluzione inglese
• 1648-53: “Fronda” in Francia contro
Mazzarino
• 1647-48: Rivolta antispagnola a Napoli
(Masaniello)
Paes ieuropei in crisi
• Spagna:
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- fattori politici: guerra dei Trent’anni, rivolta dei
Paesi Bassi, rivolte della Catalogna e del Portogallo
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- declino importazioni oro americano
(bancarotte)
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- gli arbitristas propongono rimedi (arbitrios):
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• Stati italiani:
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- crisi manifatturiera, specie nel settore tessile
(pressione fiscale, limiti delle corporazioni, tessuti di alta qualità)
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Sancho de Moncada (arbitrista) - 1619
• Parlando con uomini pratici di affari, essi mi hanno detto che gli
stranieri coprono i cinque sesti dei commerci che si fanno in
Spagna, e i nove decimi di quelli che si svolgono nelle Indie, le
Indie sono insomma cosa loro, e Vostra Maestà ne tocca solo il
titolo, perché le flotte intere vengono loro affidate. […]
• La Spagna fa al rovescio [rispetto agli stranieri]: vende la lana e
compra i tessuti fatti, e di conseguenza tutta la sua famiglia sarà
presto nuda. Vediamo per esperienza che repubbliche che
solevano essere molto povere si sono arricchite grazie ai
prodotti finiti, come è il caso della Francia, delle Fiandre, di
Genova e di Venezia. Vediamo invece che la Spagna si è
impoverita perché non si è data alle attività manifatturiere. E la
Spagna si è appunto impoverita perché facendo quegli stati
circolare le loro merci, hanno ridotto al lumicino le attività
commerciali spagnole.
Stati in ascesa
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Paesi Bassi:
Commercio di intermediazione
1602: Compagnia delle Indie Orientali (VOC):
non solo commercio ma anche produzione tessuti e raffinazione
spezie
centrale a Batavia (odierna Giacarta, isola di Giava)
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Successo dovuto al particolare appoggio ai commerci degli Stati
Generali, alla tolleranza religiosa (Paesi Bassi rifugio per esuli di tutte
le fedi), nuova concezione della famiglia e ruolo delle donne
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I Paesi Bassi agiscono in quelle che fino ad allora erano state le Indie a
monopolio portoghese
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Inizio crisi:
1651: Atto di Navigazione emanato da Cromwell: limita accesso ai porti
inglesi alle navi inglesi e alle navi dei paesi produttori
Motivi della crescita economica dei Paesi Bassi nelle parole
del mercante ed economista inglese Josiah Child (1668)
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Primo, nei loro supremi Consigli di Stato e di Guerra, siedono dei mercanti, che
hanno vissuto all’estero in molte diverse parti del mondo e che perciò hanno
non soltanto una conoscenza teorica, ma anche un’esperienza pratica del
commercio; questi uomini elaborano le leggi e le ordinanze e organizzano le
paci con le potenze straniere, con grande vantaggio del loro commercio.
Secondo, la loro legge […] per cui tutti i figli, dopo la morte del padre ereditano
un’egual parte delle sue ricchezze […]
Quarto, i grandi incentivi e i privilegi che danno agli inventori di nuovi metodi per
produrre, agli scopritori di nuove tecniche commerciali, nonché a quelli che per
primi importano e diffondono in Olanda le merci di alcune nazioni.
Sesto, la loro condotta di vita risparmiatrice e parsimoniosa […]
Settimo, l’educazione data ai loro figli, sia maschi che femmine. Con tutti, […] ci
si impegna ad insegnargli a scrivere con mano perfetta, a dargli piena
cognizione di aritmetica e di contabilità commerciale. […] e dato che le donne
hanno tanta conoscenza quanto gli uomini, [esse proseguono le attività del
marito] anche dopo la loro morte.[…]
Undicesimo, la loro tolleranza delle diverse opinioni in materia di religione, in
virtù della quale molte persone industriose di altri paesi, che dissentono dalle
loro istituzioni ecclesiastiche, si rifugiano in Olanda con le loro famiglie e le loro
ricchezze. […]
Infine, il loro basso tasso d’interesse del denaro, che in tempi di pace non
supera il tre per cento all’anno […].