Diapositiva 1 - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

LA DIFFERENZA DI GENERE NELLE POLITICHE E NELL’ANALISI
SOCIALE
A.A. 2016-2017
I
Bacheca docente:
http://www.unical.it/portale/strutture/facolta/scipol/stud/bacheca/
Materiale didattico a cura di Giovanna Vingelli
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Testi di esame
• Graziella Priulla, «La libertà difficile delle
donne. Ragionando di corpi e di poteri»,
Settenove, 2016
• Materiali caricati sulla bacheca
• Dispense lezioni
• Non frequentanti (< 70%): contattare docente
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Dicono di noi
“L’uomo è per natura superiore, la donna inferiore, l’uno comanda, l’altra è comandata”
Aristotele, 300a.C.
“Bisogna dare alle donne un’educazione da donne, facendo attenzione che amino le
preoccupazioni proprie del loro sesso, che siano modeste, che sappiano invecchiare e aver cura
della casa” Rousseau, 1761
“L’uomo sembra essere l’unico capace di meditazioni serie e profonde, che richiedono grande
intelligenza, disciplina e lunghi studi che per questo alle donne non è permesso intraprendere”
Parlamento Francese 1793
“Le donne non sono fatte per attività che richiedono una facoltà universale di ragionamento così
come la scienza, la filosofia e certe forme d’arte” Hegel 1807
“Per tutte le vere donne la scienza è contro la decenza”
Nietzsche 1886
“Differenze innate tra uomini e donne potrebbero spiegare perché poche donne hanno successo
nella scienza”
Rettore di Harvard Lawrence 2005
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• Troviamo un’intrigante trattazione
del concetto di genere
nell’intuizione della scrittrice
Il secondo sesso
francese Simone de Beauvoir
(1949): donne si diventa.
• Le radici sono nella lunga storia di
riflessioni di donne che dal ’700, cioè
dall’illuminismo in poi, hanno
trovato difficile eticamente,
politicamente, intellettualmente
accettare che le differenze
biologiche potessero essere intese
come differenze in tutte le
dimensioni dell’umanità, a loro volta
tradotte in disuguaglianze sociali e
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politiche.
Un corso di genere?
La nozione di genere - originariamente una classe grammaticale - cominciò ad
essere utilizzata negli Stati Uniti negli anni '60, nel campo delle scienze sociali.
Il saggio dell’antropologa Gayle Rubin del 1975, The Traffic in Women, è il testo
che introduce il termine gender nell’espressione gender system (sistema di
generi).
La nozione denomina l’insieme di processi, comportamenti e rapporti con cui
ogni società trasforma la sessualità biologica in un insieme di norme implicite
ed esplicite che regolano i rapporti fra gli uomini e le donne e secondo le
quali si attribuiscono agli uni e alle altre diversi compiti. Questa nozione
arricchisce le scienze sociali, dal momento che permette di osservare che la
realtà sociale è sessuata e che in essa sono sempre soggiacenti i concetti di
maschile e di femminile.
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• Sesso e Genere
• Il termine SESSO indica il
fenomeno biologico della
differenza tra uomini e donne.
• Il termine GENERE indica la
costruzione culturale che definisce
l’uomo e la donna.
L’identità di genere
la percezione sessuata di se
stessi/se, sentirsi femmina o
maschio, parte da una base
organica, ma si completa con
elementi culturali.

La parola GENERE deriva dal termine inglese gender: il concetto di genere si
allontana dalla semplice differenziazione biologica donne e uomini per approdare
ad una costruzione sociale della diversità sessuale(maschi e femmine) facendo
riferimento ad un sistema di ruoli e di relazioni fra uomini e donne, storicamente
determinati dal contesto sociale, culturale, politico, economico.
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Il genere è il primo terreno su cui il potere si
manifesta
Già la grande antropologa statunitense
Margaret Mead, pur utilizzando ancora i
termini ‘sesso’ e ‘ruoli sessuali’, aveva
mostrato che in tutte le società
l’attribuzione al gruppo degli uomini
piuttosto che delle donne, la definizione
di ciò che è maschile e di ciò che è
femminile, è principio base
dell’organizzazione sociale e della
distribuzione di compiti e risorse.
Non vi è cultura che non classifichi in
base al sesso una frazione significativa
dei propri membri.
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Fu un libro del 1990 a segnare
un punto di svolta del
femminismo internazionale e
a divenire un caposaldo del
pensiero di genere.
Judith Butler mette in
discussione le dicotomie
rigide, e argomenta perché il
corpo sessuato non è un
dato biologico ma una
costruzione culturale.
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Riassumendo…
Costruzione sociale Il significato sociale e le condizioni in cui si
sperimenta l’essere uomo e l’essere
donna, il maschile e il femminile, sono
storicamente e socialmente situate, perciò
variabili.
Rapporti di potere
tra uomini e donne
Il genere è un elemento fondamentale di
espressione di relazioni di POTERE. Ciò
evidenzia una asimmetria di potere e
dominio di un soggetto (gli uomini) su un
altro (le donne).
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SESSO/GENERE-NATURA/CULTURA
Sesso
Il termine si riferisce alle differenze di natura biologica
che esistono tra gli uomini e donne (es. solo le donne
possono partorire, condizione biologicamente
determinata)
Genere
“L’insieme dei processi di adattamento, modalità di
comportamento e di rapporti, con i quali ogni società
trasforma la differenza sessuale biologica in prodotti
dell’attività umana” (G.Rubin, 1975)
Ruoli di
genere
L’insieme di aspettative e ruoli su come gli uomini e le
donne si debbano comportare. Le aspettative ed i ruoli
di genere variano da una società e cultura all’altra e da
un periodo storico all’altro (M. Mead, 1949)
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Un equivoco
Il genere è una categoria che vale per ambedue i
sessi, ma spesso il termine si usa solo in
riferimento alle donne.
La forza dell’ordine patriarcale si misura anche
dal fatto che il maschile non deve giustificarsi:
la visione androcentrica si impone in quanto
neutra e non ha bisogno di enunciarsi in
discorsi miranti a legittimarla.
Purtroppo ancora oggi , quando si toccano le
differenze di genere, l’attenzione sembra
“naturalmente” concentrarsi sulle differenze
femminili e non sulle interdipendenze tra il
maschile e il femminile così come sono
socialmente costruiti.
Genere e sesso sono termini interrelati ma non sinonimi
Il genere è un processo che trasforma le differenze biologiche in differenze sociali e
definisce donna e uomo.
E’ una specie di “rivestimento sociale” della base sessuale.
E’ un prodotto della cultura umana.
E’ un concetto culturalmente specifico e dinamico: varia tra le culture così come
cambiano le relazioni di genere
E’ un concetto relazionale: non è sinonimo per donne ma si riferisce a donne e uomini
e al loro modo di interagire
Cela una gerarchia connessa alle relazioni di potere. Il processo di costruzione
dell’identità di genere parte dal presupposto che donne e uomini siano
gerarchicamente ordinati e perpetua l’esistenza di una asimmetria sociale.
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Analisi di genere
consiste in un esame
sistematico dei ruoli, delle
relazioni e dei processi,
focalizzato sulle
disuguaglianze fra donne e
uomini nelle coppie, nel
potere, nel reddito, nel
lavoro, nella politica.
L’analisi di genere è
fondamentale per orientare
azioni positive e interventi
verso una prospettiva di
genere.
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Bourdieu (Il Dominio maschile, 1999)
Bourdieu legge le regole sociali come succubi di un ordine simbolico sedimentato nell’inconscio
collettivo e costitutivo delle differenze sessuali; tale ordine palesa la sua componente
“androcentrica” a più livelli:
• il corpo,
• il linguaggio
• le strutture della società.
Compito dello studioso – inserito pienamente esso stesso nell’orbita del “dominio maschile” – è
quello di indagare le costanti nascoste nel nostro inconscio, che hanno condotto ad una
visione di stampo prettamente maschile del mondo e dei rapporti.
Tre traiettorie:
•
Dominio sul corpo
•
Divisione del lavoro sessuale
•
Divisione pubblico/privato
L’essere-femminile non è altro che un “essere-percepito”, laddove, invece, la mascolinità
primeggia come onore e gloria del corpo. Questa “violenza simbolica” che colpisce le donne (e di
cui esse sono inconsapevoli sostenitrici) è strutturata anche dal linguaggio che tutti generalmente
utilizzano e in cui sono ravvisabili delle antinomie sessualmente costruite dal dominio
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•
Cortigiano: gentiluomo di corte - Cortigiana: prostituta
Il cubista: artista seguace del cubismo - La cubista: prostituta
Uomo disponibile: tipo gentile e premuroso - Donna disponibile: prostituta
Segretario particolare: portaborse - Segretaria particolare: prostituta
Uomo di strada: uomo duro - Donna di strada: prostituta
Passeggiatore: chi passeggia, chi ama camminare - Passeggiatrice: prostituta
Uomo facile: con cui è facile vivere - Donna facile: prostituta
Zoccolo: calzatura in cui la suola è costituita da un unico pezzo di legno - Zoccola: prostituta
Peripatetico: seguace delle dottrine di Aristotele - Peripatetica: prostituta
Omaccio: uomo dal fisico robusto e dall'aspetto minaccioso - Donnaccia: prostituta
Un professionista: uno che conosce bene il suo lavoro - Una professionista: prostituta
Uomo pubblico: personaggio famoso, in vista - Donna pubblica: prostituta
Intrattenitore: uomo socievole, che tiene la scena, affabulatore - Intrattenitrice: prostituta
Adescatore: uno che coglie al volo persone e situazioni - Adescatrice: prostituta
Uomo senza morale: tipo dissoluto, asociale, spregiudicato – Donna senza morale:prostituta
Uomo molto sportivo: che pratica numerosi sport - Donna molto sportiva: prostituta
Uomo con un passato: chi ha avuto una vita, sconsiderata, ma degna di essere raccontata. –Donna con un passato:
prostituta
Maiale: animale da fattoria - Maiala: prostituta
Uomo da poco: miserabile, da compatire - Donna da poco: prostituta
Un torello: un uomo molto forte - Una vacca: una prostituta
Accompagnatore: pianista che suona la base musicale - Accompagnatrice: prostituta
Uomo di malaffare: birbante, disonesto - Donna di malaffare: prostituta
Prezzolato: sicario - Prezzolata: prostituta
Buon uomo: probo, onesto - Buona donna: prostituta
Uomo allegro: un buontempone - Donna allegra: prostituta
Ometto: piccoletto, sgorbio inoffensivo - Donnina: prostituta
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•
•
•
•
NATURA
ISTINTO
PRIVATO
RIPRODUZIONE
•
•
•
•
CULTURA
RAGIONE
PUBBLICO
PRODUZIONE
La femminilità è stata considerata come l’ “Altro” per
eccellenza:
La Natura vs. l’uomo sapiens,
Il Corpo vs. l’intelletto,
Il Sentimento vs. la ragione.
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SESSO
 naturale
 universale
 biologico
 costante
 immutabile
gli organi genitali primari e secondari,
l’insieme di caratteri che in individui della
stessa specie contraddistinguono soggetti
diversamente predisposti alla funzione
riproduttiva
CARATTERISTICHE SEX-TYPED
caratteristiche tipizzate circa la natura
“femminile” e “maschile”
GENERE
 culturale
 relazionale
 sociale
 flessibile
 mutabile
caratteristiche personali e
comportamenti costruite socialmente e
culturalmente
associati ai maschi e alle femmine
DONNE
UOMINI
deboli, emotive,
dipendenti …
forti, razionali,
indipendenti ...
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Pensare la DIFFERENZA è
un’operazione culturale che rimette in
SESSO
discussione il significato di unicità e
alterità
GENERE
Femminilità e mascolinità
non si configurano come caratteristiche intrinseche delle persone,
ma come un insieme di significati e attese intersoggettive
all’interno dei quali gli individui si situano e si comportano
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Uomini e donne sono differenti
-
-
-
Morfologicamente: il corpo dell’uomo ha
dimensioni maggiori di quello della donna
A livello ormonale: la concentrazione degli ormoni è
diversa nei due sessi e questo comporta diverse
tipologie di sviluppo
A livello cerebrale: le connessioni tra gli emisferi
sono maggiori per le donne, il cervello femminile è
più plasmabile. Gli uomini tendono ad utilizzare in
modo separato gli emisferi, sono più bravi nel
ragionamento logico e spaziale-visivo, le donne in
quello intuitivo.
Le differenza va riconosciuta e valorizzata. Il nostro obiettivo è
distinguere tra differenze di genere e stereotipi, ampliando le
possibilità a disposizione di ciascun sesso, rispettosi delle
reciproche differenze.
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Ma è proprio vero che il cervello non
ha sesso?
• La risposta scientifica è sì e no. Sì, il cervello è diverso
nell’uomo e nella donna in quanto controlla le funzioni
riproduttive. No, perché è la sede del pensiero, e per questo
motivo ha bisogno, nel suo sviluppo, di essere stimolato
dall’ambiente, dalla famiglia, dalla società, dalla cultura.
• A differenza degli animali, il cucciolo d’uomo nasce con un
cervello in gran parte incompleto: ha 100 miliardi di neuroni,
ma pochissime vie nervose che li colleghino fra loro. Solo una
su dieci di queste connessioni, le sinapsi, è presente alla
nascita.
• Le altre si sviluppano progressivamente grazie agli stimoli
esterni.
• La genetica e gli ormoni sessuali giocano un ruolo trascurabile
in questa costruzione della mappa del pensiero.
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