Geografia Economica Lo sviluppo locale Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali (S.E.A.) Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici Prof. Filippo Bencardino La Geografia economia come strumento dello sviluppo I fattori di cambiamento nel rapporto territorio, produzione, modelli di sviluppo Passaggio dal fordismo al post-fordismo Globalizzazione dei processi Rapporto Globale - Locale Federalismo e Autonomie territoriali Integrazione sviluppo ed ambiente Cambia il ruolo del territorio nei processi di sviluppo locale La Geografia economia come strumento dello sviluppo Passaggio dal fordismo al post-fordismo (1) Frederick Taylor teorizzò la scomposizione in segmenti separati dei processi produttivi e la separazione delle mansioni fra gruppi di lavoratori Fine del XIX sec. Inizio del XX sec. Henry Ford per primo utilizzò tale sistema di produzione nei suoi impianti automobilistici di Detroit Modello Taylor-Fordista Organizzazione scientifica del lavoro basata sulla catena di montaggio Grande dimensione degli impianti Parcellizzazione delle mansioni Riduzione dei costi di produzione grazie alle economie di scala e di varietà Concentrazione delle funzioni produttive in spazi relativamente ristretti Considerevoli investimenti di capitali Maturità dei settori industriali tradizionali Automazione e nuove tecnologie Crescita del settore dei servizi Domanda di beni sempre più diversificata Diversa organizzazione dei fattori produttivi Anni ‘70 crisi del modello taylor-fordista La Geografia economia come strumento dello sviluppo Passaggio dal fordismo al post-fordismo (2) ... evoluzione verso un modello caratterizzato da un sistema di imprese di piccole e medie dimensioni maggiormente flessibile in seguito ad un processo di decentramento produttivo e territoriale Il Post-Fordismo affermazione di cluster di piccole imprese territorialmente concentrate e consumer oriented introduzione della tecnica giapponese del just in time il processo lavorativo viene rivoluzionato: si riduce al minimo il numero del personale presente in azienda impiegando manodopera fornita da azienda esterna e/o favorendo processi di outsorcing … ma soprattutto si richiedono contenuti cognitivi piuttosto che manipolativi, che coniugano elementi di autonomia e di cooperazione Alla base dei nuovi modelli di competitività territoriale Sistemi regionali di produzione e di innovazione capaci di attrarre i nodi di grandi imprese globali Sistemi locali e distretti di piccole e medie imprese che operano in nicchie di mercato La Geografia economia come strumento dello sviluppo Globalizzazione Il termine «globalizzazione» è generalmente usato per indicare un insieme di fenomeni di allargamento ed estensione degli scambi commerciali e culturali, tipici dei sistemi socio-economici contemporanei è un fenomeno misto di valenze sociali, economiche, politiche, istituzionali, finanziarie, culturali.... diverse forme di globalizzazione Globalizzazione economica Globalizzazione culturale Globalizzazione ambientale Globalizzazione tecnologica Globalizzazione sociale Globalizzazione geopolitica La Geografia economia come strumento dello sviluppo La Globalizzazione è da intendersi, quindi, come un fenomeno sempre più attuale caratterizzato da una continua tendenza ad abbattere le frontiere e a superare i limiti imposti dalle aree geografiche, attraverso nuove direttrici economiche, alta tecnologia, ampliamento dei mercati ... Lo spazio geografico, le relazioni orizzontali, le organizzazioni territoriali, si riferiscono a scale geografiche diverse Globale rapporto Locale Con il termine globale si indicano fenomeni o relazioni orizzontali che si estendono sulla superficie terrestre Con il termine locale si indicano i fenomeni o le relazioni che interessano solo una parte della superficie terrestre La Geografia economia come strumento dello sviluppo L’insieme di questi fattori (mutamento dei sistemi produttivi regionali e locali; globalizzazione; federalismo ....) ha comportato un mutamento nei modelli di sviluppo locale Lo sviluppo locale legato a fenomeni di agglomerazione si dice sviluppo regionale di tipo polarizzato Economie di agglomerazione localizzazione industriale localizzazione residenziale sviluppo delle vie di comunicazione e dei servizi flusso di merci, di informazioni, di idee .. ma anche … squilibrio territoriale tra regioni polarizzate e regioni periferiche Diseconomie di agglomerazione minore efficienza dei servizi pubblici incremento del costo delle abitazioni e dei servizi degrado ambientale congestionamento del traffico e inquinamento acustico Depolarizzazione La Geografia economia come strumento dello sviluppo Depolarizzazione dello sviluppo Dalle regioni polarizzate e gerarchizzate alle nuove strutture regionali a rete distribuzione delle popolazione in centri minori trasformazioni tecnico-organizzative delle imprese frazionamento delle grandi agglomerazione industriali schemi localizzativi flessibili trasformazione delle città e del loro ruolo economico Nuovi approcci allo sviluppo locale... che partono dalla centralità del territorio e da una sua visione strategica La Geografia economia come strumento dello sviluppo Nuovo approccio nelle politiche di sviluppo locale PASSAGGIO DA: POLITICHE TOP DOWN Interventi per lo sviluppo “calati” dall’alto e di tipo settoriale Il territorio come mero contenitore di risorse da sfruttare POLITICHE BOTTOM UP Lo sviluppo parte dal basso in relazione alle risorse locali e attraverso un coinvolgimento degli attori locali Il territorio è promotore del proprio sviluppo I soggetti locali sono coinvolti nello sviluppo del territorio ma, possono avere due atteggiamenti: atteggiamento passivo : si limitano a rendere il territorio disponibile e fruibile ad investitori esterni atteggiamento attivo : si auto-organizzano al fine di promuovere lo sviluppo e la valorizzazione del territorio La Geografia economia come strumento dello sviluppo Nuova competizione dei territori in un contesto globale I territori sono chiamati ad individuare ed a perseguire una propria strategia di sviluppo che sia pensata rispetto alle specificità locali Il territorio compete attraverso il milieu locale Il milieu è «... l’insieme di condizioni interne e di risorse che definiscono l’insieme di caratteri peculiari di un territorio dai quali dipendono i possibili cambiamenti e la concreta diffusione dello sviluppo... » (Dematteis, 1994) «... è costituito da un insieme di elementi, sia di tipo fisico che socio-culturale, sia materiali che immateriali, che si sedimentano nel tempo, in un certo luogo, attraverso l’evolvere storico di rapporti intersoggettivi ... » (Governa F., 1997) La Geografia economia come strumento dello sviluppo Lo sviluppo locale: l’approccio urbanistico-geografico Lo sviluppo locale inteso ed analizzato alla luce del rapporto locale/globale possiede specifiche caratteristiche: avviene attraverso l’attivazione di sistemi locali autonomi con capacità auto- organizzative e auto-riproduttive; è un processo endogeno, in cui l’input esterno stimola processi interni auto- organizzativi frutto dell’interazione rete locale/milieu; le condizioni locali decisive sono quelle costitutive di uno specifico milieu ; è un processo in cui i giochi sono a somma positiva, in cui cioè gli effetti utili di cui dispone il singolo soggetto sono accresciuti dal comportamento di tutti gli altri soggetti appartenenti al sistema; la competizione avviene tra territori. La Geografia economia come strumento dello sviluppo Un progetto locale, nel promuovere lo sviluppo locale in un rapporto globale/locale, può assumere tre atteggiamenti (Magnaghi, 2000) - un modello top down, dal centro al locale: è il modello della competizione (fra aree produttive, città, regioni, …) in cui gli attori locali forti sfruttano le risorse territoriali in un contesto competitivo dato. Il modello si presenta come un tentativo di valorizzazione territoriale in quanto la competizione globale impone la ricerca e la differenziazione di prodotti legati alle peculiarità locali; - un modello glocale: è il modello in cui si cerca un equilibrio tra la necessità di valorizzare le peculiarità locali per la competizione globale e il rafforzamento delle società e delle identità locali, che sono le sole in grado di «rinnovare l’uso del patrimonio territoriale come risorsa»; - un modello bottom up, globalizzazione dal basso, dal locale al centro: è il modello in cui lo sviluppo locale è fondato sulla valorizzazione del milieu locale (valori culturali, sociali, ambientali, produttivi, territoriali) con l’obiettivo di «attivare relazioni non gerarchiche, ma cooperative, fra città, regioni, nazioni, verso un sistema di relazioni globali costruite dal basso e condivise». La Geografia economia come strumento dello sviluppo Un progetto di sviluppo locale, così come è inteso da Magnaghi (2002), deve avere precisi requisiti: a) Complessità produttiva, sociale, insediativa e forte diversificazione rispetto ad altri territori con cui scambia beni, culture, persone, informazioni; b) Dinamicità, intesa come capacità di modificazione degli scenari che si propongono nel farsi del progetto stesso; c) Interattività, intesa come condivisione di fini comuni da parte degli attori locali e come controllo sul progetto esercitato da questo patto condiviso attraverso nuovi istituti di democrazia diretta non esterni agli attori stessi; d) Integrazione, superando l’idea della pianificazione settoriale; e) Sostenibilità, secondo le cinque dimensioni: politica, sociale, economica, ambientale, territoriale. La Geografia economia come strumento dello sviluppo Lo sviluppo locale: l’approccio comunitario Territoriale: l’estensione geografica dello sviluppo locale corrisponde il più delle volte ad un territorio di dimensioni ridotte; Endogeno: la creazione di nuove attività generatrici di posti di lavoro e di ricchezze dipende dalla valorizzazione, da parte degli stessi protagonisti locali, di risorse endogene del territorio; Integrato: il sostegno esterno allo sviluppo locale non può più limitarsi a misure settoriali separate, ma deve privilegiare interventi multisettoriali in modo da coinvolgere tutte le parti in causa a vantaggio di uno sviluppo globale Ascendente: l’approccio locale consiste nel procedere “dal basso verso l’alto”, bottom up e non più top down Partenariale: la gestione della strategia di sviluppo locale è assicurata innanzitutto dai protagonisti locali che riuniscono un'ampia gamma di rappresentanti dei vari settori di attività esistenti sul territorio Sostenibile: l’approccio locale dello sviluppo mira a rendere permanenti le attività, i posti di lavoro e le risorse La Geografia economia come strumento dello sviluppo Lo sviluppo locale in Italia L’evoluzione dei modelli di sviluppo locale è stata segnata dall’aumento dell’influenza delle variabili territoriali, che non svolgono più un ruolo secondario ed aggiuntivo, ma diventano elementi centrali ed essenziali nell’impostazione alla base delle riflessioni sullo sviluppo industriale Per decenni il paradigma funzionalista dello sviluppo ha trascurato il territorio facendo ricorso a variabili quali calcolo razionale, mercato, moneta, tecnologia Secondo questo modello di sviluppo, a natura polarizzata e territorialmente concentrata la crescita economica di un’area: - è legata a componenti di natura esogena al sistema - è garantita dalla continua espansione della grande impresa - è segnata da una organizzazione del lavoro di tipo fordista Elevato sviluppo urbano, accentuazione delle differenze città campagna, aumento degli squilibri centro-periferia, forte divario Nord-Sud La Geografia economia come strumento dello sviluppo E negli anni Settanta? Questo modello interpretativo comincia a scricchiolare sotto l'incalzare di nuovi fatti economici e sociali (Garofoli, 1992; Piore, Sabel, 1984): compaiono nuove tecnologie che consentono produzioni efficienti anche per quantità di prodotto limitate; la domanda di merci si diversifica ed interessa in misura crescente beni e servizi a cui non si richiedono esclusivamente requisiti di efficienza e funzionalità, ma che dovrebbero invece consentire al consumatore di soddisfare bisogni immateriali, legati ad aspettative e identità. Si parla a riguardo della diffusione dell’intelligenza sociale del consumatore; il mercato del lavoro è caratterizzato da processi di trasformazione che inducono un incremento della varietà delle competenze domandate dal sistema delle imprese e che modificano quindi i rapporti tra domanda e offerta. La Geografia economia come strumento dello sviluppo Quali le conseguenze di questi processi di trasformazione? 1. sono variate le modalità di organizzazione delle produzione: - crisi della grande impresa, - affermazione di cluster di piccole imprese territorialmente concentrate, - riorganizzazione del mercato del lavoro, - emergere prepotente di componenti dello sviluppo di natura tipicamente endogena, - differenziazione produttiva e tecnologica ecc. 2. la geografia dello sviluppo economico è caratterizzata da radicali modificazioni: - crisi delle tradizionali aree di sviluppo, - riarticolazione territoriale delle attività produttive e dei processi di sviluppo 3. le trasformazioni hanno determinato il rapido sviluppo di alcuni territori in aree diverse rispetto alle tradizionali direttrici di crescita economica, in primis la cosiddetta ”Terza Italia” (Bagnasco; 1981; Fuà, 1984; Garofoli, 1991, 1992). La Geografia economia come strumento dello sviluppo La variabile territorio comincia ad essere pensata in termini di: Luogo in cui sono sedimentati specifici connotati naturali, storici, sociali e culturali; Luogo in cui si moltiplicano le relazioni sociali tra uomini e imprese, in cui attori in carne e ossa si scambiano e valorizzano non solo beni materiali ma, anche, beni relazionali (Storper, 1998); Luogo in cui esistono economie esterne all'impresa, ma interne al sistema territoriale locale che consentono da una parte di accrescere e dall'altra di rendere difficilmente replicabili in altre aree i vantaggi competitivi dinamici del territorio; Luogo in cui sono possibili interventi pubblici originali e specifiche forme di regolazione sociale. La Geografia economia come strumento dello sviluppo Passaggi fondamentali: 1) Impresa localizzata Impresa radicata 2) Competizione individuale delle imprese e del territorio Competizione del sistema di imprese 3) Politica Industriale Politica di sviluppo territoriale 4) Territorio come contenitore Territorio come spazio relazionale