UNITÀ E POPOLAZIONE STATISTICA
Il concetto di popolazione statistica deve essere interpretato in senso lato e raramente
coincide con una popolazione anagrafica; generalmente, l’osservazione riguarda solo
una parte di quest’ultima e tale parte assume il significato di popolazione statistica (i
maschi adulti, i ricoverati in un ospedale, i pazienti sottoposti a un intervento ecc.).
Inoltre, a seconda di ciò che interessa studiare, può riguardare una popolazione
teorica (i soggetti obesi, i neonati pretermine ecc.) o riferirsi a popolazioni un po’
particolari (risultati di una coltura cellulare, di una analisi strumentale ecc.).
Le unità statistiche, a loro volta, possono appartenere contemporaneamente a diverse
e svariate popolazioni (per esempio, l’unità statistica rappresentata da un maschio
obeso non appartiene solamente alla popolazione degli obesi, ma, in base alle proprie
caratteristiche, potrebbe appartenere alla popolazione dei diabetici, dei coniugati, dei
ricoverati in un reparto di oculistica, dei residenti in una regione diversa a quella del
ricovero e così via).
Sotto questo aspetto, un paziente ricoverato diventa una unità statistica, il foglio di
accettazione o la cartella clinica lo strumento di rilevazione dei dati e le caratteristiche
rilevate acquistano la veste di variabili nella accezione ampia del termine; si passa da
mutabili nominali quali il sesso, la professione e la diagnosi di ricovero a mutabili
ordinali quali la gravità della patologia fino ad autentiche variabili quantitative come
temperatura corporea, peso, colesterolemia ecc.
Elementi di Statistica medica
Pasquale Bruno Lantieri, Domenico Risso, Giambattista Ravera
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